ECOMMERCE NENCINI SPORT, META PREMIA STUDIO CAPPELLO. “CASE HISTORY DA IMITARE”

Campagne Ads su Facebook e Instagram per il sito ecommerce specializzato nello sport, dati record: aumento degli acquisti del 31% e un ritorno sulla spesa pubblicitaria del 28%. Il gigante del tech di Mark Zuckerberg inserisce la digital company padovana Wmr Group tra i migliori casi a livello mondiale di gestione della nuova piattaforma Advantage+ Shopping. Il ceo, Andrea Cappello: “Continuiamo a essere faro per lo sviluppo del digital marketing”

 

Da anni Studio Cappello è partner per il digital marketing e la digital strategy di Nencini Sport, brand toscano di fitness e outdoor con un e-commerce di abbigliamento e attrezzatura sportiva da oltre 100 mila articoli a catalogo. Per aumentare le vendite on line del proprio cliente, la digital company padovana del ceo Andrea Cappello ha avviato una campagna promozionale a suo modo storica, tanto che Meta (l’azienda di Mark Zuckerberg che gestisce, tra l’altro, WhatsApp, Facebook e Instagram) ha deciso di inserire l’attività svolta da Studio Cappello tra le proprie migliori case history a livello mondiale grazie all’uso innovativo delle campagne Meta ASC (Advantage+ Shopping Campaigns). 

“Nel 2022 abbiamo testato a lungo nuove funzionalità di Meta per gli inserzionisti”, spiega Andrea Cappello, ceo di Wmr Group. “Siamo riusciti a gestire al meglio le innovazioni e le nuove piattaforme messe a disposizione dal social network e se ne è avvantaggiato Nencini Sport, che ci ha dato la possibilità di utilizzare le nuove funzionalità Advantage+ Shopping su Facebook e Instagram, un’operazione pioneristica in questa fase pilota”.

Per i non addetti ai lavori, va precisato che le funzioni Advantage+ Shopping Campaign servono ai professionisti della pubblicità sul web per attivare un’innovativa campagna semi-automatica, con un unico gruppo di inserzioni, che lavora tramite contenuti video, foto e testuali prodotti sia per il remarketing (strategia pubblicitaria basata sulle azioni compiute in precedenza dagli utenti per mostrare inserzioni mirate alle persone che hanno già interagito con il brand) che per il prospecting (attività di ricerca dei nuovi clienti).

Grazie alla combinazione di vari formati Ads e alla riduzione delle audience overlap (due o più inserzioni possono avere delle persone-target in comune, ossia l’overlap) delle due campagne attivate è stato possibile ottenere una diminuzione dei costi di acquisizione e un incremento delle vendite e del Roas, il Return on advertising spend, ossia il calcolo dell’incasso reale in proporzione ai soldi spesi per la campagna pubblicitaria.

Entrando nel dettaglio dell’attività svolta, l’obiettivo che si era posto l’agenzia era quello di capire se il nuovo formato di campagna proposto da Meta fosse più efficace di quelli precedenti. I tecnici della digital agency hanno così realizzato un test mettendo a confronto due pacchetti di inserzioni diversi: il primo era quello standard, senza la nuova Advantage+ Shopping Campaign (ASC); l’altro invece ce l’aveva in pancia. Affinché il test fosse valido tutte le campagne hanno lavorato con le medesime creatività (sia lato grafico che lato copy). Inoltre, a entrambe è stato fornito lo stesso budget giornaliero, garantendo alla nuova piattaforma Meta almeno il 30% del budget della sua cella. 

I risultati raccolti dopo due settimane di test hanno mostrato qual era il valore incrementale nell’attivare la nuova tipologia di campagna promozionale: a parità di importo speso, le due celle hanno raggiunto un numero di utenti in linea ma la cella con l’ASC attivato aveva generato il + 31% di acquisti, il – 27% di costo per acquisto e un + 28% sul fronte del Roas. In altre parole, si è venduto di più, spendendo meno e quindi migliorando il rapporto tra costi e risultati. 

Le conclusioni, che hanno meritato l’attenzione dei professionisti di Meta tanto da inserire questa case history nell’apposita pagina di Facebook tra quelle più interessanti a livello globale, sono sintetizzate da Andrea Cappello.  “A permetterci di raggiungere questo risultato è stato un insieme di fattori, tra questi l’essere agenzia partner Meta con un referente a noi dedicato e l’avere attiva una solida struttura di campagne, tracciamenti e feed, efficaci e performanti”, commenta. “La principale conclusione a cui siamo arrivati tramite questi dati è che apparentemente le normali campagne di prospecting dinamico tendono ad andare anche su un pubblico di remarketing, più caldo, con un conseguente costo per sessione più basso, mentre le nuove campagne ASC lavorano maggiormente in acquisizione, su pubblici più freddi ma maggiormente propensi a convertire in tempi brevi”.

“Abbiamo provato le campagne di Advantage+ e i risultati sono stati migliori di quanto ci aspettavamo, con più conversioni del previsto e un costo più basso per le acquisizioni”, conclude Allegra Galli, ecommerce manager di Nencini Sport. “Sicuramente continueremo ad usare questo format, testandolo ancora su prodotti e target differenti”. 

I risultati di questo test sono oggi know how anche per Meta e le altre agenzie partner Facebook. 

 

SCHEDA APPROFONDIMENTO: WMR GROUP 

La digital marketing agency Wmr Group opera nel digital marketing, dalla consulenza strategica ai servizi di advertising e promozione, ed è specializzata nel performance marketing oltre a vantare expertise per le aziende che operano a livello e-commerce e omnichannel, in particolare quelle retail. I progetti sono guidati dalla consulenza strategica e includono il miglior mix di search e social advertising, search experience optimization (SEO), data analytics, data intelligence, conversion marketing, marketing automation, formazione e affiancamento al management. Fanno parte di Wmr Group l’agenzia  Studio Cappello (digital marketing agency tra le più certificate in Europa grazie ad un approccio data-driven, alta expertise, tecnologia avanzata), Adviva (web agency specializzata nello sviluppo di siti web ed e-commerce tecnicamente predisposti per massimizzare le performance e le conversioni) e Wmrh (al fianco di hotel e strutture turistiche per la crescita del loro business con servizi di consulenza, revenue management e gestione della reputazione). Tutte le aziende sono certificate “Great Place To Work”.  Il Ceo è Andrea Cappello. Il fatturato 2022 è giunto a 6 milioni di euro (+15%), nel corso dell’anno sono stati gestiti 18 milioni in adv e ads. Oggi i dipendenti sono 75, l’azienda è certificata “Great Place To Work” grazie ad innovative scelte di gestione dello smart working e agli spazi del nuovo headquarter di Campolongo Maggiore, nel Veneziano. 

