BRANDO CHIESA, STORIA DEL TATUATORE FIORENTINO DA 700 MILA FOLLOWER CHE HA INVENTATO IL PASTEL GORE

Copiato in tutto il mondo, ha uno stile che mischia animali albini e gli immaginari giapponesi Hentai e Kawaii. “Immagini dolci e mostruose, colorate a pastello: mi sento un eremita, ma così sono uscito dalla depressione per la morte di mia madre”  Firenze è patria di geni e innovatori, di artisti e persone capaci di travalicare il tempo con le loro creazioni. E Brando Chiesa è l’ultimo esponente di questo ecosistema culturale. La sua forma d’arte è quella più moderna, il tatuaggio. Come tela, il corpo delle migliaia di persone che ha tatuato con le immagini nate dalla sua mente: demoni, pipistrelli, teschi. Ma colorati dolcemente e affiancati a figure tipicamente dolci e serene, quasi bambinesche, quelle della cultura Kawaii giapponese che produce figure “amabili”, carine e adorabili. Spesso, però, arriva a quella forma di soft pornografia che ricade dentro lo schema Hentai, che arriva al Kink e allo Shunga: e sono i tatuaggi che più causano interesse e polemiche. Impossibile però descrivere a parole le sue visioni. Meglio guardare il suo profilo Instagram, dove è seguito da oltre 700 mila persone e dove c’è un archivio di oltre cento delle sue opere più spettacolari. I fan combattono tra di loro per accaparrarsi il suo tempo e diventare tela per la sua arte. Ci sono casi persino di emulatori, che vendono i suoi disegni on line o che chiedono ad altri di tatuare le sue immagini.Un successo, quello del fiorentino, che si innesta su una vita non facile. “Ho sempre amato l’arte – spiega Brando, che oggi ha 31 anni – e fin da bambino ho sempre disegnato. Poi ho subito un grave lutto, la perdita di mia madre. Ne è seguita una brutta depressione e solo tatuare mi ha permesso di sopravvivere. Da allora mi sento un po’ come Picasso. Ho cambiato molti periodi nella mia carriera, una volta ero più dark e neo-tradizionale, adesso amo invece di più l’immaginario Animetal. Se non tatuo sto disegnando, la mia è una sorta di vocazione laica, mi sento come fossi un monaco eremita dei tatuaggi”.Di fatto, lo stile pastel gore è stato inventato da lui: creature canine e feline con pelle chiara e occhi rossi luminosi, circondate da elementi che includono maschere tradizionali giapponesi, ramen e fiori di ciliegio. Ma anche volti di donnine che sembrano soavi ma rivelano anime oscure. Il tutto in un equilibrio emozionalmente fortissimo, un mix tra Ero Guro e Seapunk, che Brando adesso vuole continuare a promuovere. Prima di tutto con il suo marchio di abbigliamento. Ma poi anche con numerosi viaggi. Nel mirino ha le visite ai guru mondiali del tatuaggio, per scambiare informazioni e vissuti: Isnard Barbosa e Romeo Lacoste. Sta anche pensando di fare un guest spot al Bang Bang Studio di New York City e collaborare con l’artista britannico Oliver Sykes in alcuni progetti interessanti. A breve andrà anche a Bali con suo fratello per un progetto artistico a Canggu. UFFICIO STAMPA VELVET MEDIApress@velvetmedia.it

 

 

IMPAVIDI VENETI, DOPO IL LIBRO ARRIVA IL DOCUFILM: PRESENTAZIONE ALLA CA’ FOSCARI DI VENEZIA

Da Donadon a Gribaudi, otto (storie imprenditoriali) visioni del futuro  raccontate in un video. Gli ideatori,  Gianpaolo Pezzato e Giampietro Bizzotto: “Giovani, donne, welfare ma anche il coraggio di cambiare: è lo spaccato della nostra miglior impreditoria che impedirà ai giovani di scappare all’estero”

 

Otto storie, otto visioni del mondo, otto volti. È questo il docufilm dedicato agli “impavidi veneti”, quegli imprenditori che hanno il coraggio di cambiare il mondo raccontati nel libro “Impavidi veneti – imprese di coraggio e successo a Nordest” di Gianpaolo Pezzato e Giampietro Bizzotto, edizioni Ca’ Foscari. Dopo due anni di presentazioni e successo, adesso il testo è diventato un video, che sarà presentato in anteprima nazionale il prossimo 6 maggio alle ore 17.30 all’università Ca’ Foscari di Venezia, nell’Aula Baratto.

Il tema della serata sarà quello di “Italia: tra presente e futuro, ne parliamo con gli impavidi”. L’introduzione porterà la firma del magnifico rettore Michele Bugliesi, cui seguirà una tavola rotonda, moderata dal giornalista del Corriere del Veneto Mauro Pigozzo. Sul tema del coraggio delle imprese a Nordest relazioneranno Gabriele Barbaresco, responsabile area studi Mediobanca Spa, Monica Boccanegra, presidente di Ca’ Foscari Alumni, Giorgio Polegato, presidente di Astoria Wine e Alessandro Colle Tiz, di Master Italia Spa. Prima della visione del docufilm è previsto il contributo scientifico del centro Studi Mediobanca e una tavola rotonda in cui ci si confronterà sulle possibili alternative di rilancio del Paese.

