LA COLLEZIONE HERITAGE DICOLUMBIA PER L’AUTUNNO ‘24

Ogni stagione, i capi iconici di Columbia vengono reinterpretati, intrecciandosi con luoghi ed elementi distintivi del Nord-Ovest Pacifico. Questa fusione tra storia e territorio dà vita a collezioni uniche che raccontano la cultura di una regione straordinaria.

Per l’autunno 2024, la collezione Heritage si ispira alle spettacolari Montagne Wallowa, una delle Sette Meraviglie dell’Oregon. La palette di colori – argilla, marrone cammello, ferro e verde – riflette l’anima di questi paesaggi, trasmettendo tutta la loro essenza.

Rivisitando gli archivi del brand, la collezione rende omaggio al leggendario Wallowa Vest del 1978, icona di stile e funzionalità. Realizzati con materiali di alta qualità, i capi – giacche a vento, tute, pantaloni cargo e camicie – coniugano estetica e praticità, garantendo comodità e protezione per ogni avventura.

La collezione adotta un approccio genderless per la maggior parte dei prodotti, con alcuni pezzi dedicati esclusivamente al pubblico femminile.

Gilet Wallowa™ Reversible

Ispirato ai modelli del passato con una linea moderna, il gilet Wallowa™ Reversible di Columbia è caratterizzato dalla tecnologia resistente all’acqua avanzata Omni-SHIELD™, un design trapuntato monocolore e uno con stampa ispirata all’Oregon. Completano le caratteristiche tecniche del capo le tasche termiche, una tasca nascosta e fondo regolabile con coulisse, unendo funzionalità con un tocco unico per le esplorazioni autunnali.

Giacca-camicia Wallowa™ unisex

Caratterizzata da una vestibilità moderna unisex e ispirata al passato, la giacca-camicia Wallowa™ è ideale per trasformare il proprio look in una dichiarazione di stile deciso. Il design presenta tasche sul petto con bottone a pressione e un pratico anello a D per tenere gli oggetti essenziali a portata di mano. La chiusura con bottoni completa il look classico e funzionale.

Pantaloni Wallowa™ Softshell unisex

 Con un rivestimento anti-pioggia e antimacchia dati dall’innovativa tecnologia Omni-SHIELD™, i pantaloni Wallowa™ Softshell unisex firmati Columbia offrono versatilità e design per le proprie avventure. La vita elasticizzata con coulisse e le aperture regolabili sulle gambe assicurano comfort e flessibilità, mentre le tasche cargo e quelle per mantenere le mani al caldo offrono uno spazio sicuro per gli oggetti essenziali.

Maglia Wallowa™ da donna

 La maglia a manica lunga Wallowa di Columbia è il connubio perfetto di tradizione e attualità. Con collo a lupetto, fit corto e tessuto a coste, questa versatile maglia può essere utilizzata per andare a lavoro come per le avventure outdoor. Grazie alle tecnologie brevettate Columbia, Omni-Wick™ e Omni-Shade™, mantiene il corpo asciutto e protetto dai raggi UV, per un comfort senza compromessi.

Salopette Wallowa™ Softshell da donna

 La salopette Wallowa™ Softshell da donna di Columbia unisce stile e praticità per le avventure all’aperto. La protezione idrorepellente avanzata Omni-SHIELD™ protegge dalla pioggia e dallo sporco, mentre il tessuto elasticizzato e le regolazioni sulla vita e sulle spalline offrono una comodità personalizzata. Le tasche isolate con cerniera e la tasca sul petto a sacchetto garantiscono praticità e facilità di accesso agli oggetti essenziali.

Giacca Wallowa™ Insulated Cropped da donna

La giacca Wallowa™ Insulated Cropped da donna di Columbia è perfetta sia in città che outdoor. Il design con ampia trapuntatura e il fondo regolabile a cordoncino offrono praticità e stile, mentre la finitura impermeabile Omni-SHIELD™ garantisce protezione contro sporco e pioggia. Completano il capo la chiusura frontale con cerniera bidirezionale e le tasche termiche.

