Cifre da record per il MasterZ in Blockchain: boom di richieste ad un mese dal lancio (oltre 5000 per 500 posti) e borse di studio per 1mln di euro. Obiettivo: 10mila candidature tra Italia e Europa

MasterZ Blockchain è il percorso formativo online, dove la Generazione Z incontra l’hard skill più richiesta dal mercato secondo l’ultimo Report Linkedin, dove le aziende del settore presentano le proprie soluzioni a un pubblico attento e curioso e dove le corporate assumono talenti Blockchain. Ad Ottobre il lancio dell’App per Android e iOS.

MasterZ è un percorso formatico gratuito e online da settembre 2021 promosso da AIO Blockchain Lab SRL, prima “software boutique” dedicata alla tecnologia Blockchain in Italia. Ad oggi le iscrizioni al master hanno superato nettamente ogni tipo di aspettativa registrando 5000 candidature ad un mese dal lancio per 1milione di euro di borse di studio e 500 posti disponibili (già selezionati 250 talenti)MasterZ si prepara ad affrontare la sfida principale: rendere la tecnologia Blockchain democratica e accessibile alla Generazione Z italiana e europea, la più digitale di sempre.

Quattro anni fa quando abbiamo iniziato a operare in questo settore c’ era tanto scetticismo. Oggi siamo molto felici di aver attratto più di 5000 talenti, questo ”nuovo mondo” è un cambio di paradigma, il presente e il futuro di una nuova crescita occupazionale e di PIL  – afferma Alecos Colombo, Founder di MasterZ e CEO di AIO Blockchain Lab – Tante le novità in MasterZ, dalle nuove new entry nel Team, come Maria Magenes professionista del settore Blockchain e della DEFI, al lancio dell’ App MasterZ che sarà disponibile a Ottobre 2021 in tutti gli App Store”.

MasterZ si è posto numerosi obiettivi: dalla democratizzazione del know-how Blockchain, l’abbattimento del techgendergap, alla possibilità per le aziende e partner di lanciare dei project work e challenge Blockchain-based, alla sfida legata al “rientro dei cervelli” con l’obiettivo di riportare in Italia i talenti provenienti da Università tra le più prestigiose d’Europa e, ancora, un focus sul coinvolgimento delle corporate e delle aziende di settori tradizionaliMasterZ è un percorso formativo business oriented, dal valore complessivo di 1.000.000 euro e prevede 500 borse di studio equamente assegnate tra ragazze e ragazzi under 28, con qualsiasi background formativo, promosso da diversi sponsors e contributors italiani e internazionali, il sito per candidarsi è www.masterzblockchain.com

Gli obiettivi sono: strutturare le basi di un’attività imprenditoriale, guidare il processo di Blockchain adoption e digitalizzazione, gestire progetti basati su cryptocurrency, token e tecnologia Blockchain. MasterZ è rivolto alla generazione Z, il presente del nostro futuro, una generazione che nasconde talenti e skills esponenziali, alla quale appartengono i principali users e game changers di questa tecnologia.

Al momento il 35% dei candidati ha un background informatico, il 30% economico e il 20% proviene dalle discipline STEM. Un’ ottima percentuale di candidature anche da Founder di startup e giovani professionisti della consulenza e investment banking. Stiamo vivendo oggi la terza ondata delle rivoluzioni digitali, dopo Internet (1990-2005) e l’Industrial Internet (2000-2015) è oggi tempo della Blockchain, un’era iniziata nel 2015 che si prevede in costante crescita fino al 2050. La Blockchain (letteralmente “catenadiblocchi”) sfrutta le caratteristiche di una rete informatica di nodi. E’ inclusa nella famiglia delle Tecnologie Distributed Ledger (LDT) ovvero sistemi che si basano su un registro aperto e distribuito, in cui tutti i nodi di una rete possiedono la medesima copia di un database, che può essere consultato in modo indipendente dai singoli nodi.

Oltre agli algoritmi di consenso, per garantire sicurezza e immutabilità del registro, la Tecnologia Distributed Ledger, così come la Blockchain, fa anche utilizzo della crittografia. Si parla infatti di Internet of Value: una rete digitale di nodi che si trasferiscono valore attraverso un sistema di algoritmi e regole crittografiche che permettono di effettuare modifiche a un registro distribuito, previo consenso, che tiene traccia dei trasferimenti di asset digitali univoci.

La tecnologia Blockchain viene sempre accostata alle criptovalute e al mondo del Bitcoin, ma inizia a essere applicata a svariati ambiti e ha quindi molte potenzialità ancora inespresse anche fuori dal mondo economico finanziario.   I settori che si stanno aprendo all’impiego di questa tecnologia sono quelli collegati alla necessità di una tracciabilità delle merci, ai security token, alla tutela del marchio e della proprietà intellettuale, fino ad arrivare alla DEFI ( Decentralized Finance) e alla rappresentazione di opere digitali uniche: NFT ovvero not fungible token, quindi dotate delle caratteristiche di unicità e insostituibilità.

Linkedin definisce le skills nel campo Blockchain come le più complesse da sviluppare e da trovare, ma certamente quelle che offrono il potenziale più alto. L’analisi Time for trust” condotta nel 2020 da PWC calcola che da qui al 2030 saranno 41.000.000 i nuovi posti di lavoro creati da questa tecnologia, 233.000 solo in Italia. Un master in Blockchain è ad oggi fondamentale perché questa tecnologia, un’arma strategica da utilizzare in modo consapevole e adeguato, necessita di essere compresa a fondo per essere applicata e utilizzata correttamente.

MasterZ è il master del futuro per la generazione Z, gratis e online da settembre 2021, è promosso da AIO Blockchain Lab SRL, la prima software boutique verticale su tecnologia Blockchain in Italia, la startup è accelerata da ‘’Le Village’’ by Crédit Agricole ed ha un modello unico al mondo con tre divisioni sinergiche: Software developmentAcademy e Community.