Il docufilm, realizzato grazie al supporto di Ca’ Foscari Alumni, IANG – International Advising Network Group, VeNetWork spa e GHEA Consulting, ha una durata di 25 minuti ed inizia invece con delle immagini  spettacolari del Veneto, da Bassano del Grappa a Venezia, passando per Asolo e Valdobbiadene. Segue l’intervista al governatore, Luca Zaia, che ricorda i numeri: “In Veneto ci sono 600 mila partite Iva, generiamo un Pil da 150 miliardi di euro”, dice. “Nell’ottanta per cento dei casi, le aziende hanno meno di 15 dipendenti”. S’inserisce poi il racconto degli impavidi, che spiegano la loro visione del mondo e delle aziende seguendo i filoni proposti: “Italian power”, ossia la forza ancora attuale del made in Italy, i giovani come motore della crescita e i relativi consigli sul futuro del business in aziende dove le persone sono elementi chiave, grazie anche al ruolo delle donne nell’impresa e le scelte strategiche nel welfare.

Le interviste, veloci e frizzanti, hanno coinvolto Alberto Baban di VeNetWork, rete di imprese impegnate nel rilancio dell’economia a Nordest; Matteo Fabbrini, fondatore di Maikii, società che immette nel mercato milioni di chiavette usb coi personaggi della Disney; Ilaria Fabiola Tabone, titolare del Molino Rossetto Livio specializzato nella produzione di farine; Stefano Beraldo, amministratore delegato di Ovs; Roberto Donadon, fondatore di H-Farm e di tutte le realtà parallele; Carla Paroli, titolare di Prandi Italy, azienda che produce attrezzi da taglio; Lauro Buoro di Nice Spa, società leader nell’automazione e, infine, per Keyline, azienda specializzata nelle macchine duplicatrici, ecco Maria Cristina Gribaudi.

“Le loro visioni del mondo, raccontate in pochi minuti, rappresentano davvero il meglio che c’è nell’impavida imprenditoria del NordEst (veneta)”, concludono i due promotori (Gianpaolo Pezzato). “Giovani, donne, welfare ma anche il coraggio di cambiare: è lo spaccato della nostra miglior imprenditoria che impedirà ai giovani di scappare all’estero. Quando sogniamo, quando lottiamo per quello in cui crediamo, quando sfidiamo le regole, quando crediamo nel futuro gli impavidi siamo noi”.

 

IMPAVIDI Nel libro “Impavidi veneti – imprese di coraggio e successo a NordEst” di Gianpaolo Pezzato e Giampietro Bizzotto, edito da Edizioni Ca’Foscari, sono state raccontate le storie degli imprenditori: Elisabetta Armellin, Alberto Baban, Gilberto Benetton, Gianluca Bisol, Philipp Breitenberger, Pierangelo Bressan, Lauro Buoro, Tiziano Busin, Riccardo Donadon, Mariacristina Gribaudi, Remo Pedon, Jacopo Poli, Mariano Roman e Andrea Stella.

LA CISCO ACADEMY DI NAPOLI OSPITA LA TREVISO CREATIVITY WEEK

Martedì 9 aprile quarta tappa del Roadshow di  presentazione della Treviso Creativity Week 2019 alla Cisco Networking Academy di Napoli. Pezzato: “La nostra mission è coinvolgere la realtà di Napoli, ricca di innovatori e startupper e spingere i giovani a mettersi in gioco e favorire l’avvio di processi di innovazione, stimolando lo sviluppo di nuovi modelli di business

 

La Treviso Creativity Week è la settimana della creatività, incontri e workshop che si svolge a Treviso dal 20 al 27 ottobre, ideata da Gianpaolo Pezzato e Innovation Future School per creare una rete attiva che coinvolga  studenti delle scuole secondarie superiori e universitari, imprese, professionisti e startupper al fine di poter concretizzare le idee più innovative d’Italia. Questa è la seconda edizione della TCW, ma per farsi un’idea chiara della sua portata è necessario dare delle cifre: l’anno scorso hanno partecipato 1.500 persone, coinvolto 60 relatori, si sono realizzati 13 eventi tra la Marca Trevigiana e il Veneziano, si sono candidate 60 startup al “Premio Creativity Startup” e 50 donne al “Premio Donna dell’anno”, oltre ai migliaia di follower che hanno seguito e commentato quotidianamente l’edizione. Un debutto di successo che ha interessato anche molte realtà imprenditoriali, culturali e di settore, dall’hi-tech&digital al fashion fino al food e forniture, che entusiaste della grande partecipazione si sono proposte per offrire benefit e preziose opportunità. Tra i partner a credere e a sostenere il progetto ci sono Electrolux, Marketing & Co, Ascotrade e Cisco Italia.

Dopo la tappa al Ces di Las Vegas, all’incubatore TechItalia Lab di Londra e a Firenze presso lo spazio di coworking TSH Collab Florence, in collaborazione con Centered di Mauro Fontanari,  la delegazione della TCW19 capitanata da Gianpaolo Pezzato il 9 aprile  giunge a Napoli.  Ad accoglierla sarà la Cisco Networking Academy di Napolinegli spazi di San Giovanni a Teduccio dell’Università Federico (l’evento è gratuito e richiede la registrazione su: https://bit.ly/2VTRHHp). Pezzato: “La partnership con Cisco e la volontà di portare una tappa nell’Academy di Napoli si motiva con la condivisione degli obiettivi di fondo delle due progettualità: come Cisco anche la Treviso Creativity Week infatti intende spingere i giovani a mettersi in gioco e favorire l’avvio di processi di innovazione, stimolando lo sviluppo di nuovi modelli di business”.

L’incontro vuole essere un’occasione per coinvolgere la realtà di Napoli, ricca di innovatori e startupper che stanno contribuendo a tenere vivo un territorio ancora ricco di risorse e opportunità, presentare nel dettaglio i due premi promossi dalla Treviso Creativity Week, ovvero: Premio Creativity Startup, aperto a tutte le startup italiane e il Premio PensoFUTURO, concorso di idee per giovani delle scuole superiori. “E non solo – continua Pezzato –  questa è un’occasione per conoscere le storie vere di successo di startup e di progetti innovativi locali e stimolare così un confronto con il pubblico, oltre a rafforzare il network dell’innovazione nazionale”.

