RISTORANTI DEL RADICCHIO, LA STAGIONE INIZIA ALLA PASINA

Fino al 25 novembre menù degustazione dedicato ai radicchi della Marca Gioiosa. L’esordio con Miss Veneto, ecco i piatti in degustazione

 

È arrivato il grande gelo nella Marca Trevigiana e la stagione del radicchio entra nel vivo. Dopo l’anteprima all’Hotel Fior, decolla la rassegna “A tavola nei ristoranti del radicchio” che unisce i migliori ristoranti trevigiani, con un paio di puntate fuori provincia nel Bellunese e nel Veneziano. L’esordio tocca questa settimana allo storico ristorante “Alla Pasina” di Dosson di Casier, che fino al prossimo 25 novembre proporrà ogni giorno menù degustazione dedicato ai radicchi della Marca Gioiosa.

Un’occasione perfetta per provare le delizie di un ristorante che si sta distinguendo grazie alla gestione di Simone Pasin, figlio dei titolari, che con la sua lungimiranza e passione per i vini unite alla decisione di far partire una Academy culinaria ha fatto fare il salto di qualità ad una attività che nata nell’agosto del 1977. Fu allora infatti che suo padre, Carlo Pasin e la mamma Teresa (soprannominata “Pasina”, appunto: e da qui il nome) decisero di aprire la prima osteria. All’inizio si vendevano solo ombrette e cicchetti. In questa terra viveva Giuseppe Maffioli che di Carlo era amico e confidente, tanto che lo definì in un suo libro “Cucina d’amore per chi sa amare la cucina”. Nel settembre del 2000 con l’aiuto del figlio Simone (oggi responsabile sala-cantina), della figlia Nicoletta (chef cucina) il ristorante è stato spostato in una casa rurale di fine Ottocento.

Ed è qui che è stata proposta con una cena di gala, alla presenza di Miss Veneto Diletta Sperotto, per proporre in anteprima il menù che questa settimana sarà possibile degustare. Dopo l’aperitivo di benvenuto nella sala al primo piano del ristorante con il metodo classico brut riserva da uve Chardonnay Alfredo Barollo e il Prosecco brut docg di Conegliano e Valdobbiadene della Tenuta Santomè gli ospiti si sono spostati nella sala principale, arredata per l’occasione con spettacolari candele. Qui è stata servita la cena. Come antipasto cestino di girello di manzo fassona affumicato con radicchio di Castelfranco, cilindro di robiola di capra e marmellata di radicchio e miele. Ma anche tortino di zucca, patate e radicchio di Treviso con crema di topinambur, entrambi i piatti accompagnati da uno Chardonnay Igt della Tenuta Santomè. La scelta dei primi piatti è stata l’occasione per valorizzare il fiore d’inverno: risotto con radicchio di Treviso, zucca e pistacchio, mantecato con Piave vecchio; ravioli ripieni di radicchio Treviso e ricotta di pecora con crema di formaggi d’alpeggio. Entrambe le pietanze sono state abbinate al Frater Rosso, un Merlot doc Piave dei fratelli Barollo. Infine, il trionfo della carne con il filetto di manzo su lettino di radicchio brasato con salsa al vino rosso e ciuffetto di porro fritto, esaltato da Frank, il Cabernet Piave doc di Barollo. Caffè e dolce, con la celebre torta delle miss al cioccolato, velo di zucchero e amarena valorizzati ancora da uno spumante di Santomè, il Prosecco Doc extra dry.

Inizia così la rassegna gastronomica dei Ristoranti del Radicchio. Le luci dei riflettori si accenderanno la prossima settimana, dal 26 novembre al 2 dicembre, sul ristorante Albertini di Visnadello di Villorba; dal 3 al 9 dicembre appuntamento alla Locanda San Lorenzo di Puos d’Alpago, nel Bellunese; dal 7 al 13 gennaio al ristorante San Martino di Scorzè, nel Veneziano; dal 21 al 27 gennaio Al Migò di Treviso; dal 28 gennaio al 3 febbraio al ristorante da Gerry a Monfumo (la serata di gala è programmata per il primo di febbraio); infine dal 4 al 10 febbraio all’Antico Podere dei Conti di Sant’Anna di Susegana. Del gruppo fanno parte anche Agostini Ricevimenti e Dolcefreddo Moralberti di Maserada sul Piave.

CONSORZIO RISTORANTI DEL RADICCHIO Nasce negli anni Settanta come Gruppo di Ristoratori avente per obiettivo principale quello di promuovere i prodotti del territorio trevigiano, il radicchio su tutti. Da Alfredo el toulà, alle Grazie, Dino Marchi, Righetto, L’incontro, Alla Corte, Le Beccherie, Tamburello, da Marian, Monreal, sono i nomi di chi per un po’ ha percorso un tratto di strada insieme e nel Gruppo condividendone lavoro e successi, poi la svolta: una ventina di anni fa nasce il Consorzio Ristoranti del Radicchio che attualmente è composto dai ristoranti Fior, Pasina, Agostini, Albertini, da Gerry,  San Lorenzo,  San Martino, Antico Podere dei Conti, al Migò, Dolcefreddo Moralberti. Il Consorzio ha attivato da una decina d’anni una collaborazione con la casatella che ha acquisito la denominazione DOP il 2 giugno 2008.

 

DAL PROSECCO A TRUCKPOOLING, COSI’ LOGISTIC NET SFIDA I GIGANTI DELL’E-COMMERCE

el Vicentino uno dei poli logistici più importanti del Triveneto. Le specializzazioni: dal fashion alla cosmesi, dall’editoria alla ricambistica. L’amministratore delegato, Matteo Vaccari: “Le sinergie con Bracchi Group ci stanno offrendo opportunità di business incredibili”. Le eccellenze green e i magazzini 4.0 che funzionano via wi fi

 

Settantacinquemila metri quadri di magazzino. Tre sedi diverse tra il Vicentino e il Padovano. La capacità di spedire oltre un milione di colli all’anno in tutta Europa, dal Prosecco alle griffe dell’alta moda, passando per ricambista, libri e cosmetici. È questo il ritratto di Logistic Net, azienda con sede a Bassano del Grappa che si sta imponendo all’attenzione nazionale come uno dei poli logistici più innovativi e in crescita, anche in forza della recente acquisizione da parte del gruppo Bracchi. L’amministratore delegato dell’azienda è Matteo Vaccari. “L’azienda è nata quasi per scommessa da tre amici”, dice. “Da allora sono passati 12 anni e siamo cresciuti in maniera esponenziale diventando una realtà a cui molti guardano anche per le specializzazioni che siamo riusciti a perfezionare. Tutto grazie a standard di servizio elevati e a magazzini 4.0”.

 

IL PROSECCO L’eccellenza di Logistic Net è testimoniata dalla leadership nel mercato del Prosecco Docg. Appena finito l’imbottigliamento, Logistic Net gestisce lo stock a magazzino a temperatura controllata, eseguendo tutte le lavorazioni necessarie (cerallaccatura, sigillatura, etichettatura, creazione espositori e quanto altro possa servire) e infine si occupa della parte distributiva, ovunque nel mondo, grazie anche alla qualifica di “deposito fiscale” con certificazione AEOF. Ad oggi viene gestita la movimentazione di oltre venti milioni di bottiglie di vino e circa dieci milioni di bottiglie di birra. Tuttavia le difficoltà delle aziende sono collegate spesso più all’e-commerce che non alla movimentazione dei pallet interi. Ormai i clienti sono abituati ad ordinare online magari sei bottiglie differenti, e come su Amazon, per esempio, a ricevere in casa propria tutto in poche ore: un target difficilissimo da soddisfare. Logistic Net evade il 98% degli ordini ricevuti entro le ore 14 già nello stesso giorno.