PROGETTI STRUTTURALI, GLI INGEGNERI PRESENTANO UN VADEMECUM PER AIUTARE I PROFESSIONISTI

Duecento ingegneri radunati nella sede della Provincia di Treviso per presentare le Linee guida sui contenuti minimi dei progetti strutturali. La presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Treviso, Eva Gatto: “Un prezioso aiuto per la nostra attività che ha come obiettivo la tutela della collettività, il nostro modello è supportato anche dal Genio Civile”

 

Il mondo dei progetti strutturali è irto di regole e norme complicate da rispettare. Ci sono leggi nuove che modificano normative consolidate da anni, procedure che cambiano e nuovi protocolli. Un ginepraio nel quale non è facile orientarsi, anche perché nel mondo dei “progetti strutturali” c’è di tutto, dal ponte al tetto, passando per la casa e il grattacielo. E ognuna di queste costruzioni ha bisogno di certificazioni e documenti specifici, che spesso persino i professionisti rischiano di presentare in modo incompleto.

“Capita anche agli specialisti del settore di trovarsi in difficoltà ad assolvere a tutti gli adempimenti richiesti per la prestazione dei progetti”, spiega Eva Gatto, presidente dell’Ordine degli ingegneri di Treviso, associazione di categoria che raduna 2.500 professionisti nella Marca Trevigiana. “Il nostro Ordine è stato il primo in Veneto ad agire per fornire ai professionisti un documento d’indirizzo a supporto della propria attività. Per dare forma a questo importante strumento di lavoro c’è stato anche il supporto dei tecnici del Genio civile di Treviso”.

Per questo l’Ordine degli Ingegneri di Treviso in cooperazione con l’Associazione Ingegneri della Provincia di Treviso ha organizzato il 15 febbraio nella sede della Provincia di Treviso un seminario al quale hanno partecipato  oltre duecento professionisti e tecnici della pubblica amministrazione, molti altri si sono collegati via web da tutto il Veneto. Il seminario ha avuto come scopo quello di illustrare il documento redatto, le “Linee guida sui contenuti minimi dei progetti strutturali”, una sorta di libriccino sintetico e in punti che vuole essere “un valido aiuto al progettista strutturale – così spiegano dall’Ordine – puntando all’uniformazione dei contenuti e l’organizzazione dei progetti, pensato per una applicazione sia alle nuove costruzioni sia agli edifici esistenti nel rispetto delle norme tecniche vigenti. Si tratta di un importante strumento di lavoro che speriamo diventi un concreto e snello supporto per creare delle buone prassi operative che come fine ultimo hanno la sicurezza strutturale e la tutela della collettività”.

“Siamo orgogliosi del lavoro svolto e la presenza oltre ogni aspettativa all’evento ne è la prova, abbiamo lavorato sulla qualità”, conclude la presidente Gatto. “In questo momento storico in cui si parla di ristrutturazioni sul patrimonio strutturale italiano, coi bonus che cambiano in continuazione, abbiamo cercato di fare un po’ di chiarezza attorno al tema. In Veneto siamo stati il primo Ordine provinciale a produrre un documento di questo tipo, che è stato apprezzato anche dal Genio Civile, che ha deciso di inviarlo alle varie sedi provinciali. Speriamo che questo strumento possa servire ad agevolare il lavoro di migliaia di nostri colleghi. Il documento è disponibile sul nostro sito internet”.

AUTOMAZIONI AL SERVIZIO DELLA LOGISTICA PER COSMESI E DESIGN, BRACCHI INVESTE SULLA TECNOLOGIA

Il gigante della logistica accelera sul fronte dell’industria 4.0 con investimenti strategici in chiave di automazione logistica. L’amministratore delegato Umberto Ferretti: “Le innovazioni tecnologiche messe al servizio dei nostri clienti”

 

Il 2023 di Bracchi inizia nel segno degli investimenti tecnologici. Come spesso accade, nei periodi più sfidanti in termini di congiuntura internazionale, le aziende più innovative puntano sul cambiamento. Anche Bracchi sta accelerando i propri investimenti sul fronte della robotica e dell’automazione, per affrontare le crescenti esigenze di sostenibilità ambientale, sicurezza dei lavoratori e ottimizzazione dei costi. 

Un processo accelerato anche dalla crescita del segmento e-commerce che spinge a rendere sempre più veloci e sicure tutte le attività di stoccaggio e smistamento dei prodotti. Nuovi modelli di distribuzione flessibili e condivisi, in un costante processo di adattamento alle mutevoli necessità del mercato e dei consumatori finali. Proprio per supportare i propri clienti che operano nei settori cosmetico, beauty e design Bracchi ha messo in campo importanti investimenti con un avvolgitore automatico a braccio rotante, un nuovo sorter automatizzato e un sistema innovativo di pallet scan. Tecnologie che si aggiungono a quelle utilizzate per il settore wine, come i pallet shuttle gestiti con tablet wi-fi, o il tunnel Veit a 4 camere che permette di stirare e ricondizionare i capi fashion con trattamenti igienizzanti e deodoranti. 

Entrando nel dettaglio delle novità industriali, nel polo logistico di Schio (VI) Bracchi ha realizzato il proprio hub dedicato alla logistica della cosmesi e proprio qui è stato installato un avvolgitore automatico a braccio rotante per l’avvolgimento di carichi pallettizzati con film estensibile, particolarmente indicata per l’utilizzo in settori merceologici in cui si richiedono elevate cadenze produttive, una tecnologia avanzatissima per il settore della cosmesi, che usualmente lavora su dimensioni e ritmi inferiori. Il macchinario è attivo dallo scorso gennaio ed è il fiore all’occhiello del magazzino. 

Novità in arrivo anche per il nuovo polo logistico di Castrezzato, nel bresciano, quarantamila metri quadri che ospitano prodotti industriali e del design in uno spazio certificato “Leed Gold”, un programma di certificazione che premia un approccio orientato alla sostenibilità, al risparmio energetico ed idrico, la riduzione delle emissioni di CO2, il miglioramento della qualità ecologica degli interni. Qui è in arrivo la creazione di una nuova porzione automatizzata di magazzino per lo smistamento colli che, grazie a rulliere motorizzate, cinghie a sollevamento pneumatico e nastri trasportatori bidirezionali con tappeti lisci, rappresenta la migliore tecnologia ad oggi esistente sul mercato per chi si occupa di logistica. A regime, il macchinario è capace di lavorare più di 500 colli all’ora. 

Tecnologia al centro dell’interesse anche del polo logistico Oppeano, in provincia di Verona, dedicato al mondo del fashion e dell’arredo, con specifiche attività rivolte al mondo dell’e-commerce. Qui Bracchi ha installato un innovativo sistema automatico ed elettronico di Pallet Scan per risolvere e velocizzare le operazioni di misurazione dei colli, eliminando molti passaggi e rischi di errore umano. Grazie al sistema di misurazione automatizzata è possibile conoscere in pochi secondi le esatte dimensioni e il peso della merce stoccata e di avere la trasmissione e archiviazione dei dati. Il sistema è certificato e preciso e permette un notevole risparmio di tempo e di costi, ottimizzando il carico dei mezzi di trasporto senza sovraccaricarli. Il sistema peso-volumetrico è dotato di una telecamera che permette di acquisire una foto digitale del pallet a ogni misurazione.

Sono solo le ultime innovazioni di un gigante della logistica con headquarter nel Bergamasco. Oggi Bracchi lavora su undici poli logistici e sette filiali regionali per un totale di 330.000 metri quadri di magazzini complessivi, gli occupati sono circa 650 presenti nei diversi stabilimenti.

