Buon compleanno Fòrema, un musical a teatro e un libro per 40 anni di formazione

Oltre 27 mila persone formate nel corso dell’anno, è il momento dei bilanci per l’ente padovano. Il direttore generale, Matteo Sinigaglia: “Nuove competenze digitali, manager per il risparmio energetico e la svolta green: queste le priorità”

 

Correva il 1983, fu allora che venne fondato l’embrione di Fòrema. Nata a Padova in seno all’Associazione degli Industriali con l’obiettivo di formare i propri associati, nel corso degli anni l’ente ha cambiato pelle più volte, evolvendo sia dal punto di vista giuridico che dal punto di vista dell’offerta formativa. Dal 2012 ha iniziato a concentrarsi nella formazione esperienziale applicata allo sviluppo delle persone e alla lean production. Oggi Fòrema si basa sul lavoro di sessanta professionisti specializzati nella formazione dei settori ambiente (HSE), sviluppo organizzativo e metodologia lean nelle smart factory, soft skills e formazione esperienziale, sostenibilità e transizione energetica e servizi per il lavoro. L’ente ha sede negli uffici di proprietà (acquisti recentemente) che sono collocati nel centro direzionale “La Cittadella” di Padova.

In occasione dei 40 anni Fòrema ha deciso di organizzare un evento speciale, il prossimo 30 novembre, un progetto di teatro d’impresa condotto in collaborazione con la Compagnia Barabao Teatro di Piove di Sacco, nel Padovano, che culminerà nella serata al Teatro Verdi. Barabao è una compagnia di teatro di movimento e creazione ispirata alla pedagogia di Jacques Lecoq che privilegia una modalità di lavoro corale, nella quale tutti sono attori e autori. Per questo, nel musical che sarà messo in scena i protagonisti sono i dipendenti di Fòrema, che si sono messi in discussione con questo particolare progetto di narrazione aziendale. 

“Credo sia arrivato il momento, anche per noi imprenditori, di fare una seria riflessione”, dichiara in occasione del compleanno il presidente, Enrico Del Sole. “Diventa fondamentale costruire una cultura aziendale condivisa, fare propri comportamenti responsabili e sostenibili. Non è una questione di retribuzione, di auto o telefonino, ma di avere un contesto lavorativo che si preoccupa della salute mentale e del benessere sociale del proprio dipendente, e parallelamente ha la capacità di creare una crescita professionale del capitale umano. Insomma reskilling (imparare nuove competenze) e upskilling (migliorare quelle già presenti), career path, talent management, programmi di potenziamento della leadership, sono termini che dovranno sempre di più permeare lessico e cultura delle nostre aziende. Rispettando l’insegnamento di Adriano Olivetti, che vedeva nel valore dell’individuo e dell’educazione un vero e proprio paradigma di crescita, dobbiamo puntare ad una visione olistica e centrata sull’umano per forgiare il futuro della formazione e della consulenza”. 

In quest’ottica è stato dato alle stampe un libro, a firma di Matteo Sinigaglia, direttore generale di Fòrema e Roberto Baldo, responsabile della progettazione e attività finanziate, intitolato “Il valore del capitale umano” (218 pagine, 14,9 euro, edizioni Fòrema), che ha come obiettivo raccontare questi quarant’anni. “Ma anche di guardare al futuro”, spiega Sinigaglia. “Nel libro infatti si parla dell’evoluzione del lavoro e dell’organizzazione, ma anche della preparazione scolastica in Italia per il mondo del lavoro, le competenze che si dovrà avere in futuro, l’impatto della trasformazione digitale e come collegare il sistema educativo alle imprese. Il tutto con una bussola chiara: evidenziare il valore del “capitale umano”, ossia le competenze che i lavoratori portano dentro le aziende”. Aggiunge Baldo: “Il meccanismo dei fondi di finanziamento per le imprese ed i lavoratori deve restare al passo coi tempi per riuscire ad essere un reale strumento utile per l’ingresso nel mondo del lavoro e per riqualificare efficacemente le competenze delle persone che già operano all’interno delle organizzazioni”. 

L’occasione del compleanno è anche utile a fare un primo bilancio dell’anno. Per Fòrema il 2023 si appresta a chiudersi con un fatturato attorno ai sette milioni e mezzo di euro. Enormi i numeri delle ore di consulenza erogate, si stima siano circa 40 mila, mentre le persone formate superano le 27 mila fra aula e formazione online. Tra le professioni più richieste molte afferiscono all’ambito digital, da segnalare che nel corso dell’anno sono stati attivati corsi su chat gpt, sul cloud developer e per la formazione degli energy manager in azienda. Molti dei corsi si sono tenuti nella sede padovana di Fòrema, negli spazi di proprietà dove l’ente oggi eroga i propri servizi: 1.700 metri quadri nel centro direzionale “La Cittadella”, sull’asse dove si stanno localizzando le aziende più innovative del Padovano. Lo spazio è stato acquisito da poco, un investimento da 2,5 milioni di euro che garantirà all’azienda di acquisire valore e di ridare forma agli spazi operativi. 