 

Una piattaforma e learning unica per la formazione, al via progetto pilota ideato da Fòrema

Al via un piano formativo per i lavoratori del gruppo Serenissima Ristorazione. Fòrema ha creato una piattaforma unica nazionale per formare i lavoratori del gruppo in 18 regioni italiane.

 

PADOVA/VICENZA. Un progetto formativo massiccio vede protagonisti i lavoratori Azienda Serenissima RIstorazione, leader nazionale nei servizi di ristorazione aziendale e per strutture sanitarie, scolastiche, assistenziali. Già 3.592 lavoratori del gruppo hanno potuto seguire le lezioni sul portale e learning realizzato appositamente per il gruppo Serenissima da Fòrema, ente di formazione di Assindustria Venetocentro di Padova, diretto da Matteo Sinigaglia. Un unico portale per formare i lavoratori presenti in 18 regioni italiane (tutte tranne Calabria e Molise).

I tecnici di Fòrema stanno infatti formando attraverso questo portale i dipendenti di Serenissima in materia di igiene alimentare, sicurezza sul lavoro ed “onboarding training”. 

Il progetto è nato ad inizio della pandemia, nel 2020, quando il gruppo Serenissima presente su tutto il territorio nazionale, ha dovuto fare i conti con il distanziamento e la necessità di ripensare le modalità di formazione interna per i propri lavoratori. Per questo motivo si è deciso di pensare ad una piattaforma e learning interna, uguale per tutti i lavoratori presenti in 18 regioni italiane. La piattaforma consente di seguire i corsi di formazione in maniera flessibile, adattando gli orari alle esigenze dei lavoratori e distribuendo la formazione in manira modulare.

L’igiene alimentare e la corretta gestione del rischio Covid-19 nel settore ristorazione è uno dei temi trattati in questo progetto, strutturato complessivamente in 25 corsi di formazione differenti rivolte ai lavoratori del gruppo. Gli eventi formativi trattano la normativa europea ed italiana in materia di sicurezza ed igiene alimentare, il sistema Haccp, il tema della contaminazione diretta o incrociata, l’alterazione degli alimenti, le malattie a trasmissione alimentare, la conservazione (la cosiddetta catena del freddo), la preparazione, la somministrazione, l’igiene personale e dei locali, la manutenzione e la pulizia delle attrezzature, il tema delle intolleranze ed allergie. Ad integrare questo piano formativo, sono stati inseriti i corsi di formazione obbligatoria in materia di Sicurezza sul Lavoro (formazione generale e specifica a basso rischio) e i relativi aggiornamenti. Previste anche alcune ore di formazione in tema di “Onboarding Training” ovvero sulle migliori tecniche per allineare nel modo più veloce ed efficace possibile i neo assunti a tutto ciò che riguarda il contesto aziendale di cui entrerà a far parte. Insomma sul come integrare perfettamente le nuove risorse all’interno dell’azienda dal punto di vista operativo. Il progetto è si concluderà a fine 2021.

“Abbiamo dato risposta ad una richiesta importante arrivata da un’azienda leader nel settore ristorazione – spiega Matteo Sinigaglia, direttore di Fòrema – attraverso un progetto pilota in cui abbiamo conciliato l’esigenza di fornire la formazione obbligatoria con elementi aggiornati di igiene alimentare, riferiti in particolar modo alla gestione del rischio Covid-19. Il tutto attraverso una nuova piattaforma e learning interna, da noi realizzata. Siamo dunque in prima linea in questa nuova sfida. Fornire alle imprese gli strumenti necessari ad affrontare la fase di ripartenza produttiva e lavorativa, dopo un anno e mezzo di pandemia”.

“Nell’ultimo anno abbiamo investito molto nella formazione, in particolare nella formazione learning – spiega il Dott. Tommaso Putin, Responsabile Finanza e Controllo di Gestione del Gruppo Serenissima Ristorazione –Riteniamo che la piattaforma creata sia è un ottimo strumento per raggiungere tutti i nostri collaboratori presenti sul territorio nazionale. Il progetto sta dando ottimi risultati e si inserisce perfettamente nella nostra policy di formazione e aggiornamento costante dei nostri lavoratori, grazie al quale riusciamo a garantire un servizio sempre più sicuro e di alto livello qualitativo”.

 

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

 

FÒREMA Nata a Padova nel 1983 in seno all’Associazione degli Industriali con l’obiettivo di formare i propri associati, dal 2012 ha iniziato a concentrarsi nella formazione esperienziale applicata allo sviluppo delle persone e alla lean production. Dopo la separazione da Niuko (la Srl costituita nel 2014 da Confindustria Padova e Confindustria Vicenza), completata nel 2019, e il conferimento della società ad Assindustria Veneto centro, oggi Fòrema si basa sul lavoro di sessanta professionisti, chiamati a proporre e gestire corsi e attività di consulenza con focus su salute, sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro, ambiente (HSE), sviluppo organizzativo e  metodologia lean nelle smart factory, soft skills e formazione esperienziale, servizi per il lavoro. Fòrema lavora in partenariato con molteplici enti pubblici, in particolare segue progetti per la scuola, gli ITS e l’Università di Padova. Questi sono i numeri che la rendono una delle maggiori società di formazione del sistema Confindustria in Italia: tra il 2017 e il 2019 ha mobilitato oltre 16 milioni di euro per la formazione delle imprese tra Fondimpresa, Fondirigenti, FSE e altri fondi. Solo nel 2019 ha formato 23.000 persone, tra occupati (dagli apprendisti ai manager), soggetti in cerca di lavoro o di ricollocamento (neet, giovani under 30, disoccupati e over 50), personale della pubblica amministrazione e delle scuole. Nel mentre, ha erogato 58.400 ore di formazione a 1.548 aziende, oltre a 50.000 ore di e-learning.

