“La pelle che abitiamo”, sold out l’evento di C+S Architects alla Fondazione Architettura Alto Adige

La sala della Fondazione Architettura Alto Adige sarà al completo per la conferenza dell’architetto Maria Alessandra Segantini, socia fondatrice dello studio C+S Architects, con Carlo Cappai. La conferenza inizia alle 19:00 del 5 ottobre 2023 a Bolzano, e non sarà disponibile online. 

 

“La pelle che abitiamo” è il titolo che lo studio ha scelto per investigare il ruolo del design delle facciate e della loro performance rispetto al paesaggio, al contesto e alla storia delle città e delle comunità. L’architettura è un’espressione tangibile del rapporto tra umanità e ambiente. “La Pelle che Abitiamo” riflette sul ruolo cruciale che l’architettura svolge nel definire e riflettere questi rapporti. 

 

I lavori saranno introdotti dall’architetto Carlo Calderan, presidente della Fondazione. Durante l’evento, si esplorerà l’influenza delle zone climatiche sulle nostre vite e sulle scelte architettoniche. Questo include come il clima modella la vegetazione, i trasporti, l’alimentazione, e i rifugi che utilizziamo. I partecipanti saranno portati in un viaggio attraverso l’architettura, esplorando i progetti passati e presenti, per capire come gli edifici interagiscono con diversi paesaggi.

 

“I paesaggi che abitiamo sono stati modellati dal clima”, spiega Segantini. “Il clima definisce la presenza di vegetazione, i mezzi con i quali ci spostiamo, il cibo che mangiamo e i ripari che utilizziamo per proteggere la nostra vita sulla terra. Il clima definisce le forme degli spazi che abitiamo. Come architetti siamo responsabili delle relazioni tra gli abitanti e l’ambiente, delle relazioni con l’identità e la cultura locali, delle suggestioni della luce e della materia. Con questi materiali in ogni progetto reinventiamo la storia e nuovi equilibri per le generazioni future. Raccontando il nostro viaggio nell’architettura attraverso le pelli che abbiamo costruito nei nostri quasi trent’anni di lavoro, ripercorreremo le relazioni che i nostri edifici costruiscono con i paesaggi differenti nei quali si innestano in un desiderio costante di prenderci cura del pianeta e dei suoi abitanti”.

 

Questo è anche un’opportunità per riflettere sul ruolo degli architetti nel definire questi rapporti, tenendo conto dell’identità locale, della cultura, della luce e della materia. Con la saggezza accumulata in quasi trent’anni di attività, C+S Architects presenta una visione per il futuro, uno in cui si prende cura del nostro pianeta e delle persone che lo abitano.

 

SCHEDA SULL’EVENTO

 

LA PELLE CHE ABITIAMO: Un Evento Architettonico Unico

Data e Ora: 05 Ottobre 2023, 19:00h

Luogo: Sede Alpewa, Via L. Negrelli 23, Bolzano

 

Programma:

Saluti iniziali e moderazione: Arch. Carlo Calderan, Fondazione Architettura Alto Adige.

Introduzione: Arch. Andrea Favale, Marketing Communication & Facility Manager, e Angelo Cimini, Consulente tecnico commerciale di Alpewa.

Alpewa: azienda leader nel settore dei sistemi di rivestimento, è fiera di ospitare e sponsorizzare l’evento. Con sede a Bolzano, Alpewa offre un’ampia gamma di sistemi di rivestimento per coperture e facciate. Alpewa, fornisce soluzioni avanzate per sistemi di sicurezza, facciate di e progetti di impermeabilizzazione

 

CS Pio X, “ritorno a casa” in musica del Papa Sarto

Due concerti sacri a Riese Pio X celebrano il ritorno dell’urna contenente le spoglie mortali di Papa Sarto nella chiesa arcipretale del paese natale, Riese Pio X. Le due tappe fondamentali del viaggio saranno accompagnate dal Conservatorio di musica Agostino Steffani di Castelfranco Veneto.

L’urna, trasportata per 545 chilometri, sarà accolta per più di una settimana a Cendrole, borgo riesino che ospita la chiesa mariana nella quale Bepi Sarto sviluppò la sua fede. E sarà qui che il 5 e il 16 ottobre l’arrivo e la partenza dell’urna saranno salutate da due concerti che hanno per protagonisti due docenti del Conservatorio Agostino Steffani gli organisti Giovanni Feltrin e Nicola Cittadin, con il soprano Anna Paola Caroni.

Il primo concerto, in programma il 5 ottobre alle 20,45 nella Chiesa parrocchiale di Riese, funge da Preludio alla “peregrinatio” del corpo di Papa Pio X, in occasione dei 120 anni dall’elezione al soglio pontificio: per tale motivo si apre con una Entrata Pontificale, il cui autore – Marco Enrico Bossi – fu tra i principali esponenti di una rinascita della musica sacra. Tale rinascita si deve in buona parte al fondamentale apporto di Papa Sarto, e in particolare al Motu Proprio “Tra le sollecitudini” sulla musica sacra (22 novembre 1903), che riconosceva al Canto Gregoriano e alla Classica Polifonia un primato da tener sempre presente. Il titolo del concerto, “Pulchra sicut luna”, derivato dal Cantico dei Cantici, rappresenta una lode a Maria. Il programma disegna quindi un itinerario il cui il canto gregoriano rappresenta un filo conduttore, attraverso l’Inno Ave maris stella nella prima parte e il Magnificat nella seconda: e grazie alla presenza di una voce solistica – quella di Anna Paola Caroni, studentessa del Conservatorio di Castelfranco – il testo dell’Ave maris stella e quello del Magnificat saranno eseguiti in forma alternata tra canto e versetti organistici. Il breve ma suggestivo brano che dà il nome al concerto, Pulchra sicut luna, è opera di Giandomenico Faccin, organista non vedente nato a Caonada di Montebelluna, autore di numerosi brani organistici e corali nonché di numerosi collaudi di strumenti locali costruiti o restaurati nel primo Novecento. Il concerto di chiusura, in programma il 16 ottobre alle 20,45 nella chiesa parrocchiale di Riese, vedrà un viaggio nella letteratura organistica tra Ottocento e Novecento e avrà come interprete l’organista Nicola Cittadin.

Elena Filini

ufficio stampa

Conservatorio Statale di Musica “Agostino Steffani”

Castelfranco Veneto (TV)
335.7173597

ufficiostampa.conservatorio@steffani.it

AL VIA L’ACADEMY DI CAB LOG, I CAMIONISTI DEL FUTURO SI FORMANO IN AZIENDA

La ricerca Ispi: in Italia mancano ventimila camionisti. Progetto finanziato dall’Unione Europea, la patente è gratis. Walter Stevanato, responsabile dell’Academy lanciata dall’azienda logistica veneziana: “Abbiamo avviato il progetto per assumere 20 giovani, saranno i driver dell’era tecnologica”. L’esperienza del Q-Driver

Il mondo della logistica da anni lotta per trovare camionisti. Stando ai più recenti studi dell’Ispi (Italian Istitute for International Political Studies) dedicati alla logistica, a livello europeo ne mancano circa 400 mila, in Italia la forbice si attesta tra i 17 e i 20 mila. Cab Log, azienda logistica del Veneziano (150 milioni di fatturato, opera su oltre 360 mila metri quadri di magazzini con più di 300 mezzi di proprietà) ha deciso di lanciare la propria Academy per trovare giovani da tutta Italia che vogliano imparare il mestiere e guadagnarsi la busta paga. 

“Il progetto Academy ci permetterà di creare l’autista perfetto, con un percorso formativo interno all’azienda, finalizzato all’assunzione”, sintetizza Walter Stevanato, responsabile della Cab Log Academy. “Il nostro obiettivo è assumerne fino ad un massimo di venti con questa prima Academy, ma non escludiamo di proseguire con iniziative analoghe nelle altre nostre sedi italiane”.

I candidati devono avere 21 anni e la patente B, oltre a conoscere l’italiano. Il corso, totalmente gratuito e finanziato dall’Unione Europea, comprende formazione teorica e pratica per l’acquisizione della patente CE + CQC (valore: 5000 euro), certificato di qualificazione del conducente e supporto alla richiesta della carta tachigrafica, visita medica per verificare l’idoneità alla mansione. Inoltre, nel 90% dei casi i partecipanti riceveranno una proposta di assunzione a conclusione del percorso formativo, seguito da un periodo di on boarding iniziale e affiancamento operativo con lo staff dell’Academy.

L’Academy può contare su spazi dedicati nella sede di Noale, nel Veneziano, di Cab Log: un percorso stradale tecnico adattato alla guida di varie tipologie di veicoli, aule attrezzate per la didattica dimostrativa – in particolare quella relativa alla sicurezza stradale e alla messa in sicurezza di varie tipologie di carichi – e presto anche un rivoluzionario simulatore di guida in grado di consentire la formazione pratica per la conduzione di veicoli leggeri e pesanti. 

“Valorizzeremo la figura del conducente, lavoro professionalmente evoluto e connesso a responsabilità importanti”, dichiara Stevanato. “Vi sono poi i vantaggi pratici: il driver avrà la possibilità di essere assunto in azienda come conducente con un contratto regolare. Pensiamo che oggi l’autista ricopra il ruolo di un vero e proprio “manager” che non deve “solo pensare a guidare”, ma si occupa di molti aspetti, da quelli burocratici e organizzativi, fino al contatto diretto con la nostra clientela, e lo fa attraverso l’utilizzo di tecnologie e sistemi che necessitano di formazione costante. L’Academy nasce proprio per veicolare alle nuove generazioni questo messaggio e prepararli al futuro che verrà”.

L’idea dell’Academy arriva in Cab Log dopo un’importante esperienza del passato, il Q-Driver. Il progetto è stato finanziato dalla Comunità Europea e realizzato con il patrocinio di diversi enti: Regione Veneto,  Anita, Confindustria Venezia, Cab Log,  alcuni istituti formativi e realtà imprenditoriali venete. Grazie alla collaborazione con i Padri Salesiani era stato attivato un corso denominato “Q-Driver progetto per la Logistica e Trasporto” presso l’Istituto Manfredini di Este, dove lo stesso Walter Stevanato era stato nominato docente in materia di trasporto. L’obiettivo era quello di creare un collegamento scuola-azienda che permettesse ai giovani un inserimento più strutturato prima con modalità di stage e poi in forma definitiva.