L’amministratore delegato, Umberto Ferretti: “In Bracchi è in corso un profondo rinnovamento dei sistemi informativi a supporto dei processi operativi”, dichiara. “Questo ci consente di interfacciarci completamente con il sistema del cliente, che ha la possibilità di tracciare la merce stoccata e generare report automatici. Negli ultimi anni stiamo accelerando molto nel percorso di innovazione tecnologica e puntando sempre più su una logistica 4.0. Bracchi è costantemente impegnata nella ricerca di soluzioni innovative per una gestione di logistica e trasporti sicuri, efficienti e rispettosi dell’ambiente, grazie anche a una sempre più marcata digitalizzazione e ottimizzazione dei processi industriali.

 

SCHEDA AZIENDALE – BRACCHI

Bracchi viene fondata nel 1928 come azienda di trasporto locale. Negli anni ha ampliato la sua presenza affermandosi come realtà di rilievo prima a livello nazionale e poi, con l’ampliamento del proprio network logistico e i primi investimenti nel trasporto marittimo e aereo, in Europa e nel mondo. L’espansione della propria flotta mezzi ed i progetti di logistica integrata e in outsourcing hanno permesso all’azienda di imporsi in settori di nicchia altamente strategici, in cui è leader europeo da oltre 40 anni. All’headquarter di Fara Gera d’Adda (in provincia di Bergamo), dove vengono coordinate tutte le operazioni a livello nazionale ed europeo, si sono presto aggiunte le filiali estere di Bracchi con sede a Lublin in Polonia, Levice e Kostolné Kračany in Slovacchia, dedicati alla logistica e alla distribuzione di ascensori e consumer goods nell’Est Europa, e di Ettenheim in Germania: un polo logistico di 44.000 metri quadri di superficie coperta, dotato delle tecnologie più avanzate e in una posizione strategica per la gestione del traffico europeo. Il 2018 segna un nuovo importante traguardo: l’acquisizione di Bas Group, realtà storica di Bassano del Grappa, nel Vicentino, formata da quattro aziende di trasporti e logistica specializzate nei più vari settori, dal food al beverage, dal fashion all’e-commerce. Nel 2020 è la volta di Peterlini, azienda con sede in provincia di Parma specializzata nel trasporto tecnico eccezionale fino a 100 tonnellate. Grazie a queste acquisizioni Bracchi consolida la sua leadership ampliando la propria offerta a nuovi business strategici e aree geografiche, operando nei settori industriale, agricolo, ascensoristico, chimico e della cosmesi, fashion, food & beverage, e-commerce, retail & Gdo. Oggi Bracchi lavora su undici poli logistici e sette filiali regionali per un totale di 330.000 metri quadri di magazzini complessivi, gli occupati sono circa 650 presenti nei diversi stabilimenti. Nel 2021 il gruppo ha chiuso con vendite sopra i 158 milioni di euro, in crescita sui 142 milioni del 2020. Per ulteriori informazioni: www.bracchi.it.

 

IN PROVINCIA DI TREVISO SERVONO 500 ASSISTENTI DI STUDIO ODONTOIATRICO

Questo il fabbisogno di assistenti alla poltrona qualificate per i prossimi 5 anni nella Marca. Il presidente ANDI Treviso, Dario Danella: “E’ una grande opportunità lavorativa per i giovani, una figura fondamentale per lo studio odontoiatrico”.

 

 

Nella Marca Trevigiana gli studi dentistici hanno bisogno di nuove “assistenti alla poltrona”. Secondo le stime di ANDI Treviso (sezione provinciale dell’Associazione Nazionale Dentisti Italiani) ne serviranno almeno 500 nell’arco dei prossimi 5 anni. Un bisogno da colmare e crescente per gli studi dentistici, ma anche una grande opportunità lavorativa per giovani che vogliano qualificarsi per svolgere questa professione.

 

Parliamo della figura professionale di Assistente di Studio Odontoiatrico. A seguito dell’uscita di uno specifico DPCM del 2018 (e con altri dispositivi di legge successivi) è stata definita la figura dell’assistente alla poltrona qualificata con l’acronimo di ASO (Assistente di Studio Odontoiatrico) e con essa i relativi requisiti formativi e professionali. Regioni e Province Autonome sono state delegate dallo Stato ad organizzare specifici corsi di formazione per qualificare l’ASO. La Regione Veneto ha definito a partire dal 2019 le coordinate del percorso formativo abilitante alla professione. Un percorso completo per chi parte da zero ed uno ridotto per coloro in possesso di “crediti formativi” tra quelli previsti dal decreto (formazione pregressa, titoli o esperienze lavorative di settore, anche per chi sta già facendo questo lavoro, il tutto da valutare caso per caso). Ad oggi, il percorso completo è 700 ore (di cui 300 di teoria e 400 di tirocinio pratico in studio) da svolgersi nell’arco di un anno. Il dato Veneto parla di circa 4 mila assistenti che si  sono abilitate nelle scuole regionali negli ultimi 4 anni, ottenendo la qualifica. Ma il fabbisogno di queste figure cresce e continuerà a crescere nei prossimi anni. Un po’ dovuto alla crescita della mole di lavoro e al numero di studi odontoiatrici, alla necessità di gestire il turnover del personale di assistenza (molti studi rimangono aperti oltre le 8 ore giornaliere), in parte al ricambio generazione in corso in questi anni anche sul fronte degli assistenti.

 

“Si tratta di un’opportunità di lavoro importante, nell’ambito sanitario, per una figura professionale fondamentale per gli studi odontoiatrici – spiega il dottor Dario Danella, presidente di ANDI Treviso – come ANDI stiamo cercando di far conoscere questa opportunità alle giovani generazioni e notiamo anche un aumento delle iscrizioni da parte del genere maschile per questa figura professionale un tempo appannaggio quasi esclusivo delle donne. A livello regionale ANDI sta lavorando con la Regione Veneto per cercare di agevolare in tutti i modi l’inserimento lavorativo per coloro che intendono conoscere e intraprendere questo mestiere. Su questo un bell’esempio da menzionare arriva dalla Regione Friuli Venezia Giulia che ha voluto dare un contributo ulteriore, con un importante finanziamento di 300 mila euro per gli enti di formazione che erogano i corsi di studi qualificanti, abbattendo cosi, seppur parzialmente, i costi di iscrizione degli aspiranti ASO senza abbassare la qualità della formazione. In provincia di Treviso, come in tutte le province venete, ANDI sta altresì attivandosi per favorire l’ingresso dei giovani in questi percorsi formativi e dare così risposta al bisogno crescente di assistenti da parte degli studi”.