GRUPPO SERENISSIMA RISTORAZIONE E’ oggi una delle realtà italiane più importanti nel campo della Ristorazione commerciale e collettiva, con una produzione di 50 milioni di pasti annui, 14 società collegate, 9.500 dipendenti fra Italia e estero e un fatturato consolidato di oltre 400 milioni di euro.  Il Gruppo offre un servizio a 360° che non riguarda soltanto la produzione e la distribuzione dei pasti, ma comprende anche tutte le attività relative alla fornitura diretta di prodotti food e non, prodotti ortofrutticoli freschi, gestione di bar, self-service, distributori automatici, vending, progettazione di layout per ristoranti aziendali e luoghi di ristoro fino ai servizi di pulizia e sanificazione dei locali. 25 milioni di euro sono investiti ogni anno per l’acquisto di attrezzature all’avanguardia e per la realizzazione di nuovi centri di produzione. Il gruppo ha la sede legale a Vicenza, ma è presente ed opera su tutto il territorio nazionale. Con oltre trent’anni di esperienza nel campo della ristorazione collettiva, 50 milioni di pasti preparati ogni anno,120 ospedali e 250 strutture socio assistenziali servite, Serenissima Ristorazione è oggi un punto di riferimento per scuole, ospedali, aziende o case di riposo che necessitino di servizi di mensa e di pulizia dei locali. Tra i clienti principali che usufruiscono dei servizi di ristorazione vi sono Valentino, Nivea (Beiersdorf), Zambon, Recordati, Calligaris, Gruppo Piaggio &C., Vimar, Bitron, A2A e tante altre realtà altrettanto importanti.

DAL FASHION ALLO SPAZIO, SI PRESENTANO LE FUTURE STARTUP DI NEXT HEROES

Taglio del nastro per il primo benefit innovation hub in Veneto alla presenza di cento imprenditori e esponenti nel mondo finanziario. I nuovi business saranno ospitati in uno spazio di oltre duemila metri quadri (con palestra aziendale e sala games). Il founder, Bassel Bakdounes: “Grazie al marketing creeremo le aziende del futuro”

 

Il 24 giugno a Castelfranco Veneto (Treviso) è stato inaugurato Next Heroes, tra i primi Benefit Innovation Hub in Italia. Un evento seguito da migliaia di persone in streaming sul sito www.nextheroes.it e in sede da un centinaio di ospiti selezionati tra imprenditori e professionisti del mondo della finanza, oltre ad esponenti del mondo politico, istituzionale, giornalistico e accademico. 

Le società benefit, oltre ad esercitare attività economiche, perseguono una o più finalità di beneficio comune. Ed è questa la struttura giuridica scelta per Next Heroes. Una decisione strategica, concepita all’interno dell’ecosistema di Velvet Media, agenzia di marketing e vendita online che ha come mission aziendale l’uso del marketing a fin di bene. Da qui, la decisione di creare Next Heroes come “società benefit”, di avviarla sin dal primo anno sul percorso per diventare B-Corp e di prestare attenzione nel processo di selezione delle startup anche al loro impatto positivo in senso lato sulla comunità. 

“Essere Società Benefit significa perseguire finalità distintive ed essere caratterizzati da trasparenza e accountability”, spiega il team che lavora a Next Heroes, un gruppo di una quindicina di professionisti che operano dal mondo della comunicazione a quello della finanza e del project management. “Significa aver inserito nello statuto principi che determinano l’impegno dell’innovation hub a considerare l’impatto verso tutti gli stakeholder e non solo gli azionisti. E il B-Corp è il movimento globale che unisce tutte le aziende che mirano ad usare il business come forza positiva per contribuire alla costruzione di una società più equa e sostenibile per tutti”.

 

Dopo i saluti istituzionali del presidente della Provincia di Treviso e sindaco di Castelfranco Veneto, Stefano Marcon, è iniziato il dibattito di presentazione di Next Heroes, moderato da Francesco M. Renne, faculty member CUOA Business School, sono intervenuti Renato Loiero, consigliere parlamentare del Senato della Repubblica e capo ufficio presso il Servizio bilancio dello Stato, Marco Bentivogli, esperto di lavoro e innovazione industriale, Sonia Lorenzet, financial Advisor e Candi Chen, manager, imprenditrice e startupper. Subito dopo si è discusso di come le innovazioni digitali stiano rivoluzionando il comparto moda con Massimo Torti, segretario generale presso Federazione Moda Italia, Paolo Mantovani, presidente Consorzio Camera Buyer Italia, Alessandra Chiara Guffanti, titolare Guffanti Concept e past president dei Giovani imprenditori  Sistema Moda Italia. A chiusura del dibattito anche l’intervento di Sebastiano Zanolli, manager, advisor, autore e speaker.

Next Heroes nasce da un’esigenza specifica. Oggi tre start up su quattro falliscono entro il primo anno. I motivi non sono quasi mai collegati ad un’errata intuizione di business quanto nel 56% dei casi a una scorretta gestione del marketing e nel 18% a una mancanza di competenze a livello di team.  

Sulla scorta di queste analisi Bassel Bakdounes, CEO di Velvet Media, ha avviato il progetto Next Heroes. “Per noi si tratta di un imperativo morale, prima ancora che volontà di far business”, dice Bakdounes. “Vogliamo risollevare il sistema economico, partendo proprio dalle startup che per anni hanno vissuto con le ali tarpate senza trovare la giusta ricetta per creare modelli di business solidi e sostenibili. L’ingrediente che manca è proprio il marketing. Non è un caso che il primo Benefit Innovation Hub nasca proprio in seno alla nostra agenzia, Velvet, che ne diventa l’asset principale. L’obiettivo di Next Heroes è proprio quello di aumentare il tasso di successo delle startup, restituendo loro il giusto posizionamento nel mercato e generando così benessere per l’intera comunità”.

 

I progetti di business sui quali Next Heroes si concentrerà nei prossimi mesi sono una dozzina e nel corso della presentazione l’attenzione è stata posta su tre in particolare. 

