PADOVALAND PRESO D’ASSALTO DAI BAMBINI DEI GREST

Decine di gruppi parrocchiali si stanno tuffando nelle piscine del parco acquatico padovano, oltre seimila i bambini provenienti da tutto il Veneto e dall’Emilia Romagna. Boom di presenze in questi giorni per il caldo, ci sono anche turisti dall’estero. Il responsabile della struttura, Johnny Pozzi: “Orgogliosi di rappresentare una tradizione estiva per i bambini”

Sono oltre seimila i bambini che in questi giorni stanno invadendo Padovaland: arrivano dai grest del Triveneto. Un fiume di gioia e divertimento ha travolto le piscine e gli scivoli del parco acquatico alle porte di Padova, creando un’atmosfera unica. Ma anche una tradizione annuale, ormai Padovaland è un punto di riferimento per i gruppi parrocchiali, che scelgono il parco per gli spazi immensi e verdi dove i bambini si possono divertire, al sicuro. 

Tra i Grest che hanno partecipato ci sono principalmente quelli padovani (in particolare da Este, Bagnoli e Cittadella) e da Rovigo. Ma la gioia del divertimento a Padovaland è arrivata anche da molti altri centri del Triveneto, come Montebelluna, Silea, Castelfranco Veneto (Treviso); Tezze sul Brenta e Bassano del Grappa (Vicenza); Fiesso d’Artico, Chioggia e Spinea (Venezia), Lendinara (Rovigo); Bagnoli (Padova); senza dimenticare Comacchio e Porto Maggiore (Ferrara). 

I più piccoli, accompagnati dagli animatori dei grest, si sono scatenati tra scivoli d’acqua, piscine con onde e giochi, godendo di una giornata all’insegna dell’amicizia e del divertimento puro. I bambini più piccoli si sono divertiti in tutta sicurezza nella zona acquatica a loro dedicata, con una piscina profonda solo 70 centimetri, un castello con arrampicate e scivoli, un fungo con acqua dall’alto e la mini “pista blanda”, in fianco alla quale c’è quella per scivolare coi gommoni.

“Siamo felici di aver accolto così tanti grest dal Veneto e dall’Emilia Romagna”, dichiara Johnny Pozzi, responsabile del parco. “È sempre un piacere vedere la loro gioia e il loro entusiasmo. Per noi è importante offrire un’esperienza indimenticabile all’insegna del divertimento sicuro e del contatto con la natura. Le giornate che stiamo vivendo solo un assaggio di quello che il parco offre durante l’estate, con tante iniziative e proposte dedicate alle famiglie. Registriamo anche la presenza di turisti dall’estero, particolarmente in questi giorni di caldo: quando in centro storico si boccheggia, in molti vengono da noi a rilassarsi al fresco”.

Tra le principali novità di quest’anno a Padovaland c’è l’intrattenimento musicale la domenica. Nella zona del chiringuito, di fronte alla celebre “piscina delle onde”, dalle ore 15 fino alla chiusura delle piscine (18.30), è possibile sorseggiare cocktail al ritmo di dj set, creando l’atmosfera perfetta per godersi il tramonto e le ultime ore del weekend.

Padovaland, con i suoi 50.000 metri quadri di superficie, è un vero e proprio paradiso per gli amanti del divertimento acquatico. Oltre al grande lago centrale e alle zone verdi, il parco offre una vasta gamma di scivoli e attrazioni per tutti i gusti. Tra queste, spiccano il Kamikaze, la Treccia, la Pista Blanda, il Twin Slide e il toboga a cinque corsie. Per chi cerca un momento di relax, sono disponibili gli idromassaggi e il campo da pallavolo. Il parco offre inoltre diverse opzioni di ristorazione, con bar, gelaterie e un negozio per gli acquisti last minute. Non mancano infine gli ombrelloni in paglia per un maggior comfort e una sensazione di maggiore naturalità. In linea con la sua attenzione all’ambiente, Padovaland ha scelto di utilizzare ombrelloni in paglia. Inoltre, il parco dispone di una “dog area” dedicata ai cani, con zone private recintate, sdraio e ombrellone. 

Ricordiamo che Padovaland è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18 per tutta l’estate. Per maggiori informazioni e per l’acquisto dei biglietti online, il sito web del parco è www.parcopadovaland.it.