L’incontro è dalle ore 16 fino alle 18 in corso Nicolangelo Protopisani, 70 ed è rivolto agli studenti di università e scuole superiori e a tutti gli innovatori e appassionati di futuro ed impresa. Conducono i relatori: Gianpaolo Pezzato (Innovation Future School), Luca Fario (Consorzio Clara), Anna Testa (Cisco) con la testimonianza di “Apptripper” .

Ogni tappa di questa speciale “Strada verso la creatività” con meta finale a Treviso, è l’occasione per svelare le avvincenti novità, come stringere nuove e importanti partnership grazie alle quali la Treviso Creativity Week cresce e si sviluppa, offrendo così ai giovani sempre più opportunità e cospicui benefit.  Ricordiamo che a Londra la crew di TCW19 aveva annunciato il bando per il Premio Creativity Startup, aperto a tutte le startup italiane,  il cui set di benefit tra denaro e servizi di supporto per i vincitori ammonta a 20 mila euro grazie alla collaborazione internazionale con il partner TechItalia Lab (regolamento su www.trevisocreativityweek.it/bando/).

 

TREVISO CREATIVITY WEEK La settimana della creatività si svolgerà dal 20 al 27 ottobre, grazie anche al sostegno di tante realtà del territorio, tra cui Marketing & Co, Ascotrade, Electrolux e Cisco Italia, e sarà ancora una volta finalizzata ad avvicinare giovani, imprese e istituzioni con workshop e seminari per ragionare insieme sul futuro e su come agire per fare la differenza. Oltre al Premio Creativity Startup e il premio Donna dell’anno, ecco due novità: PensoFUTURO, il concorso di idee dedicato ai ragazzi delle scuole superiori di tutta Italia e la scelta di proporre in apertura della settimana, il 20 ottobre, la giornata nazionale della Creatività e della Fantasia, con “Il Palio di Leonardo”, che vedrà la collaborazione di Gruppo Alcuni, una delle eccellenze italiane nel campo delle creatività.

FIRENZE, SUCCESSO “TREVISO CREATIVITY WEEK”, FOLLA DI STUDENTI E GIOVANI STARTUPPER

Venerdì scorso pienone in centro a Firenze per il lancio del concorso nazionale PensoFUTURO 2019 dedicato agli studenti di tutte le scuole superiori d’Italia. Electrolux e Cisco a caccia di nuovi talenti

 

Studenti, startupper e tanti curiosi hanno riempito la sala del nuovissimo spazio di coworking Collab, in riva all’Arno, a Firenze per la presentazione in anteprima nazionale della seconda edizione di PensoFuturo2019, concorso di idee dedicato ai ragazzi delle scuole superiori d’Italia e inserito nel programma di attività della Treviso Creativity Week 2019. Visto l’interesse suscitato quest’anno, anche Electrolux e Cisco hanno voluto entrare come partner per conoscere i nuovi talenti: basta rispondere alla quattro domande che si trovano su pensofuturo.it per essere selezionati alla finalissima che si terrà presso l’Innovation Factory di Electrolux a Pordenone.  Tanti i premi in palio: tablet, viaggi premio, gadget tecnologici, ma soprattutto un’opportunità per mettersi in mostra e farsi scoprire dalle imprese.

“La tappa di Firenze, grazie al supporto di Centered  di Mauro Fontanari, è stata soprattutto l’occasione per confrontarsi con i tanti giovani creativi ed innovatori locali – dice Gianpaolo Pezzato presidente di Innovation Future School – e condividere storie ed esperienze. Anche a Firenze sta crescendo una rete di supporto e sostegno alla creatività ed ai giovani di cui c’è tanto bisogno”. Tra le belle scoperte dell’incontro Filippo ed Emiliano, i due studenti fondatori di Fakebuster, un’app per scovare le fakenews; Omar Imperlato, parlantina toscana e idee chiare in mente, ha proposto Mahister, un’app per far incontrare lavoratori e locali nel settore della ristorazione. Non si può non citare il super team di Gmove, sei ragazzi uniti che stanno sviluppando una rete di sensori per  monitorare la qualità dell’aria nelle imprese.

“Il tour della creatività tra tappe nazionali ed internazionali, tanto impegnativo quanto entusiasmante – conclude Pezzato – sta contribuendo a raccontare la parte più viva e attiva del nostro paese: idee, passioni e sogni sono la benzina per il nostro futuro e la TCW2019 vuole  la miccia”

Dopo il debutto al Ces di Las Vegas e a Londra presso il TechItalia Lab, ecco le prossime tappe: il 7 aprile al Vinitaly di Verona, il 9 aprile a Napoli alla Cisco Networking Academy, e poi, Milano, Ferrara, Rovigo, Berlino e Vicenza. A breve altri dettagli.

TREVISO CREATIVITY WEEK La settimana della creatività si svolgerà dal 20 al 27 ottobre, grazie anche al sostegno di tante realtà del territorio, tra cui Marketing & Co e  Ascotrade, e sarà ancora una volta finalizzata ad avvicinare giovani, imprese e istituzioni con workshop e seminari per ragionare insieme sul futuro e su come agire per fare la differenza. Oltre al Premio Creativity Startup e il premio Donna dell’anno, ecco due novità: PensoFUTURO, il concorso di idee dedicato ai ragazzi delle scuole superiori di tutta Italia e la scelta di proporre in apertura della settimana, il 20 ottobre, la giornata nazionale della Creatività e della Fantasia, con “Il Palio di Leonardo”, che vedrà la collaborazione di Gruppo Alcuni, una delle eccellenze italiane nel campo delle creatività.

