LA PESCA ORA E’ UNA MODA, VILLARI LANCIA IL BASS FISHING WORKSHOP

Sport per i vip negli Stati Uniti, pratica in ascesa in Italia. A Vicenza un dj decide di cambiare vita e dedicarsi da professionista alla pesca del Black Bass. Alessandro Villari: “Non uccidiamo i pesci, le go pro in barca per immortalare la giornata: sempre più giovani appassionati, ormai è cool pescare”

 

Il Bass Fishing è una disciplina sportiva che sta spopolando negli Stati Uniti. Attori, giocatori di Nba e di football, ma anche cantanti e vip: tutti si immortalano con la canna da pesca in mano per poi diffondere su Instagram le loro immagini. L’era del pescatore solitario e povero è ormai retaggio del passato, ora andare a caccia della Black Bass è similitudine di amore per la natura (il pesce viene infatti rilasciato vivo in acqua dopo esser stato pescato), ma anche di stile. Chi va in barca ormai cerca l’outfit perfetto, raccontarsi con video e foto sui social è diventata una mania.

A Bassano del Grappa, nel Vicentino, c’è forse il miglior interprete di questa nuova tendenza, a metà tra costume e sport. Si chiama Alessandro Villari, ha 47 anni e due generazioni di appassionati della movida lo conoscono perché è dj molto noto col nome di “Bad Boy”, oltre che titolare del negozio di abbigliamento Tcb e personaggio iconico anche per i suoi tatuaggi. Da trent’anni pratica il Bass Fishing, la sua è una passione naturale. E da qualche anno è tra i pochi professionisti del settore in Italia (sono circa 200), capaci di gareggiare nei tornei nazionali e internazionali e attrarre l’ammirazione delle decine di migliaia di appassionati.

“Quando si pesca all’aria aperta ci si rilassa e si rompono le convenzioni sociali”, spiega il “bassman”, che è stato tra i primi ad organizzare dei “bass fishing workshop” forte della sua esperienza (vanta una media di 250 giorni all’anno in acqua). “Porto le persone sul lago, a bordo di una barca realizzata appositamente. Usiamo esche al 100% artificiali, mulinelli e canne da pesca per tutti. Senza dimenticare la go pro, per riprendere i momenti delle catture”. La sua patria elettiva è il lago di Bolsena, in provincia di Viterbo, dove le Bass Boat solcano l’acqua a caccia del Black Bass.

Qui e in altri meravigliosi specchi d’acqua – citiamo ad esempio il Lago di Garda – Villari organizza – dei corsi per i ragazzi che vogliono avvicinarsi alla disciplina. Non solo, in collaborazione con la sede del suo Club di Selvazzano, nel Padovano, della MLF (Major League Fishing) ha organizzato raccolte di fondi, senza dimenticare un’asta di beneficenza nella quale, vendendo la propria attrezzatura personale, ha raccolto 6.500 euro per Vicenza for Children. “In un anno, ho portato 350 giovani alla scoperta del Black Bass e di quello che intendiamo noi per pesca sportiva”, racconta ancora Villari. “Da marzo a novembre la stagione è aperta, anche se poi si pesca tutto l’anno, vivere all’aperto è un toccasana per il fisico e per la mente. Organizziamo anche giornate di conservazione ambientale, per raccogliere i rifiuti dai laghi e dai corsi d’acqua.

 

 

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO – IL BASS FISHING

Con il termine “bass fishing” si indica una tecnica di pesca sportiva, effettuata con il solo uso di esche artificiali, sia rigide che in gomma, praticata per insidiare il persico trota, che in inglese è chiamato appunto black bass. Negli Stati Uniti, il persico trota è stato insidiato con esche artificiali già a partire dalla fine del XIX secolo. Dal 1967 Ray Scott, un commerciante d’auto, fonda la B.A.S.S. (Bass Anglers Sportsman Society) e organizza i primi “tournament” di bass fishing, che si svolgono dalla barca e che sono espressamente dedicati alla pesca del persico trota con esche naturali. Da questo momento l’ascesa del bass fishing è inarrestabile, facendo nascere tra l’altro una vera e propria industria dedicata, dalla produzione di imbarcazioni specifiche (le cosiddette Bass Boat) a quella dei vari componenti dell’attrezzatura: canne, mulinelli, fili, esche, ecoscandagli, motori elettrici. Una grande rivoluzione nell’attrezzatura consiste nella comparsa delle cosiddette soft baits, ovvero esche in gomma, che dal punto di vista tecnico hanno permesso di pescare in posti (o “spot” come si dice nel gergo del bass fishing) altrimenti irraggiungibili con le classiche esche dotate di ancorette quali hardbait e cucchiaini rotanti e ondulanti. Oggi questa tecnica di pesca è considerata uno sport a tutti gli effetti, tanto che esistono in tutto il mondo diversi tornei di bass fishing, alcuni dei quali anche molto prestigiosi e con premi da capogiro (nel bassmaster classic, che si svolge negli Stati Uniti d’America, il primo premio ammonta a diverse centinaia di migliaia di dollari). Il bass fishing può essere praticato sia da riva, che da natante, dotato di motore elettrico, a scoppio, o nel caso delle bassboat, da entrambi. In tempi recenti sta prendendo molto piede tra gli appassionati anche il famoso belly boat, che in italiano viene chiamato “ciambella”, una sorta di poltrona, che ai lati è dotata di due camere d’aria, mentre fra queste ultime si trova la seduta dove il pescatore si posiziona per pescare.