L’“Algoritmo di Attribuzione” promette di rivoluzionare il settore del retail con focus in particolare sul settore della moda, ponendo una fine alla “guerra fredda” tra canali di vendita online e offline. L’algoritmo, infatti, permette di stimare il peso specifico della visibilità offline (nel negozio e in vetrina) nell’influenzare l’acquisto di un bene, anche se la vendita viene finalizzata online e non nello store fisico, un valore stabilito dall’intelligenza artificiale che si basa sulle più innovative tecnologie di proximity marketing e geolocalizzazione. Serve a restituire il giusto valore ai negozianti nella creazione del valore di un brand, i quali attualmente spesso inducono acquisti su Amazon, Zalando o altre piattaforme senza che nulla venga riconosciuto loro.

“Project Gemini”, invece, si pone l’obiettivo di creare un ecosistema di competenze e innovazioni collegate al turismo spaziale. Attraverso un approccio phygital, si dà spazio a tutte le opportunità collegate al cielo e alle stelle, andando a creare un ecosistema di spiegazioni scientifiche e opportunità di business, dalle esperienze a gravità zero ai prodotti coltivati nello spazio. Si tratta, in altre parole, di rinnovare approccio all’industria dell’aerospazio e del turismo che avvicinerà l’infinito anche a chi non può permettersi di costruirsi un razzo come ha fatto Elon Musk.

“Denimazing”, infine, è un progetto collegato al mondo degli ecommerce verticali: sarà il primo portale Made in Italy dedicato verticalmente al sistema del Denim con le più innovative componenti tecnologiche per la scelta del jeans perfetto. La piattaforma, il cui lancio è previsto entro la fine del 2021, consente il più veloce e preciso riconoscimento delle taglie grazie ad un software che combina realtà aumentata e soluzioni telemetriche avanzate.

 

NASCE IL PRIMO INNOVATION HUB BENEFIT IN VENETO, IL 24 GIUGNO SI INAUGURA NEXT HEROES

Fondata nel Trevigiano la nuova cittadella dell’innovazione su uno spazio di oltre duemila metri quadri (con palestra aziendale). Già selezionate una dozzina di start up, c’è l’attenzione di svariati fondi di investimento. Il founder, Bassel Bakdounes: “La pandemia ha originato nuove opportunità di business e le start up sono state le prime ad accorgersene, col marketing le trasformeremo in aziende di successo”

 

Nasce in Veneto il primo innovation hub benefit. Il prossimo 24 giugno, alle ore 10.30, a Castelfranco Veneto si celebra un importante appuntamento per il mondo del venture capital. Si presenta infatti Next Heroes, incubatore per start up pioniere nel mondo delle società benefit. Sarà un evento in presenza: solo poche decine di manager del mondo della finanza sono stati invitati e, considerate le normative anti-Covid, i posti sono già esauriti. L’evento è comunque aperto a tutti, l’opportunità sarà data via streaming sul sito www.nextheroes.it.

Un progetto che nasce da un’esigenza specifica. Oggi tre start up su quattro falliscono entro il primo anno, e dopo tre anni ne resta viva solo una su dodici, stando al recente “Report sull’impatto degli acceleratori in Europa” di Social Innovation Monitor. I motivi non sono quasi mai collegati al prodotto: nel 56% dei casi la causa è la gestione errata del marketing, nel 18% mancano le persone con adeguate competenze, il 16% molla per motivi economici e a seguire il resto: questioni tecniche, legali o operative. 

Sulla scorta di queste analisi Bassel Bakdounes, titolare dell’agenzia di marketing e vendita online Velvet Media, ha avviato oltre un anno fa il progetto Next Heroes. Dall’inizio di questa avventura sono passati molti mesi, adesso viene resa pubblica con l’inaugurazione ufficiale degli spazi dove si svilupperà il progetto. 

“La politica non aiuta gli imprenditori, siamo stufi di vedere idee morire e per questo abbiamo creato un modello totalmente rivoluzionario”, dice Bakdounes. “Nell’ultimo anno abbiamo studiato oltre un centinaio di proposte. Alcuni fondi hanno già chiesto di entrare nella proprietà dell’hub, stiamo portando avanti alcune trattative interessanti. È la prova, anche economica, che le idee possono ancora vincere. L’Italia deve uscire dalla crisi economica causata dal Covid e saranno i business innovativi a salvarla”. 

Entrando nel vivo della nuova cittadella dell’innovazione, al suo interno è stato creato un team di progetto costituito da professionisti con know-how ed expertise diversificati per offrire consulenze trasversali. Ma è fondamentale anche l’ecosistema economico dove nasce l’hub, ossia all’interno dell’edificio che ospita i 150 dipendenti di Velvet Media. Dal 2018 qui dentro l’azienda sviluppa progetti in ambito di marketing ad alto potenziale innovativo e ha già avviato con successo diverse start up. 

“Il Covid sta lentamente uccidendo la nostra economia, per ripartire l’Italia ha bisogno di start up innovative che sappiano pensare un futuro diverso”, conclude Bakdounes. “Siamo certi che l’ecosistema di Next Heroes, amplificato dall’arrivo di fondi di investimento, giocherà un ruolo chiave nella rinascita del tessuto economico italiano. L’innovazione tornerà di nuovo ad essere il motore dell’economia”. 

CORTE DELLA PELLE, NASCE L’E COMMERCE ISPIRATO AI CALEGHERI VENEZIANI

Il sito di vendita on line delle calzature create dalla famiglia Ballin prende il nome dalla corte veneziana dove sorse nel 1200 l’antica scuola dei “calegheri”. 

 

FIESSO D’ARTICO (VE). Artigiani della calzatura sbarcano on line con un nuovo sito di e commerce. La “Franco Ballin” di Fiesso d’Artico, azienda storica nel distretto della calzatura della Riviera del Brenta, ha attivato la vendita tramite e commerce delle sue calzature. Da qualche giorno sul sito cortedellapelle.it è possibile acquistare le scarpe prodotte artigianalmente dalla Franco Ballin. Una decina di modelli da uomo e realtrettanti da donna sono disponibili on line. Una novità per un’azienda che da 40 anni produce scarpe artigianalmente, seguendo le tecniche dell’antichissima arte calzaturiera veneziana.