TRUCKPOOLING Per rispondere alle esigenze di consegnare ai privati è nato Truckpooling.it, sito comparatore e creatore di spedizioni che permette di scegliere il miglior corriere per convenienza o servizio, sia in Italia che all’estero. La piattaforma è stata sviluppata in versione “mobile” per un veloce uso anche su smartphone o tablet. Sono stati poi inseriti una serie di servizi accessori: l’assicurazione della merce trasportata o il pagamento in contrassegno anche all’estero, utile per chi, ad esempio, compra online e vorrebbe pagare al momento del ricevimento. Senza dimenticare la novità assoluta dei punti di ritiro o raccolta: chi non può attendere il corriere a casa può consegnare o ritirare il proprio pacco in uno dei tanti esercizi convenzionati, dal tabacchino al bar. La forza di Truckpooling è l’offrire un costante servizio di assistenza, spesso carente o addirittura nullo nelle varie proposte low cost.

IL MAGAZZINO AUTOMATIZZATO Logistic Net riesce a mantenere alti standard anche grazie ad un moderno magazzino automatizzato di tipo shuttle, per una capacità di circa quattromila posti pallet, il più grande nel Veneto. Si tratta di una struttura dove i pallet vengono posizionati e prelevati grazie a “navicelle” controllate via wi-fi da tablet. Si tratta di un sistema di stoccaggio intensivo nel quale una navetta con motore elettrico si sposta su binari all’interno dei canali di stoccaggio, sostituendo le tradizionali scaffalature portapallet ed i carrelli elevatori, riducendo notevolmente i tempi di manovra e consentendo il raggruppamento delle referenze per tunnel. Un solo operatore può in questo modo movimentare contemporaneamente fino a quattro navette, che hanno una autonomia di dieci ore l’una, si muovono ad una velocità di novanta metri al minuto e possono gestire tipologie di pallet di diverse larghezze e dimensioni. Le navette collocano il carico in modo intelligente mediante sensori di rilevamento, eliminando gli spazi vuoti nei tunnel di stoccaggio.

FASHION, LA STIRERIA E LE CONSEGNE IMPOSSIBILI Logistic Net ha anche un servizio di stireria a Tombolo, nel Padovano: qui l’azienda sviluppa servizi di logistica integrata con le attività di stiro, controllo qualità e ricondizionamento capi. La location si sviluppa su una superficie di diecimila metri quadrati e gli impianti di produzione sono capaci di imbustare 3.900 capi all’ora e lavorare 25.000 capi al giorno. Il tutto in un distretto strategico, quello del Padovano, collegato alla Riviera del Brenta con la propria storia di produzione di capi e di calzature di alta gamma che consentono di mantenere alto il valore del “made in Italy” in tutto il mondo. Nello specifico la gestione inizia dopo lo scarico dai camion: i capi vengono divisi per modello, taglia e colore prima di essere estratti dalle loro buste, stesi sugli appendini e controllati. Quindi è il momento della stiratura, che avviene in un tunnel a quattro camere: un sistema di trasporto automatico conduce i capi nel tunnel dove, attraverso getti di vapore e l’azione di pressione di alcuni rulli, vengono stirati e ricondizionati con un trattamento igienizzante e deodorante, poi lasciati ad evaporare e ad arieggiare. Infine, si procede con la fase di imbustatura, re-packaging e messa a stock per la consegna finale al negozio o al privato in caso di ordini e-commerce.

AZIENDA GREEN Logistic Net è una delle prime aziende italiane ad utilizzare veicoli “pure electric”. Grazie all’accordo con Etropolis, società specializzata in mobilità green, per le movimentazioni interne e tra i vari magazzini: l’azienda sta utilizzando gli scooter elettrici “Retrò Lithium” e le e-bike modello “Urban”. L’utilizzo di questi veicoli permette ai dipendenti dell’azienda bassanese di muoversi all’interno dei magazzini con velocità, sicurezza ed efficacia, a costo zero e soprattutto senza alcuna emissione inquinante. Ma il magazzino di Logistic Net è “green”, oltre che per la mobilità, anche per quanto riguarda i carrelli elevatori e i transpallet che sono dotati di una nuova tecnologia di batterie con ricarica degassing, e quindi atossici. Senza dimenticare che l’utilizzo degli shuttle per la gestione dei pallet garantisce una riduzione molto significativa delle immissioni.

LIBRI E COSMETICA A SCHIO A settembre di quest’anno Logistic Net ha deciso di ampliarsi e di creare un nuovo polo logistico. Questa a volta a Schio (nel Vicentino). Un magazzino di 15.000 metri quadrati, già preso a modello per la gestione della spedizione di prodotti per la cosmesi, dagli shampoo alle tinte per capelli, passando per creme e altri prodotti di bellezza. Ma non solo: l’altro segmento di azione è legato all’editoria dei libri illustrati di alta qualità che hanno bisogno di precisione, cura nel packaging e velocità di distribuzione. Dal nuovo magazzino si consegnano libri e cosmetici in tutta Europa, con ritmi di oltre tremila colli al giorno, ossia 35 milioni di pezzi movimentati in un anno.

 

LA STORIA DI LOGISTIC NET Logistic Net nasce nel 2006 a Mussolente, nel Vicentino. Nel corso degli anni sono stati effettuati vari traslochi per arrivare a gennaio 2015 nell’headquarter di Bassano del Grappa e complessivamente a otto magazzini: da meno di mille metri quadri di area coperta l’azienda è passata ad oltre settantamila. Dieci anni fa vi lavoravano solo i tre imprenditori fondatori, oggi sono operative più di cento persone tra collaboratori e dipendenti. L’azienda, specializzata nella logistica in outsourcing, gestisce circa 2.500 ordini al giorno, movimentando un milione di colli e venti milioni di bottiglie all’anno. Le specializzazioni sono il segmento fashion e le strategie di logistica in outsourcing, con gestione per il cliente dalla fase di acquisto on line alla consegna a domicilio.

GRUPPO BRACCHI La storia del polo logistico di Bassano del Grappa e di Logistic Net passa anche attraverso una serie di acquisizioni. Nel 2011 Logistic Net viene partecipata da Bas Group entrando a far parte di un gruppo di cinque aziende: Bassanosped, Il Corriere, Ribosped e Bas Express. Queste aziende coprono coi loro servizi l’intera supply chain logistica, dal magazzinaggio al trasporto. In tutto, vi lavorano circa 250 persone per un fatturato di circa 35 milioni di euro. Da metà maggio del 2018 Bas Group è stata a sua volta acquisita da Bracchi, società con sede in provincia di Bergamo, leader nella logistica tecnica nel settore degli ascensori, scale mobili, macchine agricole e movimento terra, componentistica elettromeccanica, nella farmaceutica e nella cosmesi; gruppo che nel 2017 ha registrato un fatturato di oltre 90 milioni di euro ed occupato circa 220 dipendenti nelle quattro sedi in Italia, Polonia, Slovacchia e Germania.

GIORNATA MONDIALE DEL DIABETE, ECCO COME FRENARLO

Il 14 novembre focus mondiale su questa grave patologia. Aurora Modeo, biologa nutrizionista del team scientifico Keyum: “Un’alimentazione bilanciata e un controllo della formulazione dei pasti rappresentano la cura essenziale del diabete di tipo 2 e un fondamentale supporto alla terapia farmacologica nel diabete di tipo 1”

 

Dal 1991, il 14 novembre di ogni anno, si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Diabete, istituita dall’International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Lo scopo è quello di sensibilizzare e di informare l’opinione pubblica sul diabete, una patologia grave e diffusa che può essere prevenuta e curata grazie all’adozione di un corretto stile di vita nel caso del diabete di tipo 2, combinato con interventi farmacologici nel diabete di tipo 1.

Nel 2017, in Emilia-Romagna oltre 244 mila persone hanno avuto una diagnosi di diabete 1; tale patologia e le complicanze ad essa associate sono, ancora oggi in Regione un’importante causa di ricovero ospedaliero. Nello stesso anno, nella Regione Veneto, circa 300 mila individui hanno avuto una diagnosi di diabete, di cui circa 15.000 di diabete tipo 1 e la maggior parte dei rimanenti, una diagnosi di diabete tipo 2. Accanto a questi casi, si stima che circa 100 mila persone hanno la malattia senza saperlo.  Tale patologia cronica è in costante crescita, in particolare nel Veneto, ogni anno si registrano 200 nuovi casi di diabete tipo 1 e 20 mila di diabete tipo 2.

