TRIPUDIO DI MUSICA E COLORI IN ARRIVO A SCHIO: E’ L’HOLI PIU’ GRANDE D’ITALIA

Il festival dei colori più partecipato d’Italia sabato 8 giugno farà tappa nell’Alto Vicentino. Gli organizzatori: “Siamo emozionati e felici di portare l’Holi con i suoi messaggi di amore e amicizia a tutto il pubblico di Schio, sarà un esordio incredibile”

L’Holi il festival dei colori, il primo e originale format ideato e portato in Italia da due giovani organizzatori di eventi, il vicentino Marco Bari e il trevigiano Fabio Lazzari, è tornato per travolgere parchi, città e spiagge di musica, colori e tanto divertimento. Cinque edizioni di successo, raffiche di sold out per un totale di mezzo milione di partecipanti, questa la sintesi di un fenomeno di tendenza che ha conquistato, anno dopo anno, grandi e piccini, giovani e famiglie e che non smette mai di stupire grazie alla sua formula d’intrattenimento fatta di pura gioia di stare insieme tra profumate nuvole di colore. Il suo successo dilagante ha attirato addirittura l’attenzione del regista Fausto Brizzi che lo ha inserito nel film “Forever Young”, l’unico Holi ad esser entrato nelle sale cinematografiche. E ora si parte per la grande sesta edizione.

Dopo la grande anteprima a Piazzola sul Brenta ad aprile che ha attirato oltre quattro mila “holi lovers”, la festa dei colori più grande d’Italia ha appena annunciato il nuovo Summer tour con la prima tappa a Sottomarina sabato scorso che ha registrato il primo straordinario sold out di stagione. Ed ecco la novità della sesta edizione, per la prima volta in tutta la splendente carriera del format, l’Holi firma una tappa nella città di Schio. Infatti, sabato 8 giugno all’area concerti Palacampagnola della città vicentina è in arrivo un carico di musica, divertimento e coloratissimi arcobaleni. L’atteso festival dei colori sarà ospitato dal Summer Festival del team Schoolacciami: dalle ore 16 fino alle ore 20 ad ogni ora il vocalist Moova intonerà dal palco scatenati countdown al termine dei quali tutto il pubblico lancerà in aria le polverine colorate, creando così uno spettacolo visivo mozzafiato tra le note della crew dei dj Edoardo Pontecorvi, Bruce Blayne e Carlo Bari. Gli organizzatori: “Siamo emozionati e felici di portare l’Holi con i suoi messaggi di amore e amicizia a tutto il pubblico di Schio, sarà un esordio incredibile”. Mediapartner dell’Holi è Radio Piterpan, che seguirà tutto il tour.

Queste le prossime date annunciate: il 15 sul palco dello Sherwood Festival a Padova, il 14 luglio approda a Rosolina Mare e il 25 agosto a Bibione. A breve altri annunci.

Come funziona il festival è ormai noto a tutti, tanta musica dalla consolle dei dj, il vocalist che annuncia il countdown e alla fine tutti che lanciano in aria o addosso le polverine colorate e via si balla e si canta tutti insieme, ma pochi sanno da dove derivi questo format che ha ispirato i due event manager. Durante la festa indiana denominata “Holi” interi popoli dei villaggi dell’India, Bangladesh, Nepal e Pakistan si lanciano sacchi di polverine colorate e gavettoni per celebrare la rinascita e l’amore e la definitiva sconfitta del male in favore del bene. La ricorrenza cade i primavera ed è portatrice di messaggi positivi universali, di amicizia, fratellanza e amore. Lazzari e Bari: “Il nostro festival non si riduce ad un evento per divertirsi, ma è un maniera contemporanea, un veicolo per trasmettere i valori genuini di questa antica ricorrenza e soprattutto per manifestare l’anima solidale che sta alla base di tutto e per la quale abbiamo ideato il festival”. Infatti, ciò che distingue l’Holi il Festival dei colori dagli altri format che lo imitano sull’onda della viralità del fenomeno, è lo scopo solidale. Fin dall’esordio del festival, Lazzari e Bari raccolgono fondi per la Fondazione Fratelli Dimenticati che aiuta i bambini audiolesi di un villaggio in India. La Fondazione Fratelli Dimenticati è una onlus di Cittadella, nel Padovano, che finanzia un progetto a Nandanagar, un villaggio nel Nord-Est dell’India dove nel 2006 è stata istituita la Ferrando School, un istituto che accoglie bambini audiolesi con l’obiettivo di intervenire precocemente nella diagnosi e nella cura della sordità attraverso percorsi terapeutici.

COS’E’ L’HOLI – Holi è tra le più antiche celebrazioni indù della stagione primaverile e coinvolge migliaia di persone dall’India, Bangladesh, Nepal e Pakistan. Conosciuta come la festa dei colori, della gioia, dell’amore e del divertimento, durante i festeggiamenti che durano due giorni, interi villaggi cantano e ballano, lanciandosi polvere colorata e acqua. La festa simboleggia la vittoria del bene sul male, l’arrivo della primavera e l’addio all’inverno. Ma è anche un momento di incontro e di puro divertimento. E’ la giornata in cui si dimenticano i dolori e si perdona. In questa occasione vengono meno anche le rigide strutture sociali: ricchi e poveri, vecchi e giovani, uomini e donne festeggiano e scherzano insieme.

CHE COSA SI FA – Il format consiste nel lanciare in aria polverine colorate e profumate alla fine dei countdown che i vocalist o i dj ritmano dal palco, di solito sono cadenzati uno ogni ora. E si balla e ci si “colora” tutti insieme. Si consiglia di indossare capi di cotone bianchi, le polverine sono naturali e atossiche, sono composte da talco e amido di mais, non contengono nessun metallo pesante, sono 100% eco friendly e si acquistano all’interno dell’area del festival, negli stand ufficiali “Holi”, garanzia della genuinità del prodotto.

PER CHI E’ – Per tutti. Non ci sono limiti di età per partecipare all’Holi il festival dei colori, è aperto a tutti, grandi e piccini. Unica “regola”: aver voglia di divertirsi tutti insieme pacificamente come vuole lo spirito della festa indiana.