Gli interessati possono mandare la candidatura a lavoraconnoi@cab-log.it oppure consultare il sito web www.cag-log.it.

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO – LA STORIA DI CAB LOG

CAB LOG La storia di CAB LOG inizia a Noale, nel Veneziano, nel 1947: con la fine della Seconda Guerra Mondiale, c’è la necessità di ricostruire tutto. Così Bruno Bortolato, classe ‘25, inizia a trasportare materiale edile con un cavallo e il suo rimorchio. Nel 1983, i quattro figli, appassionati di camion e trasporto, decidono di unire le forze e di creare un’azienda di trasporti, dando vita al Consorzio CAB. Il Gruppo CAB nasce così con una flotta di cinque camion che i fratelli Bortolato, il primo in ordine di tempo è Giuliano, e il padre Bruno guidano nel Nord Italia. Sotto la guida dell’Amministratore Delegato Renzo Bortolato, negli anni Novanta il Gruppo apre un nuovo ramo di attività per lo stoccaggio industriale e la movimentazione della merce, con la costruzione del primo magazzino a Noale. Visto l’immediato successo, si è cominciato ad investire in magazzini logistici per aumentare il servizio di stoccaggio materie prime e prodotto finito, per poi aggiungere la distribuzione della merce destinata alla grande distribuzione e alla distribuzione organizzata, e successivamente il confezionamento e l’advanced co-packing. Oggi CAB LOG può contare sulla partnership con grandi nazionali e multinazionali, che hanno permesso di raggiungere i 150 milioni di fatturato nel 2022 e di operare su oltre 360 mila mq di magazzini e con più di 300 mezzi di proprietà e di 700 semirimorchi, grazie al lavoro di circa 1.000 collaboratori diretti. Le filiali gestite sono 20 e tra la fine del 2023 e il 2024 verranno aperti nuovi hub: 80.000 mq a Vidigulfo (PV), 50.000 mq a Oppeano (VR) e 30.000 mq a Roma.

SCHEDA APPROFONDIMENTO – LE SEDI DI CAB LOG

Nel 2023 Cal Log impiega 380 dipendenti, oltre ai più di 1.000 indiretti nei magazzini in cui opera. Gli spazi gestiti sono vasti: 360 mila metri quadri di magazzini in 20 siti italiani, una flotta di oltre 180 trattori stradali e più di 700 semirimorchi. Ecco la mappa dell’operatività aziendale. 

VENEZIA Cab Log ha headquarter a Noale, nel Veneziano. La prima sede storica è quella di via Torricelli, quattromila metri quadri di magazzino aperti nel 1990, uno spazio che oggi è più che raddoppiato (10 mila metri quadri). Qui è ospitato il cervello aziendale (amministrazione, commerciale, fatturazione, legale, HR). In via Mestrina c’è invece un altro spazio: nel 1991 erano diecimila metri quadri, oggi siamo a 60 mila (l’ultimo ampliamento è del 2022). Aperta anche nuova officina, specializzata anche nella revisione dei mezzi dove operano 15 meccanici. La specializzazione: logistica food & beverage, partenze della distribuzione verso tutto il territorio nazionale. Nel Veneziano, il totale dipendenti diretti è 125. Indiretti (in magazzino) circa 200. Le due filiali portano circa il 10% del fatturato del business logistica.

PAVIA La sede locale è Landriano, in via Aldo Aniasi. Cab Log è stata tra le prime aziende a costruire in questa area prima devota all’agricoltura e all’allevamento (32.000 metri quadri di magazzino, era il 2006). Ora è tra le aree logistiche più importanti della Lombardia, quello di Cab Log è il primo magazzino distributivo in questa regione. Specializzazione: logistica food & beverage, petfood, ma soprattutto spirits e gestione accise. Partenze della distribuzione verso tutto il territorio nazionale. Specializzazione nelle consegne a bar di centro di città e negozi specializzati petfood. Personale di magazzino e di trasporto per le attività: 30 persone. Lavoratori indiretti, responsabili di magazzino: 120. Ma Cab Log ha anche un’altra sede, a Santa Cristina e Bissone, in via Cascina. Qui nel 2018 erano stati acquisiti 10 mila metri quadri, altri 22.000 nel 2021. Specializzazione: logistica petfood. Personale 4 lavoratori diretti e 40 indiretti. Le due filiali portano circa il 20% del fatturato del business logistica. 

LA NUOVA ESPANSIONE A PAVIA In zona è prevista anche una espansione, a Vidigulfo: in costruzione 80.000 metri quadri per svilupparsi ulteriormente, portando ad un incremento di volumi pari a 30%. Vidigulfo rappresenta sicuramente l’obiettivo sfidante per l’azienda: 180.000 mq di superficie, 80.000 mq coperti, altezza utile sotto trave di oltre 12 metri, 120.000 posti pallet, gestione flussi logistici per oltre 500 mezzi al giorno. CAB LOG, da sempre attenta al tema della logistica sostenibile, crede fortemente nel “green approach” e per questo ha lavorato per ottenere per la nuova piattaforma il livello GOLD della certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design). La progettazione, la costruzione e la gestione di un insediamento certificato LEED (sistema statunitense di classificazione dell’efficienza energetica e dell’impronta ecologica degli edifici, sviluppato dallo U.S. Green Building Council) devono rispondere a requisiti e crediti, cui corrispondono punteggi di valutazione, che si traducono in provvedimenti in diversi ambiti caratterizzanti l’intervento: localizzazione e trasporti, sostenibilità del sito, gestione efficiente delle acque, energia e atmosfera, materiali e risorse, qualità ambientale interna, innovazione e priorità regionali. Inoltre, il magazzino è concepito per una gestione interna a tutela ambientale attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici, di illuminazione a led basso consumo con sistema di regolazione “dimmerabile” al fine del funzionamento dell’impianto secondo l’effettiva necessità (ad esempio al passaggio delle persone o dei carrelli), l’acquisto di carrelli con batterie al litio, l’utilizzo di materiali eco-compatibili, anche per quelli di consumo operativo (film biodegradabile, imballi riciclabili, etc), il contenimento dell’utilizzo dell’acqua potabile e non. Oltre a questo, la piattaforma sarà già predisposta per l’utilizzo di mezzi a gas, elettrici e ad idrogeno.

MILANO Nella sede di Albairate in via Marcatuttto, ci sono trentamila metri quadri, lo spazio è stato acquistato da ramo d’azienda dal Gruppo Nestlé nel 2015. L’impianto dedicato alla logistica di AB Inbev, primo gruppo produttore e distributore di birra al mondo, cliente di Cab Log da oltre 20 anni. Da qui partono circa 80 carichi di birra al giorno, con picco di 100 in stagione estiva. Al lavoro, ci sono 10 persone dirette e un centinaio in magazzino. La specializzazione è la gestione accise.

BOLOGNA Qui Cab Log opera lavorando per uno dei suoi clienti storici, Ducati. Il focus è quello dell’approvvigionamento dei fine linea da inizio anni 2000. Dal 2019 l’apertura a Sala Bolognese via Stelloni Ponente con un magazzino da 17.000 metri quadri e a Calderara con uno spazio da cinquemila metri quadri. Qui lavorano 20 persone e 120 indirette di magazzino. Sempre a Sala Bolognese, ecco altri 10.000 metri quadri dedicati alla distribuzione di prodotti spirits e petfood. Specializzazione: gestione accise per i primi e negozi specializzati per i secondi. Prevista a breve l’espansione nel Bolognese con un altro magazzino da 20.000 metri quadri.

VERONA Cab Log opera a Vallese di Oppeano, in via Marco Biagi su uno spazio di 30.000 metri quadri già dal 2013. Qui la specializzazione è la gestione food & beverage e distribuzione nazionale. L’area è oggetto di interesse da parte dell’azienda, presto saranno aperti due nuovi impianti, uno da 50.000 metri quadri e un altro da trentamila per incrementare il business di food & beverage e petfood e per supportare la logistica delle cantine della zona. Sono ad oggi impiegate direttamente cinque persone e 50 indirettamente nel magazzino. 

POMEZIA (ROMA). Cab Log è presente dal 2013 in via della Zoologia con uno spazio di 20.000 metri quadri. L’obiettivo è quello di valorizzare la distribuzione nel centro Italia per i clienti e accelerare sul fronte della distribuzione verso il Sud Italia per i prodotti stoccati a Pomezia. È un magazzino specializzato nel settore della birra e degli alcolici e del petfood, un polo importante perché è il crocevia per il Sud e per la complicata distribuzione nella città di Roma. Vi operano 10 persone oltre ad altre 50 indirette di magazzino. Sul territorio romano è prevista  una nuova apertura nel 2024.

 

LA CASETTA DEL PAPA RIAPRE LE PORTE, ECCO IL NUOVO MUSEO

Pio X torna a Riese, l’attesa sale. Il 21 settembre evento inaugurale alla presenza del vescovo di Treviso. Nove mesi di lavori, ora le reliquie sono state riordinate. Il Museo diventa anche virtuale, sul web un viaggio in 3D nella storia contadina veneta

 

Nove mesi di lavori, 350 mila euro investiti dal Comune, due spazi diversi, adesso amalgamati in un percorso espositivo che diventa anche digitale. Il primo, storico restauro della Casetta del Papa di Riese Pio X è appena stato portato a termine. 

Il momento solenne dell’inaugurazione è fissato il prossimo 21 settembre, con il taglio del nastro alle 17.30 e la successiva Santa Messa presieduta dal Vescovo Michele Tomasi alle 18.30 nella chiesa parrocchiale. Il 21 settembre, peraltro, è una data importante per i fedeli riesini, è quella della festa del santo patrono Matteo. 

Si avvicina intanto sempre più la “peregrinatio corporis” di Pio X, prevista dal 6 al 15 ottobre. Sono attesi migliaia di pellegrini da tutto il mondo, per informazioni sugli eventi e sulle prenotazioni è disponibile il sito www.papapiox.it

Nell’attesa, la Casetta del Papa (così i riesini chiamano affettuosamente lo spazio) prende nuova vita. Un percorso iniziato anni fa. A seguito delle indagini e dei saggi effettuati presso la Casa Natale di Pio X, si erano riscontrati alcuni aspetti di criticità conservativa. 