VISITA IN CENTRO, POI TUTTI IN PISCINA: PADOVALAND INVASA DAI TURISTI

Il trend per l’estate 2023: gli stranieri passano una giornata al parco acquatico, anche se il tempo non è bello. Johnny Pozzi, il titolare di Padovaland: “Gruppi di giovani da Repubblica Ceca e Polonia, famiglie da Belgio, Germania e Francia: un visitatore su tre è straniero”

 

PADOVA. Padovaland, ormai un bagnante su tre è straniero. L’estate 2023 sta confermando un trend che si era già visto lo scorso anno. Il parco acquatico padovano è preso d’assalto dalle comitive turistiche. Ci sono gruppi organizzati di giovani che arrivano da Polonia e Repubblica Ceca, ma anche comitive che si muovono sulle tratte internazionali coordinate da società del Belgio. Non basta, ogni giorno famiglie di tedeschi, francesi e spagnoli si presentano per difendersi dal solleone, o persino per rilassarsi nonostante la pioggia e il cielo nero.

“L’altro giorno pioveva, c’erano duecento persone, ed erano praticamente tutte straniere”, spiega Johnny Pozzi, titolare del parco acquatico padovano. “Ormai siamo una tappa fissa nei circuiti dei turisti che si muovono tra Verona, Padova, Treviso e soprattutto Venezia. Se vogliono riposarsi una giornata in piscina vengono a Padovaland. L’anno scorso era per il gran caldo, quest’anno sono tornati anche con la pioggia. Abbiamo stimato che il 30% dei nostri visitatori sia straniero, siamo orgogliosi di essere a modo nostro una vetrina di Padova per chi la visita. Anche per questo abbiamo presentato un restyling delle attrazioni e delle aree di balneazione”.

Una delle novità più gettonate è l’area dedicata agli amici a quattro zampe, che ha attirato un grande interesse fin dalle prime settimane di apertura estiva. Si tratta di piccoli recinti, collocati a bordo lago, dove le famiglie trovano lo spazio per lo sdraio e l’ombrellone e possono lasciar libero il proprio cucciolo. Una possibilità che poche piscine forniscono e che si somma al servizio che si basa su una ventina di scivoli a disposizione dei bagnanti, la piscina ad onde più grande d’Italia e molte altre attrazioni. Senza dimenticare la recente innovazione nei chiringuitos e nei punti di somministrazione cocktail. 

Padovaland peraltro è un punto di riferimento per le estati venete da oltre trent’anni, è nota in tutto il Veneto anche perché meta di grest e gruppi parrocchiali che portano centinaia di bambini a divertirsi qui. Padovaland ha visto crescere almeno due generazioni, è stato infatti fondato nel 1989 da Enrico Pozzi ed è stato poi ampliato e modernizzato dal figlio. Oggi, su un’area di 50.000 metri quadri e una vasta gamma di attrazioni, l’organizzazione applica regolarmente un piano di manutenzione per garantire alti standard di sicurezza in tutto il complesso.

“Il successo del Parco Acquatico Padovaland si sta diffondendo a livello internazionale, con sempre più tour operator stranieri che includono una visita al parco nei loro programmi per scoprire Padova e le splendide città venete circostanti”, conclude Pozzi. “L’orgoglio di mostrare al mondo la struttura e l’entusiasmo dei turisti internazionali stanno contribuendo a rendere Padovaland una destinazione estiva di grande successo”.

 

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO: PADOVALAND

GLI SCIVOLI Gran parte delle aree riservate agli ospiti sono state da poco ristrutturate, sono stati anche riverniciati gli scivoli. All’interno del parco vi sono cinque grandi strutture scivolanti per adulti, un toboga (“serpentone” bianco dotato di 5 corsie che partono da varie altezze per accontentare anche i più piccoli) per un totale di 20 scivoli a disposizione dei clienti. Tra questi il kamikaze (la cima del parco dalla quale si può scivolare verso l’acqua), la Treccia (la più veloce discesa di tutto il parco, composta da 4 tubi completamente chiusi che scendono attorcigliati tra loro), la “Pista Blanda” (scivolo con 4 corsie affiancate, ideale e amato da chi piace sfidarsi e gareggiare con i propri amici), il “Twin Slide” (2 semplici tubi neri per una veloce scivolata al buio, per i più piccoli). 