Sull’argomento interviene la dottoressa Aurora Modeo, biologa nutrizionista del team scientifico Keyum, un software unico in Europa che definisce la dieta su misura senza rinunciare ai propri piatti preferiti: “In condizioni normali la glicemia misurata sul plasma venoso, dopo almeno 8 ore di digiuno, deve essere inferiore a 100 mg/dl; valori uguali o superiori a 125 mg/dl consente di formulare una diagnosi di diabete; valori compresi tra 100 e 125 mg/dl definiscono una condizione non di diabete ma “anomala glicemia a digiuno”, o pre-diabete. Il diabete di tipo 2 – sottolinea l’esperta- oltre che differire sostanzialmente da quello di tipo 1, si manifesta il più delle volte in maniera improvvisa con un marcato aumento della sete, l’eliminazione di una maggiore quantità di urina, una perdita di peso più o meno marcata malgrado l’aumento della fame e dell’apporto calorico e una riduzione della forza fisica“.

Il diabete di tipo 2, talvolta, non viene diagnosticato al suo insorgere per l’assoluta mancanza di ogni sintomatologia. Si calcola infatti che almeno un terzo di tutti i pazienti diabetici non sappia realmente di esserlo e giunge alla diagnosi solo dopo l’insorgenza di una complicanza come, per esempio, un infarto del miocardio, un ictus o dopo l’esecuzione di test di routine. Lo screening per la diagnosi di diabete e pre-diabete dovrebbe essere effettuato in tutti i soggetti adulti, anche se privi di sintomi, qualora siano in sovrappeso e portatori di uno o più fattori di rischio come ipertensione (valori uguali o superiori a 140/90 mm/Hg), iper-trigliceridemia (maggiore a 150 mg/dl), pregresse malattie cardiovascolari.

“Intraprendere una dieta controllata e sana – spiega la biologa nutrizionista  – serve soprattutto a mantenere sotto controllo il livello di zucchero nel sangue mediante un corretto apporto di tutti i nutrienti necessari alla salute dell’organismo. Non a caso, le linee guida internazionali International Diabetes Federation Guideline Development Group, suggeriscono di intraprendere diete a basso indice e carico glicemico per ottenere un miglior controllo dei valori glicemici. Fondamentale è valutare il carico glicemico del pasto, parametro che stabilisce l’impatto dell’alimento o della ricetta sulla glicemia e il conseguente rilascio di insulina nel sangue grazie alla combinazione dell’indice glicemico e della quantità di carboidrati presenti nell’alimento o nella ricetta. Keyum grazie al supporto di una commissione medico-scientifica e un team d’informatici di alto livello ha implementato il suo software, inserendo i valori dell’indice glicemico e del carico glicemico potenziale per oltre 7000 alimenti reperibili in commercio e per 15000 ricette. Il biologo nutrizionista con il supporto del software Keyum® indica il carico glicemico potenziale di ogni singolo pasto (colazione, spuntino, pranzo, merenda, cena) inserito nel piano nutrizionale personalizzato elaborato per ogni cliente. Risulta quindi un approccio di elevato interesse funzionale al mantenimento della salute sia dei pazienti affetti da diabete mellito di tipo 2, obesità, sindrome metabolica, ma anche diretto a persone in salute come importante strumento di prevenzione di patologie future. Per tutti i soggetti non diabetici, la maggior conoscenza della malattia potrebbe ridurre ed evitare i rischi ma anche favorire una migliore gestione del carico glicemico dei pasti determinando grandi giovamenti per la propria salute”.

Un’alimentazione bilanciata – conclude la dottoressa Modeo – e un controllo della formulazione dei pasti rappresentano la cura essenziale del diabete di tipo 2 e un fondamentale supporto alla terapia farmacologica nel diabete di tipo 1″.

 

KEYUM IN PILLOLE Il metodo Keyum® è stato inventato da Paolo Braghin, il quale ha messo a punto  con l’aiuto di una commissione medico-scientifica un software, unico in Europa, che definisce la dieta su misura mantenendo nel menù i piatti preferiti grazie ad una scomposizione bromatologica di settemila cibi e quindicimila ricette in continuo aggiornamento. Le sede centrale è a Boara Polesine, in provincia di Rovigo, ma ci sono uffici operativi anche a Bologna, a Valli di Chioggia e a Mira, nel Veneziano. La società è nata nel 2013, ad oggi vi lavorano nelle varie sedi una decina di persone. Nel corso degli anni, ha elaborato migliaia di diete per oltre diecimila persone, nel tre quarti dei casi per il mondo femminile. Tra chi segue il metodo, alcuni sportivi famosi nel territorio veneto: citiamo i triatleti Nicola Battocchio, Omar Bertazzo e Michele Aglio; i ciclisti Marcello Pavarin, Liam Bertazzo e Filippo Fortin; ma anche il rugbista Nicola Quaglio e gli atleti di Judo-Karate-Taekwondo Gabriele e Gianni Guglielmo. Dal punto di vista medico-sanitario, grazie alla revisione della piattaforma, che è stata effettuata in collaborazione con docenti dell’università Alma Mater di Bologna, il software è in grado di elaborare programmi nutrizionali anche in presenza 24 allergie ed intolleranze e 18 stati patologici, funziona ad esempio per attenuare e ridurre drasticamente i sintomi del reflusso gastrico, del gonfiore addominale, della stipsi e di alcune forme di mal di testa.

DAL MUSETTO AL TIRAMISU’, ECCO I 10 PIATTI DEI 10 CHEF. MERCOLEDI AL BHR CENA DI GALA PER SOLIDARIETA’

Inizia la stagione del Radicchio d’Oro. I vincitori saranno annunciati durante l’evento pro-Atlantis. Ultimi posti disponibili per la cena: ad ogni piatto sarà abbinato il suo vino

 

Ormai è tutto pronto per una delle cene più attese dell’anno enogastronomico trevigiano. “Dieci chef, dieci vini, dieci anni”. E’ questo il leitmotiv della la cena di gala, che si svolgerà mercoledì 7 novembre alle ore 20.00 e avrà come cornice lo splendido BHR Treviso Hotel. Ospite speciale della serata Marco Valletta che premierà i due vincitori della Tiramisù World Cup, il giusto dessert per questa serata speciale all’insegna del gusto e soprattutto della solidarietà.

Per l’occasione, i ristoratori del Radicchio presenteranno le loro migliori preparazioni. Ad ALBERTINI sarà affidato l’aperitivo di benvenuto con fritto di pesce e verdurine Le Papere; abbinato il vino Sauvignon Blanc, IGT Veneto 2016, Tèrio Le Uve. PASINA proporrà un risotto con Radicchio di Treviso e ragù di cortile, biscotto di parmigiano con robiola e radicchio con olio al melograno, supposte Pasina (panino a forma di supposta con acciuga) in abbinamento al Brut Rosè Santhomas metodo charmat dell’azienda agricola Santomè di Biancade. SAN LORENZO servirà invece pasta croccante con funghi, ricotta del Cansiglio e speck croccante abbinato a Trento DOC, 1763 Riserva, Cesarini Sforza. DA GERRY servirà invece la trevigiozza in tempura con gel di uva fragola e la crema di radicchio con nocette di vitello, cruditè di trevigiano e grattugiata di tartufo nero assieme ai calici della Cantina Amadio di Monfumo e della cantina Merlo di Cavaso col suo rosso. Ci sarà poi anche BEPPE AGOSTINI con il suo pastin di coniglio e radicchio castellano, pane di noci e trevigiano, salsa di gialet abbinato a Rosa Sass del Mura Dolomiti IGT (Pinot nero vinificato in rosa, fermentazione sui lieviti). MIGO’ invece delizierà i presenti con il suo Musetto al radicchio croccante con sgombro in oliocottura, nuvola di rafano e crema di patate del Montello abbinato a Lison classico DOCG 2017, Mulin di Mezzo, di Annone Veneto, nel Veneziano. La DIVINO OSTERIA TREVIGIANA si metterà in luce con la sua battuta di manzo d’alpeggio con nuvola di riso al radicchio e maionese di soia all’arancia, elegantemente abbinata a Cantina 47 Anno Domini. Ancora, SAN MARTINO proporrà lo speck speziato di razza, chutney  di radicchio, soffice di sedano e ginepro abbinato al vino rosso Vecchio Grion 2015 dell’azienda Vinicola Balan di Trebaseleghe. Ci sarà poi l’epopea dei dolci con MORALBERTI e la sua Torta fichi e noci e il Tiramisù al radicchio; ancora l’ANTICO PODERE con il suo gelato al mais, curcuma e lonza su crema di grana e liquirizia Mikawa, tartufo e petali di trevisano. Infine, LINO STRAMBI saluterà tutti coi cocktail finali della distilleria Bonaventura Maschio abbinati al Prosecco DOC e Treviso millesimato extra dry di Viticoltori Ponte.