“È stato perciò deciso di recuperare tutti gli elementi architettonici, costruttivi e decorativi presenti nell’edificio”, spiega Matteo Guidolin, presidente della fondazione Giuseppe Sarto e sindaco di Riese Pio X. Il progetto è stato realizzato dallo Studio Scattola e approvato dalla Soprintendenza di Venezia. 

È stato previsto un intervento di tinteggiatura e manutenzione degli scuri di Casa Maggion, immobile di proprietà della Fondazione, sede della stessa e del bookshop legato alla Casa Natale. Uno spazio che in futuro ospiterà anche l’Archivio di Papa Pio X e spazi per esposizioni temporanee e permanenti. Questo, adesso, è il vero punto di accoglienza per i pellegrini, che dopo essersi immersi nella storia contadina veneta ed essersi emozionati di fronte agli ex voto che decorano la casa di Pio X, possono recarsi verso il nuovo museo, completamente rivisitato.

Lo studio Gatto Tonin Architetti assieme ad Otium Studio e Disma Srl, ha riordinato le aree aperte pertinenziali, migliorato l’accessibilità, ridesignato supporti espositivi e l’integrazione all’interno degli ambienti di nuove dotazioni tecnologiche a supporto del percorso espositivo. La riorganizzazione del percorso museale è stata curata da Disma Srl, con la predisposizione dei pannelli introduttivi e del contenuto delle didascalie che rendono il museo “parlante”.

Ma non basta. In occasione del restauro, è stata programmata anche la “discesa” on line della Casetta (dal 29 settembre su www.papapiox.it), per rispondere alle esigenze dei fedeli e degli storici, spesso emigranti, che da tutto il mondo vogliono visitare la struttura. 

Il restauro è stato oggetto di un intervento di digital storytelling da parte di Wow Solution. “L’obiettivo è rendere accessibile e fruibile in modo virtuale la visita del museo, con particolare attenzione alla resa fotorealistica e all’inserimento di contenuti arricchiti di approfondimenti testuali e multimediali”, spiega il ceo,  Andrea Pilotto. “Attraverso la direzione artistica virtuale e la costruzione di contenuti immersivi sarà possibile sfruttare questo strumento in ottica di promozione e presentazione, mostrando le attività di restauro anche a chi non ha ancora visitato il Museo Pio X”.

Il 21 settembre sarà peraltro ricordato anche per l’inaugurazione del nuovo percorso dedicato alla Poesia religiosa al Parco della Poesia A. Zanzotto, che avverrà pochi minuti prima di quello alla Casetta. In questo caso, il percorso è stato realizzato in collaborazione con il “Premio di Poesia religiosa di Camposampiero”: un comitato di esperti ha scelto quali poesie portare a Riese. 

 

IL CALENDARIO DEGLI EVENTI

 

MOSTRE

Dall’1 al 15 ottobre, presso sala mostre Barchessa Zorzi, a Riese Pio X la mostra di Francesco Sartor “Lo scultore di Pio X”. Inaugurazione mostra: ore 11.30

Dall’1 al 22 ottobre presso l’Asilo parrocchiale di Riese Pio X il presepio Artistico dedicato a Pio X. Organizzano gli Amici del Presepio di Riese Pio X. Inaugurazione mostra: ore 10.00.

Dal 30 settembre al 22 ottobre. Presso l’oratorio di Riese Pio X la Mostra d’arte. “I luoghi e il tempo che hanno visto la presenza di Pio X”. Organizza il circolo del collezionismo “Giuseppe Sarto”.

Sabato 30 alle ore 7.00 presso il Monte Grappa, Borso e Pieve del Grappa. Ritrovo presso il municipio di Riese Pio X. Escursione guidata In Cima Grappa col Patriarca “Sulle orme di Giuseppe Sarto”. Organizza il Cai Castelfranco Veneto con la Fondazione Giuseppe Sarto.

 

SETTEMBRE

 

Giovedì 21 alle 17.00 al Parco della Poesia A. Zanzotto, Riese Pio X ci sarà l’inaugurazione nuovo percorso dedicato alla Poesia religiosa

Giovedì 21 alle ore 17.30 alla Casa natale Papa Pio X, Riese Pio X. Cerimonia d’inaugurazione del restauro della Casa Natale e del Museo Pio X. Organizza la Fondazione Giuseppe Sarto.

Giovedì 21 alle 18.30 celebrazione solenne presieduta dal Vescovo di Treviso, Michele Tomasi, in chiesa parrocchiale, in occasione della festa del patrono san Matteo.

Sabato 23 alle 11.30 in Via Castellana, Riese Pio X, l’inaugurazione del Monumento a Jacopo Monico

Domenica 24 alle 17.30 al Giardino Casa Natale, Riese Pio X il Festival del Viaggiatore. Programmati incontri: Piccoli cammini, grandi emozioni – Scalando il limite

Mercoledì 27 alle 20.45 presso il Giardino Casa Natale, Riese Pio X la presentazione del libro “Francesco Sartor, l’uomo, lo scultore”. Organizza il gruppo di ricerca storica “Francesco Sarto”.

Venerdì 29 alle 11.00 presso il Municipio di Riese Pio X la Presentazione Virtual tour della Casa natale, della medaglia dedicata alla Peregrinatio Corporis, e del bollo per l’annullo filatelico. Organizza la Fondazione Giuseppe Sarto.

 

OTTOBRE

Domenica 1° alle 17.30 presso il Palazzo della Luce, Treviso. Presentazione fumetto “Pio X, un papa di campagna”, a cura di Treviso Comic Book Festival

Lunedì 2 alle 18.15 al Santuario delle Cendrole l’inaugurazione della riqualificazione del sentiero Curiotto

Martedì 3 presso Casa Riese, l’incontro con Sammy Basso, Rudi Zanatta e Giovanni Trinca. Modera Davide Nordio. Organizza la fondazione Giuseppe Sarto

Giovedì 5 alle 20.45 presso la chiesa parrocchiale. “Pulchra sicut Luna – Musiche per la Beata Vergine Maria”. Concerto di apertura della Peregrinatio Corporis con l’organista Giovanni Feltrin del Conservatorio A. Steffani

Venerdì 6 e mercoledì 11 alle 21.00 presso Casa Riese, Riese Pio X la Commedia “Papa Sarto” di Giuseppe Maffioli della filodrammatica Bepi Sarto.

Venerdì 6 ore 15.00, nella Cattedrale di Treviso, arrivo dell’urna con il corpo di san Pio X con accoglienza della Diocesi e saluto delle autorità civili; ore 17.00: Vespri con il Capitolo della Cattedrale ed inizio della venerazione; ore 20.30: Momento di preghiera presieduto dal vescovo Tomasi, con il Consiglio pastorale diocesano, il Consiglio presbiterale, i Consigli pastorali parrocchiali, i Consigli delle Collaborazioni pastorali.

Sabato 7 ottobre, ore 7.30, nella Cattedrale di Treviso, S. Messa. Segue venerazione dei fedeli; ore 11.00, Cattedrale di Treviso, solenne concelebrazione eucaristica presieduta da mons. Francesco Moraglia, patriarca di Venezia; ore 15.00 – Cattedrale di Treviso, celebrazione per il mandato dei catechisti in occasione del centenario di fondazione dell’ufficio catechistico diocesano; ore 16.30, l’urna con il corpo del Santo viene accompagnata a Riese Pio X; ore 18.00 – Chiesa arcipretale di Riese Pio X, arrivo dell’urna con il corpo di san Pio X con accoglienza e saluto della comunità parrocchiale; ore 18.30, Casa natale del Santo, accoglienza e saluto dell’Amministrazione comunale; ore 21.30 – Santuario della Madonna delle Cendrole, veglia di preghiera dei giovani della Diocesi di Treviso promossa dall’ufficio diocesano di Pastorale giovanile e dal Centro missionario.

Da domenica 8 a sabato 14 i pellegrini potranno venerare il corpo di san Pio X secondo il cronoprogramma pubblicato su www.papapiox.it. Le processioni “aux flambeaux” dal giardino del municipio di Riese Pio X al santuario delle Cendrole il 10, 12 e 13 ottobre saranno presiedute dal vescovo Tomasi e animate dai diversi vicariati della Diocesi, con la preghiera del rosario e litanie dei santi.

 

Domenica 8 dalle 9.00 alle 14.00 presso la Barchessa Municipio, l’annullo filatelico speciale “Peregrinatio corporis di san Pio X”. Organizza il circolo del collezionismo “Giuseppe Sarto”.

Domenica 15, ore 15.30, Santuario della Madonna delle Cendrole, solenne Celebrazione eucaristica conclusiva presieduta da S.Em. Card. Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano.

Lunedì 16 alle 20.45 presso la Chiesa parrocchiale, Riese Pio X il Viaggio nella musica organistica italiana tra ’800 e ’900. Concerto di chiusura della Peregrinatio Corporis con l’organista Nicola Cittadin. Organizza il Conservatorio A. Steffani.

 

NOVEMBRE

Domenica 5 alle 20.45 presso Casa Riese, il concerto in ricordo del Papa compositore. Si esibisce l’Asolo Chamber Orchestra dell’Istituto musicale Malipiero

Domenica 5 alle 11.30. Presso la Stazione ferroviaria di Mantova l’intitolazione della stazione ferroviaria di Mantova a San Pio X, organizza la Diocesi di Mantova

Sabato 25 e domenica 26 presso Casa Riese, ci sarà il convegno “Pio X, un papa per la musica” organizzato dall’Associazione Nazionale Case della Memoria.