LE PISCINE Ci sono poi le altre attrazioni. I gommoni, ciambelle in gomma dalle quali si può di interagire e giocare con gli amici durante la discesa. Il pallone con corde, una mezza palla gonfiabile ampia diversi metri da scalare con delle corde mentre l’acqua cade dall’alto rendendo scivolosa la superficie di arrampicata. La piscina con onde artificiali tra le più grandi d’Italia e lo specchio d’acqua che parte da zero e arriva fino a 190 centimetri di profondità. Poi gli idromassaggi, per un momento di relax, e il campo da pallavolo per una partita con gli amici. Particolarmente frequentata la zona acquatica per i bimbi più piccoli. Una piscina dedicata che parte da zero e arriva sino a 70 centimetri di profondità, attrezzata con un castello con arrampicate e tre scivoletti, un fungo con acqua dall’alto con tre scivoli, la mini pista blanda e il mini toboga. 

 

RADICI (ASSOTURISMO SCOLASTICO): “GREEN PASS PER RIPRENDERE I VIAGGI DI ISTRUZIONE”

“Green pass per partecipare ai viaggi di istruzione” lo chiede in una nota Paolo Radici, Presidente dell’A.I.A.T.S. “Associazione Italiana Aziende del Turismo Scolastico”, l’organizzazione che rappresenta la quasi totalità delle Agenzie che si occupano di turismo scolastico in Italia.

 

nota stampa

“Il nostro settore” spiega Radici “è stato il più colpito dalla pandemia; i viaggi di istruzione sono tutti fermi dal 20 febbraio 2020; il nostro comparto è stato devastato dalla crisi, ma a subire i danni maggiori sono stati gli studenti e le studentesse: i viaggi di istruzione sono delle esperienze culturali, formative e sociali fondamentali nella crescita dei cittadini. Tutti noi abbiamo ricordi bellissimi collegati alle gite. La pandemia ha privato i ragazzi anche di questo pezzo di vita”.

“Vogliamo ripartire” continua Radici “ma vogliamo farlo in piena sicurezza. Devono essere sicuri i viaggi e devono essere serene le famiglie che ci affidano i ragazzi. Per questo motivo, forse in controtendenza con quello che altri settori economici stanno dicendo in queste ore, chiediamo al governo di stabilire l’obbligo per gli studenti che vogliono partecipare ai viaggi di istruzione di avere il green pass. Questa circostanza potrà permetterci di ripartire, ma vuole essere anche il contributo che la nostra categoria vuole dare alla campagna vaccinale. Vogliamo mandare un messaggio ai ragazzi”
Conclude Paolo Radici: “Divertitevi, facciamolo tutti in piena sicurezza e serenità”.

 

CONTATTA L’AUTORE

paolo radici
PRESIDENTE@COMITATOTURISMOSCOLASTICO.IT

PICCOLE LOCALITÀ PRESE D’ASSALTO DAI TURISTI, ABACO CONTROLLA INGRESSI E PARCHEGGI

Il Covid ha cambiato le abitudini, mandando in tilt le perle montane e marittime dal Trentino alla Sardegna. Parcheggi contingentati, telecamere di sorveglianza e prenotazioni via web: questa la ricetta dell’azienda veneta Abaco per località quali Parco Adamello Brenta, Valmalenco, Paneveggio, Valsassina, Isola d’Elba e Pula.

 

La paura per il contagio durante le vacanze sarà uno dei temi che più farà discutere nelle prossime settimane. I turisti hanno già trovato la loro soluzione: meglio mete secondarie, sconosciute, piccoli borghi o perle naturalistiche dimenticate. Ragionamento che andava bene fino a prima della pandemia, quando erano luoghi silenziosi e spesso deserti. Adesso però, quegli stessi luoghi sono meta di migliaia di persone, che non trovano parcheggi in zona e che in seguito potrebbero dover fronteggiare il problema che speravano di evitare: l’assembramento. 

Molte Amministrazioni comunali si sono quindi attrezzate per gestire tali flussi di turisti e garantire sicurezza a loro e tutela al territorio. Paradossalmente, piccole località devono oggi gestire l’accoglienza di importanti flussi di visitatori. Abaco, azienda trevigiana specializzata nei servizi agli Enti locali, grazie all’utilizzo di tecnologia evoluta, è in grado di controllare e monitorare gli accessi di veicoli in una determinata area, non solo urbana, ma anche in zone di pregio naturalistico, dove è necessario limitare l’impatto antropico. 