 

All Toys for Good, gli sportivi donano (via social) giocattoli ai bimbi malati

Iniziativa natalizia di All Stars for Good, la start up che ha messo in vendita la maglia di Ronaldo. Giovinco, Iori, Alfonso e Ballan avvieranno su Facebook e Instagram una raccolta di fondi per Vicenza for Children: il ricavato finirà nell’acquisto dei giocattoli chiesti a Babbo Natale dai piccoli pazienti di oncologia
All Stars For Good, la start up benefica che ha recentemente messo in vendita le maglie di Buffon e Chiellini, lancia una iniziativa natalizia. Il progetto è stato battezzato “All Toys for Good” e unisce i campioni dello sport ai bambini ricoverati nei reparti oncologici. L’idea è quella di lanciare una raccolta fondi tramite i social network degli sportivi che aderiscono. I soldi raccolti saranno poi destinati a Vicenza for Children con l’obiettivo di far tornare il sorriso ai bambini ammalati. Tutti hanno scritto una letterina a Babbo Natale, i volontari di Vicenza For Children porteranno loro i regali chiesti direttamente a casa.
I primi a scendere in campo sono stati l’ex portiere del Brescia e attuale portiere della Cremonese, Enrico Alfonso, ma anche Manuel Iori, capitano del Cittadella, e Giuseppe Giovinco, fratello di Sebastian che oggi gioca col Renate. Si mobilita anche il mondo del ciclismo con Alessandro Ballan, trevigiano iridato. La campagna sulle loro fan page di Facebook e Instagram inizia in questi giorni, è possibile aderire all’iniziativa con donazioni minime di pochi euro, tutte le informazioni su www.allstarsforgood.com.
Si chiude così un anno dedicato alla solidarietà per All Stars For Good, start up benefica fondata in Veneto che ospita calciatori, pallavolisti e campioni sportivi di ogni disciplina mettendoli in relazione coi loro fan grazie alla solidarietà. Il meccanismo è semplice: il campione mette a disposizione un’esperienza o una maglia. Il ricavato viene devoluto in beneficenza ad un’associazione scelta o dal campione stesso oppure dall’utente che si aggiudica la maglia. Tra le altre realtà a cui sono destinate i fondi, gli ospedali di Cittadella, nel Padovano, di Vicenza, di Cosenza e di Brescia, ma anche fondazioni, come quella per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica. Il progetto ha raggiunto in questi mesi una dimensione internazionale: dalla maglia numero 10 di Federico Dionisi del Frosinone, consegnata in Irlanda, alla maglia di Alessandro Ballan, indossata nel podio delle Fiandre per l’incoronazione a campione del mondo, recapitata in Lussemburgo. Da segnalare, nel corso del 2020, anche la cena solidale “Dinner for Love” nella quale sono state messe in vendita, tra le altre, le maglie delle leggende della Juve Buffon, Ronaldo e Chiellini, ma anche le scarpe di Balotelli e, molto ambita in zona, la maglia di Tonali che ha appena lasciato il Brescia per andare al Milan.
A sostenere la promozione della start up c’è Velvet Sport, spin off della holding veneta della comunicazione Velvet Media. Velvet Sport, guidata dal professionista nelle pubbliche relazioni Fabio Volpato, è realtà leader nel Triveneto nel marketing sportivo. Partner delle più blasonate squadre di Serie A, tra cui il Brescia Calcio, Bologna e Udinese, lo spin off si basa su un database di oltre 300 atleti, offrendo la possibilità di entrare in contatto con i grandi campioni del presente e del passato, rendendoli portavoce dei propri valori aziendali.

WILLY MONTEIRO, UN CORTOMETRAGGIO PER RICORDARE L’EROE UCCISO A ROMA

La Side Academy di Verona lavora ad un progetto diretto da Sarah Arduini, vincitrice dell’Oscar. Il CEO e fondatore, Stefano Siganakis: “I protagonisti saranno degli alieni, è il nostro modo di riflettere su razzismo e bullismo”. Se ne parlerà all’Open Day del 19 dicembre

 

Willy Monteiro Duarte aveva 21 anni, faceva il cuoco e pensava che fosse normale aiutare un amico in difficoltà. Lo scorso 6 settembre è stato ucciso a Colleferro (Roma) durante un pestaggio. La brutalità dell’aggressione ha avuto un forte impatto sull’opinione pubblica italiana, tanto che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella gli ha conferito la Medaglia d’oro al valor civile alla memoria.

Un episodio che presto diventerà un cartone animato, in un cortometraggio che in questi giorni sta prendendo forma a Verona, dove ha sede Side Academy, la prima accademia italiana con percorsi formativi triennali indirizzati alla formazione di figure professionali altamente specializzate nel settore del cinema, del cinema d’animazione, degli effetti speciali, dell’advertising e dei videogame.

A dirigere il progetto due figure leggendarie per gli addetti ai lavori: per chi ama l’animazione Sarah Arduini, supervisore Disney, è l’italiana capace di vincere l’Oscar con “Il Libro della Giungla” e candidata per “Il Re Leone”; per chi ama invece il live action, i Marvel movie e gli effetti speciali Kevin Mannens, candidato all’Oscar con Alice nel Paese delle meraviglie e poi due geni della computer grafica come Francesco Latini e Simone Ceccacci, top trainer per Side Academy. Saranno loro a guidare 25 studenti, quelli del secondo anno, che materialmente realizzeranno il cortometraggio. L’obiettivo è quello di presentare l’opera a festival importanti come il festival del cinema di Venezia o lo Student Academy Award (ossia il premio Oscar per gli studenti).

Il fondatore di Side Academy, Stefano Siganakis, è orgoglioso del progetto. “Volevamo parlare di razzismo e bullismo, la storia di Willy ci ha commosso”, spiega. “Abbiamo creato un racconto per immagini, ambientato in un mondo alieno, dove c’è chi è diverso dagli altri e per questo viene bullizzato e picchiato. Ma abbiamo cancellato la violenza cruda, quando inizia il pestaggio si apre un altro mondo. La svolta è quando il protagonista capisce che sta creando lui stesso il mostro, infatti più lo picchia più diventa grande e spaventoso, ed ecco la rivelazione: sarà il suo semplice abbraccio a sconfiggerlo”.

Il progetto sarà presentato ufficialmente il prossimo 19 dicembre, in occasione dell’Open day alla “Bocconi” della creatività di Verona. L’evento sarà in parte in presenza e in parte live streaming: solo 30 studenti potranno partecipare, gli altri saranno connessi on line. Le iscrizioni all’anno accademico 2020/2021 apriranno il 21 dicembre per permettere agli studenti di approfittare di una agevolazione speciale pensata per l’emergenza Covid. Per presentare i corsi e il progetto dedicato a Willy ci sarà anche Sarah Arduini. “Sono orgogliosa di lavorare a questa iniziativa – dice – che permette di usare gli strumenti del 3D a fini educativi. La tragedia di Willy mi ha scosso personalmente, certi episodi non dovrebbero mai accadere”.