 

DICEMBRE

Domenica 3 alle ore 20.30 è in programma la Chiusura delle Celebrazioni per il 120° Anniversario dell’elezione di Papa Pio X con un concerto di Georg Friedrich Haendel – Messiah. Orchestra da Camera Lorenzo Da Ponte. Direttore, Roberto Zarpellon. Organizza il Comitato diocesano

 

DAL RESTAURO DELLA CASA NATALE ALL’ESCURSIONE A CIMA GRAPPA, TUTTI GLI APPUNTAMENTI PER PIO X

La Fondazione Giuseppe Sarto annuncia il calendario di appuntamenti in vista della Peregrinatio Corporis di ottobre. Ci sono anche il virtual tour del museo, l’annullo filatelico speciale e i concerti sacri. Il sindaco, Matteo Guidolin. “Già migliaia di prenotati, sarà un evento storico”

 

Prima di partire per Roma, prima di diventare Papa, l’allora cardinale Giuseppe Sarto aveva proferito queste parole: “O vivo o morto tornerò”. Le spoglie mortali di Papa Pio X tornarono a Venezia molti anni dopo, nel 1959. E adesso la promessa viene di nuovo mantenuta: dal 6 al 15 ottobre sarà celebrata la sua “Peregrinatio corporis” a Treviso e a Riese Pio X, suo paese natale, prima di proseguire il viaggio tra il Padovano e il Veneziano. 

L’urna che oggi è a San Pietro, in Vaticano, sarà trasportata per 545 chilometri in un mezzo progettato ad hoc per impedire che le vibrazioni possano danneggiarla. L’attesa per l’evento sta crescendo a Riese Pio X. La Peregrinatio di ottobre sarà preceduta da un programma di eventi religiosi e culturali, pianificati dalla Fondazione Giuseppe Sarto con Diocesi di Treviso, Comune di Riese Pio X e altri enti. Dopo oltre tre anni di lavori preparatori, adesso si entra nel vivo: sono tutti riportati nella scheda qui sotto o sul sito www.papapiox.it. 

Tra le giornate da cerchiare in rosso sul calendario, quella del 21 settembre, quando sono previste le inaugurazioni del nuovo percorso dedicato alla poesia religiosa al Parco Zanzotto ma soprattutto il restauro della Casetta natale e del Museo Pio X; due giorni dopo l’inaugurazione del Monumento a Jacopo Monico. Ci sono poi dal primo di ottobre mostre (in Barchessa Zorzi e presso l’Asilo), happening (evento con Sammy Basso, presentazione fumetto con Treviso Comic Book Festival) e presentazione di libri e opere teatrali. Il 29 settembre attesa per la presentazione virtual tour della casa natale, della medaglia dedicata alla Peregrinatio Corporis, e del bollo per l’annullo filatelico. Interessante la rivisitazione della salita in groppa all’asino dell’allora Cardinale Sarto a Cima Grappa per la benedizione del sacello mariano (era il 4 agosto 1901), che sarà rievocata sabato 30 settembre grazie al Cai.

Tra le celebrazioni, da evidenziare quella di apertura, a Treviso, sabato 7 ottobre, alle 11 in cattedrale, presieduta dal patriarca di Venezia, monsignor Francesco Moraglia, con i vescovi del Triveneto, e quella conclusiva, a Riese (santuario delle Cendrole, domenica 15 ottobre, alle 15.30), presieduta dal segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin.

La Città di Riese Pio X, oltre a dare supporto economico alla Fondazione Sarto per la realizzazione del restauro della “casetta” e del Museo, sta realizzando altri ambiziosi progetti. La riqualificazione del sentiero Curiotto, sentiero che Sarto percorreva da giovinetto per raggiungere il Santuario delle Cendrole. Ma anche la realizzazione della pista ciclabile da Cendrole a Spineda, che unirà definitivamente il centro di Riese al Sentiero degli Ezzelini. 

“La macchina organizzativa adesso è operativa”, conclude il presidente della fondazione Giuseppe Sarto e sindaco a Riese Pio X, Matteo Guidolin. “Tutte le informazioni saranno convogliate sul portale web www.papapiox.it, nel quale sarà possibile anche prenotare le visite. Fioccano già le prenotazioni, ci attendiamo decine di migliaia di pellegrini, considerato anche che in un anno normale, i turisti religiosi che visitano la “casetta” del Papa sono migliaia. Per trovare da dormire già adesso serve cercare alberghi e hotel nelle città limitrofe come Castelfranco Veneto, Possagno, Bassano del Grappa e Cittadella. Invito tutti a prenotare la propria visita per non rischiare di perdere una opportunità storica”. 

 

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

 

IL CALENDARIO DEGLI EVENTI

 

MOSTRE

Dall’1 al 15 ottobre, presso sala mostre Barchessa Zorzi, a Riese Pio X la mostra di Francesco Sartor “Lo scultore di Pio X”. Inaugurazione mostra: ore 11.30

Dall’1 al 22 ottobre presso l’Asilo parrocchiale di Riese Pio X il presepio Artistico dedicato a Pio X. Organizzano gli Amici del Presepio di Riese Pio X. Inaugurazione mostra: ore 10.00.

Dal 30 settembre al 22 ottobre. Presso l’oratorio di Riese Pio X la Mostra d’arte. “I luoghi e il tempo che hanno visto la presenza di Pio X”. Organizza il circolo del collezionismo “Giuseppe Sarto”.

Sabato 30 alle ore 7.00 presso il Monte Grappa, Borso e Pieve del Grappa. Ritrovo presso il municipio di Riese Pio X. Escursione guidata verso Cima Grappa col Patriarca “Sulle orme di Giuseppe Sarto”. Organizza il Cai Castelfranco Veneto con la Fondazione Giuseppe Sarto.

 

SETTEMBRE

Sabato 9, alle 10.30. Scuola primaria Riese Pio X: Inaugurazione Scuola Primaria Margherita Sanson, evento organizzato dal Comune di Riese Pio X.

Giovedì 14 alle 20.45. Municipio, Riese Pio X. Convegno: Pio X e l’emigrazione, organizza Associazione Trevisani nel mondo.

Domenica 17 alle 14.00 presso Casa Riese, Riese Pio X la trentesima edizione del Palio dei Mussi, organizza la Pro Loco di Riese Pio X

Giovedì 21 alle 17.00 al Parco della Poesia A. Zanzotto, Riese Pio X ci sarà l’inaugurazione nuovo percorso dedicato alla Poesia religiosa

Giovedì 21 alle ore 17.30 alla Casa natale Papa Pio X, Riese Pio X. Cerimonia d’inaugurazione del restauro della Casa Natale e del Museo Pio X. Organizza la Fondazione Giuseppe Sarto. Seguirà la celebrazione solenne presieduta dal Vescovo di Treviso, Michele Tomasi, alle 18.30 in chiesa parrocchiale, in occasione della festa del patrono san Matteo

Sabato 23 alle 11.30 in Via Castellana, Riese Pio X, l’inaugurazione del Monumento a Jacopo Monico

Domenica 24 alle 17.30 al Giardino Casa Natale, Riese Pio X il Festival del Viaggiatore. Programmati incontri: Piccoli cammini, grandi emozioni – Scalando il limite

Mercoledì 27 alle 20.45 presso il Giardino Casa Natale, Riese Pio X la presentazione del libro “Francesco Sartor, l’uomo, lo scultore”. Organizza il gruppo di ricerca storica “Francesco Sarto”.

Venerdì 29 alle 11.00 presso il Municipio di Riese Pio X la Presentazione Virtual tour della Casa natale, della medaglia dedicata alla Peregrinatio Corporis, e del bollo per l’annullo filatelico. Organizza la Fondazione Giuseppe Sarto.

 

OTTOBRE

Domenica 1° alle 17.30 presso il Palazzo della Luce, Treviso. Presentazione fumetto “Pio X, un papa di campagna”, a cura di Treviso Comic Book Festival

Lunedì 2 alle 18.15 al Santuario delle Cendrole l’inaugurazione della riqualificazione del sentiero Curiotto

Martedì 3 presso Casa Riese, l’incontro con Sammy Basso, Rudi Zanatta e Giovanni Trinca. Modera Davide Nordio. Organizza la fondazione Giuseppe Sarto

Giovedì 5 alle 20.45 presso la chiesa parrocchiale. “Pulchra sicut Luna – Musiche per la Beata Vergine Maria”. Concerto di apertura della Peregrinatio Corporis con l’organista Giovanni Feltrin del Conservatorio A. Steffani

Venerdì 6 e mercoledì 11 alle 21.00 presso Casa Riese, Riese Pio X la Commedia “Papa Sarto” di Giuseppe Maffioli della filodrammatica Bepi Sarto

Domenica 8 dalle 9.00 alle 14.00 presso la Barchessa Municipio, l’annullo filatelico speciale “Peregrinatio corporis di san Pio X”. Organizza il circolo del collezionismo “Giuseppe Sarto”

Lunedì 16 alle 20.45 presso la Chiesa parrocchiale, Riese Pio X il Viaggio nella musica organistica italiana tra ’800 e ’900. Concerto di chiusura della Peregrinatio Corporis con l’organista Nicola Cittadin. Organizza il Conservatorio A. Steffani.

 

NOVEMBRE

Domenica 5 alle 20.45 presso Casa Riese, il concerto in ricordo del Papa compositore. Si esibisce l’Asolo Chamber Orchestra dell’Istituto musicale Malipiero

Domenica 5 alle 11.30. Presso la Stazione ferroviaria di Mantova l’intitolazione della stazione ferroviaria di Mantova a San Pio X, organizza la Diocesi di Mantova

Sabato 25 e domenica 26 presso Casa Riese, ci sarà il convegno “Pio X, un papa per la musica” organizzato dall’Associazione Nazionale Case della Memoria.

 

DICEMBRE

Domenica 3 alle ore 20.30 è in programma la Chiusura delle Celebrazioni per il 120° Anniversario dell’elezione di Papa Pio X con un concerto di Georg Friedrich Haendel – Messiah. Orchestra da Camera Lorenzo Da Ponte. Direttore, Roberto Zarpellon. Organizza il Comitato diocesano

 

LA PEREGRINATIO CORPORIS DI PIO X

IL PRECEDENTE DI BERGAMO Nella storia recente della Chiesa, infatti, solo un’altra volta è stato organizzato il “ritorno a casa” di un Papa. Era accaduto a maggio del 2018 nel Bergamasco, dove le spoglie di Giovanni XXIII (che quando era Cardinale, col nome di Roncalli, era stato tra i grandi sostenitori del ritorno del corpo di Pio X a Venezia) hanno generato un movimento di massa senza precedenti. Quasi mezzo milione di pellegrini si sono prenotati per la visita, non sono noti i dati di quanti invece siano passati per il territorio senza registrarsi, solo a scopo turistico. 