Pantaloni Wallowa™ Insulated da donna

Con una vestibilità al passo con i tempi, i pantaloni Wallowa™ Insulated da donna di Columbia offrono comfort e calore. La protezione contro l’umidità avanzata Omni-SHIELD™ protegge da pioggia e sporco, mentre l’imbottitura con pannelli trapuntati assicura calore nelle giornate fredde. La cintura rimovibile e il fondo regolabile con coulisse rendono il pantalone versatile, mentre le tasche scaldamani e la chiusura frontale con bottoni a pressione garantiscono comodità ad ogni passo.

Zaino Wallowa

 Lo zaino Wallowa della collezione genderless Heritage di Columbia è uno zaino versatile e funzionale, ideale per l’uso quotidiano. Dotato di un ampio compartimento principale con cerniera e una tasca separata per il laptop, garantisce organizzazione e sicurezza per i propri oggetti. Una tasca anteriore funzionale consente un accesso rapido agli oggetti essenziali, mentre la tasca laterale esterna è perfetta per trasportare comodamente la borraccia. Il manico e le cinghie regolabili offrono infine una presa comoda e la possibilità di adattare la lunghezza.

Informazioni su Columbia

Columbia, marchio di punta della Columbia Sportswear Company di Portland, Oregon, crea abbigliamento, calzature, accessori e attrezzature innovative per gli appassionati di outdoor dal 1938. Columbia è diventato un marchio leader a livello mondiale incanalando la passione per la vita all’aria aperta e lo spirito innovativo in tecnologie e prodotti performanti che mantengono le persone calde, asciutte, fresche e protette tutto l’anno.

Per saperne di più, visitare il sito web dell’azienda all’indirizzo: www.columbiasportswear.it

IL MODELLO ATON: 17 NAZIONALITÀ, 4 GENERAZIONI E PARITÀ DI GENERE PER UNO SVILUPPO INCLUSIVO

Il prossimo 18 settembre la tech company trevigiana illustrerà alla Rome Future Week le strategie e le soluzioni per garantire alle aziende un business più digitale, sostenibile e competitivo. Stefano Negroni, People and Culture manager: “La diversità è un valore”. Il progetto C_Lab  e l’academy pensata come una bottega rinascimentale

Dal 16 al 22 settembre 2024 torna la Rome Future Week 2024, evento dedicato al futuro, promosso dall’Assessorato alle Attività Produttive e Pari Opportunità di Roma capitale. Un happening molto atteso: la passata edizione ha visto la partecipazione di oltre 30.000 persone, grazie a 380 eventi in presenza e una massiccia interazione digitale con 70.000 utenti coinvolti e più di sette milioni di visualizzazioni sui social media.

Durante l’evento “Equity Diversity and Inclusion – I vantaggi del business virtuoso”, ideato e realizzato da Side by Side e Sinkronie|Happy to Business, in collaborazione con Inclusione Donna e LUISS University Press, è stato chiesto ad Aton, tech company trevigiana, di presentare il proprio modello di gestione dell’inclusione in azienda, che nell’ultimo periodo ha destato interesse. L’azienda, Società Benefit e B Corp che opera nel settore digitale nei mercati fashion, retail, gdo, industria ed energy con servizi di assistenza 24 ore su 24 su più fusi orari, oltre ad aver avviato l’iter per raggiungere la parità di genere, opera anche nell’inclusione generazionale, culturale e relativa ai processi di assunzione.

Sul fronte della parità di genere, oggi il 45,5% degli atonpeople (così vengono chiamati i collaboratori dell’azienda) sono donne, 111 su 244 collaboratori totali. Aton si impegna a promuovere l’empowerment femminile attraverso la ricerca di figure tecniche per ricoprire ruoli tradizionalmente maschili, l’organizzazione di sessioni di orientamento come mentor per avvicinare le ragazze alle discipline in campo STEM, la partecipazione a bootcamp per giovani donne che stanno entrando nel mondo del lavoro e il coinvolgimento delle team leader nelle presentazioni a scuole e università.