 

In provincia di Treviso gli studi dentistici hanno bisogno nel loro team di lavoro in media dalle 2 alle 4 assistenti (alcuni studi peraltro ne hanno anche di più). In termini numerici, ad oggi si stima un fabbisogno da colmare di almeno 500 ASO abilitate nella sola Marca Trevigiana nei prossimi 5 anni. Va tenuto conto del fatto che questi lavoratori e lavoratrici devono fare un regolare turnover per garantire l’apertura per tutta la settimana degli studi, molti con orari di apertura prolungati nel corso della giornata per andare incontro alle esigenze dei propri pazienti, altri lavorano in part-time e pertanto il turnover è anche maggiore. In questi anni inoltre è in corso un vero e proprio ricambio generazione negli studi dentistici, che riguarda non solo i dentisti stessi, ma anche molte assistenti alla poltrona, arrivate alla soglia della pensione e che dovranno essere sostituite con figure qualificate.

 

Nel trevigiano vi sono solamente 5 sedi formative dove poter svolgere i corsi abilitanti. Tenendo conto che il percorso formativo dura un anno, gli ASO abilitati e formati a superare l’esame finale in queste scuole professionali oscillano dalle 80 alle 100 persone massimo per anno.

 

Chi è l’ASO?

ASO è un acronimo di “Assistente di Studio Odontoiatrico”. Un “Operatore di interesse sanitario” che svolge attività finalizzate: all’assistenza dell’odontoiatra e dei professionisti sanitari del settore durante la prestazione clinica, alla predisposizione dell’ambiente e dello strumentario, all’accoglimento dei pazienti, alla gestione della segreteria e dei rapporti con i fornitori. Opera come lavoratore dipendente negli studi odontoiatrici e nelle strutture sanitarie che erogano prestazioni odontostomatologiche, attendendosi alle disposizioni dei professionisti sanitari e alle procedure organizzativo-operative. Maggiori informazioni possono trovare alla pagina dedicata dalla Regione Veneto: www.regione.veneto.it/web/sanita/assistente-di-studio-odontoiatrico1

Per informazioni sul percorso formativo è possibile inoltre scrivere una mail a: formazioneistruzione@regione.veneto.it  Sì può anche contattare telefonicamente Ufficio Rapporti con il Pubblico della Regione, sede di Treviso, al numero 0422.657575

 

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO

 

ANDI Treviso – È la sezione provinciale di ANDI, acronimo di Associazione Nazionale Dentisti Italiani, un sindacato di categoria che accoglie a livello nazionale oltre 27.000 dentisti associati, svolgendo non solo attività prettamente sindacali, ma anche culturali, scientifiche e sociali. Fondata nel 1946 con l’intento di rappresentare i dentisti italiani nel dialogo con organismi nazionali ed internazionali, ANDI è cresciuta sino a diventare l’associazione di categoria più rappresentativa d’Italia. Oggi ANDI si pone quale punto di riferimento ed interlocutore principale per quanti operano, sia direttamente che indirettamente, nell’universo dentale, concretizzando relazioni e vie di comunicazione privilegiate con istituzioni, produttori e utilizzatori, media e opinione pubblica. Le attività svolte da ANDI muovono da una solida base valoriale fondata sul benessere e sull’importanza della salute della persona. In provincia di Treviso sono 530 i dentisti associati ANDI (su di un totale di 800 dentisti operanti). Si occupano non solo del sorriso dei propri pazienti, ma lavorano anche per tutta la loro vita professionale, per diventare un punto di riferimento costante nel tempo per i loro pazienti. Lo scopo è quello di soddisfare i bisogni di tutte le persone che ogni giorno si rivolgono loro, dando risposte efficaci all’esigenza di benessere della comunità. Costante inoltre è l’impegno degli associati nel territorio al fine di sviluppare un rapporto umano e fiduciario tra il medico e il paziente con un servizio di cure al cittadino che sia completo, aggiornato e sicuro, perché basato sulla presa in carico complessiva della persona e il mantenimento della salute del cavo orale nel tempo. La sezione trevigiana ha una sede fisica in via Bressa a Treviso ed un sito internet www.andi-treviso.it

LA TEORIA DI GLAUCO, IL LIBRO CHE RACCONTA LA STORIA DELL’IMPRENDITORE VICENTINO

Dal diritto alle normative ambientali, un vademecum per gli imprenditori che resistono. Esce il racconto a metà tra l’autobiografia e il saggio del broker dei materiali che ha fondato Caneva Consulting in corso Palladio a Vicenza

 

Dalla raccolta di ferro vecchio dentro un letamaio fino alla nascita di Caneva Consulting, società che opera nell’ambito del riciclaggio dei prodotti di scarto e della rivalutazione delle materie prime. Dai pugni presi in faccia sul ring alle epiche battaglie legali contro la burocrazia, controlli fiscali e tributari di ogni genere che è possibile vincere solo con lo studio e con la laurea. Il tutto sempre mantenendo ferma la bussola valoriale: il lavoro, durissimo, per far crescere e migliorare la società nella quale viviamo.

Sono questi in sintesi i temi trattati da Glauco Caneva, vicentino oggi 46enne, nella sua prima pubblicazione, “La Teoria di Glauco”, testo di 170 pagine che si muove su due livelli di narrazione. Si inizia con la storia della vita imprenditoriale di Glauco, vicentino fin nel midollo, che evoca un approccio al lavoro attento e aggressivo, spesso doloroso: sembra quasi un nuovo Vitaliano Trevisan alle prese coi suoi “Works”. Una battaglia fatta di scoperte e fallimenti, di tentativi e bastonate che lo portano in fondo alla scala sociale dopo che il sogno imprenditoriale del padre è naufragato per colpa di tasse e tradimenti.

Da qui però Glauco si rialza, scavando letteralmente con le sue mani nel letame, iniziando a raccogliere ferro vecchio per sopravvivere e dare da mangiare al figlio piccolo, cresciuto ed educato con le sue proprie forze. A poco a poco impara le regole del business e della burocrazia, riuscendo a distillare una missione laica nel suo operare: diventa broker di materie prime. Un lavoro che gli permette di valorizzare le materie prime, comprarle e rivenderle per guadagnarci, certo.. ma allo stesso tempo per dare nuova vita a dei rifiuti che altrimenti inquinerebbero l’ambiente.

Su queste basi autobiografiche si innesta la seconda parte del libro, che diventa quasi un piccolo saggio, un vademecum per imprenditori costretti a confrontarsi con lo Stato italiano, ma anche con l’Europa e con tutte le pastoie burocratiche e legali che impediscono all’imprenditore di fare quello che gli riesce meglio: produrre ricchezza per sé stesso e per l’ecosistema che lo circonda. Ci sono citazioni, riferimenti normativi e una profonda bibliografia e supporto delle tesi espresse nel libro, una sorta di grido di rabbia contro chi tarpa le ali alle iniziative imprenditoriali, che finisce però con una speranza. 

La nascita di Caneva Consulting, che oggi ha sede in un palazzo nel salotto di Corso Palladio in centro a Vicenza, e delle varie academy per la formazione del personale, modelli di condivisione delle informazioni e delle buone pratiche che lasciano una luce di speranza per l’imprenditoria veneta.