PIO X IN VENETO Sarà una festa popolare che coinvolgerà tutto il Veneto: tutte le parrocchie del Nord Italia sono state coinvolte dai propri vescovi nell’organizzazione di pullman e trasferte, i sacerdoti ne stanno parlando da giorni nelle comunità. Infatti, Pio X studiò in seminario a Padova, fu cappellano a Tombolo, arciprete a Salzano, nel Veneziano, canonico della cattedrale di Treviso, cancelliere, padre spirituale del Seminario, vescovo a Mantova e patriarca a Venezia. Proprio in quel suo essere stato “un povero parroco delle terre venete”, ha detto il Vescovo Tomasi nel giorno della presentazione del calendario degli eventi, “sta una delle radici forti e buone che hanno sostenuto il suo impegno di guida della Chiesa universale”. Nel progetto di pellegrinaggio, peraltro, è stata coinvolta anche Treviso: l’urna traslata avrà come prima tappa del viaggio la chiesa cattedrale del capoluogo della Marca Trevigiana (il pomeriggio del 6 ottobre), dove rimarrà fino al pomeriggio di sabato 7. Dopo Cendrole, la peregrinatio proseguirà a Padova e nel Veneziano. Per aggiornamenti sugli eventi e ulteriori informazioni: www.papapiox.it

ARRIVA L’HOLI, MONTEGROTTO È LA CAPITALE ITALIANA DEI COLORI

Sabato 2 settembre il Festival dei colori più famoso d’Italia sbarca nel Padovano (a Montegrotto) al festival Young&Loud. L’attesa per le spettacolari foto dei baci, le iniziative benefiche per l’India. Gli organizzatori: “Siamo felici di portare musica e divertimento colorato”. Informazioni su www.holitour.it

 

Sabato 2 settembre il tour 2023 “Welcome to the land of colors” di Holi – Il Festival dei Colori, arriva per la prima volta nel Padovano, in una incantevole località adagiata sui Colli Euganei. Montegrotto Terme, uno dei più importanti centri termali d’Europa e d’Italia, famoso per le sue cure termali e il turismo internazionale, si trasformerà in un’esplosione di gioia e creatività per questa straordinaria occasione. Holi sarà ospite di Young&Loud, un festival di musica, cinema e sport organizzato dalla cooperativa PREnDE e APS Berta in collaborazione con il Comune di Montegrotto Terme.

L’originale format eventistico da oltre 650.000 persone che da otto anni colora e fa impazzire di gioia e divertimento tutta l’Italia con raffiche di tappe sold out in città, spiagge e parchi, l’Holi entrato nelle sale cinematografiche come protagonista nel film “Forever Young” del regista Fausto Brizzi, è ripartito alla grande con il nuovo tour 2023 ribattezzato “Welcome to the land of colors”.

La formula è sempre la stessa: festa e colori. Dalle 18:00 alle 23:00 ogni ora lanci collettivi di colore al termine dei countdown che verranno effettuati dal palco, con le polveri colorate che potrete comprare allo stand griffato Holi. I sacchettini di colore si potranno comprare solamente all’interno del festival: per ragioni di sicurezza è vietato introdurre all’interno dell’area qualsiasi tipo di colore proprio. I colori saranno in vendita a partire da 3 euro per 1 sacchetto e 10 euro per 4.

“Da quando è partito il Summer Tour 2023, targato “Welcome to the land of colors”, l’Holi ha inanellato un successo dopo l’altro, confermando la popolarità di un format universale che è divenuto negli anni una vera tendenza nazionale per grandi e piccini”, spiegano gli organizzatori. “Siamo felici di portare il nostro bagaglio di musica e divertimento colorato in questa città e aggiungere così un’altra importante tappa al nostro Summer Tour. Vi stupiremo, anche perchè c’è molta attesa dal punto di vista social per l’evento, le foto dei baci colorati continuano ad essere un trend topic dell’estate 2023″. 

La fama del festival è ormai nota a tutti, ma pochi sanno da dove derivi questo format che ha ispirato i due event manager, il trevigiano Fabio Lazzari e il vicentino Marco Bari. Durante la festa indiana denominata “Holi” interi popoli dei villaggi dell’India, Bangladesh, Nepal e Pakistan si lanciano sacchi di polverine colorate e gavettoni per celebrare la rinascita e l’amore e la definitiva sconfitta del male in favore del bene. La ricorrenza cade in primavera ed è portatrice di messaggi positivi universali, di amicizia, fratellanza e amore.

“Il festival che abbiamo ideato è un veicolo per trasmettere i valori genuini di questa antica ricorrenza e soprattutto per manifestare l’anima solidale che sta alla base di tutto e per la quale abbiamo ideato il festival”, spiegano Lazzari e Bari. “Infatti, ciò che distingue l’Holi il Festival dei colori dagli altri format che lo imitano sull’onda della viralità del fenomeno, è lo scopo solidale. Fin dall’esordio del festival, Lazzari e Bari raccolgono fondi per la Fondazione Fratelli Dimenticati che aiuta i bambini audiolesi di un villaggio in India”

La Fondazione Fratelli Dimenticati è una onlus di Cittadella, nel Padovano, che finanzia un progetto a Nandanagar, un villaggio nel Nord-Est dell’India dove nel 2006 è stata istituita la Ferrando School, un istituto che accoglie bambini audiolesi con l’obiettivo di intervenire precocemente nella diagnosi e nella cura della sordità attraverso percorsi terapeutici.

COS’E’ L’HOLI – Holi è tra le più antiche celebrazioni indù della stagione primaverile e coinvolge migliaia di persone dall’India, Bangladesh, Nepal e Pakistan. Conosciuta come la festa dei colori, della gioia, dell’amore e del divertimento, durante i festeggiamenti che durano due giorni, interi villaggi cantano e ballano, lanciandosi polvere colorata e acqua. La festa simboleggia la vittoria del bene sul male, l’arrivo della primavera e l’addio all’inverno. Ma è anche un momento di incontro e di puro divertimento. E’ la giornata in cui si dimenticano i dolori e si perdona. In questa occasione vengono meno anche le rigide strutture sociali: ricchi e poveri, vecchi e giovani, uomini e donne festeggiano e scherzano insieme.

CHE COSA SI FA – Il format consiste nel lanciare in aria polverine colorate e profumate alla fine dei countdown che i vocalist o i dj ritmano dal palco, di solito sono cadenzati uno ogni ora. E si balla e ci si “colora” tutti insieme. Si consiglia di indossare capi di cotone bianchi, le polverine sono naturali e atossiche, sono composte da talco e amido di mais, non contengono nessun metallo pesante, sono 100% eco friendly e si acquistano all’interno dell’area del festival, negli stand ufficiali “Holi”, garanzia della genuinità del prodotto. 

PER CHI E’ – Per tutti. Non ci sono limiti di età per partecipare all’Holi il festival dei colori, è aperto a tutti, grandi e piccini. Unica “regola”: aver voglia di divertirsi tutti insieme pacificamente come vuole lo spirito della festa indiana. 

LA STORIA Holi – Il Festival dei colori nasce alcuni anni fa dalle menti di due event manager veneti, Fabio Lazzari e Marco Bari, i primi a portare in Italia il format. L’Holi on tour si ispira alla tradizionale festa indiana e lo mixa con dj set dall’elettronica al rap. Degli esordi di Padova e Vicenza se n’è parlato molto sul web, con le foto del bacio diventate virali su Facebook e su Instagram.  Poi il format è diventato nazionale. Da Macerata a Bologna, passando per Firenze e Roma fino a Venezia e Trieste, ha toccato tutta Italia, dalle spiagge alle città. Il Festival è stato anche protagonista delle riprese del film “Forever Young” del regista Fausto Brizzi ed il fenomeno del selfie colorato è stato oggetto di studio sociologico. Una vera e propria moda che ha spopolato ovunque e che tappa dopo tappa ha registrato numeri da capogiro: in otto edizioni ha totalizzato oltre 650 mila partecipanti di tutte le età e culture. www.holitour.it

CON IL RESTAURO RAFFINATO DELLE EX-CARCERI di C+S SI AMPLIA IL PALAZZO DI GIUSTIZIA DI TRENTO

Il progetto esecutivo di restauro delle Ex-Carceri a Trento sarà consegnato ai primi di settembre per un investimento da venti milioni di euro della Provincia di Trento. Il progetto architettonico porta la firma dello studio C+S Architects, vincitori del premio Architetto Italiano dell’Anno. Segantini: “Il prezioso edificio delle ex-carceri amplia il Palazzo di Giustizia: l’accostamento di nuovi elementi delicati alle masse murarie in pietra dei volumi asburgici valorizza l’edificio storico in un dialogo costante tra antico e nuovo”. Lavori al via il prossimo anno.

 

Accelera a Trento l’iter del progetto di restauro delle ex-carceri che amplieranno il Palazzo di Giustizia esistente. Il progetto esecutivo di restauro dell’edificio asburgico sarà consegnato ai primi di settembre e porta la firma di C+S Architects, studio con sedi a Londra e Treviso di Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini, da poco insigniti del Premio Architetti Italiani dell’Anno.

Per la prima volta vengono mostrati i rendering del progetto, che avrà un valore di 20 milioni di euro. L’ente appaltante è la Provincia di Trento, peraltro proprietaria dello spazio, che sorge su un lotto di poco più di diecimila metri quadrati con un ampliamento del tribunale esistente di 8.700 metri quadrati. Ottenute tutte le approvazioni nella conferenza dei servizi di aprile, ora la Provincia dovrà approvare il progetto esecutivo e quindi procedere alla gara di appalto europea. Se l’iter burocratico non subirà intoppi, i lavori potranno iniziare già il prossimo anno. 

 

Un progetto che donerà nuova vita all’area. “Il riconoscimento della qualità spaziale e costruttiva del complesso ci ha spinto a realizzare un lavoro di riqualificazione dell’edificio esistente – spiega Cappai – innestando una nuova infrastruttura delicata capace di tradurre e reinterpretare il complesso per adeguarlo al nuovo programma. La filosofia del progetto mira a preservare il più possibile le strutture esistenti. Il piano terra è stato progettato come uno spazio ibrido, che possa essere aperto anche a un pubblico più ampio (previo controllo di sicurezza all’ingresso) per favorire l’idea che gli edifici pubblici sono edifici di comunità e dovrebbero ospitare un pian terreno accogliente e vivibile”. 