 

IL CASO EDITORIALE “MARKETING HEROES” ALLA SETTIMANA DELLA LETTURA

l 12 aprile alle ore 18.30 appuntamento presso la Biblioteca di Rosà, nel Vicentino,  per la presentazione di “Marketing Heroes. Fare impresa tra manga e rock’n’roll” di Bassel Bakdounes, fondatore di Velvet Media, azienda veneta leader in social media management. La prima edizione del libro è già andata sold out ed è tra i best seller di Amazon

 

Venerdì 12 aprile alle ore 18.30 presso la biblioteca di Rosà, nel Vicentino, per la rassegna “Settimana della lettura” incontro con Bassel Bakdounes, autore del libro “Marteking Heroes. Fare impresa tra manga e rock’n’roll”.

Il giovane autore, che per l’occasione sarà presentato dal giornalista del Corriere del Veneto Mauro Pigozzo, è fondatore dell’azienda Velvet Media, realtà veneta leader in social media management che conta 150 dipendenti ed è appena  stata nominata “Leader della crescita 2019”, la lista delle 350 aziende italiane che hanno registrato i record di fatturato tra il 2014 e il 2017, una indagine realizzata da Sole 24 Ore e Statista. Non solo: Velvet è finita anche nella classifica “FT 1000: europe’s fastest-growing companies” pubblicata dal Financial Times: è in 368ma posizione su mille aziende europee, un risultato figlio di una crescita del 436% dall’inizio della storia aziendale.

Il libro, scritto in collaborazione con Alessandro Zaltron con le prefazioni di Sebastiano Zanolli e Cristiano Ottavian, è già alla seconda ristampa ed è tra i best seller di Amazon. “Marketing Heroes” è un racconto avvincente della vita di Bakdounes, tra sfera privata e imprenditoriale,  affrontato come fosse una manga e sulle note dei Ramones, grandi sue passioni. Si parte legge di lui da bambino ipnotizzato dai cartoni animati di Ken il Guerriero e di Holly e Benji o da ventenne scatenato che canta con la sua band punk rock. Fino al giovane imprenditore di oggi, Ceo di un’azienda che raddoppia ogni anno i fatturati, dove i dipendenti interpretano le regole del business attraverso alcuni stili di comportamento insegnati dai manga: la collaborazione nel team, l’ambizione al miglioramento, il coraggio di osare. Una azienda oggi nota a livello nazionale per il management femminile e per la manager della felicità che aiuta le relazioni in ufficio.

“Ci tenevo a far conoscere che cosa ho imparato in questi anni nella speranza sia di utilità”, spiega Bakdounes. “Farà sorridere il parallelo tra impresa e cartoni animati, forse. Ma i manga fanno parte della mia e nostra identità, sono stati una molla nel creare la visione d’insieme di Velvet e, in quota parte, il suo elemento differenziante. Vanno presi per quel che sono, un po’ come erano i poeti e i cantastorie dell’antichità: servono per darci spunti, esempi di vita, suggerimenti appunto su come sarebbe saggio e giusto comportarsi. Penso infatti che in questo mondo ci sia tanto bisogno di eroi. Noi siamo dei marketers. Penso sia naturale ambire a essere dei Marketing Heroes”.

VELVET MEDIA IN PILLOLE Marketing management, web marketing e new media: sono questi gli ambiti nei quali Velvet Media, agenzia di comunicazione di Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, è ai vertici nazionali. Nata come casa editrice nel 2013, specializzatasi prima in couponing e poi come editore del sito internet Storie di Eccellenza e del magazine Genius, oggi gestisce il marketing in outsourcing di oltre mille aziende del Nord Italia grazie ad un organico di circa 150 persone in continua espansione: per questo è stata premiata come una delle aziende col tasso più alto di crescita in Europa dal Financial Times. In tutto, si stima che negli ultimi due anni l’agenzia abbia generato un indotto di oltre cento milioni di euro di investimenti in marketing. Il core business è la gestione della comunicazione aziendale a tutti i livelli: dalla grafica ai video, dal posizionamento del brand allo sviluppo di siti di e-commerce fino alla lead generation. Attorno alla galassia Velvet sono nate alcune società parallele, che hanno sviluppato specializzazioni nel mondo dello Sport (Velvet Sport) e nell’hotellerie (Velvet Planet). Con l’apertura delle agenzie sorelle negli Stati Uniti, a Denver, in Thailandia a Bangkok e negli Emirati Arabi a Dubai, Velvet agevola il processo di internazionalizzazione delle pmi, processo che viene favorito dal network “Worldwide partners global agency”, rete mondiale composta da 64 società di 40 nazioni diverse nella quale Velvet è l’unica rappresentante italiana. La storia di Velvet Media è raccontata nel libro “Marketing Heroes”, nel quale emerge lo stile aziendale basato su manga e rock and roll; uno stile che ha fatto parlare di sé a livello nazionale anche per il management quasi integralmente femminile e per la presenza in organico della manager della felicità per gestire i rapporti in ufficio. Informazioni e contatti: www.velvetmedia.it.