 

SCHEDA SIDE ACADEMY Side Academy ha sede a Verona, in centro storico, ospitata in un edificio del Cinquecento, che ospitò numerosi personaggi illustri tra i quali anche Luigi XVIII. L’Accademia ormai è consolidata con un unico indirizzo di computer grafica per il cinema e il videogame e accoglie nell’anno accademico 2020/2021 circa 100 studenti. Side Academy propone percorsi formativi indirizzati alla formazione di figure professionali altamente specializzate nel settore del cinema, del cinema d’animazione, degli effetti speciali, dell’advertising e dei videogame.  Molti dei suoi ex studenti sono oggi artisti che lavorano nelle aziende più famose al mondo, dalla Walt Disney alla Marvel fino a Ducati. I docenti sono “top trainer” del settore e molti hanno vinto premi Oscar. Oltre all’accademia formativa, nello stabile c’è anche uno studio di animazione, battezzato “Side Animation Studio”, che si occupa di animazione e computer grafica e che cura progetti per molti marchi importanti come Disney, Ducati, Warner Bros, Dc Comics, Panini, Gardaland. Informazioni e contatti su www.sideacademy.com

SCHEDA SARAH ARDUINI Sarah Arduini è una leggenda per chi ama l’animazione: ha lavorato nelle più prestigiose società di VFX a Londra, vincendo insieme al team di MPC, l’Oscar per migliori VFX per il film Jungle Book della Disney e dopo aver dato il suo contributo al film “Legend of Tarzan” continua nella scia “disneyana” lavorando al film The Beauty & Beast. Conquista il campo Marvel con “Guardians of the Galaxy 2” per poi raggiungere la famosa società Industrial Light & Magic. con “The Last Jedi”, “Star wars” e i dinosauri in “Jurassic World”.

SCHEDA KEVIN MANNENS Kevin Mannens è un Technical Director e designer di effetti visivi nominato all’Oscar e vincitore dell’Annie Award, che ha contribuito a una dozzina di film di successo di Hollywood. Durante la sua carriera, Mannens ha lavorato presso le principali strutture di effetti visivi del mondo, tra cui Industrial Light and Magic, Moving Picture Company e Sony Pictures Imageworks. I suoi crediti includono Transformers: Age of Extinction, Captain America: The Winter Soldier, Pacific Rim, The Amazing Spiderman e Alice in Wonderland(per il quale Imageworks ha ricevuto l’Oscar). Come parte del team FX di ILM, Mannens ha ricevuto il premio Annie 2014 per “Outstanding Achievement in Animated Effects in a Live Action Production” per il suo lavoro su Pacific Rim. Prima di tutto uno storyteller visivo, Kevin parla fluentemente vari media dall’animazione 3D e VFX all’azione live e alla realtà virtuale.

SCHEDA FRANCESCO LATINI Francesco Latini comincia il suo percorso nel mondo del 3D sviluppando progetti per il settore dell’archittetura. Presso una nota azienda europea, ha lavorato come 3D Artist, per asset di moda, automotive e interior. Ha oltre 10 anni di esperienza e ha sviluppato competenze nella modellazione 3D, nel digital sculpting e nel grooming, collabora tuttora con professionisti del settore cinematografico. Ha curato progetti per Ducati, Ferrero, Marks & Spencer, American Girl (Mattel), Bottega Veneta, Armani, Furla, Ferrari.

SCHEDA SIMONE CECCACCI Simone Ceccacci inizia la sua carriera dopo aver conseguito la laurea in architettura presso L’Università la Sapienza di Roma. Grazie alla passione per il teatro ed il mondo 3D, solo un anno più tardi diventerà l’elemento di punta di una multinazionale, che opera anche nel campo dell’advertising a livello Europeo. Oggi mette a servizio degli studenti di Side Academy tutta l’esperienza conseguita nei suoi sette anni di lavoro come 3D Artist di livello internazionale. Ha curato progetti per Ducati, Ferrero, Marks & Spencer, American Girl (Mattel), Bottega Veneta, Armani, Furla.

 

 

LA PIZZA E’ MEGLIO DELLA CAMORRA, CIRO APRE IL SUO LOCALE A BRESCIA

Storia di un trentenne che ha scelto di portare in Lombardia le migliori pizze napoletane. Il segreto della pasta, i prodotti Dop e un successo imprevisto (anche grazie alla “pizza con le orecchie”). “Sono partito con 350 euro in tasca, ora i calciatori del Brescia vengono a cena da me”

 

Frattamaggiore è un comune del Napoletano di cui si occupa più la cronaca giudiziaria che non quella enogastronomica. Trentamila abitanti, povertà diffusa e la Camorra come unica via per arrivare a fine mese. Nel 1990 è qui che nasce Ciro Di Maio. Mamma casalinga, papà che oscilla tra lavoretti senza futuro e le sirene della malavita, sorelle che si portano a casa il lavoro da calzolaie per pagare le bollette. Ciro cresce qui, senza immaginarsi un futuro diverso. Le sue prime esperienze nel lavoro sono a 14 anni, poi si iscrive all’Alberghiero, ma a 18 anni lascia gli studi e inizia a lavorare. Il rischio che la Camorra lo inghiotta è sempre alto ed il padre Eugenio “Geggè” lo sa bene a causa del suo passato ma con tutte le sue forze, con grande coraggio e rischio è riuscito ad abbandonare quel mondo per fare crescere i suoi figli lontano dai soldi facili e le minacce, abbracciando la fede e l’estrema povertà. “Mio padre è cambiato completamente per salvare la sua famiglia. Ha rischiato la sua vita per noi – racconta Ciro – Ha scelto di farci vivere in povertà proprio per non farci tentare dalla ricchezza, l’esca della camorra per tanti ragazzi”.

Nel 2015 la svolta della sua vita. Trova per caso un lavoretto a Brescia da pizzaiolo per la catena “Rossopomodoro”, che ha aperto uno spazio a ridosso del multisala cittadino, a due minuti dal casello autostradale. È l’inizio di un’avventura che non immagina. La catena decide di lasciare la gestione in mano a sei soci, tra di loro c’è anche Ciro, che si era distinto tra tutti per il suo impegno. A poco a poco compera le quote degli altri, aiutato anche da un manager che di nome fa Eugenio, come il padre. E riesce poi a riassumere tutti i colleghi di lavoro che rischiavano di rimanere a casa.