 

Una serie di spazi pubblici (ristoranti, caffetteria e una cella-museo) occupano il piano terra dell’ala centrale del complesso, diventando una sorta di ponte pubblico tra le due corti esistenti; l’Ufficio del Casellario e l’Ordine degli Avvocati completano la struttura funzionale del piano terra, occupando le due ali laterali del complesso.

Viene mantenuta la distribuzione verticale esistente e le tre scale esistenti, interamente conservate, sono affiancate da due nuovi ascensori, mentre, per motivi di sicurezza antincendio, vengono inserite quattro nuove scale esterne di emergenza. “La definizione della materialità dei vani scala è stata altrettanto importante per far dialogare il vecchio e il nuovo”, suggerisce Segantini. “I vani scala sono in laterizio vetrificato in equilibrio cromatico con l’edificio esistente. I mattoni sono stratificati in modo da creare una trama di luce e cambiano ogni singolo momento della giornata. In questo modo spingiamo le persone a usare queste scale invece degli ascensori e diventare più sane. Un parapetto strutturale in acciaio definisce le rampe con un materiale simile a quello dei balconi, per stabilire un dialogo con la pietra, materiale molto utilizzato nell’ex carcere”.

 

Il primo piano è interamente occupato dal Tribunale Ordinario, con gli uffici dei giudici collocati ali centrale e orientale, le cancellerie e gli uffici maggiori nelle due ali laterali e la sala delle udienze all’interno dell’ex cappella. Ad ovest, una nuova scala dotata di piattaforma elevatrice collega i primi piani dell’ex carcere e gli attuali uffici del Tribunale. Il secondo piano è destinato ad accogliere ulteriori uffici del Tribunale Ordinario.

Il terzo piano, in origine un sottotetto disabitato, ospita le unità di trattamento aria, mentre l’ala est viene ridisegnata da uno spazio multifunzionale comune, grazie alla sostituzione di alcune capriate esistenti con nuove travi sagomate ad arco in legno lamellare e all’apertura di lucernari che lasciano fluire nello spazio l’illuminazione zenitale.

Il piano interrato dell’edificio esistente ospita gli spazi di servizio e gli archivi dell’Ordine degli Avvocati e dell’U.N.E.P. È collegato da una rampa ad un piano interrato di nuova costruzione, posto al di sotto del cortile-giardino d’ingresso, che ospita l’archivio del Tribunale Ordinario e più locali tecnici. La circolazione verticale avviene sia attraverso le scale esistenti sia attraverso le quattro nuove scale antincendio nei due cortili. Queste ultime sono affiancate da altre due scale esterne che conducono al giardino d’ingresso.


SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

C+S Architects Bio

Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini vivono e lavorano tra Treviso e Londra dove ha sede lo studio C+S ARCHITECTS da loro fondato a Venezia nel 1994. Lo studio C+S ha maturato una profonda esperienza nel settore del restauro avendo realizzato alcuni dei più importanti lavori a Venezia: il restauro della Torre Massimiliana nell’isola di Sant’Erasmo, della Ex-Manifattura Tabacchi e del Fondaco dei Tedeschi solo per citare i più rinomati, tutti progetti che hanno ottenuto premi internazionali, tra cui il BigMat Award 2017. Rispettivamente professore associato e ordinario di composizione architettonica e urbana, Cappai e Segantini hanno tenuto corsi come visiting professors in varie università tra cui MIT, Cambridge Massachussetts, USA e Syracuse University, NYC, USA e Hasselt University. Attualmente sono visiting scholar a Cambridge University, UK. La loro ricerca e realizzazione di scuole, esposta alla 15° Biennale di Architettura di Venezia, ha contribuito a riscrivere le Linee Guida del Ministero sulla progettazione delle scuole italiane. L’approccio progettuale dello studio rintraccia la tradizione costruttiva dei luoghi che deriva dal rispetto e utilizzo sostenibile delle risorse naturali che il progetto traduce in un nuovo equilibrio tra uomo e natura. Oltre al recentissimo Premio Architetto dell’Anno del CNAPP, lo studio ha ottenuto premi, riconoscimenti e pubblicazioni internazionali ed ha presentato il proprio lavoro in una serie di istituzioni internazionali, tra cui il MoMA a New York, il RIBA a Londra, la Biennale di Architettura di Venezia, il Museo di Oslo, Il MIT di Cambridge e la Triennale di Milano.

 

IL PROGETTO DELL’EX CARCERE TRENTO

 

L’EX CARCERE DI TRENTO – LA STORIA

L’Ex Carcere di Trento sarà trasformato in un nuovo Tribunale, ampliando quello esistente.

L’edificio faceva parte dell’espansione ottocentesca della città, quando divenne parte fondamentale del nuovo reticolo urbano, che seguiva al taglio del fiume Adige.

L’edificio esistente, progettato da Ignazio Liberi, è costituito da una sequenza di due cortili e segue la classica tipologia carceraria, con un vuoto centrale a tripla altezza su cui si affacciavano tutte le celle. Particolarmente interessante è il sistema costruttivo, con spesse murature in pietra a vista e sistemi di volte in laterizio o solai orizzontali in pietra, di cui un esempio molto interessante sono i ballatoi centrali, con una serie di mensole in pietra, su cui poggiano generose lastre anch’esse in pietra che formano il piano di calpestio.

 

I CINQUE INTERVENTI STRUTTURALI PRINCIPALI

Cinque gli interventi principali, tutti indipendenti dall’edificio esistente e quindi reversibili in futuro:

  1. L’inserimento di quattro nuove scale di emergenza, che si innestano nei cortili in continuità con la matericità della pietra, costruendo un nuovo piano sopraelevato alla stessa quota del piano terra e staccato dalle facciate: i vani scala sono progettati in cemento e mattoni vetrificati in equilibrio cromatico con le facciate esistenti. Le nuove scale qualificano lo spazio dei cortili, pavimentati in pietra artificiale e completati da lunghe panchine che contribuiscono a ridefinire il punto di contatto tra vecchio e nuovo;
  2. I ballatoi sono stati rinforzati con lame in acciaio e aumentati di dimensioni mediante l’inserimento di un nuovo cordolo in acciaio in continuità con i nuovi parapetti;
  3. La nuova infrastruttura MEP disegna la facciata interna degli uffici in continuità con i nuovi serramenti. Un sistema di contro-pareti metalliche è inserito nelle strutture esistenti per schermare il necessario isolamento e la distribuzione degli impianti, che saranno ispezionabili;
  4. Il nuovo vano sottotetto è progettato con elementi ad arco in legno lamellare in continuità con le originarie strutture lignee di copertura illuminate zenitalmente da lucernari vetrati;
  5. I pavimenti esterni rimangono in pietra in continuità con le uscite delle scale di emergenza al piano interrato.

 

I MATERIALI SCELTI PER IL RESTAURO

La scelta dei materiali rafforza il concetto di costruzione di un dialogo poetico tra antico e nuovo.

Il progetto unisce la pietra naturale esistente, utilizzata nella pavimentazione dei corridoi e dello spazio a tripla altezza, con una pietra artificiale, che sarà realizzata con lastre di terrazzo prefabbricate con inerti a vista. In questo modo un nuovo materiale può essere armoniosamente combinato con la pietra esistente. Lo stesso materiale verrà utilizzato per la pavimentazione esterna, associata ad una pavimentazione tipo Levocell.

Il secondo materiale, scelto per le sue caratteristiche meccaniche e riconoscibilità, è l’acciaio. Sarà utilizzato per gli elementi strutturali, le balaustre e le contro-pareti che integrano i sistemi meccanici. Per la nuova struttura del tetto, l’acciaio è stato abbinato al legno lamellare, utilizzato sotto forma di travi ad arco in sostituzione delle originarie capriate lignee, che non permettevano di abitare il sottotetto. Nel sottotetto dell’ala est sono state così collocate due nuove sale riunioni, illuminate dall’alto da lucernari.

Gli intonaci delle facciate verranno demoliti e sostituiti con un intonaco termico in grado di migliorare la resistenza termica, senza alterare le superfici e le decorazioni murarie esistenti. Tutte le cornici e gli elementi decorativi saranno accuratamente restaurati, comprese le cornici di gronda.

Il progetto, collocando le nuove quattro scale antincendio nei cortili, ha permesso di preservare tutte le scale interne esistenti e limitare notevolmente le demolizioni. Sono pensati come elementi riconoscibili, ma ben armonizzati con la matericità esistente.

Le scale lungo la parete cieca che separa il carcere dal tribunale assumono una forma lineare e disegnano un nuovo fondale. La scala opposta, invece, si allontana dalle pareti e il suo volume è stato pensato il più possibile sottile e dai bordi morbidi, per ridurre la nitidezza delle ombre proiettate e aumentare la luce degli spazi adiacenti.

Per rafforzare l’identità dell’edificio nelle mappe mentali della comunità, gli spigoli arrotondati rimandano al volume semicilindrico dell’abside della cappella, nonché alla scuola elementare Raffaello Sanzio di Alberto Libera. Anche in questo caso i due corpi scala assumono un profilo curvilineo in grado di inserirsi nel contesto formale fortemente caratterizzato di quella parte di città, costruendo un ponte tra passato e futuro.

La definizione della materialità dei vani scala è stata altrettanto importante per armonizzare il vecchio e il nuovo. I vani scala sono progettati in cemento e laterizio vetrificato in equilibrio cromatico con l’edificio esistente. I mattoni sono stratificati in modo da creare una trama di luce mentre si usano le scale e cambiano ogni singolo momento della giornata. In questo modo spingiamo le persone a usare queste scale invece degli ascensori e diventare più sane! Un parapetto strutturale in acciaio definisce le rampe con un materiale simile a quello dei balconi, per stabilire un dialogo con la pietra, materiale molto utilizzato nell’ex carcere.

Le uscite di emergenza sono completate dalle due scale poste nel giardino prospiciente la facciata est dell’ex carcere. Provengono dal nuovo seminterrato e sono scoperti. In questo caso i parapetti sono in acciaio, il loro rapporto con l’esistente è mediato dalle piante del giardino. La schermatura del parcheggio detenuti a sud segue lo stesso principio; sono infatti costituiti da un telaio in profilati di acciaio e pannelli di tamponamento in lamiera stirata, per la crescita di piante rampicanti che possono trasformare questi elementi in pareti verdi.