“Vorrei che questo libro potesse mostrare l’evoluzione della persona nella realtà quotidiana: così come, per imparare a guidare un’auto, dopo la teoria, si fa la pratica”, commenta l’autore nei giorni della presentazione del libro. “E’ un libro dedicato a tutti coloro che si sono sentiti come me: per l’imprenditore che ha voglia di un riscatto sociale, per chi ha vissuto situazioni difficili, di povertà, di violenza, di solitudine, di mancanza di affetto. Questo libro è per chi ha saputo rigenerare in ricchezza la propria forza; ed ora, avendo creato la ricchezza, si accorge magari di aver trascurato la famiglia. Ma, attraverso il racconto della mia storia, ho dimostrato che è possibile riscattarsi anche nell’ambito familiare”

TICKETSMS PIANTA LA SUA PRIMA FORESTA PER FESTEGGIARE UN ANNO DA RECORD

La tech company bolognese festeggia il suo anno record aiutando l’ambiente. Grazie ad un accordo con Treedom saranno piantati 200 alberi in tutto il mondo, dal Camerun all’Ecuador. L’amministratore delegato, Andrea Vitali: “Ci impegniamo a piantare un albero ogni diecimila ticket venduti”

 

TicketSms si era data un obiettivo fin dalla sua fondazione: eliminare la carta dal mondo del ticketing sfruttando al meglio gli strumenti digitali. Basta con costosi (e inquinanti) biglietti cartacei, basta con le spedizioni via corriere. La scelta dell’azienda è stata fin dall’inizio paperless: i ticket si possono tranquillamente comprare (e vendere) in modo completamente digitale, consegnandoli via sms. 

L’idea di Andrea Vitali, 38enne di Petritoli (in provincia di Fermo) e Omar Riahi, 33enne originario di Catania, festeggia il suo quinto anno di vita. Dall’apertura nel 2018 a Bologna ad oggi molto è cambiato. La start up è diventata una tech company capace di coinvolgere decine di migliaia di professionisti nelle pubbliche relazioni, numeri in crescita verticale tanto che per gestirli è stato necessario inaugurare anche un secondo ufficio a Milano. Grazie a certificazioni e alla gestione del secondary ticketing ormai TicketSms è un player molto importante nel panorama italiano delle vendite dei biglietti che ha sempre conservato la sua anima green.

Tant’è che adesso, per festeggiare l’importante traguardo raggiunto nel 2022, l’azienda ha deciso di piantare la sua prima foresta in collaborazione con Treedom. Così, 50 alberi di Cacao in Camerun, 25 di Markhamia in Kenya, 50 di Albizia in Malawi, 50 di caffè in Ecuador e 25 di anacardo in Ghana ora sono pronti a crescere e portare benefici sia all’ambiente che alle comunità locali attraverso la vendita dei frutti.

 Alberi nati grazie ai numeri di TicketSms: in tutto, l’azienda ha venduto dalla sua fondazione più di 10.000 eventi, a cui hanno partecipato milioni di persone. I locali e le discoteche convenzionate sono circa 1.000, ma ben 30 mila sono gli operatori del mondo delle pubbliche relazioni e i promoter registrati. 

“Siamo orgogliosi di aver portato a termine questo progetto, nel nostro piccolo crediamo davvero di aver migliorato il mondo”, dichiara l’amministratore delegato, Andrea Vitali. “L’idea di associare la nostra immagine aziendale al green non è solo marketing, nasce dalla reale convinzione che se non agiamo, tutti insieme e subito, per salvare l’ambiente c’è il rischio di lasciare alle generazioni future un mondo peggiore rispetto a quello in cui siamo vissuti noi. Per questo siamo lieti di annunciare anche un impegno nel medio periodo: da oggi in poi pianteremo un nuovo albero, ogni diecimila biglietti venduti. Così, oltre a limitare l’emissione di Co2 – grazie all’utilizzo di ticket digitali – tutti i concerti e gli eventi che sosterremo contribuiranno a far crescere una foresta sempre più grande”.

Il partner che TicketSms ha trovato per realizzare il suo progetto è noto a livello internazionale. Treedom è infatti il primo sito che permette di piantare alberi a distanza e seguire online la storia del progetto che contribuiranno a realizzare. Dalla sua fondazione, avvenuta nel 2010 a Firenze, sono stati piantati più di tre milioni di alberi in Africa, America Latina, Asia e Italia. Hanno aderito al progetto fino ad oggi oltre diecimila aziende e un milione di persone. Tutti gli alberi sono stati piantati direttamente da contadini locali e contribuiscono a produrre benefici ambientali, sociali ed economici. La filosofia è quella di realizzare ecosistemi sostenibili e permettere a migliaia di contadini di far fronte ai costi iniziali della piantumazione di nuovi alberi, garantendo nel tempo sovranità alimentare ed opportunità di reddito.

 

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO – LA TECNOLOGIA DIETRO TICKETSMS

La Suite di TicketSms è la selezione di applicativi per la pianificazione, la vendita, la gestione e la promozione degli eventi. La gestione di ogni evento è su cloud e si basa sulla piattaforma “Mind”, dalla quale poi sono accessibili strumenti che controllano i dati: Strategy, Pay, Access, Space e Virtualplace. Il tutto all’interno di un sistema certificato da Siae e Agenzia delle Entrate. Con il biglietto nominale, inoltre, TicketSms combatte il dannoso fenomeno del secondary ticketing, ovvero la rivendita a prezzi maggiorati dei titoli di accesso acquistati.

MIND Mind è una piattaforma di ultima generazione, intuitiva e sicura che consente di gestire in totale autonomia tipologie di biglietti, team e tutti i servizi aggiuntivi, supportando così gli organizzatori che possono monitorare in tempo reale ogni flusso di vendita della loro rete. 

ACCESS Access è il sistema della TicketSms Suite dedicato al controllo accessi. Permette di gestire in sicurezza e autonomia gli ingressi all’evento attraverso una sola applicazione, sia online che senza connessione internet, registrando porta e orario di accesso di ogni singolo utente. È utile anche negli accreditamenti per stampa o vip, che possono essere accolti nel momento esatto del loro ingresso.

PAY Pay di TicketSms è una soluzione all in one e on-site. Dai punti vendita ai botteghini, integra il normale Pos con l’innovativo sistema di identità digitale di TicketSms. Offre un sistema di emissione di titoli di accesso che comprende una stampante di ultima generazione, lo schermo di cortesia per il cliente e il lettore di carte per il pagamento cashless ed è capace di emettere più di quattro ticket al secondo con la possibilità di scansionare documenti. È lo strumento ideale per discoteche e club, è integrabile con funzioni collegate anche alle casse o alla rivendita di ulteriori servizi all’interno del locale. 

STRATEGY Strategy è il Crm, customer relationship management (il gestore dei dati della clientela), di TicketSms. Sfrutta algoritmi di automazione, costantemente migliorati da funzionalità di machine learning, impiegati per la gestione della comunicazione digitale. Serve per attivare rapporti di marketing tra organizzatore e chi ha comperato i ticket. 

VIRTUAL PLACE Virtualplace trasforma ogni venue in uno spazio 3D: dalla scelta del posto con visuale soggettiva in VR a tour virtuali interattivi con realtà aumentata. I clienti hanno così la possibilità di comprendere in fase di acquisto, durante la scelta del posto, quale sarà l’esatta visuale di cui godranno durante l’evento: la scansione produce un modello tridimensionale della venue realistico, conservando le proporzioni degli ambienti e degli elementi che ospitano. Il tour virtuale può essere personalizzato dall’organizzatore con file audio e video, PDF e approfondimenti, attraverso una selezione di punti di interesse dislocati all’interno della venue, con la possibilità di implementare anche modelli 3D.