È così che è iniziata l’avventura “Pizza Madre”, il suo locale a Brescia che oggi impiega una quindicina di persone ed è noto per la veracità delle sue pizze, ma anche per il suo menù alla carta di alta cucina. “Ci amano perché rappresentiamo la tradizione napoletana della buona cucina”, dice Ciro. In menù ha la pizza verace, ma anche il “battilocchio”, la pizza fatta da un impasto fritto nell’olio bollente e subito servito avvolto in carta paglia. “Utilizziamo ingredienti semplici, ma tutti freschi e selezionati. Anche per questo abbiamo ottenuto la fiducia di alcuni calciatori del Brescia Calcio, che mi chiedono dopo le partite o in certe occasioni speciali di cucinare per loro”.

Il passaparola è la miglior arma, tra le altre anche Eva Henger è stata da lui e per una sera si è messa a cucinare pizze, usando i presidi che Ciro dona a tutte le sue pizze. Solo per citarne alcuni: Olio Dop, Mozzarella di Bufala Campana dop, pomodorino del Piennolo, Ricotta di Bufala omogeneizzata e Porchetta di Ariccia Igp. Alla fine, però, l’elemento premiante è sempre la pasta. “Scegliamo ogni giorno il livello esatto di idratazione, in base all’umidità di giornata”, spiega. “Ne esce un impasto molto lievitato, morbido, idratato. Seguiamo la tradizione anche nelle forme. Odio le pizze rotonde e realizzate come fossero un programma di un computer. Le pizze devono avere le orecchie e se c’è più pomodoro da una parte è perché usiamo pomodori veri, non salsine che si spalmano omogeneamente. Siamo veraci, anche le nostre pizze devono esserlo”.

REMOTE WORKING E DONNE NELL’ERA DIGITAL, IL COVID NON FERMA LA FORMAZIONE DI FÒREMA A PADOVA

Il lavoro nell’epoca della pandemia è al centro di tre incontri formativi. Il 23 ottobre in cattedra i casi di Corvallis, Xylem e Crispy Bacon per spiegare com’è cambiato il modello di azienda veneta in smart working. Il 29 ottobre a relazionare il campione del rugby Mauro Bergamasco. Il 3 novembre si parla del ruolo delle donne nel mondo del lavoro digitale con Paolo Gubitta

 

Le restrizioni del Covid non fermano la formazione di Fòrema a Padova. Nei prossimi giorni sono fissati tre importanti appuntamenti, che alla luce delle recenti normative saranno tutti gestiti come webinar on line per garantire la sicurezza di relatori e ospiti.

Il primo, “Smart working let’s do it”, è programmato per il 23 ottobre. Nel pieno della pandemia di questa primavera, le aziende hanno dovuto accelerare sul fronte dell’introduzione di modalità di lavoro agile. Fòrema ha riflettuto attorno al tema col progetto “Smart organization per donne, senior e talenti in azienda”, realizzato grazie al contributo della Regione Veneto e al finanziamento del Fondo Sociale Europeo.

“Smart working, work-life balance, nuovi modelli organizzativi, lavoro agile, persone flessibili e competenze dinamiche: sono questi i driver che le aziende oggi devono affrontare con dedizione, il ruolo della struttura HR è sempre più importante”, spiega il direttore di Fòrema, Matteo Sinigaglia. “La nostra idea è quella di supportare l’ufficio hr coinvolgendo donne, lavoratori senior e i cosiddetti millennials a sviluppare le competenze necessarie a queste nuove grandi sfide”.

A guidare la giornata e il racconto degli imprenditori ci sarà Luca Giuman, membro del comitato scientifico Digital Meet, presidente del Cda di Datasoil. In particolare, saranno spiegate le esperienze di tre aziende che durante il lockdown hanno reinventato il loro approccio al lavoro: Corvallis col direttore Daniele Melato è riuscita ad organizzare il “remote working” per circa 1.600 dipendenti, dotando i lavoratori di sistemi all’avanguardia per la gestione dei flussi di lavoro in remoto. Ma ci sarà anche Marco Volpe, co-founder di Crispy Bacon, software house che ha trasformato il suo modello organizzativo completamente in modalità smart ed infine Melissa Sanvido, hr business partner per Xylem, che ha avviato il progetto di smart working, prima dell’emergenza Covid intendendolo come driver per un cambiamento culturale per le persone e per il proprio business.

 

Il 29 ottobre sale in cattedra il campione del rugby Mauro Bergamasco, oggi coach e trainer esperienziale, che parlerà ad una cinquantina di persone per accompagnarle in un percorso di rivisitazione delle competenze più richieste nel mondo del lavoro attuale e del prossimo futuro. Le tecnologie digitali oggi pervadono tanto la vita quotidiana che quella professionale e, benché sembri un passaggio semplice, non lo è: impone infatti cambiamenti nella routine lavorativa delle persone. Per questo Bergamasco insieme ai partecipanti trascorrerà una giornata formativa. “L’obiettivo è quello andare alla ricerca del proprio talento e della propria capacità di adattarsi ai cambiamenti, per questo il percorso di formazione ci condurrà ad una maggiore consapevolezza di sé e dei propri punti di forza”, spiega Roberto Baldo, responsabile delle attività finanziate di Fòrema.

 

Infine, il 3 novembre è in agenda un focus sul ruolo della donna nelle aziende che sempre più si stanno convertendo al digitale: la conciliazione dei tempi tra impegni famigliari e aziendali è la nuova frontiera dello smart working. A tenere le redini del workshop di quattro ore dal titolo “Digital skills for hybrid job” sarà Paolo Gubitta, professore di business organisation e family business dell’Università di Padova. “Il nostro obiettivo è favorire le opportunità di inserimento delle donne all’interno del mondo del lavoro attraverso percorsi di ibridazione delle competenze e trasferimento delle digital skills”, conclude Baldo. “Le attività previste dal progetto affrontano sia tematiche inerenti a figure professionali specifiche, quali il digital HR manager, il controller di gestione 4.0 e l’e-commerce manager, sia tematiche relative a competenze informatico-digitali. Inoltre, sarà possibile accedere ad un percorso di coaching di gruppo”.