LA STORIA – Holi, Il Festival dei colori nasce alcuni anni fa dalle menti di due event manager veneti, Fabio Lazzari e Marco Bari, i primi a portare in Italia il format. L’Holi on tour si ispira alla tradizionale festa indiana e lo mixa con dj set dall’elettronica al rap. Degli esordi di Padova e Vicenza se n’è parlato molto sul web, con le foto del bacio diventate virali su Facebook e su Instagram.  Poi il format è diventato nazionale. Da Macerata a Bologna, passando per Firenze e Roma fino a Venezia e Trieste, ha toccato tutta Italia, dalle spiagge alle città. Il Festival è stato anche protagonista delle riprese del film “Forever Young” del regista Fausto Brizzi ed il fenomeno del selfie colorato è stato oggetto di studio sociologico. Una vera e propria moda che ha spopolato ovunque e che tappa dopo tappa ha registrato numeri da capogiro: in cinque edizioni ha totalizzato mezzo milione di partecipanti di tutte le età e culture. www.holiontour.it

SCRINIUM, STORIA DELLA SOCIETA’ CHE PUBBLICA I DOCUMENTI DELL’ARCHIVIO SEGRETO VATICANO

Dal processo ai Cavalieri Templari alla richiesta di “divorzio” di Enrico VIII: i documenti più importanti della storia tornano in vita nel Veneziano. Il presidente, Ferdinando Santoro: “Riproduzioni perfette, il nostro obiettivo è rendere fruibili opere eterne”. A Torino il prossimo 14 giugno si mette in mostra il testamento di Marco Polo

Nel corso della storia sono stati stampati milioni di libri e scritti documenti di ogni genere. Alcuni di questi hanno un valore enorme, sono architravi culturali sui quali si basa la nostra civiltà. Ebbene, se esistono ancora, queste “carte” che travalicano il tempo sono spesso difese in archivi segreti, in preziosi caveau dove solo pochissime mani elette, quelle dei conservatori e di una selezionatissima schiera di intellettuali, possono ancora sfogliarle. Il rischio di danneggiarli è infatti altissimo.

Per questo, nel 2000, è nata Scrinium, organizzazione culturale che oggi ha sede in una stupenda villa che si affaccia sul Terraglio, a Mestre. Il presidente è Ferdinando Santoro, tra i pochissimi ad ottenere la fiducia dei maggiori enti conservatori del mondo, basti pensare che l’azienda è titolare di un mandato fiduciario esclusivo, conferito dalla Prefettura dell’Archivio Pontificio, per la realizzazione, la diffusione e la promozione internazionale dei documenti custoditi all’interno dell’Archivio Segreto Vaticano. Ma non solo. Nel tempo, Scrinium è stata scelta anche dalla Biblioteca Apostolica Vaticana e dal Sacro Convento di San Francesco in Assisi per la riproduzione scientifica di preziosissimi manoscritti.

“Il nostro lavoro è vasto”, spiega Santoro. “Iniziamo col restauro conservativo, spesso raccogliendo informazioni inedite sulla storia del documento. E arriviamo alla creazione di un clone, in ogni dettaglio perfettamente conforme all’originale, ottenuto attraverso un intenso e minuzioso lavoro di ricerca paleografica e ripetuti rilievi e analisi sulla struttura bio-chimico-fisica del reperto storico. L’attività di ricerca scientifica sul materiale-fonte viene condotta da un team di studiosi ed esperti. Le istituzioni conservatrici, alla conclusione del processo, rilasciano un documento di certificazione ufficiale”.

Tra i reperti che Scrinium ha riportato alla luce, vanno citati la bolla “Antiquorum habet fidem” per l’indizione del primo giubileo con Bonifacio VIII, le pergamene degli atti integrali del processo ai Cavalieri Templari (1308), la supplica dei pari d’Inghilterra a Papa Clemente VII con richiesta di annullamento del matrimonio di Enrico VIII con Caterina d’Aragona (1530), ma persino gli unici scritti autografi superstiti di San Francesco.

Fino all’ultimo lavoro, realizzato in collaborazione col Ministero dei Beni Culturali e la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia: il testamento di Marco Polo del 1324, che sarà presentato il prossimo 14 giugno a Torino nei saloni di Palazzo Madama in contemporanea alla mostra “Marco Polo Segreto” ospitata dal vicino Museo d’Arte Orientale. “Si tratta di una pergamena di buona fattura e oggi in discrete condizioni di conservazione – conclude Santoro – su cui il celebre viaggiatore veneziano Marco Polo, dal letto di morte, volle che fossero trasferite le sue ultime volontà. Un capolavoro che vale la pena di ammirare”.

 