“Il 2023 è stato un anno davvero importante per Fòrema”, conclude il direttore generale Matteo Sinigaglia. “Abbiamo affrontato infatti dei cambi di paradigma notevoli nell’approccio al mondo del lavoro. Basti pensare allo choc dell’arrivo dell’intelligenza artificiale su vasta scala con Chat Gpt, destinata a cambiare il mondo del lavoro. O al cambiamento nell’approccio al mondo dell’energia, con la nascita di figure sempre più attente ai consumi in azienda, anche in ottica collegata alle certificazioni green”. 

 

SCHEDA LA STORIA DI FOREMA

Dopo la fondazione nel 1983 e le prime esperienze di servizi destinati al mondo degli industriali, la storia di Fòrema ha avuto un’accelerata negli anni Duemila con la presidenza di Giovanni Griggio. Era l’epoca dei fondi sociali europei. Allora, Griggio dovette affrontare una delle prime e importanti crisi del sistema formativo confindustriale: il passaggio al mondo del privato dopo anni di puro sostentamento pubblico, era il 2007 e gli imprenditori chiedevano ancora manager specializzati in delocalizzazione nell’est Europa e verso la Cina. A causa di un ritardo nel rifinanziamento dei fondi sociali europei, l’ente per la prima volta dovette affrontare un buco di bilancio, la rivoluzione fu entrare, tra i primi a livello nazionale, nel settore privato. Furono assunti dei commerciali, fu anche il periodo in cui nacque Fondimpresa. 

Subito dopo, al timone di Fòrema fu nominato Marino Malvestio, imprenditore nel settore degli arredamenti per strutture ospedaliere. Sei anni di presidenza, dal 2010 al 2016, ricordati per la scelta di nominare un direttore generale, Cristina Ghiringhello, capace di traghettare l’azienda verso i primi bilanci in utile, a vantaggio di Confindustria Padova. Ma anche l’avventura di Niuko e la nascita de IlCuboRosso. Per la prima volta Fòrema è riuscita in quegli anni a produrre un utile, di qualche centinaio di migliaio di euro. Tra le attività che hanno avuto più eco, va citata l’esperienza de IlCuboRosso, “spazio fisico” di 600 metri quadri per simulare, sperimentare, rielaborare nuovo know how tecnico e manageriale da trasferire al sistema delle Pmi. Due anni dopo, l’altra scelta strategica, quella di far nascere il «super-polo» confindustriale per la formazione d’impresa, primo in Italia per dimensioni, dall’unione tra Padova e Vicenza.

Dopo la separazione da Niuko (la Srl costituita nel 2014 da Confindustria Padova e Confindustria Vicenza), completata nel 2019, e il conferimento della società ad Assindustria Venetocentro, oggi Fòrema si basa sul lavoro di sessanta professionisti, chiamati a proporre e gestire corsi e attività di consulenza con focus su salute, sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro, ambiente (HSE), sviluppo organizzativo e  metodologia lean nelle smart factory, soft skills e formazione esperienziale, servizi per il lavoro. Fòrema lavora in partenariato con molteplici enti pubblici, in particolare segue progetti per la scuola, gli ITS e l’Università di Padova. Questi sono i numeri che la rendono una delle maggiori società di formazione del sistema Confindustria in Italia. 

Nel corso del 2022 sono state 26.368 (+9% sul 2021) le persone che hanno seguito corsi di formazione (nel 2021 furono 24.314; +14% sul 2020). In tutto, sono state erogate 41.641 ore in corsi di vario genere, con una crescita del 7,5% sul 2021. Grazie a questi numeri, per Fòrema il 2022 si era chiuso con un fatturato a 7,7 milioni di euro, con un balzo in avanti del 10% rispetto all’anno precedente (quando si era già registrato un +12% sui 6,3 milioni del 2020).  Fòrema, che ha sede negli uffici di proprietà collocati nel centro direzionale “La Cittadella” di Padova, occupa una sessantina persone e collabora con decine di professionisti. Il consiglio di amministrazione è guidato dal direttore generale Matteo Sinigaglia, ed è composto da Roberto Baldo, responsabile attività finanziate, Anna Cracco, responsabile commerciale e Andrea Sanguin, responsabile amministrazione, finanza e controllo. Presidente è Enrico Del Sole.