 

 

FÒREMA Nata a Padova nel 1983 in seno all’Associazione degli Industriali con l’obiettivo di formare i propri associati, dal 2012 ha iniziato a concentrarsi nella formazione esperienziale applicata allo sviluppo delle persone e alla lean production. Dopo la separazione da Niuko (la Srl costituita nel 2014 da Confindustria Padova e Confindustria Vicenza), completata nel 2019, e il conferimento della società ad Assindustria Venetocentro Servizi (la nuova holding delle partecipazioni di Assindustria Venetocentro), oggi Fòrema si basa sul lavoro di sessanta professionisti, chiamati a proporre e gestire corsi e attività di consulenza con focus su salute, sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro, ambiente (HSE), sviluppo organizzativo e  metodologia lean nelle smart factory, soft skills e formazione esperienziale, servizi per il lavoro. Fòrema lavora in partenariato con molteplici enti pubblici, in particolare segue progetti per la scuola, gli ITS e l’Università di Padova. Questi sono i numeri che la rendono una delle maggiori società di formazione del sistema Confindustria in Italia: tra il 2017 e il 2019 ha mobilitato oltre 16 milioni di euro per la formazione delle imprese tra Fondimpresa, Fondirigenti, FSE e altri fondi. Solo nel 2019 ha formato 23.000 persone, tra occupati (dagli apprendisti ai manager), soggetti in cerca di lavoro o di ricollocamento (neet, giovani under 30, disoccupati e over 50), personale della pubblica amministrazione e delle scuole. Nel mentre, ha erogato 58.400 ore di formazione a 1.548 aziende, oltre a 50.000 ore di e-learning.

DESIGN GREEN, A BASSANO I GURU DELLA PROGETTAZIONE DI E-BIKE E SCOOTER ELETTRICI

Lo studio Zetaproject.net si specializza nella scelta di materiali ecologici e nelle forme “naturali” grazie alla progettazione avanzata in 3D. I titolari: “Richieste di mezzi green, boom dopo il Covid”

 

L’ecosostenibilità e il rispetto dell’ambiente sono ormai prioritari in tutti i settori. Anche nel mondo della progettazione meccanica, ormai, la sensibilità green è premiante. E a Bassano del Grappa, nel Vicentino, è nato uno studio di progettazione che si sta distinguendo a livello nazionale per i propri progetti di green design collegati alla mobilità sostenibile. A fondare la società due creativi della progettazione, Mirko Zen e Andrea Costi che hanno fuso le loro competenze dopo 25 anni di carriera professionale, li unisce la passione e l’esperienza nella progettazione e grafica 3D.

Più di tre anni fa hanno deciso di aprire lo studio Zetaproject.net a Bassano del Grappa, che ha come fiore all’occhiello il design green. Tra le progettazioni realizzate, da citare uno scooter elettrico attualmente in commercio e un monopattino, ma anche biciclette elettriche tra le più innovative: le aziende che lavorano nel settore della mobilità sostenibile ormai li considerano dei guru del settore.

“Siamo tra i pochi studi che hanno un know how decennale nella progettazione 3D e una specifica sensibilità per il green nel design”, spiegano Zen e Costi. “Proponiamo materiali ecologici, come delle innovative plastiche eco-sostenibili. E sappiamo fondere e unire il metallo con le plastiche in forme armoniose, che si ispirano al mondo naturale per la raffinatezza dello stile. Chi si muove su e-bike o su monopattino vuole l’eccellenza nel proprio prodott.o, che è uno stile di vita. E noi sappiamo darglielo grazie alla modellazione avanzata in tre dimensioni”.

Il modello di business e creatività che hanno messo in piedi funziona, complici anche le richieste in aumento dopo il Covid e con la rinnovata voglia di vita all’aria aperta. In alcuni casi lo studio consegna “chiavi in mano” il prodotto grazie alla collaborazione con partner terzi capaci di dar forma concreta ai loro progetti.

E se questo è il settore dove nel futuro Zetaproject.net vuole crescere maggiormente, va detto che nel curriculum di Zen e Costi ci sono progettazioni meccaniche in quasi tutti i settori: dai forni per ceramica alle macchine fusorie per metalli preziosi in pressione controllata, attrezzature e macchine per l’asservimento presse, presse multitesta interfacciate alle macchine anche con l’ausilio di robot antropomorfi, macchine surgelatrici di grandi dimensioni, macchine automatiche e pick and place, dosatrici per il packaging, lavatrici industriali ad ultrasuoni, purificatori d’aria, distributori automatici, macchine ad uso alimentare e per la marcatura laser, attrezzature per l’assemblaggio in produzione di piccolissime, medie e grandi dimensioni lavorando in piena sicurezza rispettando in pieno i dettami della lean production.

ELEVIA Investments lancia al White di Milano il Fondo di Equity Crowdfunding Ripresa Italia

