Tessuto e Toscana si vestono di oro e bronzo: ecco i modelli natalizi di termoarredo sostenibile firmati Maarmo

Per Natale l’azienda di Villotta di Chions lancia sul mercato le due nuove versioni dei suoi pannelli riscaldanti in polvere di marmo. Nella nuova veste “GOLD” e “BRONZE” i due modelli di punta della gamma MAARMO diventano oggetti ancora più di arredo. Pezzato: “Non solo design e colori, ma termoarredi sostenibili e ad impatto zero: consentono un risparmio del 20% dei consumi”.

 

In casa MAARMO, azienda produttrice di termoarredi di design situata a Villotta di Chions (PN), per Natale arrivano due novità. I modelli TOSCANA e TESSUTO si vestono di oro e bronzo, portando una carica di luce, colore e calore nelle case degli appassionati di design ed ampliando così la proposta della gamma di pannelli radianti sostenibili composti a partire da polveri di marmo riciclate.

La prima novità natalizia si chiama TESSUTO, un termoarredo dall’aspetto morbido che alla vista sembra un drappo appeso alla parete. Nella serie speciale “Gold” e “Bronze” è in grado di ravvivare e portare morbidezza in qualsiasi ambiente. Il pannello, disponibile in varie misure, è in grado di riscaldare l’ambiente trasformandolo anche nell’aspetto estetico, rendendolo un luogo accogliente dal sapore familiare con delle nuove note di calda luminosità.

Più ruvido e selvaggio invece l’altro modello denominato TOSCANA. In apparenza il pannello ricorda la superficie di una roccia creando nell’ambiente circostante un’atmosfera assolutamente wild. Anche questo pannello è disponibile nelle serie speciale “Gold” e “Bronze”, creata proprio in occasione delle festività natalizie. Adatto per dare all’ambiente un tocco di natura, rendendolo un po’ più rustico, illuminato al tempo stesso dai riflessi ambrati che si rincorrono lungo la superficie.

Per arrivare alle due tonalità, Gold e Bronze, è stato fatto un accurato lavoro di ricerca di laboratorio, al fine di raggiungere un obiettivo particolare. Ottenere un colore ad alto impatto visivo, senza perdere però la naturalità del tono.

Entrambi i pannelli riscaldanti sono disponibili nelle tre versioni ad alimentazione elettrica, ad acqua ed ibrida. Con questo tipo di termoarredo estremamente performante si può arrivare a risparmiare fino al 20% di energia a parità di utilizzo rispetto ai radiatori tradizionali. “Questi termoarredi inoltre sono prodotti ad impatto quasi zero, dato che non è prevista nessuna fase di cottura in forno al momento della realizzazione, ma solamente 3 o 4 giorni di dolce stagionatura a temperatura controllata di 30 gradi – spiega Gianpaolo Pezzato, responsabile commerciale di Maarmo – questo permette di abbattere la quantità di CO2 generata nel processo di produzione dei pannelli. Inoltre a fine vita sono riciclabili al 100%, dato che sono scomponibili e siamo in grado di riutilizzare l’intero materiale con cui sono fatti per produrre nuovi modelli”.

Tessuto e Toscana sono gli ultimi 2 modelli di una vasta gamma di pannelli riscaldanti prodotti da Maarmo. Sono disponibili in 6 diversi formati di grandezza. Per la versione elettrica le dimensioni oscillano tra i 300x1100x70 cm fino a 550x1800x70 cm. La potenza nominale invece, in base alla grandezza del pannello, va dai 350 ai 1400 W. Nella versione ad acqua le dimensioni sono le stesse, mentre la potenza oscilla tra i 300 e 1200 W in base al formato. Il peso per entrambi i modelli è compreso tra i 19 e i 59 kg. I pannelli sono regolabili digitalmente con tecnologia domotica per garantire un perfetto funzionamento.

Sono presenti nei principali showroom di arredobagno d’Italia. Per informazioni scrivere a info@maarmo.com

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

LA STORIA DI MAARMO Maarmo nasce nel 2017 e realizza termoarredi e scaldasalviette con processi produttivi improntati a riciclo e sostenibilità. La sede produttiva dell’impresa da settembre 2021 si trova a Villotta di Chions (PN). Una divisione ricerca e sviluppo opera a Vittorio Veneto (TV). Il 2021 ha visto il rafforzamento della compagine societaria, con l’ingresso di nuovi imprenditori sia dell’area pordenonese (Alain Bottos, Stefano Mascarin e Andrea Del Ben), che dell’area trevigiana (Marco Caliandro e Gianpaolo Pezzato), per sostenere il progetto di crescita e sviluppo in Italia e nei mercati esteri. Ad oggi l’azienda impiega 7 persone, oltre ad alcuni fornitori artigiani esterni, ed ha avviato collaborazioni con architetti e designer di tutta la Penisola. Maarmo punta sulla sostenibilità come valore fondante dell’intera attività produttiva. La materia prima utilizzata per i radiatori è ricavata infatti dagli scarti di marmo. Tutti i termoarredi, sia la versione elettrica che ad acqua, a fine vita, una volta tolti gli elementi strutturali riscaldanti (ad esempio il rame o le resistenze elettriche) possono essere rimacinati per rientrare nel ciclo produttivo. In questo senso Maarmo agisce creando flussi circolari di materia, capaci di rigenerarsi. Inoltre, essendo tutti i processi produttivi eseguiti a basse temperature, le quantità di energia usate sono minime. Per chiudere il ciclo green, per ogni radiatore venduto l’azienda pianta un albero. Per maggior informazioni www.maarmo.com

IL PROCESSO PRODUTTIVO DI MAARMO Maarmo come materia prima riutilizza e ricicla gli scarti della lavorazione del marmo, recuperati grazie ad un certosino lavoro di selezione nelle cave dell’area veronese. La formula ha permesso di generare una linea di termoarredi di design, che non necessita di una fase di cottura, ma di una dolce fase di stagionatura, che a seconda delle stagioni dura dalle quarantotto alle settantadue ore Si passa poi alla verniciatura, realizzata esclusivamente con vernici a base d’acqua. Il processo produttivo parte dalle polveri di marmo di scarto. Vengono lavorate come fossero farine di grano. All’interno di grandi impastatrici, vengono miscelate ad acqua e altri additivi naturali. Ne deriva un prodotto semiliquido somigliante a yogurt. Questo viene steso manualmente su dei pannelli e all’interno di esso vengono posate le canalette per il passaggio dell’acqua calda (termoarredo idronico) oppure le resistenze elettriche (termoarredo elettrico). Una volta composto, il termoarredo viene fatto stagionare, per una completa solidificazione del materiale. Non avviene nessuna fase di cottura dunque, ma solo una lenta stagionatura in un’apposita stanza mantenuta a temperatura costante durante l’inverno. D’estate invece la stagionatura avviene all’aria aperta, senza alcun dispendio energetico. Una volta stagionato, il termoarredo viene poi verniciato utilizzando esclusivamente vernici a base d’acqua ed è così pronto per la consegna al cliente. Materia prima riciclata, basso utilizzo di energia e componenti naturali: sono questi gli elementi “green” che contraddistinguono la produzione di questi termoarredi.