BRANDO CHIESA, STORIA DEL TATUATORE FIORENTINO DA 700 MILA FOLLOWER CHE HA INVENTATO IL PASTEL GORE

Copiato in tutto il mondo, ha uno stile che mischia animali albini e gli immaginari giapponesi Hentai e Kawaii. “Immagini dolci e mostruose, colorate a pastello: mi sento un eremita, ma così sono uscito dalla depressione per la morte di mia madre”  Firenze è patria di geni e innovatori, di artisti e persone capaci di travalicare il tempo con le loro creazioni. E Brando Chiesa è l’ultimo esponente di questo ecosistema culturale. La sua forma d’arte è quella più moderna, il tatuaggio. Come tela, il corpo delle migliaia di persone che ha tatuato con le immagini nate dalla sua mente: demoni, pipistrelli, teschi. Ma colorati dolcemente e affiancati a figure tipicamente dolci e serene, quasi bambinesche, quelle della cultura Kawaii giapponese che produce figure “amabili”, carine e adorabili. Spesso, però, arriva a quella forma di soft pornografia che ricade dentro lo schema Hentai, che arriva al Kink e allo Shunga: e sono i tatuaggi che più causano interesse e polemiche. Impossibile però descrivere a parole le sue visioni. Meglio guardare il suo profilo Instagram, dove è seguito da oltre 700 mila persone e dove c’è un archivio di oltre cento delle sue opere più spettacolari. I fan combattono tra di loro per accaparrarsi il suo tempo e diventare tela per la sua arte. Ci sono casi persino di emulatori, che vendono i suoi disegni on line o che chiedono ad altri di tatuare le sue immagini.Un successo, quello del fiorentino, che si innesta su una vita non facile. “Ho sempre amato l’arte – spiega Brando, che oggi ha 31 anni – e fin da bambino ho sempre disegnato. Poi ho subito un grave lutto, la perdita di mia madre. Ne è seguita una brutta depressione e solo tatuare mi ha permesso di sopravvivere. Da allora mi sento un po’ come Picasso. Ho cambiato molti periodi nella mia carriera, una volta ero più dark e neo-tradizionale, adesso amo invece di più l’immaginario Animetal. Se non tatuo sto disegnando, la mia è una sorta di vocazione laica, mi sento come fossi un monaco eremita dei tatuaggi”.Di fatto, lo stile pastel gore è stato inventato da lui: creature canine e feline con pelle chiara e occhi rossi luminosi, circondate da elementi che includono maschere tradizionali giapponesi, ramen e fiori di ciliegio. Ma anche volti di donnine che sembrano soavi ma rivelano anime oscure. Il tutto in un equilibrio emozionalmente fortissimo, un mix tra Ero Guro e Seapunk, che Brando adesso vuole continuare a promuovere. Prima di tutto con il suo marchio di abbigliamento. Ma poi anche con numerosi viaggi. Nel mirino ha le visite ai guru mondiali del tatuaggio, per scambiare informazioni e vissuti: Isnard Barbosa e Romeo Lacoste. Sta anche pensando di fare un guest spot al Bang Bang Studio di New York City e collaborare con l’artista britannico Oliver Sykes in alcuni progetti interessanti. A breve andrà anche a Bali con suo fratello per un progetto artistico a Canggu. UFFICIO STAMPA VELVET MEDIApress@velvetmedia.it

 

 

PIERFILIPPO VIDALI, GIOVANE ARMATORE VENEZIANO, COINVOLGE I GIOVANI NELLA CULTURA

Pierfilippo Vidali, ex Cafoscarino, grande Pr di Venezia e del suo patrimonio culturale, Presidente del Consorzio Vidali Group dal 2015, propone un’idea per sensibilizzare i giovani alla cultura e all’amore per la sua città e per le sue isole.

Tutti i ragazzi dagli 11 ai 25 anni usufruiranno di una Card Young che darà la possibilità di avere uno sconto del 30% sulle escursioni organizzate dalla compagnia di navigazione di Vidali.

Pierfilippo, che trasporta con le sue imbarcazioni migliaia di turisti ogni giorno, grazie alla sua vasta esperienza nel settore crede  fermamente nella cultura, “Trovo indispensabile per noi giovani” dice “studiare ed amare il nostro Paese, cercando di conoscerlo il più possibile. Venezia è una città straordinaria, ricca di storia e di arte”. Invita perciò i suoi coetanei, ma anche i ragazzi più giovani,  a visitarla e ad amarla esattamente come lui.

“Conosco la laguna a memoria, ne apprezzo ogni angolo, la sua luce, il suo odore che sento far parte della mia vita e dei miei ricordi di bambino. Per questo motivo vorrei che tutti i ragazzi, con poca spesa, avessero la opportunità di fare un’escursione alle isole perché è un’esperienza importante ed un bagaglio culturale di tradizioni del passato, ma anche estremamente moderno” continua “credo fermamente che la storia sia una maestra eccezionale per chi si affaccia alla vita”.

E’ così che esorta i giovani ad appassionarsi, come lui, alla cultura e alla tradizione popolare veneziana.

Per tutte le informazioni sull’acquisto delle Card Young chiamate il numero 0414769400 o scrivete su WhatsApp al numero 3394651532 oppure 3394651591.

Per le informazioni sulle escursioni organizzate visitate il sito www.vidaligroup.com/escursioni oppure scrivete una email all’indirizzo vidaligroup@hotmail.com.

UFFICIO STAMPA VELVET MEDIA / press@velvetmedia.it

IL CONSORZIO Il Consorzio Vidali Group nasce nel 2015 unendo società che si occupano di trasporti marittimi con barche, motoscafi e shuttle. Il Consorzio, grazie alla licenza di tour operator, offre pacchetti turistici per conto dei suoi soci, che hanno invece solo la possibilità di noleggiare le barche. La costante crescita del Consorzio, anche grazie alla collaborazione con molte agenzie, permette ai suoi soci di avere sempre più lavoro e personale (attualmente le persone impiegate sono circa una sessantina). Il presidente del Consorzio, il giovane imprenditore veneziano Pierfilippo Vidali, iscritto a Confindustria Venezia, fa parte anche del consiglio di amministrazione di Venice by Boat, società alla quale Actv si appoggia per le tratte minori come quelle notturne o le linee balneari. Sua è la “Lido Energia”, società delle pompe bianche e low cost che vende la maggioranza della benzina che le barche veneziane usano. Dal 2015 ha fatto nascere i Lagoon Tour, visite alle isole veneziane che stanno attirando l’attenzione internazionale, persino dai motori di ricerca cinesi.

 

IMPAVIDI VENETI, DOPO IL LIBRO ARRIVA IL DOCUFILM: PRESENTAZIONE ALLA CA’ FOSCARI DI VENEZIA

Da Donadon a Gribaudi, otto (storie imprenditoriali) visioni del futuro  raccontate in un video. Gli ideatori,  Gianpaolo Pezzato e Giampietro Bizzotto: “Giovani, donne, welfare ma anche il coraggio di cambiare: è lo spaccato della nostra miglior impreditoria che impedirà ai giovani di scappare all’estero”

 

Otto storie, otto visioni del mondo, otto volti. È questo il docufilm dedicato agli “impavidi veneti”, quegli imprenditori che hanno il coraggio di cambiare il mondo raccontati nel libro “Impavidi veneti – imprese di coraggio e successo a Nordest” di Gianpaolo Pezzato e Giampietro Bizzotto, edizioni Ca’ Foscari. Dopo due anni di presentazioni e successo, adesso il testo è diventato un video, che sarà presentato in anteprima nazionale il prossimo 6 maggio alle ore 17.30 all’università Ca’ Foscari di Venezia, nell’Aula Baratto.