MOLINO COSMA LANCIA L’ACADEMY PER CHI AMA LA FARINA (E SFIDA I NAPOLETANI SULLA PIZZA )

Padova, quattro generazioni dedicate alla farina e ora la svolta. “Corsi per il pubblico, eventi a scuola e porte aperte: vogliamo spiegare al grande pubblico i segreti della farina”. Il 13 marzo incontro sulle focacce

 

La farina è la base della vita stessa. Molino Cosma a San Martino di Lupari, nel Padovano, ne ha fatto una ragione esistenziale. Da quattro generazioni infatti la famiglia Cosma macina farine sia per la grande distribuzione che per panifici e privati. Un impegno che i quattro titolari portano avanti con dedizione: ogni giorno per i loro macchinari passano 180 tonnellate di grano, selezionati tra i migliori granai. Un processo produttivo che è ispirato all’eco-sostenibilità: i pannelli solari installati in azienda riducono i consumi energetici e il grano arriva quasi tutto su rotaia, con riduzioni ingenti dello smog.

La conoscenza è appunto fondamentale per l’azienda, che ha deciso di lanciare una Academy rivolta al pubblico.  Una dimensione, quella del mostrare i segreti delle farine, che si articola in varie iniziative. Il prossimo 13 marzo sarà Mauro Pasini parlare di focacce e pizze ed infine l’8 maggio Eugenio Tebaldi, esperto di marketing e docente del Cuoa, spiegherà come soddisfare i clienti. L’11 maggio ci sarà poi l’apertura al pubblico dell’azienda nell’ambito dell’iniziativa “Molini porte aperte”. Ma in cantiere c’è anche una idea destinata a far parlare di sé. La spiega Piero Cosma, che gestisce l’azienda coi fratelli Paola, Marta e Rosanna. “Vogliamo organizzare una sfida tra pizzaioli campani e veneti, per capire chi realizza la pizza migliore. Regolamento e giuria saranno resi noti a breve, sarà davvero interessante”.

L’azienda peraltro ha un rapporto di lunga durata coi pizzaioli napoletani. Molino Cosma è infatti entrata a far parte dello speciale albo promosso dall’Avpn, l’Associazione verace pizza napoletana. Un ente, questo, nato nel 1984: i vecchi maestri pizzaioli napoletani, visto il dilagare di grandi catene di fast food, decisero di costituire un’associazione, con tanto di disciplinare e regolamento attuativo, per la difesa e la valorizzazione della pizza, prodotta e lavorata secondo le antiche tradizioni ed usanze napoletane.

“Siamo orgogliosi di questo riconoscimento”, spiega Marta Cosma. “L’arte di macinare il grano è un vecchio mestiere ancora tutto impregnato di empirismo. Ecco perché l’adeguamento alle più moderne tecniche di produzione e di controllo qualità deve essere sempre accompagnato dal saper trattare un prodotto vivo come il grano. Crediamo molto nel biologico, siamo sicuri che sarà il futuro anche nel mondo delle farine».

LA STORIA Il bisnonno degli attuali titolari a metà Ottocento sposa una delle figlie del mugnaio di Camposampiero, nel Padovano. Arriva poi nonno Giovanni, che costruisce a San Martino di Lupari il molino, quello di oggi: è il primo completamente elettrico in Veneto. Segue poi l’attività il figlio, Umberto, che dopo aver investito in tecnologia lascia il timone dell’azienda ai quattro figli nel 1990. E’ la svolta: Paola, Piero, Marta e Rosanna installano nuovi silos grano e farina, ingigantiscono l’impianto di macinazione, comprano  l’area adiacente al molino originale per costruire il primo magazzino e i nuovi uffici. Infine, siamo ai nostri giorni: ecco la nascita del secondo magazzino, della torre di miscelazione, delle tre linee di confezionamento e del laboratorio di panificazione. I quattro fratelli adesso hanno dieci figli, la quinta generazione di Molino Cosma.

L’AZIENDA L’offerta spazia dalle farine e semilavorati per l’industria alimentare da forno e surgelata, ai preparati dedicati ai professionisti del pane, della pizza e della pasticceria, alle farine tipiche, tradizionali e biologiche per uso domestico e amatoriale. Gli impianti sono tutti automatizzati e permettono a Molino Cosma di immettere sul mercato sia prodotti a marchio proprio che realizzare etichette personalizzate. In azienda oggi lavorano i quattro titolari: Piero si occupa di approvvigionamento, qualità e impiantistica, Rosanna di logistica e amministrazione, Paola di finanza e Marta di commerciale e direzione. Accanto a loro, una ventina di dipendenti: gli stabilimenti di San Martino di Lupari coprono una superficie di 35 mila metri quadri nei quali si producono oltre sessanta mila tonnellate di prodotti annui. Infine, da segnalare che l’azienda aderisce all’iniziativa “Molini porte aperte” pensata da Italmopa, l’Associazione industriale mugnai d’Italia.

CLASSIFICA FINANCIAL TIMES, TREVIGIANA UNA DELLE AZIENDE A PIU’ ALTA CRESCITA IN EUROPA Close

Dopo il riconoscimento del Sole 24 Ore, nuova “medaglia” per l’azienda di marketing e comunicazione veneta. Il titolare, Bassel Bakdounes: “Con il distretto dell’e-commerce pronti a far decollare le pmi del Nord Italia”

 

Che i dati di crescita fossero ottimi era noto. Ma che Velvet Media fosse addirittura ai vertici europei nello sviluppo del business è stata una sorpresa persino per i manager dell’azienda di comunicazione e web marketing trevigiana. La notizia è giunta direttamente dagli autori di “FT 1000: europe’s fastest-growing companies”, che sarà pubblicato il prossimo 25 marzo dal Financial Times in uno straordinario report, realizzato in collaborazione con Statista, i cui risultati sono on line dal primo marzo su Ft.com, sito del quotidiano economico più autorevole al mondo, letto da oltre due milioni di professionisti e stakeholder. Velvet Media è in 368ma posizione su mille aziende, un ottimo risultato figlio di una crescita del 436% dall’inizio della storia aziendale.