Il progetto che sta impegnando Atlantis in questi mesi, e a cui andrà parte del ricavato della serata, porta un nome bello ed evocativo: “Buoni amici social street”. Si tratta di un progetto di co-housing per persone con disabilità che consisterà nella ristrutturazione di un appartamento di Castelfranco Veneto con l’obiettivo di renderlo accessibile e adatto per persone con disabilità. Una casa che diventerà per alcuni ragazzi, che ora frequentano il Centro Atlantis, un’occasione di autonomia, di realizzazione personale, di inclusione sociale, di creazione di relazioni fuori e dentro l’appartamento.

SCHEDA EVENTO 10 chef, 10 vini, 10 anni per la solidarietà. Mercoledì 7 novembre, ore 20.00. Ingresso 45 euro, in omaggio il calice per la degustazione dei vini. Il Bhr Hotel è in via Postumia castellana 2, 31055, a Quinto di Treviso. Per informazioni e prenotazioni: 0422 3730 / info@bassohotels.it

CENTRO POLIVALENTE ATLANTIS Atlantis è un Centro Polivalente che eroga servizi diurni e residenziali alle persone con disabilità del territorio dell’ex ULSS 8. Al suo interno vengono attivati servizi strutturati, secondo modalità organizzative e proposte educative che rispondono a bisogni e a livelli di autonomia diversi delle persone con disabilità. Nello specifico vi sono quattro centri diurni per Disabili (CDD) che accolgono complessivamente 96 persone e un servizio residenziale (RSA) per 24 ospiti. Il Centro Atlantis è gestito dall’ A.T.I. Con…tatto che è costituita da tre cooperative sociali: L’Incontro (capofila), Ca’ Speranza e Il Girasole.

I RISTORATORI DEL RADICCHIO I Ristoranti del Radicchio è un gruppo composto da nove ristoratori delle provincie di Treviso, Venezia e Belluno e vantano tra i loro associati ben due stelle Michelin. L’obiettivo di questo gruppo è diffondere la conoscenza della cucina veneta e in particolare del radicchio nel territorio nazionale. I Ristoratori del Radicchio sono protagonisti di numerose manifestazioni e da questa primavera sono a fianco del Centro Atlantis per raccogliere fondi per sostenere le sue attività. “L’obiettivo del nostro consorzio è quello di promuovere i nostri prodotti e i piatti tipici del nostro territorio ma da aprile, dopo la mia esperienza da volontario presso il Centro Atlantis – spiega Egidio Fior, presidente del Consorzio Ristoranti del Radicchio – abbiamo deciso con i miei colleghi di fare il possibile per aiutare le persone che ho conosciuto in questi mesi a realizzare uno dei loro sogni”.

TREVISO CREATIVITY WEEK RILANCIA. “PRONTI ALL’EDIZIONE 2019”

È tempo di bilanci per gli organizzatori della TCW2018. Oltre millecinquecento persone presenti alle tavole rotonde, diecimila voti per eleggere la donna trevigiana dell’anno. Pezzato: “Startupper e imprenditrici già al lavoro, i premi assegnati diventano business reale: sogniamo gli orti sui tetti dei supermercati”

 

Cinquanta relatori da tutto il Veneto con cinque premi assegnati a startup e imprenditrici, più di 1500 persone partecipanti ai vari eventi tra cui oltre 400 studenti a cui si aggiungono le migliaia di persone che hanno seguito la TCW2018 da tutta Italia tramite i social. È tempo di bilanci per gli organizzatori della Treviso Creativity Week 2018 ad una settimana dalla chiusura. I primi risultati peraltro ci sono già: Babylon, la start up che ha vinto il premio, ha già incontrato alcuni imprenditori per realizzare per primi in Italia e tra le prime a livello mondiale le serre sui tetti dei supermercati, una nuova forma di coabitazione green tra spazi commerciali e agricoli. Sul fronte donne sono sati quasi diecimila i voti arrivati per scegliere la vincitrice del Premio Donna dell’anno, segno di una forte attenzione per questo tema.

“Siamo contenti perché con questa edizione siamo riusciti a far emergere la parte attiva del nostro territorio, i creativi, le imprese ed i giovani che si stanno impegnando per rilanciare il Veneto – dice Gianpaolo Pezzato animatore della TCW2018 – alla fine sono stati dieci giorni soprattutto di ascolto di tante storie, dall’imprenditore visionario che vuole salvare l’impresa locale al giovane sognatore che vuole cambiare il mondo, con contributi scientifici di livello grazie a Ca’ Foscari ed alla Fondazione Città della  Speranza. Ma il risultato più importante è che la TCW2018 ha contribuito a concretizzare diverse iniziative: le startup vincitrici del premio, infatti, hanno già ricevuto diverse richieste di collaborazione da imprese ed investitori per avviare i progetti, mentre grazie al Premio Donna Trevigiana dell’anno tra le finaliste sono già state avviate delle collaborazioni per continuare a tenere alta l’attenzione sui loro progetti”.

Per questo però è stato fondamentale il supporto del territorio, gli organizzatori ringraziano gli sponsor: Ascotrade spa, MARKETING & CO, Carraro Spa Mercedes-Smart, Garmont e Volksbank sono le aziende che hanno creduto per prime all’iniziativa.

“Da questa prima edizione della TCW2018 emerge chiaramente un Veneto ricco di risorse, di competenze e di giovani con ancora tanti sogni da realizzare”, chiude Pezzato. “Su queste certezze si sta già costruendo il cantiere della seconda edizione”.

 

CONTATTI E INFORMAZIONI La Treviso Creativity Week è la settimana della creatività e del business organizzata da Innovation Future School, con il patrocinio della Regione, della Provincia e della Camera di Commercio, dall’11 al 20 ottobre in una dozzina di sedi diverse della Marca Trevigiana e del Veneziano.  Per info: segreteria@trevisocreativityweek.it. Web: www.trevisocreativityweek.it.

LOGISTIC NET, NUOVO MAGAZZINO A SCHIO. “COSMETICI E LIBRI, POLO PER IL NORD ITALIA”

Nuovo ampliamento per l’azienda di Bassano del Grappa, assunte 25 persone. L’amministratore delegato, Matteo Vaccari: “Differenziamo il business, non solo Fashion e Beverage. La sinergia col Gruppo Bracchi funziona, pronti a spedire 35 milioni di pezzi all’anno nel settore della cosmesi e dell’editoria”

 

I sessantamila metri quadri dei magazzini di Bassano del Grappa, nel Vicentino, non bastavano più. Così Logistic Net ha deciso di ampliarsi e di creare un nuovo polo logistico. Questa a volta a Schio (VI). Un magazzino di 15.000 mq, già preso a modello a livello nazionale per la gestione di prodotti per la cosmesi e la cura dei capelli. Ma non solo: l’altro segmento di sviluppo è l’editoria, con la gestione di libri illustrati di alta qualità che hanno bisogno di precisione, cura nel packaging e velocità di distribuzione, particolarmente in questo periodo dell’anno, quando iniziano gli ordinativi per le feste.