“Questa attività è diventata ancora più cruciale in epoca Covid, con la necessità di evitare gli assembramenti” – dichiarano dalla divisione Mobility di Abaco Spa. “Ci sono anche piccole località, ad esempio in provincia di Treviso i Laghi di Revine e l’area del Piave di Falzè, che dopo il lockdown sono state prese d’assalto dai turisti, con grandi difficoltà nella gestione della sosta e dell’afflusso di auto. La tecnologia, oggi particolarmente accessibile, rende facile questo tipo di interventi, semplificando l’utilizzo dei piani della sosta sia per gli utenti, che possono prenotare il posto auto prima di partire, che per gli Enti locali, che possono gestire al meglio i flussi all’interno del proprio territorio”.

Il caso più emblematico è forse quello della Val di Vertova, in provincia di Bergamo. Qui c’era il progetto di costruzione di una diga; il comitato spontaneo nato per protestare contro l’opera, ha finito per rendere celebri le cascate di questa valle, oggi invase da migliaia di appassionati di trekking. In questa valle Abaco installerà un parcometro che controlla gli accessi: per calmierare il flusso di visitatori e garantire una corretta accessibilità e sicurezza all’area naturalistica, sarà quindi necessario prenotare l’ingresso pedonale all’area di pregio.

“Vanno poi citati i progetti di mobilità attuati all’interno del Parco Adamello Brenta e Paneveggio (in Trentino), e in Valmalenco (a Sondrio)” – proseguono da Abaco Mobility. “Località montane dove la gestione degli stalli blu ha generato ordine, unito al fatto che i nostri ausiliari della sosta sono presenti per garantire controllo delle regole anche al di fuori degli spazi dedicati alla sosta a pagamento, preservando così l’accessibilità alle stesse aree in sicurezza e limitando i disagi alla mobilità già presenti, che ostacolano l’accesso ai mezzi di soccorso”. 

Va segnalato infine il caso di Mandello del Lario (Lecco), che sul lato di Moregge – Moregallo del Lago di Como, registrava ingenti problemi di sicurezza, viste le eccessive presenze. “L’introduzione delle nostre tecnologie e del personale di controllo, già garantisce svago e relax ai visitatori e allontana nel frattempo caos e malintenzionati. Con l’Ente stiamo inoltre valutando l’utilizzo futuro di ulteriori tecnologie, per innalzare ancora di più il grado di controllo e quindi di sicurezza dell’area” – concludono da Abaco.

ABACO S.p.A. in breve
Azienda veneta, con sede legale a Padova ed amministrativa a Montebelluna (Treviso), dal 1969 opera nei servizi a supporto degli Enti locali, offrendo alle Pubbliche amministrazioni l’efficienza tipica dell’impresa privata. Ad oggi è una delle maggiori aziende italiane specializzate in accertamento e riscossione dei tributi locali, con oltre 800 Enti clienti (per lo più Comuni) e più di 400 dipendenti, un sistema di oltre 80 unità locali distribuite su tutto il territorio nazionale, più un’ampia rete di collaboratori esterni e circa 400 recapiti locali, che nel 2020 ha sviluppato ricavi complessivi per oltre 25 milioni di euro.

I servizi offerti da ABACO sono raggruppati in cinque Divisioni principali: Tributi Minori (Pubblicità e Pubbliche Affissioni, Tosap/Cosap e tassa rifiuti giornaliera, ora Canone Unico Patrimoniale), Tributi Maggiori (Imu/Tasi/Tari), Recupero crediti e riscossione coattiva delle entrate, Mobility (gestione parcheggi a pagamento, servizi a supporto della Polizia locale), New Business (Imposta di soggiorno, Illuminazione votiva, Entrate patrimoniali, Consulenza tributaria ed informatica). 

www.abacospa.it

PULA, LE SPIAGGE CARAIBICHE DELLA SARDEGNA SPOPOLANO SU INSTAGRAM (GRAZIE A TEMPTATION ISLAND E AI SURFISTI)

In questi giorni si sta girando la nona edizione del format televisivo, le baie sconosciute di Pula prese d’assalto dai fan della serie. Sui social è caccia alla foto perfetta, la possibilità di arrivare al mare dalle mille tonalità di azzurro è migliorata grazie all’intervento di Abaco, esperta in mobility. 