E il nome del sito è ispirato proprio a questa antica tradizione. La Corte della Pelle infatti si trova a S. Samuele nel Sestiere di San Marco a Venezia. Qui venne fondata nel 1278 l’antica scuola per calegheri (calzolai). Alla Corte della Pelle si trovavano infatti i depositi di pellame utilizzati per realizzare le scarpe. L’arte calzaturiera a Venezia era particolarmente fiorente. Alla fine del XVIII secolo si contavano 340 botteghe per un totale di 1172 persone occupate nel settore. Successivamente le botteghe degli artigiani calzolai si spostarono pian piano verso la terraferma, arrivando alla Riviera del Brenta sede ora di un florido distretto della calzatura. “Ci siamo ispirati alla Corte della Pelle di Venezia per collegarci idealmente alle origini dell’arte calzaturiera veneziana, al luogo dove quest’arte è nata e si è sviluppata – spiega Stefano Ballin titolare della “Franco Ballin” – è una tradizione da riscoprire e di cui siamo particolarmente fieri. Ci ispiriamo all’antica arte dei caleghari veneziani per realizzare le nostre calzature su misura”.

La storia della “Franco Ballin” inizia nel 1972 sulla Riviera del Brenta, il distretto della calzatura del Veneziano. Franco Ballin, che al tempo lavorava per il calzaturificio del cognato, decise di fondare una società famigliare per la produzione di scarpe da donna: la lavorazione a sacchetto è l’idea vincente che in quegli anni lanciò l’attività. Nei primi anni Ottanta la crescita industriale, grazie all’acquisizione del calzaturificio Garden, di Stra, sempre nel Veneziano. Negli anni Novanta la specializzazione nel terzismo di lusso. 

Dieci anni fa, la decisione di far nascere un marchio di proprietà, che oggi viene proposto a Fiesso d’Artico, giusto di fronte allo stabilimento produttivo. Oggi il flagship è modello per il proprio respiro internazionale: le produzioni vengono vendute anche a Londra e Tokyo. 

Mezzo secolo dopo l’avvio dell’attività, oggi le redini sono in mano ai fratelli Roberto e Stefano, ma la presenza attiva di Franco in azienda è fondamentale: è lui il “mastro calzaturiere” e nel mentre segue in prima persona le attività del Politecnico Calzaturiero, la prima scuola italiana per calzolai. 

Ballin oggi esporta i suoi prodotti in tutto il mondo, occupa una trentina di persone, il fatturato si aggira attorno ai due milioni di euro. La realizzazione di prodotti per le grandi griffe internazionali è il core business aziendale.

Ma quello che caratterizza l’azienda è l’anima artigianale. Franco Ballin propone per il 2021 due linee da uomo e altrettante da donna, una formale e una sportiva. “Molte delle lavorazioni sono fatte ancora a mano, le pelli sono custodite in una stanza protetta, una sorta di caveau dell’eccellenza”, spiega Ballin. “L’azienda fa un vanto di utilizzare ancora oggi, accanto ai macchinari più innovativi, anche una Duer, macchina da cucire degli anni Ottanta che ha bisogno della costante presenza di un tecnico. Ma molti altri sono gli strumenti artigianali, figli di un’epoca antica, quando si curava a mano ogni dettaglio della calzatura. Il nostro obiettivo è di valorizzare la tradizione, produrre calzature di eccellente livello qualitativo, sia per uomo che per donna. Siamo capaci di assemblare, cucire in diversi modi e rifinire ancora a mano le suole, come si faceva un tempo”. 

Grazie a questa conoscenza ancestrale e all’esperienza pluridecennale dei dipendenti (molti sono in azienda dalla fondazione, anche se non mancano i giovani artigiani della calzatura), oggi uno dei segmenti dell’attività che più sta avendo successo è quello delle calzature personalizzate. Alcuni clienti le chiedono per problemi fisici, ma per lo più sono persone che amano il lusso e la raffinatezza e che vogliono scarpe perfettamente su misura e del colore prescelto, un colore che magari si sposi ad un abito di gala. 

“C’è anche chi ci chiede modelli completamente personalizzati, pensati non solo per il comfort dei piedi ma soprattutto per l’eleganza e l’unicità che sappiamo donare”, conclude Ballin. “Abbiamo notato una crescita di questa attività, in particolare col Covid le persone stanno cercando il meglio, vogliono star bene nelle proprie scarpe. Ne siamo felici, sebbene la produzione artigianale rappresenti una piccola fetta del nostro business, è quella che forse meglio rappresenta il nostro amore per la calzatura e la nostra storia di artigiani della pelle”.

IMPAVIDI AWARD, NASCE IL PREMIO DEDICATO AGLI IMPRENDITORI CORAGGIOSI

Nell’ambito della Treviso Creativity Week un concorso nazionale per premiare gli imprenditori che hanno saputo resistere alla pandemia. Nel comitato che li sceglierà la CCIAA di Treviso e Belluno, la Regione Veneto, il Comune di Treviso e l’Università Ca’ Foscari 

 

L’associazione Innovation Future School arricchisce il programma della quinta edizione della Treviso Creativity Week (1-7 novembre 2021) con il concorso “Impavidi Award”, che ha lo scopo di dare visibilità e premiare imprenditrici ed imprenditori italiani che nonostante la pandemia hanno saputo rinascere, reinventarsi o rialzarsi per rispondere ai cambiamenti del mercato, affrontando quindi a testa alta la crisi ed uscendone vincitori. Il concorso è aperto sia alle autocandidature che alle segnalazioni, che saranno raccolte fino al 4 giugno tramite il form online su www.impavidi.it o via email all’indirizzo di posta  info@impavidi.it.