Il gioco del progetto è quello di costruire un dialogo tra vecchio e nuovo, favorendo la bellezza dell’edificio originario con una nuova bellezza di dettagli ricercati, capaci di definire un incontro poetico tra tradizione e innovazione.

 

Credits:

Head designers and technical coordination: Carlo Cappai, Maria Alessandra Segantini, C+S Architects

Project manager Architecture: Stefano di Daniel, C+S Architects

Collaborators C+S: Sai Anugna Buddha, Tu Bui, Federica De Marchi, Giulia Guizzo, Anamika Gupta, Damla Karabay, Jurgis Prikulis

Structures: Pierluigi Coradello

MEP Engineering: Oscar Nichelatti, Manuele Rolleri

Survey, Fire and Safety and Administrative coordination: Areatecnica srl

Bill of Quantity: Venice Plan srl

IL 21 AGOSTO FESTA PER PIO X A RIESE, PRONTE LE OPERE REALIZZATE PER I PELLEGRINI

Il 20 agosto si ricorda l’anniversario della morte, avvenuta 109 anni fa. Il giorno dopo, la processione. Entrano nel vivo i festeggiamenti in vista del rientro del corpo, ad ottobre. I preparativi: casa natale e museo ristrutturati, nuova pista ciclabile e Curiotto. Sarà realizzato anche un tour virtuale. Tutte le iniziative in corso. L’appello del sindaco: “Prenotate subito la visita sul portale www.papapiox.it, ci sono molte richieste e il rischio è di perdere una storica opportunità”

 

Prima di partire per Roma, dove sarebbe salito al soglio Pontificio, l’allora cardinale Giuseppe Sarto aveva proferito queste parole: “O vivo o morto tornerò”. Erano anni tremendi, quelli del primo Novecento, stava per scoppiare la prima guerra mondiale. Le spoglie mortali di Papa Pio X tornarono a Venezia molti anni dopo, nel 1959. E adesso la promessa viene di nuovo mantenuta: dal 6 al 15 ottobre sarà celebrata la sua “Peregrinatio corporis”. 

L’urna che oggi è a San Pietro, in Vaticano, sarà trasportata per 545 chilometri in un mezzo ristrutturato ad hoc per impedire che le vibrazioni possano danneggiarla, e dopo un giorno in cattedrale a Treviso sarà accolta per più di una settimana a Cendrole, borgo riesino che ospita la chiesa mariana nella quale Bepi Sarto sviluppò la sua fede.

L’attesa per l’evento sta crescendo a Riese Pio X. Il prossimo 20 agosto si ricorderà l’anniversario della morte, avvenuta nel 1914 (c’è chi dice che non resse il dolore dell’incombente guerra mondiale). Il giorno dopo, la solenne processione per la festa del Santo che vede ogni anno la presenza di centinaia di fedeli. A settembre è invece programmato un grande evento per l’inaugurazione della ristrutturata casa Natale di Pio X. 

La Peregrinatio di ottobre sarà preceduta da un programma di eventi religiosi e culturali, che saranno pianificati dalla Fondazione Giuseppe Sarto con Diocesi di Treviso, Comune di Riese Pio X e altri enti, quali il Conservatorio Steffani di Castelfranco Veneto e il Consorzio Marca Treviso, solo per citarne alcuni. La peregrinatio proseguirà anche nel Veneziano, ma prima il borgo delle Cendrole, dove abitano poche decine di famiglie, accoglierà migliaia di pellegrini nell’arco dei dieci giorni di eventi, in questi giorni si sta organizzando un centro logistico di accoglienza a due chilometri di distanza. Nell’attesa, il Comune ha messo a terra un piano di maquillage per prepararsi ad accogliere i pellegrini.

CASA NATALE A seguito delle indagini e dei saggi effettuati negli anni scorsi presso la Casa Natale di Pio X, si erano riscontrati alcuni aspetti di criticità conservativa. “È stato perciò deciso di recuperare tutti gli elementi architettonici, costruttivi e decorativi presenti nell’edificio”, spiega Matteo Guidolin, presidente della fondazione Giuseppe Sarto e sindaco di Riese Pio X. “Il progetto, realizzato dallo Studio Scattola e approvato dalla Soprintendenza di Venezia prevede azioni conservative, di salvaguardia e di protezione, con una visione più ampia di recupero dei valori e testimonianze materiali presenti nel territorio, restituendole alla collettività. È stato inoltre previsto un intervento di ritinteggiatura e manutenzione degli oscuri di Casa Maggion, immobile di proprietà della Fondazione, sede della stessa e del bookshop legato alla Casa Natale.

MUSEO PIO X Lo studio Gatto Tonin Architetti sta curando il progetto di riallestimento degli spazi museali, la riorganizzazione dei percorsi di visita e il rinnovo degli ambienti di servizio della casa museo. L’intervento interesserà gli spazi di Casa Maggion – detta anche casa del custode – che in futuro ospiterà anche l’Archivio di Papa Pio X e spazi per esposizioni temporanee e permanenti; per quanto riguarda gli ambienti della Casa Natale e del Reliquiario (Museo), si prevede il riordino delle aree aperte pertinenziali, il miglioramento dell’accessibilità, il ridisegno dei supporti espositivi e l’integrazione all’interno degli ambienti di nuove dotazioni tecnologiche a supporto del percorso espositivo. La riorganizzazione del percorso museale è stata curata da Disma Srl, con predisposizione dei pannelli introduttivi e del contenuto delle didascalie. 

VISITA VIRTUALE In occasione della “peregrinatio corporis” il Museo di Pio X sarà peraltro reso accessibile al mondo intero tramite un virtual tour sul web. Le attività di restauro e di rinnovo del complesso saranno infatti oggetto di un intervento di digital storytelling da parte di Wow Textura. “L’obiettivo è rendere accessibile e fruibile in modo virtuale la visita del museo, con particolare attenzione alla resa fotorealistica e all’inserimento di contenuti arricchiti di esperienzialità, come approfondimenti testuali e multimediali”, spiega ancora Guidolin. “Attraverso la direzione artistica virtuale e la costruzione di contenuti immersivi sarà possibile sfruttare questo strumento in ottica di promozione e presentazione, consentendo al contempo di aumentare la visibilità delle attività di restauro anche verso chi non ha ancora visitato il Museo Pio X”.

IL PAESE La Città di Riese Pio X, oltre a dare supporto economico alla Fondazione Sarto per la realizzazione dei progetti di restauro e riqualificazione del complesso della Casa Natale, sta realizzando altri ambiziosi progetti, che saranno portati a termine in questi giorni. La riqualificazione del sentiero Curiotto, sentiero che Sarto percorreva da giovinetto per raggiungere il Santuario delle Cendrole. Ma anche la realizzazione della pista ciclabile da Cendrole a Spineda, che unirà definitivamente il centro di Riese al Sentiero degli Ezzelini e sarà usata dai pellegrini per avvicinarsi alla Chiesa. Infine, il progetto di nuovo arredo urbano nel centro storico di Riese Pio X, che prevederà l’installazione di elementi d’arredo e la riqualificazione di alcune aree urbane. Il pellegrino potrà inoltre visitare il presepio artistico pluripremiato (presso l’asilo parrocchiale) e una mostra sullo scultore Francesco Sartor (in Barchessa Zorzi). 

“La macchina organizzativa ormai è pronta”, conclude il sindaco. “Tutte le informazioni saranno convogliate sul portale web www.papapiox.it, nel quale sarà possibile anche prenotare le visite. Fioccano già le prenotazioni, ci attendiamo decine di migliaia di pellegrini, speriamo centinaia di migliaia, considerato anche che in un anno normale, i turisti religiosi che visitano la “casetta” del Papa sono migliaia. Per trovare da dormire già adesso serve cercare alberghi e hotel nelle città limitrofe come Castelfranco Veneto, Possagno, Bassano del Grappa e Cittadella. Invito tutti a prenotare la propria visita per non rischiare di perdere una opportunità storica”. 

 

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO – LA PEREGRINATIO CORPORIS DI PIO X

IL PRECEDENTE DI BERGAMO Nella storia recente della Chiesa, infatti, solo un’altra volta è stato organizzato il “ritorno a casa” di un Papa. Era accaduto a maggio del 2018 nel Bergamasco, dove le spoglie di Giovanni XXIII (che quando era Cardinale, col nome di Roncalli, era stato tra i grandi sostenitori del ritorno del corpo di Pio X a Venezia) hanno generato un movimento di massa senza precedenti. Quasi mezzo milione di pellegrini si sono prenotati per la visita, non sono noti i dati di quanti invece siano passati per il territorio senza registrarsi, solo a scopo turistico. 

PIO X IN VENETO Sarà una festa popolare che coinvolgerà tutto il Veneto: tutte le parrocchie del Nord Italia sono state coinvolte dai propri vescovi nell’organizzazione di pullman e trasferte, i sacerdoti ne stanno parlando da giorni nelle comunità. Infatti, Pio X studiò in seminario a Padova, fu cappellano a Tombolo, arciprete a Salzano, nel Veneziano, canonico della cattedrale di Treviso, padre spirituale del Seminario, vescovo a Mantova e patriarca a Venezia. Proprio in quel suo essere stato “un povero parroco delle terre venete”, ha detto il Vescovo Tomasi nel giorno della presentazione del calendario degli eventi, “sta una delle radici forti e buone che hanno sostenuto il suo impegno di guida della Chiesa universale”. Nel progetto di pellegrinaggio, peraltro, è stata coinvolta anche Treviso: l’urna traslata avrà come prima tappa del viaggio la chiesa cattedrale del capoluogo della Marca Trevigiana (il pomeriggio del 6 ottobre), dove rimarrà fino al pomeriggio di sabato 7. Dopo Cendrole, la peregrinatio proseguirà nel Veneziano.