“Abbiamo dedicato mesi alla ricerca di aziende eccezionali tra le milioni di quelle esistenti”, si legge nella missiva inviata a Velvet Media. “Il nostro metodo ha incluso un’intensa ricerca su molteplici database e contatti diretti con decine di migliaia di aziende. Essere parte del FT1000 è un riconoscimento pubblico di straordinaria importanza”. “Oltre alla classifica, il report analizzerà l´importanza delle aziende come motore economico dell´Europa”, hanno spiegato ai manager di Velvet Media Robert Grange, global head of special reports del Financial Times e Thomas Clark, director corporate development di Statista. “Verranno presentati tutti i trend dell’innovazione e quali politiche di governo portano ad una crescita costante e duratura”.

Velvet Media, che ha raggiunto i 150 dipendenti in poco più di tre anni grazie alla gestione della comunicazione aziendale a tutto tondo, dai social network agli e-commerce, si pone con questo premio ai vertici europei del settore. La notizia arriva peraltro in un momento di notorietà in crescita per l’azienda, che è stata raccontata anche in un libro, appena pubblicato, “Marketing Heroes”, un caso editoriale nel quale si spiega che la filosofia dei manga giapponesi e una sana passione per il rock and roll sono i segreti del successo.

Il riconoscimento del Financial Times peraltro giunge a poche settimane da una analoga “medaglia”, che in quel caso portava la firma del Sole 24 Ore. Velvet Media era stata nominata “Leader della crescita 2019”, la lista delle 350 aziende italiane che hanno registrato i record di fatturato tra il 2014 e il 2017, un’indagine realizzata anche in questo caso in collaborazione con Statista. Velvet Media era all’87mo posto, grazie ad un tasso di crescita del 75,01% derivato da un fatturato che nel 2014 era di 328.000 euro e nel 2017 si è assestato a un milione e 759 mila euro. Dati che peraltro continuano a registrare crescite a doppia cifra, nel 2018 sono stati superati i tre milioni di euro.

Il titolare di Velvet Media, Bassel Bakdounes, accoglie con soddisfazione i risultati e rilancia. “La stampa di settore conferma che stiamo facendo un ottimo lavoro”, dice. “Ma la crescita di Velvet non si ferma qui. Stiamo proponendo, in collaborazione a Storeden, un nuovo servizio di e-commerce pensato per le pmi che vogliono entrare nel mercato digitale, siti integrati coi social e di facile gestione che daranno a tutti la possibilità di confrontarsi coi giganti della vendita on line e di trarne profitto. Il futuro è on line e con la capacità di Velvet di fornire un servizio completo e in outsourcing alle aziende che si affacciano al business on line è la chiave del nostro successo”.

 

VELVET MEDIA IN PILLOLE Marketing management, web marketing e new media: sono questi gli ambiti che pongono Velvet Media, agenzia di comunicazione di Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, ai vertici nazionali nel settore. Nata come casa editrice nel 2013, specializzatasi prima in couponing e poi come editore del sito internet Storie di Eccellenza e del magazine Genius, oggi gestisce il marketing in outsourcing di oltre mille aziende del Nord Italia grazie ad un organico di circa 150 persone in continua espansione. In tutto, si stima che l’agenzia abbia generato un indotto di circa cento milioni di euro di investimenti in marketing di vario tipo. Il core business è la gestione della comunicazione aziendale a tutti i livelli: dalla grafica al video maker, dalla fotografia allo sviluppo di siti di e-commerce fino al professionista della lead generation. Attorno alla galassia Velvet sono nate alcune società parallele, che hanno sviluppato specializzazioni dal nel mondo dello Sport (Velvet Sport), nell’hotellerie (Velvet Planet) ma anche nella gestione delle reti wi fi e degli influencer sui social (Velvet Touch). Negli ultimi anni in Italia sono state aperte due filiali: a Jesolo, in via Aquileia, e in Trentino Alto Adige a Levico Terme. Con l’apertura delle agenzie sorelle negli Stati Uniti, a Denver, in Thailandia a Bangkok e negli Emirati Arabi a Dubai Velvet agevola il processo di internazionalizzazione delle pmi. La creatività italiana è vincente all’estero come dimostra l’entrata nel network “Worldwide partners global agency”, rete mondiale composta da 64 società di 40 nazioni diverse nella quale Velvet è l’unica rappresentante per l’Italia. La storia di Velvet Media è raccontata nel libro “Marketing Heroes”, il racconto di come ispirandosi ai manga e al rock and roll si possa creare un’azienda di successo. Informazioni: www.velvetmedia.it.

A PADOVA SORGE LA PIU’ GRANDE PALESTRA PER LA GINNASTICA MEDICA DEL VENETO

Vita nuova per il poliambulatorio di Albignasego: cambio di nome (diventa Kinesis-Medical Center) e la struttura aumenta i servizi. Fatturato in crescita del 40 per cento, ventimila prestazioni in un anno e presto anche l’apertura di un punto prelievi. L’amministratore, il dottor Filippo Ercolino: “Siamo gli unici ad integrare fisioterapia, riabilitazione e ginnastica medica in un’unica struttura”

 

Il cambiamento inizia dal nome, questa settimana al via i lavori per le nuove insegne. Non è più “Kinesis-Fisioterapia e Riabilitazione”, ma “Kinesis-Medical Center”. Il motivo è l’estensione dell’attività dalla fisioterapia e riabilitazione all’integrazione dell’area ambulatoriale di sempre maggiori branche specialistiche. Con una particolarità unica per la nostra regione: la più grande palestra per la ginnastica medica del Veneto in fianco agli studi medici.