“Vogliamo dare visibilità e riconoscimento ad imprenditrici e imprenditori che hanno saputo risollevarsi nella situazione di crisi inaspettata e inusuale che ha avuto origine in seguito alla diffusione del Covid19”, spiega l’ideatore, Gianpaolo Pezzato. “Si vuole inoltre fornire un’ispirazione per tutti coloro che faticano a ripartire, offrendo loro storie che possano fungere da esempio e spunto per reagire”. 

Tra tutte le candidature arrivare il comitato scientifico selezionerà le dieci ritenute più interessanti. Il Comitato è composto dai rappresentanti dei partner e istituzioni che sostengono la TCW2021, tra cui la CCIAA di Treviso e Belluno, la CNA Treviso, la Regione Veneto, il Comune di Treviso, il Comune di Castelfranco, l’Università Ca’ Foscari di Venezia, Alumni Ca’ Foscari, l’Istituto universitario dei Salesiani (Iusve); ma ci saranno anche aziende come Labomar, Keter Italia, Ascotrade, Yarix, Banca Prealpi Sanbiagio, SellaLAB e Ca’ di Rajo. 

Finita la fase delle candidature, dal 14 giugno al 4 luglio i profili dei dici finalisti saranno visibili sul sito www.impavidi.it e sulla pagina Facebook, dove potranno essere votati direttamente dal pubblico. 

Per questa prima edizione come premio al vincitore assoluto verrà consegnato un premio simbolico, che racchiude il valore delle radici del nostro territorio. È un’edizione limitata di una bottiglia di Raboso del Piave DOC “Sangue del Diavolo”, realizzata per l’occasione dalla Cantina Ca’ di Rajo in collaborazione con un giovane artista locale. Il premio sarà consegnato nella cerimonia fissata per il 17 luglio, presso il Teatro Comunale di Treviso “Mario del Monaco”.  A tutti i dieci finalisti sarà riservato uno spazio di visibilità permanente nel sito della manifestazione.

 

 

  • Contatti 

 

Per informazioni e chiarimenti: 

info@impavidi.it

Tel. 338/3210772

NASCE 01QUANTUM LA NEOBANK DIGITALE DEL FUTURO

Marco Mottana, fa decollare il nuovo progetto. A supportarlo, le soluzioni di marketing di Ats Sharing e l’esperienza di successo di CFX Quantum, la società cripto che sfrutta la tecnologia dei calcoli quantistici di Fujitsu. “Puntiamo ai millennials e alle nuove generazioni, nel futuro vedo un fondo solidale”

 

Sabato 22 maggio sarà una data storica. È infatti prevista la presentazione di 01Quantum, la neobank che punta a rivoluzionare il mondo delle banche digitali. Con il termine neobank si intendono, infatti, quelle applicazioni nelle quali la tecnologia consente operazioni online di tipo bancario. L’evento, che si terrà fisicamente a Roma, potrà essere seguito on line.  01Quantum partirà, sin da subito, come un progetto la cui portata avrà una rilevanza globale seppure inizialmente avrà un primo sviluppo a livello europeo.

Il progetto è stato ideato da Marco Mottana e dai suoi soci. Mottana è considerato uno dei pionieri dell’analisi tecnica di borsa in Italia, il quale si è sempre dedicato alla tecnologia abbinata allo studio dei mercati finanziari in Borsa, derivati e Forex. Nel 2017 ha iniziato con i suoi partner nuovi esperimenti nel mondo Forex e cripto che lo hanno portato a fondare CFX, con l’intento di proporre l’abbinamento tra blockchain, sistemi di trading evoluti e un forte controllo del rischio, in modo da permettere anche agli utenti meno esperti di poter accedere a nuove tecnologie e mercati. 

CFX è stata lanciata su sei Exchange con il simbolo CFXQ e sta per entrare nel mercato Uniswap, simbolo della nuova era della blockchain, il luogo dove la finanza decentralizzata è realmente nata, attraverso l’utilizzo di una piattaforma di scambio di token e criptovalute. 

Per realizzare il nuovo progetto, Mottana si avvale di collaborazioni con aziende di primaria importanza, nonché di diversi esperti che operano nel settore della blockchain, nell’integrazione tecnologica, nel trading, nella finanza decentralizzata e, in ultimo, nella nuova frontiera del referral marketing tramite Ats (Ambassador trading system) Sharing Ltd. 

La potenzialità innovativa della neobank, proprio perché è un progetto indipendente, deriva dal sorgere in un ecosistema che fa della tecnologia e dell’innovazione baricentri economici e culturali prioritari. Un esempio è ZeroOne, wallet exchange progettato da CFX, che è un’applicazione per cellulari tramite la quale è possibile detenere i propri asset cripto e partecipare allo sviluppo della “DeFi”, ovverosia della finanza decentralizzata. 

Questo prodotto si avvale anche del Digital Annealer di Fujitsu, un superchip di ispirazione quantistica che consente di effettuare operazioni superveloci di arbitraggio, ovvero senza prendere rischio di mercato. L’obiettivo del progetto è di costruire un insieme di applicativi, un “ecosistema” utilizzabile anche dai meno esperti nel settore, una scelta “disruptive” non solo nella tecnologia ma anche nell’approccio al mercato. 

“Storicamente abbiamo dato servizi ad ogni livello di investitore, ed anche un esperto trader può usufruire del nostro lavoro”, spiega Mottana. “Tuttavia, riteniamo che i non esperti abbiano più necessità di essere aiutati e guidati, e la scelta di aiutarli è nel dna della nostra storia sin dal primo giorno. La soddisfazione di avere tante persone che imparano un nuovo modo di operare, più libero e performante è uno stimolo per noi a fare sempre meglio”.