Il tema della serata sarà quello di “Italia: tra presente e futuro, ne parliamo con gli impavidi”. L’introduzione porterà la firma del magnifico rettore Michele Bugliesi, cui seguirà una tavola rotonda, moderata dal giornalista del Corriere del Veneto Mauro Pigozzo. Sul tema del coraggio delle imprese a Nordest relazioneranno Gabriele Barbaresco, responsabile area studi Mediobanca Spa, Monica Boccanegra, presidente di Ca’ Foscari Alumni, Giorgio Polegato, presidente di Astoria Wine e Alessandro Colle Tiz, di Master Italia Spa. Prima della visione del docufilm è previsto il contributo scientifico del centro Studi Mediobanca e una tavola rotonda in cui ci si confronterà sulle possibili alternative di rilancio del Paese.

Il docufilm, realizzato grazie al supporto di Ca’ Foscari Alumni, IANG – International Advising Network Group, VeNetWork spa e GHEA Consulting, ha una durata di 25 minuti ed inizia invece con delle immagini  spettacolari del Veneto, da Bassano del Grappa a Venezia, passando per Asolo e Valdobbiadene. Segue l’intervista al governatore, Luca Zaia, che ricorda i numeri: “In Veneto ci sono 600 mila partite Iva, generiamo un Pil da 150 miliardi di euro”, dice. “Nell’ottanta per cento dei casi, le aziende hanno meno di 15 dipendenti”. S’inserisce poi il racconto degli impavidi, che spiegano la loro visione del mondo e delle aziende seguendo i filoni proposti: “Italian power”, ossia la forza ancora attuale del made in Italy, i giovani come motore della crescita e i relativi consigli sul futuro del business in aziende dove le persone sono elementi chiave, grazie anche al ruolo delle donne nell’impresa e le scelte strategiche nel welfare.

Le interviste, veloci e frizzanti, hanno coinvolto Alberto Baban di VeNetWork, rete di imprese impegnate nel rilancio dell’economia a Nordest; Matteo Fabbrini, fondatore di Maikii, società che immette nel mercato milioni di chiavette usb coi personaggi della Disney; Ilaria Fabiola Tabone, titolare del Molino Rossetto Livio specializzato nella produzione di farine; Stefano Beraldo, amministratore delegato di Ovs; Roberto Donadon, fondatore di H-Farm e di tutte le realtà parallele; Carla Paroli, titolare di Prandi Italy, azienda che produce attrezzi da taglio; Lauro Buoro di Nice Spa, società leader nell’automazione e, infine, per Keyline, azienda specializzata nelle macchine duplicatrici, ecco Maria Cristina Gribaudi.

“Le loro visioni del mondo, raccontate in pochi minuti, rappresentano davvero il meglio che c’è nell’impavida imprenditoria del NordEst (veneta)”, concludono i due promotori (Gianpaolo Pezzato). “Giovani, donne, welfare ma anche il coraggio di cambiare: è lo spaccato della nostra miglior imprenditoria che impedirà ai giovani di scappare all’estero. Quando sogniamo, quando lottiamo per quello in cui crediamo, quando sfidiamo le regole, quando crediamo nel futuro gli impavidi siamo noi”.

 

IMPAVIDI Nel libro “Impavidi veneti – imprese di coraggio e successo a NordEst” di Gianpaolo Pezzato e Giampietro Bizzotto, edito da Edizioni Ca’Foscari, sono state raccontate le storie degli imprenditori: Elisabetta Armellin, Alberto Baban, Gilberto Benetton, Gianluca Bisol, Philipp Breitenberger, Pierangelo Bressan, Lauro Buoro, Tiziano Busin, Riccardo Donadon, Mariacristina Gribaudi, Remo Pedon, Jacopo Poli, Mariano Roman e Andrea Stella.

APOCALISSE DEL RETAIL A VERONA? “LA SOLUZIONE E’ USARE AMAZON, NON LA WEB TAX”

Bassel Bakdounes interviene sulle polemiche dopo l’annuncio della nuova apertura di una sede logistica nel Veronese. “Le pmi devono affidarsi ai professionisti dei marketplace per aumentare le vendite online, per questo abbiamo creato il distretto dell’ecommerce a Nordest”

 

La notizia è di questi gioni: Amazon ha comunicato l’intenzione di aprire un nuovo deposito a Verona di circa 8.500 metri quadri. Si parla dell’assunzione di 180 persone nei prossimi mesi di cui 30 dirette con assunzione a tempo indeterminato e altre 150 per mezzo delle imprese che forniscono servizi di consegna. Immediatamente sono scattate le reazioni delle categorie economiche, dei sindacati e dei commercianti, tutti più o meno spaventati dall’arrivo del colosso della vendita on line. Negli Stati Uniti queste situazioni si sono già vissute  un paio d’anni fa e hanno causato “l’apocalisse del retail”, ossia una chiusura a raffica dei negozi fisici, non più competitivi sul fronte dei prezzi.

“Il commercio ormai si muove su due strade, quella on line e quella dei negozi fisici, l’importante è capire che sono due facce della stessa medaglia” dice Bassel Bakdounes, Ceo di Velvet Media, società che fa da collante per la cordata di imprenditori che tra Treviso e Pordenone si sono specializzati negli e-commerce integrati nei marketplace e dotati di intelligenza artificiale. “Inutile inventarsi dazi, come la web tax: lo Stato non può fermare il libero mercato. Certo, è giusto che tutti paghino le tasse secondo le leggi italiane, ma la battaglia ai giganti dell’on line come Amazon si combatte capendo che il mondo è cambiato e che loro, per primi, hanno interpretato il futuro”.

La soluzione più all’avanguardia per le pmi è dotarsi di una piattaforma di e-commerce che sappia interagire con tutti i “centri commerciali” on line, come eBay o, ad esempio, l’innovativo AliExpress. “I negozianti devono avere gli strumenti per vendere da soli on line – incalza Bakdounes – e per questo noi forniamo delle soluzioni semplici, veloci, economiche e i prodotti vengono venduti contemporaneamente ovunque, su Amazon e persino su Facebook o Instagram, appoggiandosi a servizi di logistica in outsourcing per agevolare e perfezionare il servizio. Per farlo abbiamo scelto i migliori partner tecnologici presenti sul mercato, da Storeden a SystemEvo”.