“Essere inclusivi significa accogliere culture diverse favorendo lo scambio e l’arricchimento reciproco”, spiega il People and Culture manager, Stefano Negroni. “Oggi in Aton sono presenti 17 nazionalità. Fondamentale anche il confronto tra generazioni diverse: la relazione quotidiana tra boomers (3%), generazione X (25%), millenials (55%), generazione Z (17%) aiuta la crescita e favorisce lo scambio di esperienze e punti di vista”. 

L’azienda peraltro quest’estate ha partecipato ad un progetto dell’Università di Padova in collaborazione con UNISMART, denominato C_Lab Veneto, in cui un team di sette ragazzi della Gen Z ha identificato gli aspetti che qualificano un eccellente posto di lavoro per le nuove generazioni. Non solo, l’azienda ha concluso con successo a giugno la seconda edizione di .atonAcademy, il percorso formativo online, aperto a tutti e completamente gratuito. atonAcademy, dedicato alla crescita delle nuove generazioni di innovatori digitali, offre ai partecipanti più meritevoli l’opportunità di ricevere un’offerta di lavoro presso Aton.

“Il progetto si ispira al modello rinascimentale della bottega, in cui i garzoni lavoravano a stretto contatto con maestri d’arte come Verrocchio, Raffaello, Botticelli e Leonardo”, conclude Negroni. “Cinquecento anni dopo Aton ha voluto portare la tradizione all’interno del mondo digitale, ospitando generazioni diverse per sviluppare insieme ai “maestri d’arte tecnologica” le loro capacità e offrire una combinazione unica di formazione, esperienza in azienda e opportunità di assunzione. Tutto questo avviene in maniera flessibile, meritocratica e da remoto, indipendentemente da genere, età, area geografica di provenienza”.

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO – Aton SpA Società Benefit 

Aton è una tech company con headquarter a Villorba, nel Trevigiano, operativa nel settore digitale-informatico. Sviluppa soluzioni per la trasformazione digitale sostenibile delle vendite omnichannel e dei processi di tracciabilità e supply chain aziendale. Si affianca alle imprese con servizi di supporto internazionali e copertura su tutti i fusi orari, 365 giorni all’anno. Tra i clienti, top player nel settore del fashion e del retail, dell’industria, della grande distribuzione organizzata e del settore energy. 

Fondata da Giorgio De Nardi nel 1988, la sua missione è crescere insieme all’ecosistema di collaboratori, clienti, partner, ambiente e comunità, realizzando profitti etici e sostenibili. 

Il gruppo Aton, composto anche dalle aziende “Blue Mobility” (soluzioni IT per la logistica e la rete vendita delle pmi) e “Aton AllSpark” (joint venture di Aton e Allspark, azienda IT specializzata nel mercato fashion retail), nel 2023 ha chiuso il fatturato a 22,8 milioni di euro, +2,2% sull’anno precedente. 

Oggi il gruppo occupa circa 240 persone che servono oltre 750 clienti in tutto il mondo che operano nei seguenti settori: il 39% nei prodotti di largo consumo dal cibo alla cura della persona, il 42% nella  grande distribuzione organizzata e nel fashion, il 19% nel mondo dell’energia. 

Dal 2018 Aton è certificata Great Place To Work. Nel 2021 è diventata Società Benefit e ha integrato nel proprio statuto obiettivi sociali (people), ambientali (planet) oltre che economici (prosperity). Nel 2023 è entrata a far parte della community delle aziende B Corp che si impegnano in un percorso di miglioramento continuo per trasformare il sistema economico globale. L’azienda presenta ogni anno un report di impatto.

La visione strategica dell’azienda nasce dal fondatore e Ceo Giorgio De Nardi, affiancato dal board, l’organo collegiale di gestione, composto dagli executive team leader di tutte le funzioni aziendali e da un coach indipendente. Altri ruoli apicali sono quelli legati all’ambito finanziario con Tania Zanatta; vendite Gianluca Palmisano; persone e cultura aziendale Stefano Negroni, sviluppo di business Giovanni Bonamigo, sviluppo di software Piero Pescangegno, progetti di integrazione Giovanni Pozzobon e servizi di assistenza Marco Arrigoni.