 

Arriva il gran caldo e per la nona stagione consecutiva si sta girando a Pula, in Sardegna, Temptation Island, il docu-reality estivo di Canale 5. Il programma, condotto da Filippo Bisciglia, è un viaggio nei sentimenti che mette alla prova le relazioni. Sei giovani coppie, non sposate e senza figli in comune, devono comprendere la vera natura del loro amore vivendo nel Resort dell’Is Morus Relais a Santa Margherita di Pula, in provincia di Cagliari. 

 

Un luogo caraibico, che ben rappresenta le spiagge minori dell’isola, baie incorniciate tra lingue di bianca e sottile sabbia e un mare cristallino dalle mille tonalità di azzurro, un’oasi mediterranea popolata da olivi millenari, allori, carrubi, mirti selvatici e ginepri che hanno reso Pula e le sue spiaggette una delle mete più “instagrammate” dell’estate. Sui social l’hashtag #pula sta infatti crescendo di giorno in giorno. 

 

Merito di acque basse e tiepide dalle tonalità verdi, con fondale tanto limpido che è perfettamente osservabile anche senza immergersi. Alle spiagge si accede lungo stradine che fiancheggiano gli hotel o che passano in mezzo a pinete, offrendo l’opportunità di scoprire luoghi indimenticabili, insenature con lingue di sabbia bianchissima e fine, con sprazzi di graniti rosati e l’ineguagliabile profumo di pineta. 

 

I servizi dedicati alla viabilità e i parcheggi per i turisti migliorano di anno in anno. Recentemente Abaco, azienda veneta specializzata in progetti per la sosta, su incarico dell’Amministrazione comunale di Pula, è intervenuta con tecnologie e servizi per facilitare l’accessibilità a tutte le spiagge del litorale, grazie a parcheggi a pagamento, custoditi, costantemente presidiati da personale incaricato. 

 

In un paesino dove vivono settemila abitanti, che nella stagione del mare si riempie fino a settecentomila presenze complessive, le oasi di bellezza assoluta sono molte. Ci sono i vip che ormeggiano i loro yacht di superlusso, ma anche gli appassionati di kitesurfing che approfittano delle location dove il vento impera. Ecco perché la caccia allo scorcio perfetto per l’immagine sui social è diventato un trend. 

 

Oltre alla celeberrima Nora, la spiaggia simbolo della cittadina di Pula, spostandosi verso sud ovest nella frazione di Santa Margherita, il litorale offre scenari da favola, dove il mare dalle sfumature turchesi e le sabbie dorate la fanno da padrone. Santa Margherita di Pula è infatti composta da una serie di baie intervallate da scogli e piccoli promontori. La prima spiaggia, percorrendo da Pula verso sud la statale 195, è la “Campumatta”: acqua limpidissima, fondali subito alti e poco riparo dal vento. Per questo, come la vicina Spiaggia di “Cala d’Ostia”, dove si trova l’omonima torre costiera di avvistamento, è meta abituale degli amanti del surf, windsurf e kitesurf. 

 

Proseguendo verso sud ci troviamo in una delle perle del litorale la spiaggia Abamar (prende il nome da uno degli hotel più antichi del litorale). Si trova subito dopo il Forte Village Resort, uno degli hotel più importanti al mondo e meta ogni anno di personaggi dello spettacolo, del cinema, dello sport e dell’alta finanza (con annessi i curiosi di turno, a caccia del selfie col vip). La spiaggia dell’Abamar è anche la più attrezzata in quanto sono presenti numerosi stabilimenti balneari con servizi di noleggio attrezzature, gommoni, giochi acquatici e aree ristoro. La zona è battuta dal vento amata, anche in autunno e in inverno, dagli appassionati di surf. I suoi fondali sono apprezzati da chi pratica snorkeling o pesca subacquea.

 

A chiudere il territorio di Pula le caratteristiche Cala Bernardini e Pinus Village con le sue insenature particolarmente amate da chi ama la pace e la tranquillità.