Dunque, benvengano le aperture di Amazon, ma ci deve essere un immediato cambio di paradigma da parte di chi vende. “Non si combatte la guerra chiedendo più tasse per gli altri e meno per noi”, conclude Bakdounes. “Con la capacità di comunicare su tutti i canali offerti dal web, dal sito al social ai marketplace, troviamo nuovi clienti e fidelizziamo i nostri all’acquisto. Il momento di cambiare è adesso, ci vuole coraggio, altrimenti l’alternativa è l’apocalissse dei retail anche nel Veronese”.

 

VELVET MEDIA Marketing management, web marketing e new media: sono questi gli ambiti nei quali Velvet Media, agenzia di comunicazione di Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, è ai vertici nazionali. Nata come casa editrice nel 2013, specializzatasi prima in couponing e poi come editore del sito internet Storie di Eccellenza e del magazine Genius, oggi gestisce il marketing in outsourcing di oltre mille aziende del Nord Italia grazie ad un organico di circa 150 persone in continua espansione: per questo è stata premiata come una delle aziende col tasso più alto di crescita in Europa dal Financial Times. In tutto, si stima che negli ultimi due anni l’agenzia abbia generato un indotto di oltre cento milioni di euro di investimenti in marketing. Il core business è la gestione della comunicazione aziendale a tutti i livelli: dalla grafica ai video, dal posizionamento del brand allo sviluppo di siti di e-commerce fino alla lead generation. Attorno alla galassia Velvet sono nate alcune società parallele, che hanno sviluppato specializzazioni nel mondo dello Sport (Velvet Sport) e nell’hotellerie (Velvet Planet). Con l’apertura delle agenzie sorelle negli Stati Uniti, a Denver, in Thailandia a Bangkok e negli Emirati Arabi a Dubai, Velvet agevola il processo di internazionalizzazione delle pmi, processo che viene favorito dal network “Worldwide partners global agency”, rete mondiale composta da 64 società di 40 nazioni diverse nella quale Velvet è l’unica rappresentante italiana. La storia di Velvet Media è raccontata nel libro “Marketing Heroes”, nel quale emerge lo stile aziendale basato su manga e rock and roll; uno stile che ha fatto parlare di sé a livello nazionale anche per il management quasi integralmente femminile e per la presenza in organico della manager della felicità per gestire i rapporti in ufficio. Informazioni e contatti: www.velvetmedia.it.

STOREDEN Storeden è una piattaforma per costruire e-commerce, progettata a Villorba, nel Trevigiano, grazie al lavoro di un team giovane guidato da Francesco D’Avella. Una realtà che oggi vanta tremila clienti e, tramite il software in cloud che viene aggiornato quotidianamente, registra picchi fino ad otto ordini al secondo. È integrata nei sistemi dei maggiori operatori del settore, da Amazon ad eBay, passando per Instagram: ormai una grossa fetta degli acquisti che avvengono on line in Italia passano per i suoi codici e probabilmente anche voi avete già comperato qualcosa tramite Storeden, magari senza saperlo.

SYSTEMEVO Ivo è un operatore virtuale interattivo, un’evoluta forma di intelligenza artificiale pensata da Michele Sangion, visionario dell’innovazione che ha fatto nascere la propria start up pluripremiata, SystemEvo, a Villa Cattaneo, l’incubatore di imprese innovative gestito dal polo tecnologico di Pordenone. Ivo, robot virtuale pensante, oggi sfida il mondo dando voce alla più evoluta chat bot esistente: digitate una domanda, otterrete una risposta immediatamente, non vi accorgerete neppure che a rispondervi su messenger c’è una macchina e non un umano.

 

 

 

“APOCALISSE DEI RETAIL”, IL FUTURO E’ SUI MARKETPLACE ONLINE: VELVET MEDIA LANCIA L’E-STORE INTELLIGENTE

Nasce tra Veneto e Friuli Venezia Giulia il polo interregionale delle eccellenze e-commerce: il negozio on line adesso diventa intelligente, il Veneto come la Silicon Valley combatte contro le chiusure dei negozi fisici. Bassel Bakdounes, titolare di Velvet Media: “La rivoluzione è iniziata. Vendere online? Ci si riesce solo usando in modo professionale i marketplace come Amazon, il proprio personale e-commerce e i social aziendali”. L’intelligenza artificiale applicata all’e-commerce: ecco come si faranno acquisti nei prossimi decenni

 

Ormai comperare on line è routine per quasi tutti i consumatori. I trend di crescita nella vendita sul web sono verticali, e iniziano a coinvolgere non solo i big del settore, ma anche le pmi: in Europa il 68% degli utenti fa acquisti online, il 74% delle aziende italiane ha un piano di investimento per vendere sul web entro l’anno, si registrano crescite a doppia cifra per i marketplace online e gli acquisti col telefonino continuano ad aumentare: in Italia hanno superato il 30%. Gli scenari che si stanno delineando negli Usa parlano di una “apocalisse del retail”: i negozi del futuro sono on line, quelli fisici stanno chiudendo a ritmi vertiginosi.

Di fatto, però, solo i giganti del web, i marketplace come Amazon o eBay dove ci sono moltissimi venditori in concorrenza tra loro, guadagnano realmente in queste transazioni. Le piccole e medie aziende, fino ad oggi, non avevano infatti la possibilità di monetizzare negli e-store. I motivi? Difficoltà nel comunicare l’esistenza nel proprio negozio on line agli utenti, complicazioni nel scegliere il marketplace più corretto e nel creare gli annunci, problemi nel trasferire o aggiornare centinaia di articoli da un marketplace all’altro.

“Per avventurarsi nella vendita on line serve essere dei professionisti, i pericoli nel web sono moltissimi”. A dirlo è Bassel Bakdounes, titolare di Velvet Media, società di marketing di Castelfranco Veneto, nel Trevigiano, che ha fatto della gestione professionale dei social network una missione. Oggi ha centocinquanta dipendenti e si è specializzata nella comunicazione web omnichannel integrando tutti i fronti: dal sito a google, passando per Facebook, tutto è direzionato con l’obiettivo di trovare clienti on line per le pmi italiane. “Il commercio sul web è il punto focale in cui si combatterà la battaglia delle vendite nei prossimi anni”, incalza Bakdounes. “La gestione professionale delle vendite online è l’arma con cui un’azienda potrà conquistare fette di mercato, mantenere la sua leadership o correre per raggiungerla. Il centri commerciali on line come Amazon o eBay sono il futuro della vendita online, ma la vittoria arriva solo attraverso siti di e-commerce che integrano e automatizzano le funzioni di caricamento nei vari marketplace”.