VICENZAORO, 3DZ PRESENTA I GIOIELLI DEL FUTURO: ECCO L’ECOSISTEMA DIGITALE CON IL QUALE VENGONO STAMPATI IN 3D

Realizzare gioielli adesso è una questione digitale (e di cere innovative). 3DZ presenta le stampanti 3d capaci di miracoli tecnici: la 2500Wax, la Figure 4 Jewelry e la Demi 430, assoluta novità per la post lavorazione dei pezzi stampati in 3D. L’area manager 3DZ, Gianfranco Caufin: “Mostreremo agli artigiani e all’industria orafa i migliori prodigi della tecnica”.

A T-Gold 2023, la manifestazione internazionale dedicata ai macchinari per l’oreficeria e alle tecnologie applicate all’oro e ai gioielli che si tiene a Vicenza dal 20 al 24 gennaio, 3DZ presenta il suo ecosistema digitale completo per la gioielleria, pensato per supportare l’industria orafa e l’artigiano del futuro. Lo stand di 3DZ è al padiglione 9, stand 203.

3DZ, azienda con headquarter a Castelfranco Veneto, nel Trevigiano, vanta un’esperienza ultradecennale nel settore, è stata una dei pionieri a livello nazionale: dal 2010 ha installato oltre 2.600 stampanti 3D. L’azienda è un colosso nel mondo dell’Additive Manufacturing a livello europeo e oggi è rivenditore dei migliori brand di software, scanner e stampanti 3D. Per quanto concerne il settore del lusso, accompagna orafi e gioiellieri nell’intero percorso di creazione di un oggetto prezioso, dal disegno al pezzo finito.

A T-Gold, l’evento di Vicenzaoro, 3DZ presenterà scanner ad alta precisione, le stampanti 3D migliori del mercato specifiche per la gioielleria, con varie tecnologie e diversi materiali (cera, resina e metallo), le soluzioni di stampanti 3D per la realizzazione di attrezzature di produzione, ma anche innovativi materiali di stampa 3D (tra cui cera la cera rossa) e una nuovissima macchina per il post processing automatizzato.

“Mostreremo come realizzare attrezzature di produzione per la gioielleria con facilità e in poco tempo, direttamente all’interno del laboratorio, grazie alla stampa 3D, con la stampante Mark Two di Markforged, che permette di avere attrezzature molto resistenti grazie alla possibilità di rinforzarle con fibre”, anticipa Gianfranco Caufin, area manager di 3DZ. “Ma ci sarà anche lo scanner Micro di Artec 3D, scanner professionale ad altissima precisione per i più piccoli dettagli in oreficeria e il software Magics di Materialise, il software per la preparazione di dati e stampe 3D più potente sul mercato”.

La grande novità dell’anno presentata da 3DZ a T-Gold riguarda la post lavorazione ed è un nuovo sistema automatizzato per la rimozione dei supporti in cera dei pezzi stampati in 3D: DEMI 430, macchina dell’azienda Post Process. Questa soluzione permette un nuovo metodo di pulizia dei modelli in cera, più sicuro, più veloce, con ridotto intervento manuale e risultati di eccellente qualità.

Saranno presentate importanti innovazioni sulla stampa 3D a cera che permettono una stampa ancora più precisa con un notevole risparmio di tempo nella fase di rifinitura dei preziosi. Oltre alle novità già citate, allo stand 3DZ sarà possibile vedere le migliori tecnologie di stampa 3D per la realizzazione di gioielli e accessori: MJP 2500 Wax e Figure4 Jewelry di 3D Systems, leader mondiale nella produzione di stampanti 3D per il settore orafo. E poi i vari materiali di stampa 3D per la gioielleria, cere e resine, in particolare Visijet® Wax Red Jewel, la cera al 100% fondibile, elastica e resistente per ogni tipo di design, comprese filigrane e spessori sottilissimi. Questo nuovo materiale è stato creato per la stampante 3D a cera MJP 2500 Wax, compatta, veloce, ad alta risoluzione e rendimento. Figure 4 Jewelry invece è la stampante 3D ultraveloce a resina per modelli di fusione diretta e modelli master per stampi in gomma; i supporti Micropoint sono di facile rimozione, per una finitura superficiale liscia e una post-lavorazione ridotta.

 

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

3DZ SCHEDA AZIENDALE 3DZ spa ha sede a Castelfranco Veneto, nel Trevigiano. Fondata nel 2010, l’azienda è specializzata nella consulenza sull’adozione della stampa 3D nelle imprese e nella vendita dei più prestigiosi brand mondiali di stampanti e scanner 3D. Una realtà che ha raggiunto una dimensione globale con l’apertura di 16 filiali tra Italia, Europa e Middle East, capace di servire 3.200 clienti con oltre 2.600 stampanti 3D installate, oltre a scanner e software 3D. Si tratta di prodotti molto tecnici, per questo il gruppo, che oggi si basa su un centinaio di dipendenti, ha come fiore all’occhiello la professionalità dei suoi 33 tecnici specializzati nella gestione di stampanti 3D che operano nel territorio e nei più svariati settori: industriale, meccanico, aerospaziale, automotive, beni culturali, formazione, dentale, medicale e gioielleria. L’headquarter si sviluppa su due piani dove le ultime tecnologie in ambito di stampanti 3D sono ospitate su 2.500 metri quadri, una sorta di enorme showroom dove si possono vedere all’opera le ultime stampanti 3D prodotte nel mondo, da quelle di dimensioni desktop a quelle che hanno quasi le misure di un’automobile; e poi spazi espositivi di pezzi realizzati che rendono lo showroom una sorta di expo delle novità su tutti i miracoli della fabbricazione additiva. Le stampanti 3DZ sono certificate 4.0; 3DZ offre un percorso di digitalizzazione 4.0 aiutando le aziende ad introdurre la stampa 3D all’interno del proprio processo produttivo e di ricerca e sviluppo.

APPROFONDIMENTO TECNICO “POSTPROCESS DEMI 430”. Rispetto al processo tradizionale di pulizia dei pezzi in cera stampati in 3D, che richiede il presidio costante di operatori qualificati, l’innovativo metodo automatizzato di POSTPROCESS non richiede il presidio continuo di personale specializzato e permette di lavorare con una produttività molto più elevata. Garantisce eccellente qualità della finitura e ripetibilità. Inoltre, è sicuro per l’operatore e per l’ambiente perché il detergente liquido in cui vengono immersi i pezzi, a differenza del tradizionale alcol isopropilico, è organico, a bassissima volatilità e di lunga durata. Infine, è efficiente ed economico, perché non essendoci la necessità di agitatori e cappe aspiranti, come avviene per il sistema tradizionale, il consumo elettrico si limita a 300W/ora.