Sono questi i nuovi settori di specializzazione della società di logistica di Bassano nel Grappa, che per la nuova espansione ha già integrato la propria struttura con altre venticinque persone. “Una sfida importante, che ci pone ancora una volta ai vertici nazionali nella gestione in outsourcing di particolari mercati della logistica”, dichiara l’amministratore delegato di Logistic Net, Matteo Vaccari. “Dal nuovo magazzino consegneremo libri e cosmetici in tutta Europa, con ritmi di oltre tremila colli al giorno, ossia 35 milioni di pezzi movimentati in un anno. La nuova sfida è duplice: portare nei negozi e nelle case il make-up perfetto per le signore da un lato, ma anche riempire librerie e scaffali con libri molto particolari che vanno maneggiati con cura”.

L’espansione peraltro giunge in un momento strategicamente decisivo per l’azienda. Logistic Net, già controllata al 100 % da Bas Group Spa, da pochi mesi è infatti entrata a far parte (assieme alle “sorelle” Bassanosped, Il Corriere e Bas Express) del gruppo Bracchi, società di Bergamo leader nella logistica tecnica nel settore degli ascensori, delle scale mobili, delle macchine agricole, nella farmaceutica e nella cosmesi. Un gruppo leader europeo nel proprio segmento di azione: nel 2017 ha fatturato oltre novanta milioni di euro e occupato circa 250 dipendenti nelle quattro sedi.

“Siamo in un momento di espansione e di crescita verticale, sia dal punto del vista del business che da quello della qualità gestionale”, chiude Vaccari. “Attraverso Bracchi possiamo ora disporre di strutture per quasi 180.000 metri quadri, rafforzando la leadership nella logistica tecnica e nei servizi di trasporto a livello europeo anche tramite magazzini direttamente controllati in Germania, Polonia e Slovacchia. Siamo già ben inseriti nel fashion, grazie anche alla stireria di Tombolo, nel Padovano. Ma pure nella distribuzione di bottiglie di prosecco e birra, di ricambistica automotive, di materiale plastico. La nuova sfida è la cosmesi e l’editoria, siamo pronti a vincerla”.

Ufficio Stampa PK COMMUNICATION: press@pkcommunication.it

 

LOGISTIC NET Logistic Net nasce nel 2006 a Mussolente, nel Vicentino. Nel corso degli anni sono stati effettuati vari traslochi per arrivare a gennaio 2015 nell’headquarter di Bassano del Grappa e complessivamente a sette magazzini: da meno di mille metri quadri di area coperta l’azienda é a quasi sessantamila. Dieci anni fa vi lavoravano solo i tre imprenditori fondatori, oggi sono operativi più di ottanta persone tra collaboratori e dipendenti. L’azienda, specializzata nella logistica in outsourcing, gestisce circa 3.000 ordini al giorno, movimentando due milioni di colli e venti milioni di bottiglie. Le specializzazioni sono il segmento fashion, anche in forza dell’acquisizione di una stireria nel Padovano, il beverage, la cosmesi, l’editoria, il materiale plastico, l’automotive.

GRUPPO BRACCHI La storia del polo logistico di Bassano del Grappa e di Logistic Net passa anche attraverso una serie di acquisizioni. Nel 2013 Logistic Net viene controllata da Bas Group entrando a far parte di un gruppo di cinque aziende: Bassanosped, Il Corriere, Ribosped e Bas Express. Queste aziende coprono coi loro servizi l’intera supply chain logistica, dal magazzinaggio al trasporto. In tutto, vi lavorano circa 200 persone per un fatturato di circa 30 milioni di euro. Da metà maggio del 2018 Bas Group è stata a sua volta acquisita da Bracchi Group, società con sede in provincia di Bergamo, leader nella logistica tecnica nel settore degli ascensori, scale mobili, macchine agricole e movimento terra, componentistica elettromeccanica, nella farmaceutica e nella cosmesi; gruppo che nel 2017 ha registrato un fatturato di oltre 90 milioni di euro ed occupato circa 250 dipendenti nelle quattro sedi di Italia, Polonia, Slovacchia e Germania.

TRA TIRAMISU’ E STORIA LOCALE, A CONEGLIANO SI DISCUTE DEL FUTURO DEL TURISMO

Treviso creativity week entra nel vivo. Nella sede dell’ex convento di San Francesco riflettori sull’indotto del turismo enogastronomico per l’economia locale. Premio donna trevigiana dell’anno, sono già migliaia i voti on line. Grande attesa per le premiazioni di sabato

 

Treviso Creativity Week, la dieci giorni di eventi iniziata lo scorso 11 ottobre e che proseguirà fino al 20, ormai è giunta al giro di boa. Domani infatti l’iniziativa troverà base a Conegliano, nella stupenda cornice dell’ex convento di San Francesco, dove dalle 18 alle 19.30 si discuterà di “Food e cultura, come valorizzare queste leve”.

L’organizzatore dell’evento, Gianpaolo Pezzato, spiega gli obiettivi dell’incontro. “Questa tappa intende continuare a sviluppare le riflessioni in merito a come innovazione, cultura e turismo possono creare delle nuove opportunità di sviluppo al territorio ed alla comunità. In particolare il focus della tavola rotonda sarà su come valorizzare il mix tra food, cultura e turismo al fine di attivare (o riattivare) nuove opportunità e dinamiche imprenditoriali”. Al tavolo dei relatori ci saranno Elisa Dilavanzo, titolare delle cantine Maeli di Baone, nel Padovano, Mara Manente (direttrice Ciset), Federico Capraro (vicepresidente Ascom Confcommercio Treviso), Giorgio Polegato (Presidente Coldiretti Provincia di Treviso), Gianluca De Nardi (EcorNaturaSì) Francesco Redi (twissen e Tiramisù World Cup) e Gaia Maschio (Assessore al Turismo e Cultura di Conegliano). Modera l’incontro la giornalista del Gazzettino Elisa Giraud.

Ma l’attenzione attorno alla Treviso Creativity Week continua ad essere altissima sul fronte delle start up (il 19 l’esito del bando) ma anche su quello del premio per la donna trevigiana dell’anno. Le votazioni popolari on line sul sito www.trevisocreativityweek.it hanno registrato un boom superiore alle aspettative, superando quota cinquemila voti unici. Il parere del popolo del web, dove emergono le personalità più capaci di comunicare on line, sarà poi pesato dalla giuria di qualità, che deciderà a chi assegnare il riconoscimento di 700 euro da destinare a sostegno della causa per la quale è stato riconosciuto il premio. Il nome della vincitrice sarà comunicato nella mattina di sabato 20 ottobre nel corso dell’ultima tappa, in programma presso il salone del Palazzo dei Trecento di Treviso.

 

UFFICIO STAMPA PK COMMUNICATION / press@pkcommunication.it

 

CONTATTI La Treviso Creativity Week è la settimana della creatività e del business organizzata da Innovation Future School, con il patrocinio della Regione, della Provincia e della Camera di Commercio, dall’11 al 20 ottobre in una dozzina di sedi diverse della Marca Trevigiana e del Veneziano.  Per info: segreteria@trevisocreativityweek.it. Web: www.trevisocreativityweek.it.

CALENDARIO Giovedì 18 nella sede del Fablab Treviso presso  UNIS&F Lab di Unindustria  “A spasso tra creatività e tecnologia”. Venerdì 19 giornata piena: la mattina è dedicata a far incontrare gli studenti con imprese e startup, gli studenti stessi dovranno votare la loro startup preferita assegnando il primo premio “Innovation for Student”, mentre nel pomeriggio dopo la tavola rotonda su come sta evolvendo il rapporto tra Manifattura e terziario spazio alla finalissima del Premio Creativity Startup. Il giorno dopo, il 20 ottobre si conclude all’insegna delle donne e del premio Donna Trevigiana dell’anno.

