PADOVA SI COLORA, A LIMENA L’HOLI IL FESTIVAL DEI COLORI

Sabato 7 settembre Limena si prepara a esplodere di colori, l’Holi più famoso d’Italia ritorna al Parco della Barchessa. La tappa chiude il tour del decennale, portando ad un milione i partecipanti complessivi partecipanti. Ingresso gratuito

Sabato 7 settembre Holi – Il Festival dei Colori “10 Years Anniversary”  arriva a Limena, a due passi da Padova, per festeggiare la fine dell’estate con un evento all’insegna della musica, del divertimento e dei colori. Un happening organizzato dall’Amministrazione comunale di Limena, dall’Assessorato al Commercio e all’Istruzione, con la collaborazione della Pro Loco. Una serata di gioia e colori, dalle 19 alle 22 nel Parco della Barchessa, dove migliaia di giovani potranno lanciarsi nelle arcobaleniche danze dell’Holi, tirando in aria le polverine che si ispirano alla tradizione indiana.

Dopo aver attraversato tutta l’Italia, coinvolgendo un milione di persone ed esser entrato nelle sale cinematografiche come protagonista nel film “Forever Young” del regista Fausto Brizzi girato in occasione della tappa romana, l’Holi adesso torna dunque a Padova dove ci si potrà divertire gettando in aria le colorate polverine. Va detto che fu proprio nel Padovano, allo Sherwood Festival, che alcuni anni fa si celebrò un raduno di massa di oltre ventimila persone e da allora la tradizione con l’Holi il Festival dei colori prosegue. 

Il festival trae ispirazione dalla tradizionale festa chiamata “Holi”, durante la quale, in India, Bangladesh, Nepal e Pakistan, interi villaggi si riuniscono per lanciarsi polveri colorate e gavettoni, celebrando così la rinascita, l’amore e la vittoria definitiva del bene sul male. L’Holi cade in primavera ed è un messaggio universale di amicizia, fratellanza e amore, valori che i founder del format, che in questa stagione sta avviandosi a raggiungere il milione di presenze complessive, hanno voluto portare anche in Italia attraverso il loro festival.

“Il festival che abbiamo ideato è un veicolo per trasmettere i valori genuini di questa antica ricorrenza e, soprattutto, per manifestare l’anima solidale che sta alla base di tutto e per la quale abbiamo creato l’Holi”, spiega l’ideatore dell’evento, Fabio Lazzari, che peraltro è vicentino. 

Ciò che distingue l’Holi, il Festival dei Colori, dagli altri eventi che lo imitano è anche il suo scopo benefico. Fin dall’esordio del festival, una parte dei proventi è destinata alla Fondazione Fratelli Dimenticati, una onlus di Cittadella, in provincia di Padova, che supporta i bambini audiolesi di un villaggio in India. In particolare, finanzia un progetto a Nandanagar, un villaggio nel Nord-Est dell’India, dove nel 2006 è stata istituita la Ferrando School, un istituto che accoglie bambini audiolesi. La scuola ha l’obiettivo di intervenire precocemente nella diagnosi e nella cura della sordità attraverso percorsi terapeutici, contribuendo così a migliorare le condizioni di vita di questi bambini e delle loro famiglie.

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

HOLI IN TOUR, DIECI ANNI VERSO UN MILIONE DI PRESENZE

Holi – Il Festival dei colori nasce alcuni anni fa dalle menti di due event manager vicentini, Fabio Lazzari e Marco Bari, i primi a portare in Italia il format. L’Holi on tour si ispira alla tradizionale festa indiana e lo mixa con dj set dall’elettronica al rap. Degli esordi di Padova e Vicenza se n’è parlato molto sul web, con le foto del bacio diventate virali su Facebook e su Instagram.  Poi il format è diventato nazionale. Da Macerata a Bologna, passando per Firenze e Roma fino a Venezia e Trieste, ha toccato tutta Italia, dalle spiagge alle città. Il Festival è stato anche protagonista delle riprese del film “Forever Young” del regista Fausto Brizzi ed il fenomeno del selfie colorato è stato oggetto di studio sociologico. Una vera e propria moda che ha spopolato ovunque e che tappa dopo tappa ha registrato numeri da capogiro: in nove edizioni ha totalizzato oltre 900 mila partecipanti di tutte le età e culture. Il format consiste nel lanciare in aria polverine colorate e profumate alla fine dei countdown che i vocalist o i dj ritmano dal palco, di solito sono cadenzati uno ogni ora. E si balla e ci si “colora” tutti insieme. Si consiglia di indossare capi di cotone bianchi, le polverine sono naturali e atossiche, sono composte da talco e amido di mais, non contengono nessun metallo pesante, sono 100% eco friendly e si acquistano all’interno dell’area del festival, negli stand ufficiali “Holi”, garanzia della genuinità del prodotto. Non ci sono limiti di età per partecipare all’Holi il festival dei colori, è aperto a tutti, grandi e piccini. Unica “regola”: aver voglia di divertirsi tutti insieme pacificamente come vuole lo spirito della festa indiana. Informazioni e contatti: www.holitour.it

LA STORIA DELL’HOLI IN INDIA 

Holi è tra le più antiche celebrazioni indù della stagione primaverile e coinvolge migliaia di persone dall’India, Bangladesh, Nepal e Pakistan. Conosciuta come la festa dei colori, della gioia, dell’amore e del divertimento, durante i festeggiamenti che durano due giorni, interi villaggi cantano e ballano, lanciandosi polvere colorata e acqua. La festa simboleggia la vittoria del bene sul male, l’arrivo della primavera e l’addio all’inverno. Ma è anche un momento di incontro e di puro divertimento. È la giornata in cui si dimenticano i dolori e si perdona. In questa occasione vengono meno anche le rigide strutture sociali: ricchi e poveri, vecchi e giovani, uomini e donne festeggiano e scherzano insieme.