On line il “Blog di Vinicio”, l’influencer blogger maschile di Vicenza

Nuovo progetto per l’event planner noto per i suoi eventi glamour e per l’organizzazione dei matrimoni dei vip. “Racconto i trend del momento”. Dal cocchio di vetro alla foresta al mare, ecco come ha realizzato le nozze perfette

 

 

Vinicio Mascarello è un event planner creativo, un generatore di emozioni tra appuntamenti mondani, festeggiamenti privati e aziendali. Originario di Vicenza, conosciuto per essere uno dei trend-setter in Veneto, organizza eventi capaci di impreziosire ogni occasione con gusto, eleganza e modernità. Per cristallizzare le sue esperienze, Mascarello ha lanciato un proprio sito di informazione, un blog allacciato ai fatti che accadono: www.ilblogdivinicio.it.

Dentro si parla di tutto ciò che è moda e fashion, di ciò che è di tendenza sui mass media e dei costumi che evolvono, ma anche di stile per i gentiluomini. “A poche settimane dall’avvio abbiamo registrato decine di migliaia di accessi, oltre ogni aspettativa”, spiega il vicentino. “E’ un chiaro segnale: c’è bisogno di informazione al maschile sui temi di tendenza e per questo noi parliamo di tendenze, news e curiosità del momento, dalla moda al bon-ton, dallo spettacolo agli eventi, tra lusso, tecnologia, cinema, vip e location da sogno. Il segreto del successo? Sono il primo influencer blogger maschile in Italia, gli altri lavorano solo sulle immagini di Instagram”.

Mascarello peraltro ben conosce i trend del momento, lavora infatti come consulente creativo e di comunicazione per numerose realtà italiane e in vari settori imprenditoriali, dal mondo orafo a quello della pelle e del fashion, ed è uno dei wedding planner più stimati e ricercati dalle coppie del Triveneto. Mascarello opera anche nell’ambito del team building organizzando esperienze personalizzate al servizio delle aziende: unico nel genere è il suo corso di cucina gestito da chef stellati come Lorenzo Cogo e Matteo Grandi, capaci di motivare i top manager più dei grafici di crescita aziendale. Ma anche le sue proposte di team building nelle ville venete sono assolutamente innovative.

I suoi eventi fanno parlare a lungo. Come ad esempio quelli chiesti dalla Osmo di Arzignano, nel Vicentino: il tema dedicato a Star Wars ha reso il meeting aziendale qualcosa di epico, coi clienti che ancora oggi ne parlano. Spettacolari anche i suoi matrimoni. Basti citare l’organizzazione delle nozze di Christian Maggio, vicentino capitano del Napoli e giocatore della nazionale, che si è sposato nello spettacolare scenario del Parco Sigurtà, nel Veronese, chiuso al pubblico appositamente per la coppia.

“Ma ricordo anche il romanticismo di quelle nozze a Natale”, dice Mascarello. “Gli sposi volevano la neve e dovetti organizzarmi per spararla. Ad attenderli, fuori, c’era una sontuosa carrozza trasparente, identica al cocchio di vetro di Cenerentola. La sposa c’è entrata dentro mentre lui le leggeva una poesia romantica”. Indimenticabili anche quelle nozze a Jesolo, nell’hotel dove nonni e genitori di lei si erano conosciuti. La sposa però amava la montagna, e ottenne di pronunciare il fatidico “sì” in un ambiente che sembrava una foresta. Oppure quella volta in cui la sposa volle arrivare, dal Lago di Garda, su un motoscafo, mentre modelli sfilavano vestiti con abiti anni Cinquanta. “E’ il giorno più importante per la vita di chi si sposa – chiude Vinicio – io voglio trasformarlo in un evento che nessuno tra gli ospiti possa mai dimenticare”.

 

FESTA DELLA TOSCANA, EURO&PROMOS PROMUOVE MOSTRA FOTOGRAFICA E CICLO DI INCONTRI NEL COMUNE DI MONTESPERTOLI

Una mostra fotografica e degli incontri di approfondimento in occasione della Festa della Toscana nel Comune di Montespertoli (Firenze), dove la Biblioteca comunale è gestita dagli operatori della società multiservice Euro&Promos Facility Management. “Dal Rinascimento ad oggi – I valori e le storie del Granducato di Toscana e di Montespertoli attraverso fonti e fotografie” è il titolo dato all’iniziativa, che prende il via con l’inaugurazione della mostra al Loft19, in via Sonnino 21, sabato 1 febbraio (ore 17), e prosegue con gli incontri in cui si parlerà del comune toscano focalizzando l’attenzione su varie epoche, andando dal periodo preunitario a quelli delle due guerre mondiali.