Il business si articola in vendita di servizi, consulenza e prodotti IT. Le app di Aton fanno parte di un’unica piattaforma digitale di proprietà che abbraccia tutta la supply chain. 

L’azienda propone software e servizi di gestione dei processi legati alle vendite, con particolare attenzione ai canali di distribuzione: dall’e-commerce al punto vendita fisico, passando per la gestione e la relazione con il cliente. Sul fronte della supply chain Aton mette a disposizione software e servizi per il monitoraggio e la gestione di un prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita, garantendone la tracciabilità. Soluzioni che Aton applica anche in missioni di pace internazionali grazie a collaborazioni con organizzazioni intergovernative a carattere mondiale.

Aton realizza progetti per i clienti tramite analisi, consulenza e disegno di soluzioni software e hardware, integrazione dati, project e service management, governo da remoto del parco hardware con piattaforme di enterprise mobility management, affiancamento sul campo e formazione, supporto multilingua a utenti e sistemi software e hardware. 

Ma non solo, Aton è aggiornata sulle ultime tecnologie presenti sul mercato e fornisce la consulenza per scegliere i migliori hardware in base ai relativi software. Con le attività di assistenza tecnica hardware, Aton opera in ottica green contribuendo all’allungamento del ciclo di vita di un parco di migliaia di dispositivi in un’ottica di economia circolare, riducendo la quantità di rifiuti tecnologici. 

PADOVA SI COLORA, A LIMENA L’HOLI IL FESTIVAL DEI COLORI

Sabato 7 settembre Limena si prepara a esplodere di colori, l’Holi più famoso d’Italia ritorna al Parco della Barchessa. La tappa chiude il tour del decennale, portando ad un milione i partecipanti complessivi partecipanti. Ingresso gratuito

Sabato 7 settembre Holi – Il Festival dei Colori “10 Years Anniversary”  arriva a Limena, a due passi da Padova, per festeggiare la fine dell’estate con un evento all’insegna della musica, del divertimento e dei colori. Un happening organizzato dall’Amministrazione comunale di Limena, dall’Assessorato al Commercio e all’Istruzione, con la collaborazione della Pro Loco. Una serata di gioia e colori, dalle 19 alle 22 nel Parco della Barchessa, dove migliaia di giovani potranno lanciarsi nelle arcobaleniche danze dell’Holi, tirando in aria le polverine che si ispirano alla tradizione indiana.

Dopo aver attraversato tutta l’Italia, coinvolgendo un milione di persone ed esser entrato nelle sale cinematografiche come protagonista nel film “Forever Young” del regista Fausto Brizzi girato in occasione della tappa romana, l’Holi adesso torna dunque a Padova dove ci si potrà divertire gettando in aria le colorate polverine. Va detto che fu proprio nel Padovano, allo Sherwood Festival, che alcuni anni fa si celebrò un raduno di massa di oltre ventimila persone e da allora la tradizione con l’Holi il Festival dei colori prosegue. 

Il festival trae ispirazione dalla tradizionale festa chiamata “Holi”, durante la quale, in India, Bangladesh, Nepal e Pakistan, interi villaggi si riuniscono per lanciarsi polveri colorate e gavettoni, celebrando così la rinascita, l’amore e la vittoria definitiva del bene sul male. L’Holi cade in primavera ed è un messaggio universale di amicizia, fratellanza e amore, valori che i founder del format, che in questa stagione sta avviandosi a raggiungere il milione di presenze complessive, hanno voluto portare anche in Italia attraverso il loro festival.

“Il festival che abbiamo ideato è un veicolo per trasmettere i valori genuini di questa antica ricorrenza e, soprattutto, per manifestare l’anima solidale che sta alla base di tutto e per la quale abbiamo creato l’Holi”, spiega l’ideatore dell’evento, Fabio Lazzari, che peraltro è vicentino. 