Per aggiornamenti sugli eventi e ulteriori informazioni: www.papapiox.it

 

VISITA IN CENTRO, POI TUTTI IN PISCINA: PADOVALAND INVASA DAI TURISTI

Il trend per l’estate 2023: gli stranieri passano una giornata al parco acquatico, anche se il tempo non è bello. Johnny Pozzi, il titolare di Padovaland: “Gruppi di giovani da Repubblica Ceca e Polonia, famiglie da Belgio, Germania e Francia: un visitatore su tre è straniero”

 

PADOVA. Padovaland, ormai un bagnante su tre è straniero. L’estate 2023 sta confermando un trend che si era già visto lo scorso anno. Il parco acquatico padovano è preso d’assalto dalle comitive turistiche. Ci sono gruppi organizzati di giovani che arrivano da Polonia e Repubblica Ceca, ma anche comitive che si muovono sulle tratte internazionali coordinate da società del Belgio. Non basta, ogni giorno famiglie di tedeschi, francesi e spagnoli si presentano per difendersi dal solleone, o persino per rilassarsi nonostante la pioggia e il cielo nero.

“L’altro giorno pioveva, c’erano duecento persone, ed erano praticamente tutte straniere”, spiega Johnny Pozzi, titolare del parco acquatico padovano. “Ormai siamo una tappa fissa nei circuiti dei turisti che si muovono tra Verona, Padova, Treviso e soprattutto Venezia. Se vogliono riposarsi una giornata in piscina vengono a Padovaland. L’anno scorso era per il gran caldo, quest’anno sono tornati anche con la pioggia. Abbiamo stimato che il 30% dei nostri visitatori sia straniero, siamo orgogliosi di essere a modo nostro una vetrina di Padova per chi la visita. Anche per questo abbiamo presentato un restyling delle attrazioni e delle aree di balneazione”.

Una delle novità più gettonate è l’area dedicata agli amici a quattro zampe, che ha attirato un grande interesse fin dalle prime settimane di apertura estiva. Si tratta di piccoli recinti, collocati a bordo lago, dove le famiglie trovano lo spazio per lo sdraio e l’ombrellone e possono lasciar libero il proprio cucciolo. Una possibilità che poche piscine forniscono e che si somma al servizio che si basa su una ventina di scivoli a disposizione dei bagnanti, la piscina ad onde più grande d’Italia e molte altre attrazioni. Senza dimenticare la recente innovazione nei chiringuitos e nei punti di somministrazione cocktail. 

Padovaland peraltro è un punto di riferimento per le estati venete da oltre trent’anni, è nota in tutto il Veneto anche perché meta di grest e gruppi parrocchiali che portano centinaia di bambini a divertirsi qui. Padovaland ha visto crescere almeno due generazioni, è stato infatti fondato nel 1989 da Enrico Pozzi ed è stato poi ampliato e modernizzato dal figlio. Oggi, su un’area di 50.000 metri quadri e una vasta gamma di attrazioni, l’organizzazione applica regolarmente un piano di manutenzione per garantire alti standard di sicurezza in tutto il complesso.

“Il successo del Parco Acquatico Padovaland si sta diffondendo a livello internazionale, con sempre più tour operator stranieri che includono una visita al parco nei loro programmi per scoprire Padova e le splendide città venete circostanti”, conclude Pozzi. “L’orgoglio di mostrare al mondo la struttura e l’entusiasmo dei turisti internazionali stanno contribuendo a rendere Padovaland una destinazione estiva di grande successo”.

 

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO: PADOVALAND

GLI SCIVOLI Gran parte delle aree riservate agli ospiti sono state da poco ristrutturate, sono stati anche riverniciati gli scivoli. All’interno del parco vi sono cinque grandi strutture scivolanti per adulti, un toboga (“serpentone” bianco dotato di 5 corsie che partono da varie altezze per accontentare anche i più piccoli) per un totale di 20 scivoli a disposizione dei clienti. Tra questi il kamikaze (la cima del parco dalla quale si può scivolare verso l’acqua), la Treccia (la più veloce discesa di tutto il parco, composta da 4 tubi completamente chiusi che scendono attorcigliati tra loro), la “Pista Blanda” (scivolo con 4 corsie affiancate, ideale e amato da chi piace sfidarsi e gareggiare con i propri amici), il “Twin Slide” (2 semplici tubi neri per una veloce scivolata al buio, per i più piccoli). 

LE PISCINE Ci sono poi le altre attrazioni. I gommoni, ciambelle in gomma dalle quali si può di interagire e giocare con gli amici durante la discesa. Il pallone con corde, una mezza palla gonfiabile ampia diversi metri da scalare con delle corde mentre l’acqua cade dall’alto rendendo scivolosa la superficie di arrampicata. La piscina con onde artificiali tra le più grandi d’Italia e lo specchio d’acqua che parte da zero e arriva fino a 190 centimetri di profondità. Poi gli idromassaggi, per un momento di relax, e il campo da pallavolo per una partita con gli amici. Particolarmente frequentata la zona acquatica per i bimbi più piccoli. Una piscina dedicata che parte da zero e arriva sino a 70 centimetri di profondità, attrezzata con un castello con arrampicate e tre scivoletti, un fungo con acqua dall’alto con tre scivoli, la mini pista blanda e il mini toboga. 

 

NASCE E-SSENCE, LA PRIMA STARTUP PER IL BOAT SHARING ELETTRICO

Barche che si guidano senza patente, elettriche e sbloccabili via app, come fosse una bici affittata in una città. E-ssence si presenta a Monaco il prossimo 24-25 settembre, prenotazioni sold out per i primi week end. I fondatori: “Soluzione ideale per visitare i parchi naturali”. Un mercato da 60 milioni di euro in Italia

 

Basta il cellulare. Si cerca nella mappa dell’app la barca più vicina. Ci si avvicina, si sblocca il timone con un click. E poi si naviga, liberamente, senza patente nautica. Ma soprattutto senza inquinare: sono barche elettriche. Nasce in Italia il primo boat sharing elettrico completamente on line, un modello che in Europa esiste solo in Olanda. Il prossimo appuntamento pubblico di presentazione del progetto è fissato al 24-25 settembre allo Yacht Club di Monaco, per la terza edizione della fiera “Smart and Sustainable Marina”.

È questo in sintesi il progetto di E-ssence, ideato da Michele Lauriola, 33enne originario di Manfredonia e ora residente a Montebelluna, nel Trevigiano e Leonardo Caiazza, 34enne originario di Parma e ora residente a Forte dei Marmi (Lucca). Sono due giovani imprenditori che hanno elaborato la loro idea all’interno della Bologna Business School dove, nel 2023, hanno conseguito un MBA in green energy e sustainable business. La loro iniziativa è stata oggetto di due programmi di incubazione: il BigBo di Pixel e Banca Sella e il Nowtilus, il sea innovation hub ligure.

Adesso è ora di presentare il progetto. “Annunciamo l’arrivo della web App, a breve sarà disponibile la versione mobile”, spiegano i due. “Il nostro sistema è completamente automatizzato. Si sblocca la barca, si naviga anche con l’assistenza di un virtual skipper che suggerisce itinerari e mete da visitare, poi si ormeggia e si blocca ma non prima di aver messo in carica la barca. Questo è l’unico obbligo per l’utente”.

La start up, che ha sviluppato sia il software che l’hardware per la gestione delle procedure, ha iniziato l’attività con due barche, prodotte dal cantiere svedese Nimbus: una è ormeggiata nel porto di Mirabello a La Spezia e la seconda è data in licenza ad un operatore sul Lago di Garda, a Lonato del Garda. 

“Le prime settimane di operatività sono andate molto bene: sold out nei week end”, commentano Lauriola e Caiazza. “Ma molte richieste stanno arrivando dalle 22 aree marine protette italiane, ecosistemi fragili da salvaguardare dove muoversi con barche a scoppio danneggia gli equilibri naturali. Lì vorremmo orientare il nostro business”.

Un modello che ben funziona in Austria, in particolare in Carinzia, che è del tutto innovativo in Italia. Sono infatti i primi a proporre un progetto di questo genere, che vede come competitor solo alcune aziende sarde che affittano gommoni a scoppio. A livello europeo, ad Amsterdam ci sono dei sistemi simili che uniscono alta tecnologia e una scelta di trasporto totalmente green. Il business attorno al noleggio di barche elettriche, peraltro, è in crescita. Stando alle ricerche più recenti (Fonte: report Mordor Intelligence), il mercato a livello mondiale dovrebbe salire del 5% da qui al 2027, arrivando a 20 miliardi, quello europeo a 6,5 miliardi nello stesso periodo. In Italia al momento sono “solo” 60 milioni di euro.

“A breve sarà offerta in sharing anche l’attrezzatura per fare snorkelling”, concludono i due founder. “Si tratta di pacchetti con l’indicazione di itinerari e punti di attrazione subacquea. Una nicchia molto interessante perché la silenziosità del motore elettrico non spaventa i pesci ed è possibile ammirarli con più facilità. In più offriamo un servizio meteo e SOS bottom per i casi di emergenza. Attraverso l’app il cliente può geo-localizzare le imbarcazioni, prenotare e sbloccare i natanti. Non solo, a breve vogliamo estendere l’intermodalità, coordinandoci con aziende che affittano biciclette e auto elettriche. E magari espanderci all’estero, ad esempio in Austria o sul lago di Lugano, in Svizzera per partecipare al progetto teso ad aumentare la mobilità sul lago riducendo quella su gomma”.

 

SCHEDA – LE BARCHE DI E-SSENCE

La start up metterà a disposizione in un primo momento le due imbarcazioni della flotta di proprietà, alle quali nei prossimi mesi se ne sommeranno altre grazie a delle convenzioni con i cantieri navali che forniranno  i loro mezzi nei periodi di fermo. Le due barche arrivano dalla Svezia, il cantiere Nimbus. Motori da 30 kW, che essendo sotto i 40 CV si possono usare senza patente. La batteria è da 30 kWh e a una velocità di crociera da 12/13 nodi offre un’autonomia da 3/4 ore. Le imbarcazioni sono lunghe 6.30 metri fuori tutto, per una capienza massima di 6 persone e sono dotate di prendi sole a prua e a poppa, tavolino a scomparsa, impianto audio pro, caricatore usb, computer di bordo e simrad con cartografie. Va precisato che sono ad emissioni zero, ma sono arrivate in Italia trasportate da Tir. In ottica green, E-ssence ha deciso quindi di compensare l’anidride carbonica con una piccola quota dello sharing riservata ad una startup (Seathechange) che pianta peonie.