Siamo ad Albignasego, Padova, dove da otto anni è aperto il più grande centro privato veneto capace di curare patologie muscolari e articolari attraverso un servizio sanitario integrato, ma soprattutto una palestra di oltre seicento metri quadri sotto la guida di personale fisioterapico. Tutto gestito dalla stessa società, guidata dal dottor Filippo Ercolino, che coordina il lavoro di medici e terapisti su una superficie di oltre mille metri quadri, al terzo piano del Centro Diemme: quattro studi medici, otto box fisioterapici, un laboratorio 3D e appunto la palestra.

Kinesis è un unicum nel panorama della sanità privata in Veneto: di solito i servizi sanitari di questo genere sono frammentati tra studi di professionisti sanitari e nessuno ha una palestra di queste dimensioni accanto. Peraltro, tra le dotazioni, c’è anche un macchinario isoinerziale, tecnologia Desmotec, ideale per la riabilitazione in un’ottica di prevenzione: la palestra padovana è tra le pochissime ad averlo a disposizione, è lo stesso usato dai Miami Dolphins, squadra di football della Nfl a Miami. Il tutto grazie al lavoro di un team capace di realizzare lo scorso anno oltre ventimila prestazioni fisioterapiche. Risultati a cui si è giunti dopo un anno, il 2018 che ha portato il centro medico Kinesis ad una crescita del 40% del fatturato rispetto all’anno precedente.

“I quasi venti medici specialisti che hanno scelto Kinesis-Medical Center per esercitare la libera professione, tra i quali cito il dottor Andrea Postorino ed il dottor Davide Bertolini – spiega il dottor Ercolino – rappresentano lo staff medico privato più profilato, quantomeno nella nostra provincia, nella cura delle patologie del piede e del ginocchio. A noi si rivolgono spesso anche sportivi, sia professionisti che amatori. Stiamo ragionando anche per l’apertura di un nuovo centro prelievi, a breve ci saranno novità”.

Un altro punto di forza che concorre a questa crescita esponenziale è l’aggiornamento nella ricerca e nella proposta di servizi innovativi, come il recente focus team di esperti, tra cui il professor dottor Massimo Balsano ed il dottor Andrea Venturin, dedicato allo sviluppo armonico del bambino, in particolare per quanto concerne scoliosi e patologie vertebrali nell’età evolutiva. Non solo. Anche il fattore accessibilità del paziente è un altro importante focus del centro: “Stiamo lavorando a un processo di digitalizzazione nella gestione e cura del paziente che ci garantirà un rapporto ancora più diretto con le persone – conclude il dottor Ercolino – a cui si aggiungerà una maggiore integrazione dei servizi sanitari grazie all’esecuzione di analisi di prima istanza e interventi in regime di ambulatorio chirurgico”.

KINESIS-MEDICAL CENTER Il poliambulatorio padovano si sviluppa in quattro macro aree d’azione: fisioterapica dedicata ai trattamenti manuali e strumentali, ambulatoriale per le visite mediche, riabilitativa per i percorsi di rieducazione funzionale, oltre alla palestra per la ginnastica medica. Vengono, inoltre, effettuate terapie infiltrative innovative, in particolare quella con plasma arricchito di fattori di crescita e valutazioni posturali con utilizzo della tecnologia 3D. Kinesis-Medical Center è a Padova in via Battaglia 71/B al terzo piano del Centro Diemme. Informazioni: www.kinesismed.it .

LA TREVISO CREATIVITY WEEK SBARCA A LONDRA

Dopo il successo oltreoceano al Ces di Las Vegas, il 27 febbraio scatta la seconda tappa della “Road to Treviso Creativity” a Londra, in collaborazione con l’incubatore TechItalia Lab. Il founder Gianpaolo Pezzato, assieme alla delegazione della TCW: “Sveleremo la nuova edizione della competition Creativity Startup”

 

La nuova edizione della Treviso Creativity Week si prennuncia ricca di novità e opportunità, già il debutto oltreoceano, al CES di Las Vegas, è stato un avvenimento che ha portato il progetto trevigiano su un livello internazionale che ha attirato l’attenzione di autorevoli personalità ed esperti del settore. L’ideatore Gianpaolo Pezzato: “La prima tappa della TCW è stata un successo di partecipazione. Abbiamo riscontrato un alto interesse per il progetto, la creatività made in Italy è molto ricercata ed è la nostra forza, ma non basta. E’ necessario promuoverla e creare rete”. E Pezzato, assieme a una delegazione di partner, sostenitori della TCW, ha pianificato un road show che fino a luglio toccherà diverse città italiane ed estere per presentare e promuovere l’edizione 2019 del progetto.

Dopo l’ouverture americana, a breve il team è pronto ad approdare a Londra, seconda tappa di questo intenso “tour”. Il 27 febbraio infatti, TWC sarà presente all’evento organizzato con TechitaliaLab London per presentarsi alla comunità di startupper italiani che lavorano a Londra. “In quell’occasione – spiega Pezzato – sarà svelata la nuova edizione della competition Creativity Startup, aperta a tutte le startup italiane e non, di cui TechitaliaLab sarà uno dei partner”. E dal fronte premi, svelata un’altra importante novità: oltre ai 2.500 euro in denaro riservati dal main partner Marketing&Co, quest’anno i vincitori potranno contare anche sulla possibilità di essere ospitati per una settimana presso lo spazio di coworking eOffice a due passi dal British Museum, con un pitch time finale di fronte ai partner TechItaliaLAb. Il bando completo del Premio Creativity Startup sarà disponibile dal 27 febbraio sul sito trevisocreativityweek.it.