APPROFONDIMENTO TECNICO “MARK TWO”. Mark Two di Markforged è la migliore stampante desktop per realizzare le proprie attrezzature di produzione, totalmente personalizzate in base alle proprie esigenze. La possibilità di rinforzare il nylon con fibra di carbonio, fibra di vetro e kevlar permette di ottenere pezzi ad uso finale particolarmente resistenti anche dal punto di vista meccanico con la libertà progettuale che contraddistingue la stampa 3D.

INVESTIMENTI NELLE START UP, A MONTEBELLUNA GLI INNOVATION DAYS

Summit tra imprenditori e istituzioni alla Tipoteca. 2.1 Invest, team di consulenti Fineco Bank, e Postalmarket insieme per raccontare le opportunità degli investimenti nelle aziende innovative. Tra i relatori anche Baban (VeNetWork) e Sinigaglia (Fòrema)

 

“Investire in startup digitali, trend e opportunità per le pmi”, è questo il tema del convegno organizzato da Postalmarket in collaborazione con 2.1 Invest, team di consulenti Fineco Bank, il prossimo 2 febbraio alla Tipoteca di Cornuda, nel Trevigiano. Tra i partner dell’iniziativa Gianesin Canepari & Partner e Fòrema.

La serata si svilupperà seguendo i temi della tavola rotonda. Si inizia con lo scenario economico: analisi, trend e opportunità per le pmi nel mondo degli investimenti nelle start up innovative, l’intervento è a cura di Marco Bettiol, professore di management presso Università degli Studi di Padova. Nicola Luca Gianesin, ceo GC&P Gianesin Canepari e Partners, relazionerà invece attorno al tema della digitalizzazione del business e l’apertura di nuovi canali di vendita. 

Si entrerà poi nel vivo con l’analisi di come il digital possa far risorgere il business. “Lo sviluppo dei marketplace come vetrina del made in Italy nei mercati internazionali: il caso Postalmarket”, di questo parleranno Francesco D’Avella, Founder e Ceo della digital company Projectmoon  e Alessio Badia, Ceo di Postalmarket. Sarà poi il turno di Alberto Baban, presidente VeNetWork e socio PM Angels, che relazionerà attorno al tema di “come nasce e si sviluppa l’imprenditorialità collaborativa”. Infine, ecco i sentieri di escursionismo ambientale, le testimonianze aziendali al tempo della sostenibilità  a cura di Matteo Sinigaglia, direttore generale Fòrema. Modera l’evento Alessandro Zuin, vicecaporedattore Corriere del Veneto e coordinatore editoriale di Corriere Imprese.

“Si tratta di un appuntamento esclusivo, riservato a imprenditori e manager, interessati a capire le potenzialità degli investimenti nelle startup innovative”, spiega il Ceo di Postalmarket Alessio Badia. “L’evento, organizzato nelle scenografiche sale del Museo, rappresenta un’occasione di incontro e networking per discutere insieme di digitalizzazione, sostenibilità e Made in Italy. Siamo orgogliosi di fare  la nostra parte nella diffusione della cultura innovativa del finanziamento alle pmi digital”. 

Postalmarket, d’altro canto, è un chiaro esempio di come dalle idee imprenditoriali di startup, tramite gli adeguati supporti di investimento come crowdfunding, business angels e family office, si possa creare vero business. L’azienda infatti è stata fatta rinascere dalle sue ceneri e il primo round di finanziamento da 1,5 milioni, concluso da poco, ha permesso di far ripartire l’attività editoriale e l’e-commerce; siamo già alla conclusione anche del secondo round di investimento per un totale di 3 milioni di euro. 

Intanto, il catalogo si appresta a pubblicare il quarto numero in aprile e tira le somme delle prime tre uscite. Dopo la stampa e diffusione in centomila copie del primo numero (che ora è un vero e proprio magazine, le gabbie con gli elenchi dei prodotti sono state trasportate sulla piattaforma web),oggi sono a bordo  più di 500 brand oltre 100.000  prodotti in vendita online sul marketplace. Ogni settimana si registrano decine di nuovi merchant che vogliono vendere online ed essere presenti sulla vetrina di Postalmarket. Il sito è anche un contenitore di informazione, con un blog che aggiorna sulle tendenze di settore della moda, del food e del tempo libero.

300 brand sbarcano su Postalmarket grazie all’accordo con MagicStore

Nuova collaborazione tra lo storico marketplace Postalmarket e MagicStore, cloud che fornisce servizio di vendita on line a 300 brand del settore fashion retail, cosmesi e beauty. La partnership punta a dare un nuovo canale di vendita ai partners. Il ceo di Postalmarket Alessio Badia: “Una nuova opportunità per i marchi che desiderano aumentare le vendite on line”.

 

Il Natale 2022 segna l’inizio di una nuova partnership tra 2 importanti player del settore delle vendite on line. Siglato un accordo tra il marketplace Postalmarket, portale di vendita on line collegato allo storico catalogo cartaceo, e MagicStore, azienda che fornisce software gestionale cloud, e commerce integrato e vendita diretta on line ad aziende del settore fashion retail, ma anche cosmesi e gioielleria..  L’accordo è operativo dal 23 dicembre. In sostanza i brand che hanno deciso di appoggiarsi a MagicStore come unico interlocutore per la vendita on line dei propri prodotti su più piattaforme, potranno vendere anche sul marketplace Postalmarket. Acquisiranno dunque un nuovo canale di vendita, ulteriore rispetto a quelli già presenti nella rete di MagicStore. Al tempo stesso sul marketplace Postalmarket sbarcheranno in un sol colpo i prodotti di 300 nuovi brand del fashion retail e dei settori beauty e cosmetico, acquistabili direttamente tramite il portale Postalmarket.it

 

“Dal 23 dicembre il marketplace Postalmarket è uno dei canali di vendita a disposizione dei clienti MagicStore – spiega Alessio Badia, Ceo di Postalmarket – i brand dunque potranno far conoscere i propri prodotti attraverso il nostro portale, arrivando ad un nuovo ed ampio bacino di potenziali clienti. Grazie a questo accordo dunque sarà ancor più vantaggioso per un brand del settore moda entrare a far parte della rete di imprese presenti sul nostro marketplace”.

 

“Ogni imprenditore del fashion ha una storia particolare, delle esigenze particolari per questo da un lato abbiamo la soluzione gestionale MagicStore con la sua struttura unica sul mercato italiano, dall’altra abbiamo il percorso personalizzato che porta i retailers a digitalizzare la propria attività – spiega Giuseppe Celentano, direttore marketing di MagicStore – grazie a questo nuovo accordo con Postalmarket siamo in grado di offrire ai nostri utente un canale di vendita in più, quindi maggiori opportunità di crescita in termini di fatturato, agganciando un nuovo bacino di possibili clienti”.