NASCE LINKEGREEN, IL SERVIZIO DI MATCHING TRA FINANZA E SVILUPPATORI PER LE ENERGIE RINNOVABILI

Fondata a Salerno la start up che mette in contatto studi tecnici di sviluppo e fondi di investimento per la realizzazione di impianti che producono energia rinnovabile. Già installati 1,8 GW grazie alla piattaforma che attualmente gestisce più di 150 progetti in fase di sviluppo. Il founder è l’avvocato Giuseppe Andrea D’Alessio: “Connettiamo imprenditori visionari e capitali per accelerare l’adozione di energie rinnovabili nel Bel Paese”. Boom di richieste tra Puglia, Sicilia e Basilicata

Da un lato, i cosiddetti sviluppatori: studi tecnici con esperienza nel mercato delle energie rinnovabili. Dall’altro, fondi di investimento, hedge funds o player industriali interessati ad investire nell’energia green e a caccia di un affare che faccia anche bene all’ambiente. Nasce a Castel San Giorgio, in provincia di Salerno, LinkeGreen, servizio di matchmaking che unisce imprenditori visionari e investitori impegnati per un futuro energetico sostenibile: di fatto è il primo “one stop shop” nel mondo della finanza green per lo sviluppo di impianti utility-scale, ossia quegli impianti industriali di grandi dimensioni che generano energia solare o eolica e la immettono nella rete.

Il founder è Giuseppe Andrea D’Alessio, ex avvocato d’affari originario di Salerno, che prima di fondare LinkeGreen ha lavorato in diversi studi legali internazionali, occupandosi di Merger&Acquisition nel mercato delle energie rinnovabili. “Il mercato ha bisogno di una scrematura sulle opportunità che vengono proposte perché i progetti spesso sono deboli dal punto di vista finanziario”, spiega. Per questo ho creato una piattaforma che, con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, agevola i team di sviluppo nelle attività di reperimento di nuovi deal interessanti per le società che investono in questo mercato. Per farlo, gli stakeholder di LinkeGreen vengono profilati prima in maniera tradizionale e poi dal machine learning che impara il comportamento degli investitori in piattaforma. Mettiamo in contatto domanda e offerta grazie all’AI e così facendo combattiamo l’uso di combustibili fossili”.

La startup innovativa, che è anche una società benefit, è stata costituita nel gennaio dello scorso anno ed ha lanciato la piattaforma sul mercato pochi mesi dopo. Fino ad oggi, sono stati generati accordi commerciali per 1,8 GW (un GW equivale ad un miliardo di watt, è una misura che si usa nei grandi impianti), tutti progetti rinnovabili sul territorio italiano, ma anche nei Balcani dove LinkeGreen è appena approdata con la piattaforma “.ro”. 

L’azienda ha posto il focus su potenziali cantieri in tutta Italia: ad oggi sono 150 i progetti in gestione da parte di LinkeGreen, con focus sul Sud Italia (che occupa il 79,5% del business aziendale) e a Nord (15,2%). A livello regionale, è boom di richieste in Puglia (36 progetti), Sicilia (25), Sardegna (20), Campania (14) ed Emilia-Romagna (11). 

Attualmente LinkeGreen gestisce una pipeline di opportunità con una potenza complessiva di circa 11 GW, suddivisa tra fotovoltaico, eolico, agrovoltaico e storage BESS (le “batterie”, quei dispositivi elettrochimici che possono convertire l’energia elettrica in energia chimica o viceversa). Quest’ultimo è un interessante segmento di mercato: esistono diversi sistemi di accumulo di energia a batteria e sono sempre più richieste.

“La platea degli investitori con i quali LinkeGreen oggi si interfaccia è particolarmente eterogenea”, spiega ancora D’Alessio. “Hedge funds, società quotate (perlopiù straniere), fondi pensione, fondi di private equity, investitori professionali, produttori, IPP, investitori industriali ed altri”.

Tra i progetti più interessati che sono nati, BESS tra Puglia e Sicilia con potenza complessiva di 490 MW (milioni di watt, ndr). L’accordo ha previsto un contratto di co-sviluppo. A Catania è stato invece realizzato un accordo per progetto eolico con una potenza di 98 MW. Si tratta di un progetto in stato di cantierabilità (c.d. Ready to Build) ideato da uno sviluppatore locale. 

“Il nostro obiettivo è aiutare la società ad uscire dalla dipendenza da combustibili fossili”, conclude Giuseppe Andrea D’Alessio. “Vogliamo connettere imprenditori visionari e capitali per accelerare l’adozione di energie rinnovabili. La scalabilità di LinkeGreen e gli ambiziosi obiettivi prefissati dall’Unione Europea ci fanno ben sperare per un florido futuro in ottica sempre più green e sostenibile”.