DESIGN THINKING A t2i E CULTURA ALLA SECCO DI PREGANZIOL, DOPPIO APPUNTAMENTO TREVISO CREATIVITY WEEK

Martedì 16 ottobre dalle ore 14.30 alle ore 18.30 appuntamento negli spazi di t2i, Trasferimento Tecnologico e Innovazione in piazza delle Istituzioni a Treviso, per un intenso workshop formativo al fine di apprendere i principi base del “Design Thinking” e toccare con mano alcuni strumenti. Mentre dalle ore 17 alle 20 tappa a Preganziol presso l’azienda Secco Sistemi Spa con la tavola rotonda “Design, cultura e tradizione, tra Treviso e Venezia” e lo study visit in partnership con Ca’ Foscari Alumni

 

Treviso Creativity Week, la dieci giorni di eventi dall’11 al 20 ottobre, che  coinvolge tutta la Marca Trevigiana e il territorio Veneziano con quattordici appuntamenti dedicati all’innovazione, alla creatività e al business, domani martedì 16 ottobre approda a Treviso nella sede di t2i, Trasferimento  Tecnologico e Innovazione in Piazza delle istituzioni, con il workshop formativo “Sperimentare il Design Thinking” e a Preganziol nella sede dell’azienda Secco Sistemi Spa con lo studiy visit Cà Foscari Alumni e una tavola rotonda dal tema “Design, cultura e tradizione, tra Treviso e Venezia”.

Dalle ore 14.30 alle ore 18.30, grazie al supporto del progetto DesAlps – Design Thinking for a Smart Innovation eco-system in Alpine Space (Interreg Spazio Alpino), i partecipanti avranno modo di apprendere i principi base del Design Thinking, ovvero un modello progettuale utilizzato per risolvere problemi complessi impiegando una gestione creativa,  e toccare con mano alcuni strumenti con la formatrice Serena Leonardi. Questa tappa sarà un’esperienza immersiva di mezza giornata ritmata da lavoro interattivo e da testimonianze reali di progetti che hanno utilizzato questo approccio, sia sul suolo estero che sul suolo italiano, con un focus particolare sull’impatto per l’azienda. Il workshop è inserito all’interno del progetto europeo DesAlps, che ha l’obiettivo di diffondere il Design Thinking fra le piccole e medie imprese dello spazio alpino. Un’occasione quindi per conoscere le opportunità che il progetto offre ad imprenditori e manager del territorio.

Alle ore 17, invece,  fino alle ore 20 nella sede dell’azienda Secco Spa di Preganziol, sempre nel trevigiano, si parlerà di di design, cultura e tradizione con Alberto Torsell, TA Architettura e Compasso d’Oro ADI 2018, Alberto Agostini, CEO dell’azienda, Giancarlo Corò, direttore Campus Ca’ Foscari di Treviso, Stefano Parisotto, UNIS&F Formazione Treviso e Pordenone e Matteo Gobbo Trioli, direttore artistico. Prima della tavola rotonda è prevista anche la study visit in partnership con Ca’ Foscari Alumni in cui i partecipanti potranno apprezzare l’organizzazione produttiva e conoscere il percorso di sviluppo che ha intrapreso l’azienda, puntando sul design, sull’attenzione al cliente e soprattutto alla componente emozionale.

Ed ecco il calendario dei prossimi eventi.  Mercoledì 17  all’ex convento San Francesco di Conegliano “Food e turismo, come valorizzare queste leve”; ancora il 18 nella sede del Fablab Treviso presso  UNIS&F Lab di Unindustria  “A spasso tra creatività e tecnologia”. Venerdì 19 giornata piena: la mattina è dedicata a far incontrare gli studenti con imprese e startup, gli studenti stessi dovranno votare la loro startup preferita assegnando il primo premio “Innovation for Student”, mentre nel pomeriggio dopo la tavola rotonda su come sta evolvendo il rapporto tra Manifattura e terziario spazio alla finalissima del Premio Creativity Startup. Il giorno dopo, il 20 ottobre si conclude all’insegna delle donne e del premio Donna Trevigiana dell’anno.

 

UFFICIO STAMPA PK COMMUNICATION / press@pkcommunication.it

 

CONTATTI La Treviso Creativity Week è la settimana della creatività e del business organizzata da Innovation Future School, con il patrocinio della Regione, della Provincia e della Camera di Commercio, dall’11 al 20 ottobre in una dozzina di sedi diverse della Marca Trevigiana.

Per info: Gianpaolo Pezzato 333 2034010 – segreteria@trevisocreativityweek.it

www.trevisocreativityweek.it tutte le informazioni

 

GIORNATA MONDIALE DELL’ALIMENTAZIONE, TUTTI I RISCHI DELLE DIETE FAI DA TE

Il 16 ottobre si celebra in tutto il mondo la giornata dell’alimentazione per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche legate alla povertà, fame e malnutrizione. La biologa nutrizionista, dott. Elisa Mancini: “Quando si intraprende un percorso alimentare è necessario affidarsi sempre a un medico o a uno specialista della nutrizione in grado di garantire un corretto apporto di tutti gli alimenti. La nostra salute non deve seguire una moda “

 

L’organizzazione delle nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) celebra  il 16 ottobre di ogni anno la Giornata Mondiale dell’alimentazione con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della povertà, della fame e della malnutrizione. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con il Ministero degli affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, propone di dedicare l’attività didattica in questa giornata mondiale dell’alimentazione 2018: “Le azioni sono il nostro futuro. Un mondo “fame zero” entro il 2030 è possibile”.

“Quando si parla di malnutrizione – spiega la dottoressa Elisa Mancini, biologa nutrizionista del metodo Keyum, il programma, alimentare unico al mondo, che si basa sulla scomposizione bromatologica degli alimenti  –  si pensa sempre a quella associata per difetto nei Paesi in via di sviluppo, ma negli ultimi anni si parla anche di malnutrizione per eccesso, successiva alla occidentalizzazione della dieta moderna”.

Vediamo quindi assieme i pro e i contro delle “diete fai da te”, i rischi reali a cui si va incontro quando non ci si affida ad uno specialista.

Dieta Vegetariana: nella grande famiglia del vegetarianesimo si possono distinguere diversi modelli alimentari: latto-ovo vegetariana (esclude il consumo di carne e prodotti della pesca), latto- vegetariana (esclude anche le uova, ma sono concessi il latte e i derivati, il miele è a discrezione), ovo – vegetariana (esclude anche il latte e i derivati ma non le uova; il consumo di miele è a discrezione). “Tra i vantaggi – afferma Mancini – vi è sicuramente l’elevato apporto di fibre e di proteine vegetali e se associata ad uno stile di vita salutare riduce il rischio di sovrappeso e obesità, diabete mellito di tipo 2, ipertrigliceridemia, iper-colesterolemia LDL, ipertensione. Tra gli svantaggi il rischio di eccedere nell’apporto di carboidrati e zuccheri e di andare incontro a carenze di micronutrienti fondamentali: Vitamina B 12, ferro,  zinco, calcio”.

La percentuale di vegetariani in Italia, nel 2016, si attesta sul 7,1%, mentre, nel 2017 la percentuale è scesa al 4,6 %, secondo il rapporto Italia Eurispes 2018.

 

Dieta Vegana: al contrario della cucina vegetariana che riesce ad essere bilanciata, la  cucina vegana, che esclude qualsiasi tipo di prodotto di origine animale, comprese le uova e i derivati non lo è. “I vantaggi sono pochi – osserva l’esperta – mentre tra gli svantaggi si possono considerare gravi deficienze di vitamina B12 e di ferro”, ricorrendo all’integrazione. In Italia la percentuale di vegani dal 2016 al 2017 è aumentata passando da un 1% al 3 %.

 

Dieta Crudista o raw food: forma estrema di vegetarianesimo che richiede  l’utilizzo di soli alimenti vegetali crudi come frutta, verdura e semi. “È uno stile di vita assolutamente sbilanciato – avverte Mancini – e non salutare in quanto la cottura è fondamentale per l’eliminazione di alcuni batteri responsabili di diverse patologie”.