In occasione del WHITE di Milano, il gruppo finanziario europeo Elevia Investments lancia “RIPRESAITALIA-Fashion Investment Elevator”, il primo dei dodici Fondi di Equity Crowdfunding dedicati a supportare le PMI italiane in questo delicato periodo.
Elevia Investments ha deciso di investire in questo strumento innovativo con l’obiettivo di offrire solide opportunità alle aziende italiane, che potranno anche beneficiare del supporto logistico e conoscitivo del MODELLO RIPRESA ITALIA “fortemente voluto dal sindacato e associazione di categoria di PMI e professionisti Imprese Italia” come affermano il Presidente Flavio Boccia e il Presidente dell’omonimo Centro studi Mauro Alvisi, “solidamente appoggiato dal partner di marketing e business digitale Velvet Media”.
Il fondo di equity crowd funding è stato studiato appositamente per supportare le PMI italiane in 12 settori principali del tessuto imprenditoriale, primo tra tutti quello della moda. Si partirà quindi con un’iniezione iniziale di liquidità stimata per fronteggiare la prima valutazione e disamina dei progetti, per poi andare ad identificare tutte le aziende che potranno beneficiare del fondo in base al modello di sviluppo strategico imprenditoriale Ripresa Italia (www.ripresaitalia.eu) che guida e ingloba l’intero iter di procedure valutative e attuative.
Sarà fondamentale quindi incontrare a Milano gli operatori nazionali e internazionali della moda nei prossimi giorni, così come un ruolo cardine lo avrà la stretta cooperazione, in un comitato tecnico-scientifico allargato, con i partner di Imprese Italia e della holding di marketing Velvet Media, guidata da Bassel Bakdounes.
Il Fondo di Equity Crowdfunding Ripresa Italia riconosce due tipologie di investitori/soci:
I Soci Investitori. Coloro che aderiscono con apporto di capitale proprio, partecipando così alla ripartizione degli utili relativi ad ogni singolo progetto. Di base hanno un riconoscimento annuale concordato dal CdA del Gruppo Finanziario Europeo Elevia pari al 3,20%, a cui va sommata la ripartizione degli gli utili di ogni singolo progetto e maturati entro la chiusura dell’anno solare al 31 Dicembre.
I Soci Richiedenti. Coloro che dispongono di progetti classificati in base all’entità, all’importanza di scenario e mercato, settore merceologico e categoria di performance stimata, valutati da appositi organi istruttori qualificati e identificabili nei CTS (Comitato Tecnico Scientifico) e CER (Comitato Etico Reputazionale)
Tutti i soci del Fondo di Ripresa Italia usufruiranno anche dei servizi di finanza tradizionale e finanzia agevolata messi a disposizione dalla struttura di ELEVIA Investments Banco zrt e dal partner associativo Imprese Italia con i suoi sportelli nazionali e internazionali.
Il Fondo di Equity Crowd Funding Ripresa Italia, che si struttura in un way in-way out period di 5 (cinque) anni, è comunque fortemente interessato a supportare anche tutte le start up provenienti dai giovani talenti di ogni settore e gli spin off universitari.
“È possibile richiedere tutta la documentazione di adesione al fondo al sito: www.eleviainvestments.com“ sottolinea la CEO di Elevia Investments Annarita Carparelli “ricordando per chi non ne fosse a conoscenza che il gruppo finanziario Elevia è una SCPA pertanto l’adesione al Fondo di Equity Crowdfunding avviene attraverso la sottoscrizione di quote ordinarie / privilegiate.”
“Elevia Investments intende fortemente finanziare e promuovere in solido un nuovo rinascimento del fare” concludendo il Presidente di Elevia Investments Andrea Polegri “Elevia finanzia Il Paese Migliore”.
LE SCHEDE
Gruppo Finanziario Europeo Elevia
Il Gruppo Finanziario Europeo Elevia è una struttura finanziaria completa fortemente innovativa, mirata ad assecondare le esigenze legate al privato, alle aziende e al segmento istituzionale internazionale. Elevia Investments opera attraverso i più evoluti sistemi informatici online. Per info: eleviainvestments.com
Imprese Italia
L’Associazione PMI Imprese Italia è un’associazione dedicata alle Piccole e Medie Imprese che si pone l’obiettivo di offrire tutte le informazioni necessarie per sapere come districarsi tra le normative, i finanziamenti, le agevolazioni, le opportunità di business, la sicurezza sul lavoro. Le PMI sono le protagoniste assolute del tessuto economico italiano, rivestono quindi un ruolo economico fondamentale.
L’Italia è tra i paesi europei in cui il peso delle PMI è più importante. Secondo i dati più recenti dell’Istat, infatti, operano nel nostro paese circa 4,4 milioni di imprese con meno di 250 addetti nel settore industriale e in quello dei servizi (quelle con almeno 250 addetti sono appena 3 mila e 500). Per info:
Velvet Media
Marketing management, vendita online e new media: sono questi gli ambiti nei quali l’agenzia di Castelfranco Veneto (TV) è ai vertici nazionali. Nata come casa editrice nel 2013, specializzatasi prima in couponing e poi come editore del sito internet Storie di Eccellenza e del magazine Genius, oggi Velvet è una holding che gestisce il marketing in outsourcing per conto di un migliaio di aziende del Nord Italia grazie ad un organico di oltre 150 persone in continua espansione. Per questo è stata premiata come una delle aziende col tasso più alto di crescita in Europa dal Financial Times. Il core business è il coordinamento della comunicazione aziendale a tutti i livelli e la gestione della vendita online: dalla grafica ai video, dal posizionamento del brand allo sviluppo di siti di e-commerce, dalla gestione dei marketplace fino alla lead generation. Attorno alla galassia Velvet sono nate alcune divisioni parallele, che hanno sviluppato specializzazioni nel mondo dello sport (Velvet Sport), della moda (Velvet Fashion) e dell’internazionalizzazione con focus in particolare sulla Cina (Velvet International). La storia di Velvet Media è raccontata nel libro “Marketing Heroes”, nel quale emerge lo stile aziendale basato su manga e rock and roll. Informazioni e contatti: www.velvetmedia.it

TREVISO CREATIVITY WEEK 2020, 50 MILA EURO DI BENEFIT PER LE MIGLIORI STARTUP D’ITALIA

Innovation Future School svela la quarta edizione della Treviso Creativity Week (2-8 novembre 2020) e lancia il “Premio Creativity Startup”. Il founder Gianpaolo Pezzato: “Cerchiamo creativi da tutta Italia con idee innovative per lo sviluppo sostenibile, oltre che per i settori fashion, food e furniture, social innovation, mobilità, turismo e cultura”. Partecipazione gratuita

 

La pausa forzata a causa del Covid-19 non ha spento gli animi più creativi, anzi, li ha stimolati a trovare nuove soluzioni e idee per uscire da questa impasse mondiale più forti e innovativi che mai. Ne è un esempio concreto la trevigiana Innovation Future School, l’associazione promotrice della Treviso Creativity Week, che per la sua quarta edizione in programma dal 2 al 8 novembre, lancia il nuovo bando nazionale “Premio Creativity Startup 2020”. “Dopo il grande successo della scorsa edizione e grazie al sostegno di più di 40 realtà tra imprese ed istituzioni – racconta Il presidente Gianpaolo Pezzato – siamo pronti a rilanciare la TCW con benefit ancora più alti per un valore complessivo di 50 mila euro. Quest’anno cerchiamo anche idee di nuovi prodotti e di soluzioni innovative che possano apportare un valore aggiunto in termini di sviluppo sostenibile”.