Anche perché il fine ultimo dell’attività di CFX ha una dimensione solidale. “Quando ci doteremo di tutte le licenze all’uopo necessarie, potremo dare davvero un servizio globale a tutti”, conclude Mottana. “Per questo, stiamo lavorando ad un nuovo progetto, “Surf”, acronimo di Social Universal Raise Fund (fondo sociale di crescita universale). Un vero fondo in cui chiunque potrà investire, una parte dei risultati consentirà di “regalare” una quota di investimento (non il capitale ma il rendimento) alle persone meno abbienti, in abbinamento con le più importanti associazioni di sviluppo territoriale operanti nelle aree sottosviluppate”.

 

TRADE, ARRIVA IL SOCIAL NETWORK PER COSTRUIRE PARTNERSHIP D’AFFARI QUALIFICATE

Da maggio 2021 i professionisti e gli imprenditori italiani hanno un nuovo strumento da utilizzare nel proprio business. Trade è un social network di nicchia, che potrà essere utilizzato esclusivamente per progettare, costruire e realizzare partnership d’affari qualificate ed efficaci.

 

(04-05-2021) È stata inaugurata i primi giorni di Maggio la piattaforma Trade, il primo Social Network ideato per creare rapporti commerciali di qualità e scambiare affari.  La piattaforma è stata progettata dalla LGTraining Business & Management School, azienda siciliana nel campo della formazione manageriale e della consulenza strategica, e già conta numerosissime richieste di iscrizione da parte di imprenditori e liberi professionisti.

“Sognavo un luogo dove persone accomunate da medesimi valori e da obiettivi simili, potessero entrare in relazione tra loro in modo agevole, stringersi virtualmente la mano, presentare la propria attività e generare valore per sé stessi e per gli altri”spiega Giuseppe Tomasello, founder e ideatore di Trade, che ritiene il social network un canale privilegiato per tutti quegli imprenditori e liberi professionisti che desiderano utilizzare lo strumento delle partnership d’affari qualificate per la crescita dei loro business.

Su Trade accesso esclusivo, niente pubblicità, contenuti spazzatura, fake news, o contenuti privati, ma gli utenti possono postare esclusivamente contenuti per presentare e promuovere i loro prodotti o servizi al fine di realizzare un accordo commerciale, di marketing o di collaborazione lavorativa.  La proposta di partnership sarà poi analizzata e validata da una commissione di esperti, per renderla più performante ed efficace. Trade sarà attivo nel 2021 in Italia, per poi dal 2022 aprirsi al mercato internazionale.



Informazioni su LGT Business & Management School
Fondata nel 2014, opera nel campo della formazione manageriale e della consulenza strategica. La scuola si prefigge di supportare imprenditori e liberi professionisti nella gestione e nello sviluppo dei loro business. Con 5 sedi in tutta Italia e oltre 20.000 partecipanti ai corsi, la scuola si contraddistingue per l’approccio pratico, esperienziale e orientato ai risultati degli utenti Business.

COMPLETATA L’ACQUISIZIONE del ramo Insurance di Alliance Risk and Insurance Broker SpA (ARIB)

Wide Group SpA, primaria società di intermediazione assicurativa italiana con oltre 20mila clienti, ha concluso l’acquisizione del ramo d’azienda “brokeraggio assicurativo” di Alliance Risk and Insurance Broker SpA (ARIB), parte del gruppo ALLIANCE, storico consulente assicurativo con sede a Roma.

 

(03-05-2021) A partire dal 1 maggio 2021 l’acquisizione consentirà a Wide Group Spa di estendere la propria attività nel territorio del centro Italia, fondamentale passaggio in previsione di future aggregazioni a livello nazionale.

Wide Group si colloca oggi tra i primi dieci broker in Italia per volume d’affari, grazie a una solida infrastruttura tecnologica e un innovativo modello operativo di Insurtech Broker Aggregator orientato alla digitalizzazione e semplificazione di tutti i processi e delle attività caratteristiche di un broker assicurativo.

La sua crescita esponenziale l’ha portata a registrare nell’ultimo anno fiscale un fatturato di oltre 13 milioni di euro, con un incremento percentuale dell’EBITDA del 53% rispetto all’anno precedente.

L’apertura della nuova sede romana presso gli uffici di Piazza Bologna, già affiancata dalle sedi ufficiali di Milano, Bolzano, Bologna, Treviso, Padova, Verona, Brescia, Biella e Reggio Emilia, rappresenta un importante passo a testimonianza del forte legame e presenza di Wide Group nel territorio nazionale che si espande anche al centro-sud, consolidando numericamente e potenziando le competenze tecniche e i servizi di consulenza attraverso l’aggregazione di una realtà storica, seria, qualificata ed intraprendente.

Il percorso di crescita M&A di Wide Group è infatti in costante evoluzione e orientato ad attrarre le eccellenze del settore, al fine di condividere un modello organizzativo sviluppato da un broker per altri broker, con un’infrastruttura completa a 360°.

L’obiettivo di questa operazione e del nostro approccio al mercato – spiega il CEO di Wide Group Gianluca Melani – è quello di aumentare le competenze tecniche e le capacità operative del gruppo, continuando a reinvestire i profitti nello sviluppo tecnologico, tecnico e nel miglioramento continuo dei processi, al fine di offrire un servizio eccellente ai nostri consulenti e relativi clienti”.
L’elevato livello di automazione e informatizzazione dei processi, la spiccata specializzazione tecnico-assicurativa e la predisposizione al cambiamento, caratterizzata da un team di giovani innovatori, sono i principali motivi che hanno indirizzato la nostra scelta verso questa nuova sinergia” – afferma Roberto Grattacaso Presidente del gruppo ALLIANCE – “quella che assicurerà continuità alla Rete Commerciale, assistenza alla Clientela e miglioramento continuo allo Staff tecnico del Gruppo Alliance-ARIB”.