Ciò che distingue l’Holi, il Festival dei Colori, dagli altri eventi che lo imitano è anche il suo scopo benefico. Fin dall’esordio del festival, una parte dei proventi è destinata alla Fondazione Fratelli Dimenticati, una onlus di Cittadella, in provincia di Padova, che supporta i bambini audiolesi di un villaggio in India. In particolare, finanzia un progetto a Nandanagar, un villaggio nel Nord-Est dell’India, dove nel 2006 è stata istituita la Ferrando School, un istituto che accoglie bambini audiolesi. La scuola ha l’obiettivo di intervenire precocemente nella diagnosi e nella cura della sordità attraverso percorsi terapeutici, contribuendo così a migliorare le condizioni di vita di questi bambini e delle loro famiglie.

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

HOLI IN TOUR, DIECI ANNI VERSO UN MILIONE DI PRESENZE

Holi – Il Festival dei colori nasce alcuni anni fa dalle menti di due event manager vicentini, Fabio Lazzari e Marco Bari, i primi a portare in Italia il format. L’Holi on tour si ispira alla tradizionale festa indiana e lo mixa con dj set dall’elettronica al rap. Degli esordi di Padova e Vicenza se n’è parlato molto sul web, con le foto del bacio diventate virali su Facebook e su Instagram.  Poi il format è diventato nazionale. Da Macerata a Bologna, passando per Firenze e Roma fino a Venezia e Trieste, ha toccato tutta Italia, dalle spiagge alle città. Il Festival è stato anche protagonista delle riprese del film “Forever Young” del regista Fausto Brizzi ed il fenomeno del selfie colorato è stato oggetto di studio sociologico. Una vera e propria moda che ha spopolato ovunque e che tappa dopo tappa ha registrato numeri da capogiro: in nove edizioni ha totalizzato oltre 900 mila partecipanti di tutte le età e culture. Il format consiste nel lanciare in aria polverine colorate e profumate alla fine dei countdown che i vocalist o i dj ritmano dal palco, di solito sono cadenzati uno ogni ora. E si balla e ci si “colora” tutti insieme. Si consiglia di indossare capi di cotone bianchi, le polverine sono naturali e atossiche, sono composte da talco e amido di mais, non contengono nessun metallo pesante, sono 100% eco friendly e si acquistano all’interno dell’area del festival, negli stand ufficiali “Holi”, garanzia della genuinità del prodotto. Non ci sono limiti di età per partecipare all’Holi il festival dei colori, è aperto a tutti, grandi e piccini. Unica “regola”: aver voglia di divertirsi tutti insieme pacificamente come vuole lo spirito della festa indiana. Informazioni e contatti: www.holitour.it

LA STORIA DELL’HOLI IN INDIA 

Holi è tra le più antiche celebrazioni indù della stagione primaverile e coinvolge migliaia di persone dall’India, Bangladesh, Nepal e Pakistan. Conosciuta come la festa dei colori, della gioia, dell’amore e del divertimento, durante i festeggiamenti che durano due giorni, interi villaggi cantano e ballano, lanciandosi polvere colorata e acqua. La festa simboleggia la vittoria del bene sul male, l’arrivo della primavera e l’addio all’inverno. Ma è anche un momento di incontro e di puro divertimento. È la giornata in cui si dimenticano i dolori e si perdona. In questa occasione vengono meno anche le rigide strutture sociali: ricchi e poveri, vecchi e giovani, uomini e donne festeggiano e scherzano insieme.

NASCE LINKEGREEN, IL SERVIZIO DI MATCHING TRA FINANZA E SVILUPPATORI PER LE ENERGIE RINNOVABILI

Fondata a Salerno la start up che mette in contatto studi tecnici di sviluppo e fondi di investimento per la realizzazione di impianti che producono energia rinnovabile. Già installati 1,8 GW grazie alla piattaforma che attualmente gestisce più di 150 progetti in fase di sviluppo. Il founder è l’avvocato Giuseppe Andrea D’Alessio: “Connettiamo imprenditori visionari e capitali per accelerare l’adozione di energie rinnovabili nel Bel Paese”. Boom di richieste tra Puglia, Sicilia e Basilicata