 

Diete Iperproteiche: sono caratterizzate da un elevato apporto di proteine a discapito di carboidrati e grassi, con un apporto calorico giornaliero totale molto basso intorno alle 1000-1200 kcal. “Sono dei regimi alimentari sbilanciati che se intrapresi per lunghi periodi di tempo inducono disturbi intestinali come la costipazione, la stitichezza, un sovraccarico di fegato, reni anche se transitori, osteoporosi, ipercolesterolemia e malattie cardiovascolari. Inoltre – sottolinea –  la perdita di peso è “fittizia” in quanto reinserendo nel proprio menu gli alimenti eliminati è molto facile recuperare i chili persi (il classico effetto yo-yo). Tra questi regimi iperproteici troviamo la dieta Atkins, Cookie diet (dieta del biscotto proteico), del Fantino e le diete Dukan, Tisanoreica che, in particolare nella prima fase, si basano sull’eliminazione totale dei carboidrati. Queste diete vanno intraprese solo sotto stretto controllo medico o di uno specialista della nutrizione solo se lo ritiene necessario e per brevi periodi di tempo”.

 

Dieta gruppo sanguigno: promossa dal naturopata dottor Peter D’Adamo, si basa sull’eliminazione di determinati alimenti o gruppi di alimenti esclusivamente in base al gruppo sanguigno, supponendo che questo possa incidere pesantemente sul rapporto tra alimenti e metabolismo. Il naturopata associa i diversi gruppi: gruppo A tipico degli agricoltori, quelloB caratterizza le popolazioni nomadi, quello AB quello evolutivo. La dott.ssa Mancini: “È una dieta priva di qualsiasi fondamento scientifico  che se seguita per lunghi periodi di tempo può portare ad una carenza di calcio in particolare nei soggetti con gruppo sanguigno 0 ai quali  si consiglia di assumere molte proteine mentre, nei soggetti  con gruppo A, invece, l’eccessiva limitazione di prodotti animali può causare carenze di ferrovitamina B12 e grassi omega 3”.

 

E infine, arriviamo alla nostra famosa Dieta mediterranea. “Non esclude alimenti, ma grazie alla raffigurazione “a piramide” ne regola solo la frequenza e il consumo: giornaliero, settimanale od occasionale. I principi fondamentali su cui si basa sono la territorialità, bio-diversità, sostenibilità, l’atto del mangiare prevede l’interazione sociale, la convivialità, l’ospitalità senza dimenticare la tradizione e la storia. Tale regime risulta essere equilibrato, variegato e bilanciato in tutti i nutrienti. Promosso da tutte le società Scientifiche e riconosciuto nel 2010 dall’ UNESCO come patrimonio dell’umanità tale regime alimentare risulta quello giusto da intraprendere”.

Nel momento in cui si decide di intraprendere un percorso alimentare – conclude la biologa nutrizionista – l’ importante è farlo con totale consapevolezza affidandosi sempre ad un medico o ad uno specialista della nutrizione in grado di garantire un corretto apporto di tutti i nutrienti. Solo un’alimentazione varia ed equilibrata e duratura nel tempo potrà tutelare la nostra salute fornendo al nostro organismo tutti i micro e macro nutrienti essenziali. La nostra salute non deve seguire una moda deve essere prioritaria, sempre”.

 

Ufficio Stampa Velvet Media / press@velvetmedia.it

 

KEYUM IN PILLOLE Il metodo Keyum® è stato inventato da Paolo Braghin, il quale ha messo a punto  con l’aiuto di una commissione medico-scientifica un software, unico in Europa, che definisce la dieta su misura mantenendo nel menù i piatti preferiti grazie ad una scomposizione bromatologica di settemila cibi e quindicimila ricette in continuo aggiornamento. Le sede centrale è a Boara Polesine, in provincia di Rovigo, ma ci sono uffici operativi anche a Bologna, a Valli di Chioggia e a Mira, nel Veneziano. La società è nata nel 2013, ad oggi vi lavorano nelle varie sedi una decina di persone. Nel corso degli anni, ha elaborato migliaia di diete per oltre diecimila persone, nel tre quarti dei casi per il mondo femminile. Tra chi segue il metodo, alcuni sportivi famosi nel territorio veneto: citiamo i triatleti Nicola Battocchio, Omar Bertazzo e Michele Aglio; i ciclisti Marcello Pavarin, Liam Bertazzo e Filippo Fortin; ma anche il rugbista Nicola Quaglio e gli atleti di Judo-Karate-Taekwondo Gabriele e Gianni Guglielmo. Dal punto di vista medico-sanitario, grazie alla revisione della piattaforma, che è stata effettuata in collaborazione con docenti dell’università Alma Mater di Bologna, il software è in grado di elaborare programmi nutrizionali anche in presenza 24 allergie ed intolleranze e 18 stati patologici, funziona ad esempio per attenuare e ridurre drasticamente i sintomi del reflusso gastrico, del gonfiore addominale, della stipsi e di alcune forme di mal di testa.

 

OBESITY DAY, IL NUOVO KILLER E’ L’INATTIVITA’

L’obesità è un grave problema che affligge milioni di persone, il 10 ottobre parte la campagna mondiale di sensibilizzazione. La dottoressa Aurora Modeo, biologa nutrizionista del team scientifico Keyum: “L’unica reale soluzione per sconfiggere l’obesità è aumentare la consapevolezza di ciò che si mangia e praticare attività fisica”

 

La parola obesità deriva dal latino “obesus”, è formata dalla particella intensiva ob ed esus participio passato di edere ovvero mangiare ed è caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo. A livello internazionale, l’obesità rappresenta uno dei principali problemi di salute pubblica: in primis perché è in costante aumento e non solo nei paesi occidentali e in secondo luogo perché è un importante fattore di rischio per l’insorgenza di patologie cronico-degenerative come diabete, malattie cardiovascolari, disturbi locomotori. Risulta quindi una sfida prioritaria per la sanità pubblica e quindi, anche quest’anno, il prossimo 10 ottobre si celebra “Obesity day”, la giornata mondiale dell’obesità.

Escludendo quelle forme di obesità dovute ad alterazioni genetiche – spiega la Dottoressa Aurora Modeo, biologa nutrizionista del team scientifico Keyum, esperta nel programmare piani alimentari personalizzati – la maggior parte dei casi di obesità è legata ad un eccessivo introito calorico rispetto al fabbisogno specifico di un individuo. Il sovrappeso e l’obesità ad oggi colpiscono tutte le fasce di età: adulti, anziani e bambini. In Italia sono attivi dei sistemi di sorveglianza per la raccolta dei dati, i temi indagati sono quelli legati al sovrappeso e all’ obesità e al consumo di frutta e verdura”.

Negli adulti compresi tra i 18 e i 69 anni “Passi” raccoglie informazioni sullo stile di vita e comportamenti associati a fattori di rischio per l’insorgenza delle malattie croniche non trasmissibili (o anche definite del benessere) e sul grado di conoscenza e adesione ai programmi di intervento che il Paese sta realizzando per la loro prevenzione.  Il Centro nazionale di epidemiologia Cnesps-Iss, tramite il Progetto Cuore, effettua periodicamente la misurazione dei fattori di rischio cardiovascolari su campioni di popolazione, attraverso esami fisici standardizzati, rigorosi e accurati.  Negli anziani la sorveglianza “Passi d’Argento” fornisce informazioni sulle condizioni di salute, abitudini e stili di vita della popolazione uguale o maggiore a 65 anni del nostro Paese.  In età infantile, l’obesità e il sovrappeso hanno delle implicazioni dirette sulla salute del bambino e rappresentano un fattore di rischio per lo sviluppo di gravi patologie in età adulta.

