DALLA TECNOLOGIA ALLA SPIRITUALITÀ, MAZZOLA DIVENTA TESTIMONIAL EMOZIONALE

L’ex ingegnere della Ferrari Luigi Mazzola esce dal paddock e sale in cattedra. Formazione ed executive coaching, a lui si affidano le aziende per formare i manager. Mazzola: “Imitare le strategie dei campioni migliora il business”. La sua vita tra Alain Prost, Michael Schumacher, Valentino Rossi e Nole Djokovic

 

Luigi Mazzola è un’icona nel mondo della Formula Uno. Originario di Ferrara, ha lavorato dal 1988 al 2009 in Ferrari prima come race engineer e poi come dirigente dello sviluppo della performance. In bacheca ha quattordici campionati mondiali vinti: otto costruttori e sei piloti. Oggi commenta le prestazioni dei piloti e le scelte tecniche dei meccanici per i programmi televisivi di Sky e della Rai, i più seguiti dagli appassionati dei motori. 

L’ultima svolta nella sua carriera è collegata al mondo aziendale, ha iniziato infatti una nuova avventura “business” da testimonial emozionale, formatore ed executive coach: applica alle dinamiche aziendali le conoscenze maturate in uno sport ad altissimo tasso di competitività, aiutando imprenditori e manager ad essere performanti sul luogo di lavoro.

Mazzola da questo punto di vista è la sintesi perfetta tra la razionalità pragmatica di un ingegnere abituato a far girare i motori al massimo del loro splendore, ma capace anche di instaurare rapporti unici con campioni di caratura mondiale grazie ad una capacità empatica che solo i grandi leader aziendali posseggono. 

“Quello dell’ambito sportivo è stato per me un training meraviglioso, fatto di un costante gioco di squadra”, dice ora, presentando la propria attività di testimonial emozionale, durante la quale racconta gli aneddoti di oltre vent’anni di esperienza in un mondo dove vincere era l’unico obiettivo. “Creatività, responsabilità, motivazione, voglia di essere sopra al gradino più alto, leadership, eccellenza, coinvolgimento, lavorare in un ambiente multidisciplinare: ecco cosa mi ha dato la Formula 1. Questo mi ha permesso di vivere molte emozioni e di capire quanto essere una figura autorevole faccia la differenza”.

Essere stato dirigente senior per tanti anni gli ha dato anche la possibilità di creare modelli di leadership efficaci. Oggi Mazzola è docente di managing coaching al master dell’Altems presso l’Università la Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Dove trova la forza? Nella sua vita professionale ha dovuto vendere progetti e soluzioni a persone “difficili” del calibro di Alain Prost, Michael Schumacher, Jean Todt o a Luca Cordero di Montezemolo. Di qui, la creazione del suo modello di sales coaching, declinabile nelle vendite commerciali.

Infine, l’attività di executive coach rivolta ai manager. Mazzola ha ottenuto certificazioni specifiche, in particolare l’Icf (Italian coach federation), la Six Seconds nell’ambito dell’intelligenza emotiva, senza dimenticare i percorsi formativi sulla Pnl. “Avere indossato sia i panni dell’ingegnere che quelli del coach è stato fondamentale per le relazioni con i miei piloti, tra cui Michael Schumacher e Valentino Rossi”, racconta oggi. “Ma anche aver aiutato Nole Djokovic a tornare ad essere il numero uno nella classifica ATP è stato motivo di grande soddisfazione”.

L’annuncio della nuova vita professionale di Mazzola arriva peraltro in un momento molto importante per la formazione. Le aziende, infatti, stanno cercando di tornare alla normalità e presto serviranno nuovi incontri in presenza per ricreare i team in presenza. Lo cercano in particolare le aziende del settore farmaceutico, che in questo momento di crescita hanno bisogno di formare i loro leader, ma anche il settore delle banche e le aziende del metalmeccanico. Tra i nomi dei top player con cui ha lavorato citiamo Poste Italiane, Axa, Cerved, CheBanca!, Lavazza, Johnson&Johnson , L’Orèal, Tim, Unicredit, BancaMediolanum, Pfizer, Servier-Stroder, Janssen  Rovagnati. TechnipFMC, Würth, Vortice, Mikron e Cellnex.