L’occasione delle sue dichiarazioni è il lancio di un nuovo servizio di Velvet Media, quello degli e-commerce integrati con l’intelligenza artificiale e capaci di vendere anche su tutti i marketplace esistenti, con caricamento di tutti gli articoli in automatico. Dall’unione tra i negozi virtuali più diffusi in Italia, progettati da Storeden; l’intelligenza artificiale che sa guidare in tempo reale un utente nell’acquisto di SystemEvo e la capacità di far marketing on line di Velvet Media è nato così un distretto dell’e-commerce tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, un vero e proprio polo delle eccellenze che pone l’attenzione mondiale sulla nuova Silicon Valley italiana, quella che sta diffondendo i primi e-store intelligenti del web. Il Nordest, come sempre, tiene il passo con l’innovazione: la proposta è quella di siti fatti su misura e pagabili con un abbonamento mensile, sempre aggiornati e integrati coi marketplace di riferimento.

“Il web ha molti lati oscuti e il rischio di perdere occasioni di vendita o di sperperare denaro in soluzioni fallaci è alle porte”, conclude Bakdounes. “Per questo supportiamo le aziende in questa storica ed enorme opportunità, garantendo un servizio totale, lavorando su tutte le piattaforme, dai social ai motori di ricerca. Non bastano un buon sito o un post con tanti like. Per vendere davvero online bisogna anzitutto fare del vero marketing e tradurlo in azioni efficaci. Abbiamo creato il distretto veneto dell’online selling, marketplace e ecommerce sono il futuro. Ci sono nuove regole del vendere su web: oggi i conti si fanno con i marketplace”.

 

VELVET MEDIA Marketing management, web marketing e new media: sono questi gli ambiti nei quali Velvet Media, agenzia di comunicazione di Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, è ai vertici nazionali. Nata come casa editrice nel 2013, specializzatasi prima in couponing e poi come editore del sito internet Storie di Eccellenza e del magazine Genius, oggi gestisce il marketing in outsourcing di oltre mille aziende del Nord Italia grazie ad un organico di circa 150 persone in continua espansione: per questo è stata premiata come una delle aziende col tasso più alto di crescita in Europa dal Financial Times. In tutto, si stima che negli ultimi due anni l’agenzia abbia generato un indotto di oltre cento milioni di euro di investimenti in marketing. Il core business è la gestione della comunicazione aziendale a tutti i livelli: dalla grafica ai video, dal posizionamento del brand allo sviluppo di siti di e-commerce fino alla lead generation. Attorno alla galassia Velvet sono nate alcune società parallele, che hanno sviluppato specializzazioni nel mondo dello Sport (Velvet Sport) e nell’hotellerie (Velvet Planet). Con l’apertura delle agenzie sorelle negli Stati Uniti, a Denver, in Thailandia a Bangkok e negli Emirati Arabi a Dubai, Velvet agevola il processo di internazionalizzazione delle pmi, processo che viene favorito dal network “Worldwide partners global agency”, rete mondiale composta da 64 società di 40 nazioni diverse nella quale Velvet è l’unica rappresentante italiana. La storia di Velvet Media è raccontata nel libro “Marketing Heroes”, nel quale emerge lo stile aziendale basato su manga e rock and roll; uno stile che ha fatto parlare di sé a livello nazionale anche per il management quasi integralmente femminile e per la presenza in organico della manager della felicità per gestire i rapporti in ufficio. Informazioni e contatti: www.velvetmedia.it.

STOREDEN Storeden è una piattaforma per costruire e-commerce, progettata a Villorba, nel Trevigiano, grazie al lavoro di un team giovane guidato da Francesco D’Avella. Una realtà che oggi vanta tremila clienti e, tramite il software in cloud che viene aggiornato quotidianamente, registra picchi fino ad otto ordini al secondo. È integrata nei sistemi dei maggiori operatori del settore, da Amazon ad eBay, passando per Instagram: ormai una grossa fetta degli acquisti che avvengono on line in Italia passano per i suoi codici e probabilmente anche voi avete già comperato qualcosa tramite Storeden, magari senza saperlo.

SYSTEMEVO Ivo è un operatore virtuale interattivo, un’evoluta forma di intelligenza artificiale pensata da Michele Sangion, visionario dell’innovazione che ha fatto nascere la propria start up pluripremiata, SystemEvo, a Villa Cattaneo, l’incubatore di imprese innovative gestito dal polo tecnologico di Pordenone. Ivo, robot virtuale pensante, oggi sfida il mondo dando voce alla più evoluta chat bot esistente: digitate una domanda, otterrete una risposta immediatamente, non vi accorgerete neppure che a rispondervi su messenger c’è una macchina e non un umano.

LA CISCO ACADEMY DI NAPOLI OSPITA LA TREVISO CREATIVITY WEEK

Martedì 9 aprile quarta tappa del Roadshow di  presentazione della Treviso Creativity Week 2019 alla Cisco Networking Academy di Napoli. Pezzato: “La nostra mission è coinvolgere la realtà di Napoli, ricca di innovatori e startupper e spingere i giovani a mettersi in gioco e favorire l’avvio di processi di innovazione, stimolando lo sviluppo di nuovi modelli di business

 

La Treviso Creativity Week è la settimana della creatività, incontri e workshop che si svolge a Treviso dal 20 al 27 ottobre, ideata da Gianpaolo Pezzato e Innovation Future School per creare una rete attiva che coinvolga  studenti delle scuole secondarie superiori e universitari, imprese, professionisti e startupper al fine di poter concretizzare le idee più innovative d’Italia. Questa è la seconda edizione della TCW, ma per farsi un’idea chiara della sua portata è necessario dare delle cifre: l’anno scorso hanno partecipato 1.500 persone, coinvolto 60 relatori, si sono realizzati 13 eventi tra la Marca Trevigiana e il Veneziano, si sono candidate 60 startup al “Premio Creativity Startup” e 50 donne al “Premio Donna dell’anno”, oltre ai migliaia di follower che hanno seguito e commentato quotidianamente l’edizione. Un debutto di successo che ha interessato anche molte realtà imprenditoriali, culturali e di settore, dall’hi-tech&digital al fashion fino al food e forniture, che entusiaste della grande partecipazione si sono proposte per offrire benefit e preziose opportunità. Tra i partner a credere e a sostenere il progetto ci sono Electrolux, Marketing & Co, Ascotrade e Cisco Italia.