Dal 2007, per comprendere la dimensione del fenomeno nei bambini italiani e i comportamenti associati, il Ministero della Salute/CCM ha promosso e finanziato lo sviluppo e l’implementazione nel tempo del sistema di sorveglianza OKkio alla SALUTE, coordinato dall’allora Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (attualmente Centro Nazionale per la Prevenzione delle Malattie e la Promozione della Salute) dell’Istituto Superiore di Sanità e condotto in collaborazione con le Regioni e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

“La sorveglianza – specifica Modeo – è alla base delle strategie italiane in materia di prevenzione e promozione della salute, quali il Programma Governativo “Guadagnare salute” e il Piano Nazionale della Prevenzione e, in ambito internazionale, aderisce alla “Childhood Obesity Surveillance Initiative (COSI) della Regione Europea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. OKkio alla SALUTE, che ha una periodicità di raccolta dati biennale, ha lo scopo di descrivere la variabilità geografica e l’evoluzione nel tempo dello stato ponderale, degli stili alimentari, dell’abitudine all’esercizio fisico dei bambini della terza classe primaria e delle attività scolastiche favorenti la sana nutrizione e l’attività fisica”.

Ad oggi, a livello nazionale, sono state effettuate cinque raccolte dati (2008-9, 2010, 2012, 2014 e 2016) ognuna delle quali ha coinvolto oltre 40.000 bambini e genitori e 2000 scuole. In particolare, nel 2016 hanno partecipato 2.604 classi, 45.902 bambini e 48.464 genitori, distribuiti in tutte le regioni italiane. I risultati della quinta raccolta dati di OKkio alla SALUTE confermano la necessità di mantenere viva l’attenzione e l’impegno nel favorire stili alimentari salutari e nel rafforzare il contrasto alla sedentarietà in ambito scolastico.

In merito alla sedentarietà, i dati raccolti hanno evidenziato che i bambini fanno poca attività fisica, si stima che 1 bambino su 8 risulta fisicamente inattivo; poco più di 1 bambino su 20 pratica un livello di attività fisica raccomandato per la sua età; tali dati sono sicuramente legati anche alle esigenze di recarsi a scuola con mezzi motorizzati, giocare poco all’aperto e non fare sufficienti attività sportive strutturate. Rispetto alle precedenti raccolte in quest’ultima rilevazione, sembra che la percentuale dei bambini inattivi sia aumentata. Tale dato è confermato anche a livello mondiale senza distinzione di età, in particolare le donne rispetto agli uomini, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità parla di un nuovo killer: l’inattività fisica. Il nuovo piano d’azione prevede di ridurre l’inattività fisica del 10% entro il 2025 e del 15% entro il 2030.

“Un modo per rendere fisicamente attivi i bambini è far loro percorre il tragitto casa-scuola a piedi o in bicicletta anzichè l’utilizzo di un mezzo pubblico o privato – consiglia l’esperta –  Nella nostra quotidianità sta diventando sempre più una sfida, soprattutto perché le nostre città e comunità non sono progettate nel modo funzionale. Le scuole e le famiglie devono collaborare nella realizzazione di condizioni e di iniziative che incrementino la naturale predisposizione dei bambini all’attività fisica. La crescente disponibilità di televisori e videogiochi, associata a profondi cambiamenti nella composizione e nella cultura della famiglia, ha contribuito ad aumentare il numero di ore trascorse in attività sedentarie. Pur costituendo un’opportunità di divertimento e talvolta di sviluppo del bambino, il momento della televisione si associa spesso all’assunzione di cibi fuori pasto che può contribuire al sovrappeso o obesità del bambino. Evidenze scientifiche mostrano che la diminuzione del tempo di esposizione alla televisione da parte dei bambini è associata ad una riduzione del rischio di sovrappeso e dell’obesità a causa prevalentemente del mancato introito di calorie legati ai cibi assunti durante tali momenti”.

La prevenzione precoce dell’obesità infantile, si attua attraverso la promozione di sani stili di vita in donne in gravidanza, ai neo-genitori e alle famiglie attraverso una cultura condivisa e coerente fra gli operatori sanitari per la diffusione di informazioni adeguate e univoche (es. Sapori di maternità) su corretti stili di vita fin dai primi anni di vita e nell’età scolare. Un altro aspetto da non sottovalutare è la percezione del peso del proprio figlio, che continua ad essere distorta nei genitori dei bambini con eccesso ponderale. Inoltre nell’indagine Okkio alla salute del 2016, circa 7 mamme su 10 pensano che il proprio bambino in sovrappeso o obeso mangi scarse o giuste quantità di cibo e 1 mamma su 2 di bambini considerati non attivi, pensa che il figlio svolga una attività fisica sufficiente.

Risulta dunque chiaro che per ridurre l’obesità è necessario aumentare la consapevolezza e attivarsi concretamente al fine di  modificare le abitudini alimentari e indirizzarsi verso una stile di vita più corretto e salutare.

Ogni anno, in vista dell’estate e dopo le festività natalizie, veniamo inondati da diete miracolose, prive di fondamento scientifico e, molto spesso sbilanciate, a basso contenuto calorico, che, in pochi giorni, settimane o nel miglior delle ipotesi mesi, permettono di perdere in bilancia: dai 10 ai 20 kg. Ma siamo sicuri che queste proposte dietetiche siano davvero la soluzione migliore per combattere i chili in eccesso, la condizione di sovrappeso e che ci allontanano realmente dal rischio obesità? “Nella maggior parte dei casi – avverte la biologa nutrizionista – tali regimi dietetici ci danno solo l’illusione che qualcosa stia cambiando, ma non è così!.Alla perdita di peso veloce e rapida si contrappone un effetto “YoYo”, che riporta il peso al punto di partenza o a volte, addirittura, ad un incremento rispetto ai valori precedenti. Ad oggi, l’unica reale soluzione per sconfiggere l’obesità è aumentare la  consapevolezza di ciò che si mangia, non solo sperimentando l’assunzione di cibi più o meno calorici e le relative quantità ma anche e soprattutto valutando il loro rispettivo senso di sazietà. Intraprendere un percorso di educazione alimentare, plasmato nel tempo, permette ad ogni individuo predisposto, di imparare a mangiare in modo sano assumendo la capacità di distinguere tra cibi “cattivi” e quelli “buoni”, facendo scelte più consapevoli e non dettate da accattivanti slogan pubblicitari. Saper gestire la propria giornata alimentare in funzione delle abitudini alimentari e delle scelte lavorative, senza tralasciare la sfera sociale e familiare, è principio fondamentale affinché tale educazione sia duratura nel tempo. Consapevolezza, pazienza e motivazione possono permetterci di sconfiggere l’obesità ed è questo che la giornata mondiale dell’obesità vuole, ogni anno, ricordarci”.

 

Ufficio Stampa Velvet Media / press@velvetmedia.it

 

KEYUM IN PILLOLE Il metodo Keyum® è stato inventato da Paolo Braghin, il quale ha messo a punto  con l’aiuto di una commissione medico-scientifica un software, unico in Europa, che definisce la dieta su misura mantenendo nel menù i piatti preferiti grazie ad una scomposizione bromatologica di settemila cibi e quindicimila ricette in continuo aggiornamento. Le sede centrale è a Boara Polesine, in provincia di Rovigo, ma ci sono uffici operativi anche a Bologna, a Valli di Chioggia e a Mira, nel Veneziano. La società è nata nel 2013, ad oggi vi lavorano nelle varie sedi una decina di persone. Nel corso degli anni, ha elaborato migliaia di diete per oltre diecimila persone, nel tre quarti dei casi per il mondo femminile. Tra chi segue il metodo, alcuni sportivi famosi nel territorio veneto: citiamo i triatleti Nicola Battocchio, Omar Bertazzo e Michele Aglio; i ciclisti Marcello Pavarin, Liam Bertazzo e Filippo Fortin; ma anche il rugbista Nicola Quaglio e gli atleti di Judo-Karate-Taekwondo Gabriele e Gianni Guglielmo. Dal punto di vista medico-sanitario, grazie alla revisione della piattaforma, che è stata effettuata in collaborazione con docenti dell’università Alma Mater di Bologna, il software è in grado di elaborare programmi nutrizionali anche in presenza 24 allergie ed intolleranze e 18 stati patologici, funziona ad esempio per attenuare e ridurre drasticamente i sintomi del reflusso gastrico, del gonfiore addominale, della stipsi e di alcune forme di mal di testa.