ELEVIA Investments lancia al White di Milano il Fondo di Equity Crowdfunding Ripresa Italia

In occasione del WHITE di Milano, il gruppo finanziario europeo Elevia Investments lancia “RIPRESAITALIA-Fashion Investment Elevator”, il primo dei dodici Fondi di Equity Crowdfunding dedicati a supportare le PMI italiane in questo delicato periodo.
Elevia Investments ha deciso di investire in questo strumento innovativo con l’obiettivo di offrire solide opportunità alle aziende italiane, che potranno anche beneficiare del supporto logistico e conoscitivo del MODELLO RIPRESA ITALIA “fortemente voluto dal sindacato e associazione di categoria di PMI e professionisti Imprese Italia” come affermano il Presidente Flavio Boccia e il Presidente dell’omonimo Centro studi Mauro Alvisi, “solidamente appoggiato dal partner di marketing e business digitale Velvet Media”.
Il fondo di equity crowd funding è stato studiato appositamente per supportare le PMI italiane in 12 settori principali del tessuto imprenditoriale, primo tra tutti quello della moda. Si partirà quindi con un’iniezione iniziale di liquidità stimata per fronteggiare la prima valutazione e disamina dei progetti, per poi andare ad identificare tutte le aziende che potranno beneficiare del fondo in base al modello di sviluppo strategico imprenditoriale Ripresa Italia (www.ripresaitalia.eu) che guida e ingloba l’intero iter di procedure valutative e attuative.
Sarà fondamentale quindi incontrare a Milano gli operatori nazionali e internazionali della moda nei prossimi giorni, così come un ruolo cardine lo avrà la stretta cooperazione, in un comitato tecnico-scientifico allargato, con i partner di Imprese Italia e della holding di marketing Velvet Media, guidata da Bassel Bakdounes.
Il Fondo di Equity Crowdfunding Ripresa Italia riconosce due tipologie di investitori/soci:
I Soci Investitori. Coloro che aderiscono con apporto di capitale proprio, partecipando così alla ripartizione degli utili relativi ad ogni singolo progetto. Di base hanno un riconoscimento annuale concordato dal CdA del Gruppo Finanziario Europeo Elevia pari al 3,20%, a cui va sommata la ripartizione degli gli utili di ogni singolo progetto e maturati entro la chiusura dell’anno solare al 31 Dicembre.
I Soci Richiedenti. Coloro che dispongono di progetti classificati in base all’entità, all’importanza di scenario e mercato, settore merceologico e categoria di performance stimata, valutati da appositi organi istruttori qualificati e identificabili nei CTS (Comitato Tecnico Scientifico) e CER (Comitato Etico Reputazionale)
Tutti i soci del Fondo di Ripresa Italia usufruiranno anche dei servizi di finanza tradizionale e finanzia agevolata messi a disposizione dalla struttura di ELEVIA Investments Banco zrt e dal partner associativo Imprese Italia con i suoi sportelli nazionali e internazionali.
Il Fondo di Equity Crowd Funding Ripresa Italia, che si struttura in un way in-way out period di 5 (cinque) anni, è comunque fortemente interessato a supportare anche tutte le start up provenienti dai giovani talenti di ogni settore e gli spin off universitari.
“È possibile richiedere tutta la documentazione di adesione al fondo al sito: www.eleviainvestments.com“ sottolinea la CEO di Elevia Investments Annarita Carparelli “ricordando per chi non ne fosse a conoscenza che il gruppo finanziario Elevia è una SCPA pertanto l’adesione al Fondo di Equity Crowdfunding avviene attraverso la sottoscrizione di quote ordinarie / privilegiate.”
“Elevia Investments intende fortemente finanziare e promuovere in solido un nuovo rinascimento del fare” concludendo il Presidente di Elevia Investments Andrea Polegri “Elevia finanzia Il Paese Migliore”.
LE SCHEDE
Gruppo Finanziario Europeo Elevia
Il Gruppo Finanziario Europeo Elevia è una struttura finanziaria completa fortemente innovativa, mirata ad assecondare le esigenze legate al privato, alle aziende e al segmento istituzionale internazionale. Elevia Investments opera attraverso i più evoluti sistemi informatici online. Per info: eleviainvestments.com
Imprese Italia
L’Associazione PMI Imprese Italia è un’associazione dedicata alle Piccole e Medie Imprese che si pone l’obiettivo di offrire tutte le informazioni necessarie per sapere come districarsi tra le normative, i finanziamenti, le agevolazioni, le opportunità di business, la sicurezza sul lavoro. Le PMI sono le protagoniste assolute del tessuto economico italiano, rivestono quindi un ruolo economico fondamentale.
L’Italia è tra i paesi europei in cui il peso delle PMI è più importante. Secondo i dati più recenti dell’Istat, infatti, operano nel nostro paese circa 4,4 milioni di imprese con meno di 250 addetti nel settore industriale e in quello dei servizi (quelle con almeno 250 addetti sono appena 3 mila e 500). Per info:
Velvet Media
Marketing management, vendita online e new media: sono questi gli ambiti nei quali l’agenzia di Castelfranco Veneto (TV) è ai vertici nazionali. Nata come casa editrice nel 2013, specializzatasi prima in couponing e poi come editore del sito internet Storie di Eccellenza e del magazine Genius, oggi Velvet è una holding che gestisce il marketing in outsourcing per conto di un migliaio di aziende del Nord Italia grazie ad un organico di oltre 150 persone in continua espansione. Per questo è stata premiata come una delle aziende col tasso più alto di crescita in Europa dal Financial Times. Il core business è il coordinamento della comunicazione aziendale a tutti i livelli e la gestione della vendita online: dalla grafica ai video, dal posizionamento del brand allo sviluppo di siti di e-commerce, dalla gestione dei marketplace fino alla lead generation. Attorno alla galassia Velvet sono nate alcune divisioni parallele, che hanno sviluppato specializzazioni nel mondo dello sport (Velvet Sport), della moda (Velvet Fashion) e dell’internazionalizzazione con focus in particolare sulla Cina (Velvet International). La storia di Velvet Media è raccontata nel libro “Marketing Heroes”, nel quale emerge lo stile aziendale basato su manga e rock and roll. Informazioni e contatti: www.velvetmedia.it