Dopo la tappa al Ces di Las Vegas, all’incubatore TechItalia Lab di Londra e a Firenze presso lo spazio di coworking TSH Collab Florence, in collaborazione con Centered di Mauro Fontanari,  la delegazione della TCW19 capitanata da Gianpaolo Pezzato il 9 aprile  giunge a Napoli.  Ad accoglierla sarà la Cisco Networking Academy di Napolinegli spazi di San Giovanni a Teduccio dell’Università Federico (l’evento è gratuito e richiede la registrazione su: https://bit.ly/2VTRHHp). Pezzato: “La partnership con Cisco e la volontà di portare una tappa nell’Academy di Napoli si motiva con la condivisione degli obiettivi di fondo delle due progettualità: come Cisco anche la Treviso Creativity Week infatti intende spingere i giovani a mettersi in gioco e favorire l’avvio di processi di innovazione, stimolando lo sviluppo di nuovi modelli di business”.

L’incontro vuole essere un’occasione per coinvolgere la realtà di Napoli, ricca di innovatori e startupper che stanno contribuendo a tenere vivo un territorio ancora ricco di risorse e opportunità, presentare nel dettaglio i due premi promossi dalla Treviso Creativity Week, ovvero: Premio Creativity Startup, aperto a tutte le startup italiane e il Premio PensoFUTURO, concorso di idee per giovani delle scuole superiori. “E non solo – continua Pezzato –  questa è un’occasione per conoscere le storie vere di successo di startup e di progetti innovativi locali e stimolare così un confronto con il pubblico, oltre a rafforzare il network dell’innovazione nazionale”.

L’incontro è dalle ore 16 fino alle 18 in corso Nicolangelo Protopisani, 70 ed è rivolto agli studenti di università e scuole superiori e a tutti gli innovatori e appassionati di futuro ed impresa. Conducono i relatori: Gianpaolo Pezzato (Innovation Future School), Luca Fario (Consorzio Clara), Anna Testa (Cisco) con la testimonianza di “Apptripper” .

Ogni tappa di questa speciale “Strada verso la creatività” con meta finale a Treviso, è l’occasione per svelare le avvincenti novità, come stringere nuove e importanti partnership grazie alle quali la Treviso Creativity Week cresce e si sviluppa, offrendo così ai giovani sempre più opportunità e cospicui benefit.  Ricordiamo che a Londra la crew di TCW19 aveva annunciato il bando per il Premio Creativity Startup, aperto a tutte le startup italiane,  il cui set di benefit tra denaro e servizi di supporto per i vincitori ammonta a 20 mila euro grazie alla collaborazione internazionale con il partner TechItalia Lab (regolamento su www.trevisocreativityweek.it/bando/).

 

TREVISO CREATIVITY WEEK La settimana della creatività si svolgerà dal 20 al 27 ottobre, grazie anche al sostegno di tante realtà del territorio, tra cui Marketing & Co, Ascotrade, Electrolux e Cisco Italia, e sarà ancora una volta finalizzata ad avvicinare giovani, imprese e istituzioni con workshop e seminari per ragionare insieme sul futuro e su come agire per fare la differenza. Oltre al Premio Creativity Startup e il premio Donna dell’anno, ecco due novità: PensoFUTURO, il concorso di idee dedicato ai ragazzi delle scuole superiori di tutta Italia e la scelta di proporre in apertura della settimana, il 20 ottobre, la giornata nazionale della Creatività e della Fantasia, con “Il Palio di Leonardo”, che vedrà la collaborazione di Gruppo Alcuni, una delle eccellenze italiane nel campo delle creatività.

FIRENZE, SUCCESSO “TREVISO CREATIVITY WEEK”, FOLLA DI STUDENTI E GIOVANI STARTUPPER

Venerdì scorso pienone in centro a Firenze per il lancio del concorso nazionale PensoFUTURO 2019 dedicato agli studenti di tutte le scuole superiori d’Italia. Electrolux e Cisco a caccia di nuovi talenti

 

Studenti, startupper e tanti curiosi hanno riempito la sala del nuovissimo spazio di coworking Collab, in riva all’Arno, a Firenze per la presentazione in anteprima nazionale della seconda edizione di PensoFuturo2019, concorso di idee dedicato ai ragazzi delle scuole superiori d’Italia e inserito nel programma di attività della Treviso Creativity Week 2019. Visto l’interesse suscitato quest’anno, anche Electrolux e Cisco hanno voluto entrare come partner per conoscere i nuovi talenti: basta rispondere alla quattro domande che si trovano su pensofuturo.it per essere selezionati alla finalissima che si terrà presso l’Innovation Factory di Electrolux a Pordenone.  Tanti i premi in palio: tablet, viaggi premio, gadget tecnologici, ma soprattutto un’opportunità per mettersi in mostra e farsi scoprire dalle imprese.

“La tappa di Firenze, grazie al supporto di Centered  di Mauro Fontanari, è stata soprattutto l’occasione per confrontarsi con i tanti giovani creativi ed innovatori locali – dice Gianpaolo Pezzato presidente di Innovation Future School – e condividere storie ed esperienze. Anche a Firenze sta crescendo una rete di supporto e sostegno alla creatività ed ai giovani di cui c’è tanto bisogno”. Tra le belle scoperte dell’incontro Filippo ed Emiliano, i due studenti fondatori di Fakebuster, un’app per scovare le fakenews; Omar Imperlato, parlantina toscana e idee chiare in mente, ha proposto Mahister, un’app per far incontrare lavoratori e locali nel settore della ristorazione. Non si può non citare il super team di Gmove, sei ragazzi uniti che stanno sviluppando una rete di sensori per  monitorare la qualità dell’aria nelle imprese.