Da un lato, i cosiddetti sviluppatori: studi tecnici con esperienza nel mercato delle energie rinnovabili. Dall’altro, fondi di investimento, hedge funds o player industriali interessati ad investire nell’energia green e a caccia di un affare che faccia anche bene all’ambiente. Nasce a Castel San Giorgio, in provincia di Salerno, LinkeGreen, servizio di matchmaking che unisce imprenditori visionari e investitori impegnati per un futuro energetico sostenibile: di fatto è il primo “one stop shop” nel mondo della finanza green per lo sviluppo di impianti utility-scale, ossia quegli impianti industriali di grandi dimensioni che generano energia solare o eolica e la immettono nella rete.

Il founder è Giuseppe Andrea D’Alessio, ex avvocato d’affari originario di Salerno, che prima di fondare LinkeGreen ha lavorato in diversi studi legali internazionali, occupandosi di Merger&Acquisition nel mercato delle energie rinnovabili. “Il mercato ha bisogno di una scrematura sulle opportunità che vengono proposte perché i progetti spesso sono deboli dal punto di vista finanziario”, spiega. Per questo ho creato una piattaforma che, con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, agevola i team di sviluppo nelle attività di reperimento di nuovi deal interessanti per le società che investono in questo mercato. Per farlo, gli stakeholder di LinkeGreen vengono profilati prima in maniera tradizionale e poi dal machine learning che impara il comportamento degli investitori in piattaforma. Mettiamo in contatto domanda e offerta grazie all’AI e così facendo combattiamo l’uso di combustibili fossili”.

La startup innovativa, che è anche una società benefit, è stata costituita nel gennaio dello scorso anno ed ha lanciato la piattaforma sul mercato pochi mesi dopo. Fino ad oggi, sono stati generati accordi commerciali per 1,8 GW (un GW equivale ad un miliardo di watt, è una misura che si usa nei grandi impianti), tutti progetti rinnovabili sul territorio italiano, ma anche nei Balcani dove LinkeGreen è appena approdata con la piattaforma “.ro”. 

L’azienda ha posto il focus su potenziali cantieri in tutta Italia: ad oggi sono 150 i progetti in gestione da parte di LinkeGreen, con focus sul Sud Italia (che occupa il 79,5% del business aziendale) e a Nord (15,2%). A livello regionale, è boom di richieste in Puglia (36 progetti), Sicilia (25), Sardegna (20), Campania (14) ed Emilia-Romagna (11). 

Attualmente LinkeGreen gestisce una pipeline di opportunità con una potenza complessiva di circa 11 GW, suddivisa tra fotovoltaico, eolico, agrovoltaico e storage BESS (le “batterie”, quei dispositivi elettrochimici che possono convertire l’energia elettrica in energia chimica o viceversa). Quest’ultimo è un interessante segmento di mercato: esistono diversi sistemi di accumulo di energia a batteria e sono sempre più richieste.

“La platea degli investitori con i quali LinkeGreen oggi si interfaccia è particolarmente eterogenea”, spiega ancora D’Alessio. “Hedge funds, società quotate (perlopiù straniere), fondi pensione, fondi di private equity, investitori professionali, produttori, IPP, investitori industriali ed altri”.

Tra i progetti più interessati che sono nati, BESS tra Puglia e Sicilia con potenza complessiva di 490 MW (milioni di watt, ndr). L’accordo ha previsto un contratto di co-sviluppo. A Catania è stato invece realizzato un accordo per progetto eolico con una potenza di 98 MW. Si tratta di un progetto in stato di cantierabilità (c.d. Ready to Build) ideato da uno sviluppatore locale. 

“Il nostro obiettivo è aiutare la società ad uscire dalla dipendenza da combustibili fossili”, conclude Giuseppe Andrea D’Alessio. “Vogliamo connettere imprenditori visionari e capitali per accelerare l’adozione di energie rinnovabili. La scalabilità di LinkeGreen e gli ambiziosi obiettivi prefissati dall’Unione Europea ci fanno ben sperare per un florido futuro in ottica sempre più green e sostenibile”.