La mostra è stata curata dall’Ufficio Cultura del Comune di Montespertoli, in collaborazione con Euro&Promos Facility Management, che, oltre a Montespertoli, in Toscana è attiva con i propri addetti per il servizio di accoglienza e prestiti anche nelle biblioteche dei comuni di Firenze e Calenzano.

La Festa della Toscana, quest’anno dedicata dal tema “Dal Rinascimento al Graducato, al cinquantennale della costituzione della Regione Toscana”, è sostenuta dal Consiglio Regionale e promuove eventi, spettacoli, manifestazioni e convegni, tutti collegati con le specificità culturali, storiche e sociali del territorio. Le iniziative puntano a valorizzare la ricorrenza dell’abolizione della pena di morte nel 1786 da parte del Granduca Leopoldo di Toscana, ma anche a far riflettere sui diritti dell’uomo, sulla pace e sull’identità dei territori toscani.

Gli incontri, sempre al Loft19, saranno l’1, l’8 ed il 15 febbraio (tutti alle 17,30). I primi due appuntamenti avranno come relatore Paolo Gennai, sono stati intitolati “Montespertoli e il suo archivio storico preunitario” e “Montespertoli nel primo cinquantennio unitario”. L’ultimo, invece, “Montespertoli e le due Guerre”, vedrà in veste di relatori Andrea Pestelli e Giulio Cesare Bucci. La mostra fotografica sarà visitabile l’1, l’8 ed il 15 febbraio, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 20. Ingresso gratuito, per informazioni 0571.600250.

 

SICUREZZA A VENEZIA PER IL CARNEVALE, EURO&PROMOS REGOLERÀ GLI ACCESSI AL PALCO DI PIAZZA SAN MARCO

MUSEO CADEM DI MESTRE, RAI RADIO LIVE DEDICA UNA PUNTATA AI CAPOLAVORI DI SCRINIUM

Il Cadem è un museo che toglie il fiato. Una raccolta di opere che riassumono il genio millenario dell’umanità, cloni di opere d’arte che hanno segnato la storia dei tempi. E sarà proprio il Cadem, che ha sede a Mestre lungo il Terraglio, la via storica dei nobili veneziani, in una villa antica, ad essere protagonista di una puntata di “Mattino Live”, la trasmissione di Rai Radio Live nella quale le voci di Giovanna Savignano e Daniela Miniucchi disegneranno una mappa aggiornata degli eventi culturali, musicali e sociali che si svolgono nel nostro Paese. La puntata dedicata al museo veneziano andrà in onda il 28 gennaio dalle 9 alle 10 su Rai Radio Live. È possibile scaricare il podcast sul sito.

Sarà l’occasione per raccontare grazie alla lunga intervista di Miniucchi al direttore scientifico, il testamento di Marco Polo, recentemente riportato alla ribalta dal clone realizzato da Scrinium e dal relativo studio scientifico attorno all’opera. Ma anche di parlare della bolla “Antiquorum habet fida” per l’indizione del primo giubileo della storia con Bonifacio VIII, le pergamene degli atti integrali del processo ai Cavalieri Templari (1308), la supplica dei pari d’Inghilterra a Papa Clemente VII con richiesta di annullamento del matrimonio di Enrico VIII con Caterina d’Aragona (1530), ma persino gli unici scritti autografi superstiti di San Francesco.

Opere che sono difese nel Cadem di Scrinium, organizzazione culturale che nasce nel 2000 e che attraverso le più avanzate tecnologiche nel campo del rilievo documentario e della registrazione ad altissima risoluzione delle immagini, realizza cloni di documenti e opere letterarie dei secoli andati, garantendo la conservazione e la tutela di scritti che hanno segnato la storia dell’umanità. Un lavoro che inizia col restauro conservativo e con la raccolta di informazioni inedite sulla storia del documento attraverso una minuziosa ricerca paleografica sulla struttura bio-chimico-fisica del reperto storico.