CTA E CTL SI FONDONO, NASCE GOOD TRUCK: LA COOPERATIVA DI TRASPORTI ALIMENTARI PIÙ GRANDE D’ITALIA

Svolta nel mondo della logistica e dei trasporti alimentari, le due cooperative bolognesi si uniscono. Ne nasce un colosso da 500 dipendenti e sessanta milioni di euro di fatturato, ai quali si somma l’operatività della controllata Unilog Group Spa. Il nuovo presidente Mirco Zanantoni: “Subito nuovi investimenti per ampliare i magazzini, l’occupazione salirà”

 

Per quasi mezzo secolo hanno percorso centinaia di migliaia di chilometri fianco a fianco, adesso le loro strade si uniscono. La Cooperativa trasporti alimentari (CTA) e la Cooperativa trasporto latte (CTL) si fondono e fanno nascere Good Truck, gigante della cooperazione specializzato nella logistica: sessanta milioni di euro di fatturato, 500 persone che mettono in movimento ogni giorno oltre 370 camion di ultima generazione. L’annuncio è stato dato on line con l’apertura del nuovo sito internet aziendale www.good-truck.it e contestualmente sono stati avvisati clienti e stakeholder via newsletter.  

La fusione tra le due storiche cooperative emiliane, operativa formalmente il primo maggio, è l’ultimo capitolo di una storia sociale e umana lunga quasi cinquant’anni (CTA nasce nel 1972, CTL due anni dopo). Due realtà già unite da oltre vent’anni dalla partecipazione in Unilog Group Spa (già FMG srl), azienda di logistica specializzata nel settore food (fresco-secco) che da ora sarà controllata da Good Truck e che da sola vale 58 milioni di euro di fatturato e dà da lavorare a 180 persone. Si è così costituito un gruppo con un totale di oltre 680 fra dipendenti e soci e un fatturato di oltre 90 milioni di euro (cifra che si ottiene sommando i due bilanci, depurati dai valori infragruppo). A livello dirigenziale, ricoprirà il ruolo di presidente Mirco Zanantoni (già presidente CTA), sua vice sarà Monica Venturini (già presidente CTL).

“Siamo orgogliosi di aver portato a termine questo storico accordo, che sarà utile alle nostre realtà per crescere e svilupparsi, garantendo economie di scala e integrazioni di servizi che ci consentiranno di avere una posizione dominante a livello nazionale nel trasporto alimentare del fresco e del secco”, dichiarano Zanantoni e Venturini. “Le sinergie garantiranno la tenuta dell’occupazione e la tutela del lavoro etico e di qualità, di questo siamo particolarmente orgogliosi, considerando l’emergenza sanitaria e sociale che stiamo vivendo a causa della pandemia. La cooperazione è un valore fondante che intendiamo difendere. Il nostro obiettivo è incrementare ulteriormente il fatturato, per questo abbiamo previsto un immediato investimento finalizzato all’ampliamento dei magazzini. Tutto ciò avrà positive ricadute occupazionali”.

I numeri del nuovo brand Good Truck sono imponenti: 197 trattori, 244 semirimorchi, 153 motrici, 12 motrici cisterna, 21.000 bancali spostati ogni giorno, 150.000 chilometri percorsi al giorno grazie a 220.000 viaggi annui. Good Truck avrà la propria sede ad Anzola dell’Emilia, in provincia di Bologna, e sette magazzini distaccati tra l’Emilia Romagna, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia. In tutto, 20.000 metri quadri dedicati al secco (a temperatura ambiente) e 11.000 dedicati al fresco (da 0 a 4 gradi).

Numeri che arrivano da due storiche cooperative, CTA e CTL, che hanno segnato la vita di oltre un migliaio di famiglie dell’Emilia Romagna, del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. CTA, nata 49 anni fa, come prima commessa ebbe la gestione del rifornimento dei magazzini Coop. Prima della fusione, la cooperativa contava 318 occupati di cui 70 artigiani, 230 dipendenti e 18 impiegati; nel 2020 ha generato ricavi per oltre 42 milioni di euro. CTL, nata 47 anni fa con il servizio di raccolta e distribuzione dei prodotti freschi dell’allora Granarolo Spa, si è da subito specializzata nel trasporto alimentare refrigerato e di liquidi alimentari. La cooperativa contava, prima della fusione, 163 soci lavoratori e 9 dipendenti (il bilancio 2020 è stato chiuso a 20 milioni di euro). Entrambe le cooperative, da metà degli anni Ottanta, avevano implementato la propria offerta proponendo servizi di logistica. Nel 1999 CTA e CTL avevano costituito FMG Srl, divenuta nel 2005 Unilog Group Spa.

 

 UFFICIO STAMPA GOOD TRUCK press@good-truck.it

 SCHEDA I MAGAZZINI I magazzini di Good Truck sono dislocati principalmente in Emilia Romagna: ad Anzola dell’Emilia (in provincia di Bologna) in Via Emilia 367, in via Emilia 369 e a Crespellano in via Emilia 11; a Bologna in via del Commercio Associato 15 e in via Cadriano 27/2. Ci sono spazi logistici anche in Friuli Venezia Giulia, precisamente a San Vito al Tagliamento (in provincia di Pordenone) in via Pinzano 3 e in Veneto, a Verona, in via Sommacampagna 22.