 

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

 

MAGICSTORE – Azienda italiana attiva da oltre 30 anni sul mercato, MagicStore è una soluzione gestionale totalmente cloud specializzata per i negozi del fashion retail. I clienti sono imprenditori che hanno negozi di abbigliamento, calzature, sport, intimo ed accessori. Nell’ultimo periodo sono stati inseriti anche altri mercati come quello della cosmesi e della gioielleria. MagicStore è integrato con i principali CMS presenti sul mercato ed ha accordi internazionali ed è partner di diversi marketplace. Le collaborazioni nascono dal fatto che chi usa la piattaforma MagicStore può gestire da un unico punto sia la vendita del negozio fisico sia quella sui canali web, tutto questo senza fare più volte il carico. In pratica, con MagicStore è possibile gestire tutti gli ordini da un’unica piattaforma, da qualsiasi canale provengano. L’obiettivo è quello di accompagnare per mano il merchant nel percorso più adatto alle sue necessità. Grazie a questo metodo che MagicStore ha creato, congiuntamente all’impegno che i nuovi merchant profondono nell’attività i risultati durante il primo anno raggiungo risultati di aumento fatturato anche del 30%. L’azienda ha una sessantina di dipendenti con età media attorno ai 30 anni con una rete di 300 partner a livello italiano. Per informazioni www.magicstore.cloud

POSTALMARKET – La rinascita dello storico catalogo inizia nell’estate del 2021 con l’apertura del marketplace Postalmarket.it. Il sito fa già registrare numeri importanti: 450 mila gli accessi a settimana, 120 mila prodotti disponibili all’acquisto, 100 mila utenti attivi raggiunti ogni settimana da newsletter e blog, migliaia di interazioni giornaliere sui canali social. Sono 300 i brand italiani presenti a portale, suddivisi in 6 categorie merceologiche diverse. Non solo moda dunque, ma anche beauty, food&beverage, casa, intimo, tempo libero, arte ed esperienze turistiche. Ampio spazio viene riservato alle aziende impegnate sul fronte della sostenibilità, consapevoli che la green revolution è una missione da portare avanti giorno per giorno. Tutto questo viene raccontato nel blog presente nel sito, con uno storytelling imprenditoriale quotidiano e accattivante. La prima edizione del nuovo catalogo cartaceo uscita ad ottobre 2021 (in copertina la conduttrice TV Diletta Leotta) è andata sold out in pochi giorni. Ad aprile 2022 esce la seconda edizione del catalogo cartaceo. In copertina Clio Zammatteo, in arte ClioMakeUp. Make-up artist e youtuber, divenuta famosa grazie ai suoi tutorial pubblicati in rete che aggrega una comunità di oltre 10 milioni di utenti. L’ultima edizione invece è uscita ad ottobre 2022 con la copertina firmata The Jackal. Simpatici, geniali, italiani e soprattutto inclusivi. Rispecchiano appieno la vocazione di Postalmarket al rispetto delle diversità. Per informazioni www.postalmarket.it

La startup trevigiana NO Gravity crea una nuova app per rivoluzionare il settore Food

La piattaforma permette ai ristoratori di creare l’app personalizzata del proprio locale. Con il proprio smartphone i clienti potranno consultare il menu, ordinare la consegna a domicilio, ricevere notifiche sugli eventi, prenotare un tavolo. Roberto Benetton (NO Gravity): “La nostra soluzione sta già avendo successo perché completamente diversa da tutte le altre”.

 

La startup trevigiana NO Gravity che si occupa dello sviluppo di applicazioni mobile, già conosciuta per aver realizzato l’applicazione dello storico brand Postalmarket, lancia ora una nuova app in grado di rivoluzionare i servizi di ristorazione. Già molti locali del trevigiano hanno deciso di adottarla, tra cui molti Poke. Complessivamente 20 mila persone hanno iniziato già ad utilizzarla ed i locali stanno già riscontrando dei reali benefici, ritrovandosi con community fidelizzata creatasi grazie all’utilizzo dell’app. 

 

Si tratta di una piattaforma con cui il ristoratore può creare l’app personalizzata del proprio locale. Attraverso quest’unica app si potranno gestire il menu e le ordinazioni, il delivery, gli eventi e la programmazione delle attività. In pratica, il cliente scaricando l’app che porterà il nome del locale stesso potrà consultare il menù dal proprio smartphone (senza utilizzare alcun QR Code, ma in maniera semplice e diretta), fare un ordine nel caso il locale abbia un servizio di consegna a domicilio o da asporto, consultare il calendario degli eventi, gli orari di apertura, prenotare un tavolo, interagire con il gestore. Il tutto semplicemente aprendo con il proprio smartphone l’app del locale e trovando tutto lì, a portata di tap.

 

Una comodità per il cliente ed un vantaggio anche per il ristoratore che potrà creare così una vera e propria community con tutti gli utenti/clienti che andranno a scaricare l’app. E ai quali si potranno inviare notifiche push senza alcun costo, per avvisare ad esempio di eventi inseriti in calendario o delle ultime novità in menù. L’app non utilizza QR Code e permette ai clienti di personalizzare il menu, componendo una poke di propria scelta (qualora il ristoratore preveda questa soluzione). Per gli ordini arrivati attraverso l’app non verrà trattenuta una quota (fee) per ciascun ordine ricevuto, come fanno invece molti altri servizi equivalenti. Il ristoratore pagherà solamente una quota fissa mensile e non si ritroverà sorprese in termini di costi. Una soluzione mobile e dinamica, dunque, in grado di andare incontro alle esigenze dei locali che vogliono passare ad una gestione più smart del servizio.

 

“La nostra soluzione sta già avendo successo perché completamente diversa da quanto presente nel mercato. Ad oggi molti locali l’hanno già sperimentata positivamente – spiega Roberto Benetton, fondatore di No Gravity – la sponsorizzazione degli eventi, ad esempio, è una delle attività di marketing più diffuse tra i locali di ristorazione. Il costo però si alza di anno in anno e il rendimento cala. Con la nostra soluzione arriva una notifica push ai diretti interessati, a costo zero, che permette di ottenere risultati decine di volte superiori ai metodi tradizionali. Inoltre non applichiamo una fee sugli ordini, ma un canone fisso mensile. In questo modo è più chiaro al ristoratore quello che sarà il costo finale. L’attenzione al cliente sarà fondamentale nel futuro di questo settore – conclude Benetton – con i prezzi destinati ad aumentare, la cura del dettaglio e la qualità trasmessa saranno fattori chiave per il successo. Quello della ristorazione è un settore che è in continuo cambiamento, in ritardo rispetto ad altri settori sotto il punto di vista tecnologico, ma che in fretta sta recuperando il passo. Il nostro progetto punta a dare una spinta in questa direzione”. 

 

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO

La startup NO GRAVITY nasce a Treviso nel 2020 con l’obiettivo di portare l’expertise del mondo mobile a disposizione del mondo e-commerce e comunicazione. Nel 2021 il primo successo grazie all’applicazione Postalmarket, dove riesce a unire un lato estremamente tecnologico della realtà aumentata al catalogo cartaceo dello storico brand. Nel 2022 realizza un prodotto con tecnologia Try-ON (realtà aumentata applicata al riconoscimento facciale) utilizzato oggi da grandi brand del settore make-up, che permette all’utente di visualizzare se stesso con prodotti di cosmesi prima di procedere all’acquisto. Ora con il lancio di una nuova soluzione per la gestione dei ristoranti, No Gravity punta a sbarcare a pieno titolo nel settore dei servizi per la ristorazione. Per informazioni www.no-gravity.it