Possono concorrere al “Premio Creativity Startup 2020” progetti di impresa o startup di recente costituzione da tutta Italia. Le categorie di maggior interesse per la giuria sono fashion, food e furniture ovvero le tre “f” del Made in Italy, social innovation, mobilità, turismo e cultura. Tra i numerosi premi in palio ci sono percorsi di design e brand identity, l’utilizzo gratuito della piattaforma Storeden per l’avvio dell’ecommerce o del sito web, la partecipazione gratuita a dei workshop formativi della Creativity Academy, free desk presso uno dei coworking partner e percorsi di consulenza finalizzati alla strutturazione di un financial plan e dell’investor deck.  “Arrivano anche da Roma in cerca di nuovi talenti e creativi – conclude Pezzato – Il primo premio infatti quest’anno sarà un percorso di accelerazione e pitch day nella sede di Roma di Starting Finance Deal, società romana di investimenti e consulenza in startup. Una grande opportunità di crescita per una startup emergente”.  Aldilà del vincitore, tutte le 10 startup selezionate per la finalissima del 6 novembre a Treviso avranno a disposizione un desk riservato nell’Area Expo in cui potranno presentarsi ai partner e agli investitori invitati, oltre alla visibilità su tutti i canali digitali della TCW2020.

Per partecipare al premio Creativity Startup 2020: https://trevisocreativityweek.it/partecipa/. Il termine delle iscrizioni è venerdì 26 settembre 2020 alle ore 24.00.

L’anno scorso a conquistare il podio della migliore Startup è stata Gamindo con un’idea originale che permette alle persone di donare, senza spendere, giocando ai videogiochi; grazie anche a questa vittoria i due giovani startupper hanno stretto nuove e importanti collaborazioni, come quella con il famoso imprenditore digitale Marco Montemagno al quale hanno dedicato anche un videogioco.

DESIGN E TECNOLOGIA, LO SPAZZOLINO DI PIUMA VINCE LA MENZIONE D’ONORE AL COMPASSO D’ORO (E TI DICE QUANDO È ORA DI CAMBIARLO)

L’azienda veneziana premiata per le forme iconiche, i brevetti tecnologici e l’anima green del proprio “Piuma Brush”. L’Ad Michele Longato: “Stabilimento pronto, boom di richieste da Europa e Russia”

Le forme sono iconiche, i materiali sono green. La base trasforma lo spazzolino in un elemento di design e d’arredo, consente l’appoggio su qualsiasi superficie e grazie al calendario integrato ricorda di cambiarlo almeno ogni tre mesi. Sono queste le caratteristiche e i brevetti che hanno permesso a Piuma Care Srl, azienda di Noventa di Piave, nel Veneziano, di vincere la menzione d’onore alla XXVI edizione del Compasso d’Oro, il riconoscimento più ambito per chi opera nel mondo del design, con il proprio spazzolino di punta, il “Piuma Brush”, disegnato insieme ad Hangar Design Group.

È questo l’ultimo riconoscimento per la giovane e innovativa azienda oggi guidata dall’amministratore delegato Michele Longato, che ha in curriculum esperienze decennali nel settore: ha rapporti stabili coi top player del settore dal Giappone agli Stati Uniti e il suo focus è la capacità di industrializzare prodotti di nicchia e di design unico. Non a caso, nella sede veneziana sono stati acquistati macchinari capaci di produrre milioni di pezzi dello spazzolino appena premiato. Un brand dalla vocazione internazionale fin dalla fondazione: l’obiettivo è rivoluzionare il mondo del beauty secondo la logica del «la cura della bellezza inizia dal sorriso»: anche gli spazzolini giocano un ruolo fondamentale nella routine estetica delle persone.

“Il mercato cosmetico è il secondo a livello mondiale per crescita dopo quello del caffè”, spiega Longato. “La nostra visione unisce estetica, funzionalità ed innovazione e ci ha subito proiettato tra i marchi più iconici”. Il successo è stato rapido: nel 2019 Piuma Care ha vinto il Red Dot design Award, poi l’Adi (Associazione design industriale) l’ha inclusa nella sua selezione biennale propedeutica per accedere al Compasso d’oro, prima di premiarla nella cerimonia internazionale. “Piuma Brush vanta una collaborazione con un’importante azienda statunitense con la quale abbiamo sviluppato un materiale completamente nuovo per la base che contiene un datario che ti ricorda quando cambiare lo spazzolino. Tutti i materiali utilizzati vantano la conformità Fda per il mercato Usa, per cui garantiscono un’igiene antibatterica altissima”.

Piuma Care peraltro è attiva anche su altri fronti, uno stile che è stato ribattezzato “Piuma Way”. L’azienda è stata la prima a proporre un dentifricio anticarie da 75 ml in confezione con tecnologia airless, molto più igienico, delicato e sicuro in viaggio che permette di usare il 100% del prodotto all’interno, una formulazione con ingredienti d’eccellenza, tutto fatto in Italia. Da poco ha anche proposto un collutorio in un pack di alluminio innovativo, per sottolineare il costante impegno verso l’ambiente.

“Dal 2021 tutti i nostri packaging secondari saranno plastic free”, annuncia Longato, soddisfatto anche degli esiti commerciali della propria attività. “Stiamo riprendendo ora la distribuzione in Italia dopo un anno molto particolare per tutti, sia nel canale farmacia, parafarmacia, profumeria come nelle catene di negozi specializzati oltre alle piattaforme online. Ma abbiamo già trattative in corso con importanti player in Europa ed in particolare in Russia, dove saremmo presenti fisicamente entro il prossimo semestre con un importante operatore locale. Sul fronte del travel retail il primo corner è stato attivato all’aeroporto di Orio al Serio”.