Dopo la tappa londinese, la delegazione di TCW farà tappa a Firenze nel mese di marzo, ad aprile a Ferrara per proseguire poi a Napoli e Rovigo. Ogni tappa sarà l’occasione per svelare un pezzo del programma e la lista degli ospiti. La settimana della creatività si svolgerà dal 20 al 27 ottobre, grazie anche al sostegno di tante realtà del territorio, tra cui Marketing & Co e Ascotrade, e sarà ancora una volta finalizzata ad avvicinare giovani, imprese e istituzioni con workshop e seminari per ragionare insieme sul futuro e su come agire per fare la differenza. Confermati il Premio Creativity Startup e il premio Donna dell’anno, svelate invece due novità: PensoFUTURO, il concorso di idee dedicato agli under 18 e la giornata nazionale della Creatività e della Fantasia (20 ottobre) che vedrà la collaborazione di Gruppo Alcuni, una delle eccellenze italiane nel campo delle creatività.

Info e dettagli su www.trevisocreativityweek.it e sulla pagina FB @TVCreativityWeek.

RISTORANTI DEL RADICCHIO, CHIUSURA COL BOTTO ALL’ANTICO PODERE DEI CONTI

Dal 4 febbraio fino a domenica 10 spetta allo chef Carlo Padoin chiudere in bellezza la rassegna itinerante “A tavola nei ristoranti del radicchio” a Sant’Anna di Susegana, nel Trevigiano. Nel menù uovo fritto con tacchino, radicchio e tartufo, baldo con zucchina tropicale, radicchio, schizzo di curcuma e cialda di riso venere

 

Ultima settimana della rassegna enogastronomica itinerante “A tavola nei ristoranti del radicchio”, che da novembre dello scorso anno a febbraio propone tappe culinarie che esaltano il fiore d’inverno nelle migliori realtà della Marca Trevigiana con tappe anche nel bellunese e nel Veneziano. Dal 4 febbraio fino a domenica 10 lo scettro passa allo chef Carlo Padoin che ha il compito di chiudere in bellezza questo tour dove ogni membro ristoratore ha proposto dei menu degustazione che valorizzano la qualità dei radicchi “timbrati” con il marchio IGP: il rosso di Treviso e il Variegato di Castelfranco.

Dopo la recente cena di gala alla Locanda da Gerry a Monfumo con Miss Eleganza, si raggiunge l’Antico Podere dei Conti a Sant’Anna di Susegana, nel Trevigiano. Immersa nel verde, la location ha una storia antica, essendo la casa appartenuta ai Conti di Collalto e il suo interno elegante e accogliente ne esalta il fascino. Veniamo quindi al ricco menù progettato dal creativo chef Carlo, “come il radicchio Trevisano nasce dal freddo – afferma – anche noi partiamo con l’aperitivo all’esterno del nostro ristorante con spiedo di Trevisano, fantasie di fritto, coppa di testa con spuma di rafano e fior di Treviso, treccia di sfoglia con scamorza e radicchio, radici e “fasoi” e infine polenta concia al Trevisano”. In sala ci attende un colorato pinzimonio di cuor di radicchio con vinaigrette al mandarino, burratina con datteri, senape, carne salada e trevisano e il delizioso uovo fritto “3T” arricchito cioè con tacchino, trevisano e tartufo. Si continua con riso Baldo con zucchina tropicale, radicchio, schizzo di curcuma e cialda di riso venere, girolle della casa con salsina di erbette e Stilton e radicchio nel filetto. Infine, il dessert è un goloso waffle con gelato al fiordilatte, marmellata di Treviso e miele al pino mugo.

E con questa tappa, il tour del Consorzio dei ristoranti del radicchio si conclude, ma di certo altre iniziative ed eventi di questo gruppo attivo non finiscono qui e presto saranno annunciati nuovi appuntamenti. Ricordiamo intanto tutte le tappe targate radicchio della stagione 2018/2019 da novembre a febbraio: l’esordio è stato Alla Pasina di Dosson di Casier con Miss Veneto Diletta Sperotto e all’Albertini di Visnadello di Villorba, tappa poi nel Bellunese alla Locanda San Lorenzo di Puos d’Alpago, a cui è seguita quella al ristorante San Martino di Scorzè, nel Veneziano, mentre dal 21 al 27 gennaio Al Migò di Treviso e dal 28 gennaio al 3 febbraio al ristorante da Gerry a Monfumo con Miss Eleganza; il 31 gennaio cena di gala di Beppe Agostini all’albergo Roma di Castelfranco Veento e infine all’Antico Podere dei Conti di Sant’Anna di Susegana. Del gruppo fa parte anche Dolcefreddo Moralberti di Maserada sul Piave.

 

CONSORZIO RISTORANTI DEL RADICCHIO Nasce negli anni Settanta come Gruppo di Ristoratori avente per obiettivo principale quello di promuovere i prodotti del territorio trevigiano, il radicchio su tutti. Da Alfredo el toulà, alle Grazie, Dino Marchi, Righetto, L’incontro, Alla Corte, Le Beccherie, Tamburello, da Marian, Monreal, sono i nomi di chi per un po’ ha percorso un tratto di strada insieme e nel Gruppo condividendone lavoro e successi, poi la svolta: una ventina di anni fa nasce il Consorzio Ristoranti del Radicchio che attualmente è composto dai ristoranti Fior, Pasina, Agostini, Albertini, da Gerry,  San Lorenzo,  San Martino, Antico Podere dei Conti, al Migò, Dolcefreddo Moralberti. Il Consorzio ha attivato da una decina d’anni una collaborazione con la casatella che ha acquisito la denominazione DOP il 2 giugno 2008.