“Il tour della creatività tra tappe nazionali ed internazionali, tanto impegnativo quanto entusiasmante – conclude Pezzato – sta contribuendo a raccontare la parte più viva e attiva del nostro paese: idee, passioni e sogni sono la benzina per il nostro futuro e la TCW2019 vuole  la miccia”

Dopo il debutto al Ces di Las Vegas e a Londra presso il TechItalia Lab, ecco le prossime tappe: il 7 aprile al Vinitaly di Verona, il 9 aprile a Napoli alla Cisco Networking Academy, e poi, Milano, Ferrara, Rovigo, Berlino e Vicenza. A breve altri dettagli.

TREVISO CREATIVITY WEEK La settimana della creatività si svolgerà dal 20 al 27 ottobre, grazie anche al sostegno di tante realtà del territorio, tra cui Marketing & Co e  Ascotrade, e sarà ancora una volta finalizzata ad avvicinare giovani, imprese e istituzioni con workshop e seminari per ragionare insieme sul futuro e su come agire per fare la differenza. Oltre al Premio Creativity Startup e il premio Donna dell’anno, ecco due novità: PensoFUTURO, il concorso di idee dedicato ai ragazzi delle scuole superiori di tutta Italia e la scelta di proporre in apertura della settimana, il 20 ottobre, la giornata nazionale della Creatività e della Fantasia, con “Il Palio di Leonardo”, che vedrà la collaborazione di Gruppo Alcuni, una delle eccellenze italiane nel campo delle creatività.

 

IL CASO EDITORIALE “MARKETING HEROES” ALLA SETTIMANA DELLA LETTURA

l 12 aprile alle ore 18.30 appuntamento presso la Biblioteca di Rosà, nel Vicentino,  per la presentazione di “Marketing Heroes. Fare impresa tra manga e rock’n’roll” di Bassel Bakdounes, fondatore di Velvet Media, azienda veneta leader in social media management. La prima edizione del libro è già andata sold out ed è tra i best seller di Amazon

 

Venerdì 12 aprile alle ore 18.30 presso la biblioteca di Rosà, nel Vicentino, per la rassegna “Settimana della lettura” incontro con Bassel Bakdounes, autore del libro “Marteking Heroes. Fare impresa tra manga e rock’n’roll”.

Il giovane autore, che per l’occasione sarà presentato dal giornalista del Corriere del Veneto Mauro Pigozzo, è fondatore dell’azienda Velvet Media, realtà veneta leader in social media management che conta 150 dipendenti ed è appena  stata nominata “Leader della crescita 2019”, la lista delle 350 aziende italiane che hanno registrato i record di fatturato tra il 2014 e il 2017, una indagine realizzata da Sole 24 Ore e Statista. Non solo: Velvet è finita anche nella classifica “FT 1000: europe’s fastest-growing companies” pubblicata dal Financial Times: è in 368ma posizione su mille aziende europee, un risultato figlio di una crescita del 436% dall’inizio della storia aziendale.

Il libro, scritto in collaborazione con Alessandro Zaltron con le prefazioni di Sebastiano Zanolli e Cristiano Ottavian, è già alla seconda ristampa ed è tra i best seller di Amazon. “Marketing Heroes” è un racconto avvincente della vita di Bakdounes, tra sfera privata e imprenditoriale,  affrontato come fosse una manga e sulle note dei Ramones, grandi sue passioni. Si parte legge di lui da bambino ipnotizzato dai cartoni animati di Ken il Guerriero e di Holly e Benji o da ventenne scatenato che canta con la sua band punk rock. Fino al giovane imprenditore di oggi, Ceo di un’azienda che raddoppia ogni anno i fatturati, dove i dipendenti interpretano le regole del business attraverso alcuni stili di comportamento insegnati dai manga: la collaborazione nel team, l’ambizione al miglioramento, il coraggio di osare. Una azienda oggi nota a livello nazionale per il management femminile e per la manager della felicità che aiuta le relazioni in ufficio.

“Ci tenevo a far conoscere che cosa ho imparato in questi anni nella speranza sia di utilità”, spiega Bakdounes. “Farà sorridere il parallelo tra impresa e cartoni animati, forse. Ma i manga fanno parte della mia e nostra identità, sono stati una molla nel creare la visione d’insieme di Velvet e, in quota parte, il suo elemento differenziante. Vanno presi per quel che sono, un po’ come erano i poeti e i cantastorie dell’antichità: servono per darci spunti, esempi di vita, suggerimenti appunto su come sarebbe saggio e giusto comportarsi. Penso infatti che in questo mondo ci sia tanto bisogno di eroi. Noi siamo dei marketers. Penso sia naturale ambire a essere dei Marketing Heroes”.

VELVET MEDIA IN PILLOLE Marketing management, web marketing e new media: sono questi gli ambiti nei quali Velvet Media, agenzia di comunicazione di Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, è ai vertici nazionali. Nata come casa editrice nel 2013, specializzatasi prima in couponing e poi come editore del sito internet Storie di Eccellenza e del magazine Genius, oggi gestisce il marketing in outsourcing di oltre mille aziende del Nord Italia grazie ad un organico di circa 150 persone in continua espansione: per questo è stata premiata come una delle aziende col tasso più alto di crescita in Europa dal Financial Times. In tutto, si stima che negli ultimi due anni l’agenzia abbia generato un indotto di oltre cento milioni di euro di investimenti in marketing. Il core business è la gestione della comunicazione aziendale a tutti i livelli: dalla grafica ai video, dal posizionamento del brand allo sviluppo di siti di e-commerce fino alla lead generation. Attorno alla galassia Velvet sono nate alcune società parallele, che hanno sviluppato specializzazioni nel mondo dello Sport (Velvet Sport) e nell’hotellerie (Velvet Planet). Con l’apertura delle agenzie sorelle negli Stati Uniti, a Denver, in Thailandia a Bangkok e negli Emirati Arabi a Dubai, Velvet agevola il processo di internazionalizzazione delle pmi, processo che viene favorito dal network “Worldwide partners global agency”, rete mondiale composta da 64 società di 40 nazioni diverse nella quale Velvet è l’unica rappresentante italiana. La storia di Velvet Media è raccontata nel libro “Marketing Heroes”, nel quale emerge lo stile aziendale basato su manga e rock and roll; uno stile che ha fatto parlare di sé a livello nazionale anche per il management quasi integralmente femminile e per la presenza in organico della manager della felicità per gestire i rapporti in ufficio. Informazioni e contatti: www.velvetmedia.it.