 

SCHEDA “PIUMA BRUSH”

MADE IN ITALY ECO-FRIENDLY Piuma Brush è 100% prodotto, controllato e confezionato in Italia negli stabilimenti di Piuma Care. Il processo di produzione è sorvegliato attraverso certificati di qualità e controlli periodici, in rispetto degli standard Gmp (Good manufacturing practice) e Iso. Confezionato in atmosfera controllata per garantire i massimi livelli di igiene, l’intera produzione dello spazzolino avviene nel rispetto dell’ambiente ed impiega tecnologie green. SPAZZOLATE BREVETTATE Le micro-setole premium in Tynex® arrotondate (0,1mm) progettate per non irritare le gengive e garantire la massima pulizia sono disponibili in due versioni: medie, morbide, con il caratteristico taglio a V che ottimizza la pulizia dentale. MANICO E TESTINA Il manico ergonomico, più lungo degli spazzolini tradizionali, è estremamente flessibile e consente allo spazzolino di essere più delicato a livello gengivale. Con la presa a 360°, si presta ad una impugnatura ideale ed è composto da materiali completamente riciclabili ed antibatterici che ne preservano la durata e impediscono la formazione di muffe. La testina affusolata permette di raggiungere tutti gli angoli della bocca COSTO Il prezzo consigliato è 6,9 euro. Il kit completo che include la base col “timer” costa 19 euro. INFORMAZIONI E CONTATTI Sito: www.piumacare.com Instagram: @piumacare Facebook: @Piuma_Care

PADOVA, ARRIVANO I PRIMI TAMPONI RAPIDI A DOMICILIO

Paramedica propone gli innovativi tamponi “Nadal”: in soli 10 minuti l’esito direttamente a casa (o in azienda), con tanto di certificato. L’amministratore delegato, Cristian Borella: “Siamo tra i primi a proporre questa tipologia di lotta al Covid, sarà fondamentale per bloccare i focolai”

Si chiamano “Nadal” e sono la frontiera dei tamponi ultrarapidi. Dal test all’esito passano al massimo dieci minuti e danno garanzia sulla correttezza dell’analisi nel 95% dei casi. Di fatto, possono istantaneamente bloccare un focolaio sul nascere: se in un’azienda o in un’associazione sportiva un dipendente o un atleta si ammalano, il responsabile può nel giro di pochissimo tempo testare tutti le persone che potrebbero essere state contagiate ed immediatamente isolare quelli che hanno contratto l’infezione. I tamponi “Nadal”, prodotti in Germania, sono in commercio in Italia da pochi giorni e da lunedì 14 settembre saranno a disposizione anche a domicilio grazie a Paramedica, azienda padovana specializzata nel settore dell’assistenza.
È questa la novità con la quale ci si appresta a combattere contro i potenziali focolai di Covid che dovessero nascere questo autunno. “Sempre più aziende ed enti di vario genere ci contattano per aiutarli a gestire situazioni di emergenza”, spiega l’ad di Paramedica, Cristian Borella. “Per questo abbiamo deciso di organizzare dei servizi a domicilio di test sierologici rapidi (quelli noti per essere i “pungidito”) e di tamponi rapidi (quelli del “cotton fioc nel naso”). Fino a poco tempo fa mandavamo l’infermiere in azienda e fornivamo i risultati in 48 ore. Adesso basta attendere dieci minuti per capire se si è contratto o meno il virus e se l’infezione è in corso. Stiamo combattendo una battaglia decisiva contro la pandemia, siamo orgogliosi di essere in prima linea e per questo studiamo ogni giorno le novità del mercato per fornire tamponi e test sempre più rapidi ed efficaci”.
Paramedica, che già durante il lockdown si era distinta per la velocità dei propri test sierologici, opera nel settore dell’assistenza da quasi un ventennio: la nascita dell’azienda a Padova risale al 2001. Per i primi anni, la specializzazione era fornire personale infermieristico alle strutture convenzionate, adesso sta sempre più aumentando l’operatività sulla cura domiciliare. Ad aprile dello scorso anno il trasferimento dell’azienda a nella nuova sede di Ponte San Nicolò, sempre nel Padovano: da qui sono coordinati una sessantina di professionisti che si muovono tra Padova, Vicenza e Venezia per portare nelle case migliaia di prestazioni sanitarie all’anno.
In concreto, basta contattare il numero 049 761655 (operativo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17) per chiedere che un infermiere venga al proprio domicilio, faccia i prelievi necessari e quindi comunichi il risultato. Tale risultato sarà formalizzato in un documento scritto, che attesta la positività o meno del soggetto, che a quel punto potrà tornare alle proprie normali incombenze o porsi in quarantena, il tutto garantendo la privacy nelle operazioni. Il prezzo del servizio a domicilio del “pungidito” è di 39 euro, il tampone rapido costa invece 59 euro (spese entrambe detraibili), cifre che scendono se l’infermiere potrà fare più prelievi contemporaneamente, come ad esempio nelle aziende o presso gruppi e associazioni sportive.

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

COSA SONO I TEST SIEROLOGICI? I test sierologici rapidi, grazie ad una sola goccia di sangue, stabiliscono se la persona ha prodotto anticorpi e quindi è entrata in contatto con il virus. Quelli quantitativi, dove serve un prelievo, dosano in maniera specifica le quantità di anticorpi prodotti. In entrambi i casi si cercano le immunoglobuline IgM e IgG. Le IgM vengono prodotte per prime in caso di infezione, dopo qualche tempo il loro livello cala per lasciare spazio alle IgG. Quando nel sangue vengono rilevate queste ultime, le IgG, significa che la persona tendenzialmente è immune al virus. Il test deve essere eseguito da personale sanitario formato e protetto da mascherina, guanti, occhiali e camice monouso.

COSA SONO I TAMPONI RAPIDI? Il tampone serve a diagnosticare la presenza del virus nell’organismo e quindi a scoprire se c’è un’infezione in corso. Il tampone faringeo o naso-faringeo si esegue in pochi secondi tramite un bastoncino con una sorta di cotton fioc alla sua estremità. Il bastoncino viene inserito nella bocca (tampone faringeo) o nel naso (tampone naso-faringeo) del paziente. Il tampone viene poi analizzato immediatamente tramite l’utilizzo di appositi reagenti e dà risposte in pochi minuti, sancendo la “positività” o “negatività” al Covid-19 del paziente. Il tampone deve essere eseguito da personale sanitario formato e protetto da mascherina, guanti, occhiali e camice monouso.